Piattaforme aeree

JLG: più di così…

OLYMPUS DIGITAL CAMERAdi Cristiano Pinotti

Il Modern Art Museum Cà La Ghironda a Ponte Ronca di Zola Predosa, in provincia di Bologna, è stato il palcoscenico per la prima assoluta della nuova piattaforma JLG 1850SJ, il semovente dei record, nato «sotto il segno del +». Che vedremo presto all’Intermat di Parigi.

La serata di gala per la presentazione della nuova piattaforma semovente di JLG, la 1850SJ Ultra Boom si è svolta nella prestigiosa cornice del Modern Art Museum Cà La Ghironda, un’area culturale inserita in un contesto architettonico di nuovissima concezione, in un parco di 10 ettari, a pochi minuti dal centro di Bologna, sulle prime pendici dei colli del capoluogo emiliano. Il Modern Art Museum ospita una collezione di arte moderna e contemporanea di pittura e scultura e seguendo il percorso collinare si possono ammirare 210 sculture realizzate nei materiali più vari dai più significativi maestri della nostra epoca: da Manzù a Zorio, da Messina a Minguzzi. Una location suggestiva, ideale per incontrare i clienti JLG – in gran parte noleggiatori – e, soprattutto, presentare il nuovissimo semovente «nato sotto il segno del +» come recitava lo slogan scelto per la serata.

Una macchina unica

OLYMPUS DIGITAL CAMERAI grandi spazi messi a disposizione dal Modern Art Museum Cà La Ghironda hanno permesso, infatti, di avvicinare la nuova macchina. Non solo: JLG ha messo a disposizione di tutti gli intervenuti un operatore che ha accompagnato gli ospiti sul cestello della piattaforma. In questo modo i clienti presenti all’evento hanno potuto apprezzare dal vivo la velocità, la stabilità e – almeno in parte – le prestazioni di un modello che non mancherà di far parlare di sé.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAA tutti gli effetti il nuovo JLG 1850SJ Ultra Boom è il semovente JLG dei record, in virtù di numeri decisamente impressionanti: 58,60 m di altezza di lavoro raggiungibili in 4 minuti e 40 secondi, un’area operativa di 82.000 m3, uno sbraccio orizzontale di 24,38 m e la doppia portata da 450 e 227 kg. Un’operatività straordinaria che, a riposo, si traduce in dimensioni (14,57×2,49×3,05 m) trasportabili in sagoma.

Testando la macchina si è poi in grado di apprezzarne appieno la stabilità e la sensazione unica di sicurezza. Se infatti il braccio consente un’ascesa dolce, perfettamente controllata dallo schermo LCD che monitora ogni istante la posizione della piattaforma all’interno dell’area di lavoro, il motore Deutz raffreddato ad acqua, con potenza massima di 74,4 kW, muove le sue 27 t a un velocità di 4,5 km/h, ed è in grado di superare pendenze fino al 40%. Il braccio a cinque sezioni è coadiuvato da un jib telescopico da 3.96 a 6,1 m, la cui articolazione permette un angolo di 120° (+75°, -45°).

 

La parola a Roberto Marangoni

Foto Virgoletatto«La nuova 1850SJ Ultra Boom – ha dichiarato Roberto Marangoni, amministratore delegato di JLG Italia – per noi rappresenta la creazione di una nicchia di mercato unica, sino a ora inesistente. Si tratta della macchina più alta al mondo che risponde appieno alla sfida lanciata dal mercato. I nostri ingegneri ci hanno consegnato una piattaforma semovente che, oltre a stabilire un record di altezza, permette ai nostri clienti di soddisfare peculiari necessità che, per alcune applicazioni, in precedenza potevano essere svolte esclusivamente, e non sempre, con macchine autocarrate. Il mercato italiano si è già accaparrato un esemplare di questa nuova macchina che, tenuto conto delle difficoltà del comparto edile, potrà avere interessanti sbocchi nelle manutenzioni relative agli impianti petrolchimici, o alle installazioni industriali di molteplici generi. Ovviamente la nuova macchina completa e accresce la gamma degli Ultra Boom che, a livello di piattaforme telescopiche, comprende la 1200, la 1350, la 1500 e la nuova 1850». Pungolato sotto il profilo tecnico, l’AD di JLG Italia non si è lasciato sfuggire l’occasione di puntualizzare alcune caratteristiche salienti. «L’aspetto che più caratterizza questa nuova macchina – ha continuato – è la presenza sulla console in cesta di un display che, in tempo reale, indica all’utilizzatore la posizione della cesta all’interno del diagramma di lavoro. L’operatore sa quindi esattamente dove si trova e quanto ha ancora a disposizione per andare a completare il suo lavoro. Inoltre, come accade per tutte le nostre macchine, anche questo nuovo modello ha la possibilità di connettersi, sia in cesta che a terra, all’analizzatore e lavorare sui parametri operativi. A livello di manutenzione c’è poi la possibilità di avere la diagnostica in tempo reale. Con orgoglio posso dire che la macchina è bellissima e, come tutte le altre, si ripropone di dare ai nostri clienti qualcosa in più, permettendo loro di dare qualcosa in più all’utente finale. Ribadisce inoltre la nostra volontà di essere sempre più vicini ai nostri clienti che operano nel noleggio».