Samoter 2017: largo ai giovani!

SAMOTER_2017

di Costantino Radis

Il vecchio adagio che recita “Organizzarsi tutto l’anno per lavorare un giorno solo!” è ormai diventato il mio must quotidiano.

Diversamente non riuscirei a far fronte ai continui e pressanti impegni imposti continuamente dal mio lavoro.

Il Bauma 2016 non è ancora arrivato ma, di fatto, si pensa già a tutte le fiere che verranno.

Non da ultima il Samoter 2017…appuntamento del trio di manifestazioni internazionali patrocinate dal CECE e che, proprio nell’incombenza del Bauma, richiede decisioni strategiche.

Nel corso di Fieragricola 2016 (che è stata un verso successo di pubblico grazie a una formula oggettivamente vincente) ho avuto modo di incontrare il giovanissimo team che organizzerà il Samoter.

Età media?…circa 34 anni….dove il “vecchietto di turno” (mi perdonerà!) ne ha soltanto 37!

Già solo questo, in un paese come l’Italia in cui i vecchi parrucconi la fanno da padrone (e vediamo con quali risultati!) dovrebbe convincere tutti i costruttori ad essere della partita.

Le proposte per rilanciare questa fiera?…dinamiche e convincenti con tematiche verticali che mettono in evidenza le singole caratteristiche dei vari costruttori.

Il tema fondamentale della manifestazione sarà la salvaguardia del territorio – con una urgenza quanto mai evidente per il nostro paese – attorno a cui si svilupperanno le tematiche specifiche di ogni settore.

Non solo esposizione, perché “la fiera” è prima di tutto momento di aggiornamento tecnico/professionale, ma anche convegni e approfondimenti mirati a evidenziare eccellenze tecnologiche in specifici ambiti.

Il Samoter riparte da qui.

A mio avviso, dopo il disastro dell’ultima edizione, è fondamentale dare fiducia a giovani ed entusiasti organizzatori che, grazie a nuove idee e a una visione del settore scevra da vecchie concezioni, potranno dare lustro a una fiera che deve rappresentare degnamente il sistema produttivo nazionale.

Solo ragionando in questi termini si potranno mettere in giusta evidenza sia i costruttori che le imprese italiane.

Se lo meritano. E l’Italia si merita un Samoter nuovo e giovane.