Tendenze

Risveglio di primavera

Albero-di-GiudaLa bella stagione, si sa, è propizia all’organizzazione di open house: non solo un momento ludico, ma di interrelazione tra costruttori e utilizzatori, oltre che importante vetrina delle novità.

Ma quest’anno a me è parso di cogliere qualcosa di diverso, un minimo comun denominatore che a mio avviso ha accomunato i tre eventi a cui abbiamo finora partecipato.

AperturaIniziamo  con quello organizzato da Volvo CE il 12 di marzo a Parma, a suggellare la partnership tra il concessionario BM Macchine,  (trent’anni di esperienza alle spalle),  e ora perfettamente collaudata dopo 11 mesi di rodaggio.

Un segnale inequivocabile dell’impegno comune su un vasto territorio  (Parma, Reggio Emilia, La Spezia, Massa) un bacino d’utenza cardine sul quale i due partner hanno un obiettivo di crescita a medio termine e dal quale sono cominciati ad arrivare lusinghieri risultati.

KomatsuIl 1° aprile è stata la volta di  Cimertex Italia che ha inaugurato la propria sede di Zola Predosa (Bo).

Qui è un imprenditore portoghese, Miguel Oliveira, che ha fondato a Porto la Cimertex nel 1964 ed è distributore del marchio Komatsu  da quasi 50 anni, a lanciare  un segnale chiaro e forte accettando di gestire in qualità di Presidente (coadiuvato da Norman Tasca, direttore generale) un’importante new entry  (ma con alle spalle molta storia) nel contesto distributivo italiano del movimento terra.

E anche in questo caso, al di là dell’inaugurazione della sede, del taglio del nastro, della scopertura della targa, il messaggio che vorrei  passare è un altro:  un imprenditore estero  ha avuto il coraggio di investire in un’Italia ancora non perfettamente ristabilita dalla crisi ma, a detta dei più accreditati osservatori,  in conclamata fase di guarigione, assumendosi la responsabilità di far crescere un marchio storico  di riferimento come Komatsu.  In parole povere: ha avuto fiducia nel nostro Paese e, in controtendenza,  quando molti vanno, ha deciso di restare.  E di fare business. Chapeau.

Veniamo infine agli Eagle Days organizzati da Case Construction Equipment  presso le cave di  Vigolzone (Pc)  che hanno avuto il loro spettacolare epilogo sabato 2 aprile. E anche qui cerchiamo di andare oltre alla foto postata su Facebook.

IMG_6760Le novità esposte ( in primis i nuovi cingolati della Serie D, le pale gommate Serie F Tier 4 Final, l’Astra HD9 8450 Euro 6)  e il dispiego di forze imponente sottolineano l’importanza che il management attribuisce  al mercato italiano,  confermata dalla presenza quasi unanime (90%) della forza vendita nei giorni di formazione e informazione che hanno preceduto l’open day vero e proprio.

Il "ponte" allo stand Case ad Intermat 2015
Il “ponte” allo stand Case ad Intermat 2015

Anche qui si è trattato di un momento importante: il “ponte” ideale che allo stand CNH a Intermat aveva rappresentato il passaggio dal marchio New Holland a quello Case è ora diventato  una realtà e d’ora in avanti tutte le macchine vendute avranno lo storico marchio Case (che, va ricordato, esiste dal 1842, è nato quindi prima della Coca Cola e del Corriere della Sera…) . Parallelamente, il mercato italiano ha registrato nel 2015 una crescita del 28% (e il 2016 confermerebbe questa tendenza) E il fatto che ci sia un aumento così consolidato, che si preannuncia anche nel 2016, è positivo, sta creando un clima generalizzato di fiducia che, cosa importantissima, si è colto anche qua e là, parlando con i concessionari con cui ci siamo interfacciati nel corso di questi eventi.

A questo si aggiunga che i poli di produzione Case  di san Mauro Torinese e Lecce, verranno potenziati: anche questo un importante segno dell’investimento globale che CNH Industrial prevede nel nostro Paese.

E allora quel è il fil rouge che accomuna tutti questi eventi e le conclusioni che  se ne possono trarre?

Senz’altro una rinnovata fiducia nel mercato, una voglia di  investire di nuovo in questo Paese, un dinamismo strategico e operativo che da tempo non si vedeva.

E la consapevolezza (ancora timida ma diffusa) che l’Italia ridiventerà importante e tornerà a giocare un ruolo di primo piano. Certo ci vorrà del tempo. Ma il mercato non si ferma. L’economia nemmeno. L’evoluzione tecnologica neppure.

Ora la palla passa a chi ha la forza, il coraggio, la visione di trasformare una timida avvisaglia di bella stagione in una condizione stabile e duratura di bel tempo.