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L’En plein di Volvo CE a Pro 17

Si è conclusa con successo la presenza di Volvo CE all’evento Pro 17 , organizzato da Niederstaetter, che si è tenuto al Safety Park di Vadena, in provincia di Bolzano.

Grazie alla collaborazione con Tecma Service srl, concessionario Volvo CE di zona, l’iniziativa Pro 17 si è rivelata davvero un momento importante per il rafforzamento dell’immagine di Volvo CE che ha esposto molte sue macchine.

Già nel 1968 Konrad Schwienbacher scopre il suo entusiasmo per Volvo lavorando come apprendista nell’unica officina Volvo Trucks in Italia.

Già nel 1968 Konrad Schwienbacher scopre il suo entusiasmo per Volvo lavorando come apprendista nell’unica officina Volvo Trucks in Italia. Da allora è rimasto fedele al Marchio Volvo e la qualità dei macchinari e la filosofia del servizio di Volvo CE corrispondono alla concezione della professionalità nel lavoro dello stesso Schwienbacher. Ora dirige l’impresa assieme ai suoi tre figli e ad altri collaboratori. Per soddisfare le attuali esigenze è stata costruita una nuova sede aziendale a Salorno, Trentino-Alto Adige, Italia. Qui vengono eseguiti interventi tecnici di ogni genere sulle macchine Volvo CE in modo professionale, veloce ed efficiente.

Nel 1985 l’imprenditore altoatesino fonda la Tecma Service s.r.l. e svolge, come officina autorizzata, i servizi dell’assistenza tecnica per le macchine movimento terra Volvo CE. Dal 2016, diventa concessionario autorizzato e, oltre all’assistenza, si occupa anche della vendita del nuovo, di usato e di noleggio. Tecma service si occupa per la provincia di Trento e Bolzano dei servizi dedicati all’assistenza tecnica mentre per la sola provincia di Bolzano segue direttamente anche la vendita del nuovo, dell’usato e del noleggio. Particolarmente attenzione è riservata al post-vendita, in cui vengono eseguite operazioni di sistemazioni, riparazioni e manutenzioni e il cui personale è costantemente aggiornato tramite specifici corsi di formazione, vendita di ricambi originali Volvo e un accurato servizio di assistenza in cantiere, con diverse unità mobili che offrono assistenza a 360°.

 

 

 


Red Dot all’L 580 LogHandler di Liebherr

Il prestigioso Red Dot Design Award 2017 per la categoria Design è stato assegnato al nuovo L 580 LogHandler XPower® di Liebherr. La giuria composta da eminenti esperti è stata particolarmente impressionata dalla linee distintive di questa macchina e dal potente braccio di sollevamento. Liebherr-Werk Bischofshofen ha festeggiato questo prestigioso riconoscimento dopo sole poche settimane dal lancio mondiale di questa macchina.

Nel 2017 costruttori provenienti da 54 Paesi hanno registrato circa 5500 prodotti e invenzioni nella categoria Design del Premio, la cui giuria premia con il simbolo Red Dot solo prodotti dal design particolarmente innovativo.

L’L 580 è specializzato nel trasporto di legname. Partendo dall’avanzata tecnologia delle ultime pale gommate XPower, Liebherr ha sviluppato una macchina in grado di venire incontro alle necessità dell’industria del legno. L’attrezzatura idraulica, appositamente progettata per afferrare i tronchi in maniera precisa, può movimentare fino a 8,7 ton. Il sistema SSR (Smooth Speed Reduction) assicura sicurezza e precisione durante la movimentazione mentre la trasmissione XPower consente la massima efficienza senza sacrificare l’accelerazione e la velocità di marcia.

Il direttore di Liebherr-Werk Bischofshofen Johann Stickler (quarto da destra) e il suo team con il designer Christian Kreiner (terzo da destra)

La silhouette dell’L 580 LogHandler XPower® comunica un senso di forze e incarne le caratteristiche di guida dinamica di questa macchina, mentre il design compatto consente un facile accesso ai punti di manutenzione.

Il cofano sagomato dell’L 580 e i suoi generosi spazi vetrati donano al guidatore la massima visibilità e aumentano le condizioni di sicurezza nei pressi della pala. molte operazioni possono essere customizzate per creare l’ambiente di lavoro ottimale.

La nuova L 580 è già disponibile sul mercato e farà il suo debutto ufficiale a Ligna 2017, in programma dal 22 al 26 maggio prossimo, la fiera per l’industria forestale e del legno che si tiene ad Hannover (Germania). La macchina sarà anche esposta dal 7 al 10 giugno prossimo a ElmiaWood di Jönköping, in Svezia.

L’L580 offre massime produttività e performance a chi deve tresportare grandi quantità di legname ed è quindi ideale per quelle aziende che operano nel campo forestale, della cellulosa e del packaging.

L’ MB Crusher BF90.3 valorizza la storia

Mömlingen, un piccolo paese nel cuore della Baviera, è stato il protagonista di un intervento globale di ricostruzione della piazza antistante la chiesa di St. Martin: un lavoro impegnativo, che ha visto all’opera il modello storico delle benne frantoio targate MB Crusher, la BF90.3.

Installata su un escavatore Doosan DX235, la benna frantoio BF90.3 è stata impiegata per la frantumazione in loco di sampietrini e blocchi di roccia calcarea, provenienti dal precedente scavo della piazza.  Riciclati direttamente in opera, questi inerti frantumati sono stati riutilizzati successivamente nello stesso cantiere come riempimento del sottofondo per la nuova realizzazione della piazza.

Con due vantaggi evidenti per l’impresa che ha utilizzato la benna frantoio BF90.3: l’annullamento dei costi di smaltimento in discarica e di acquisto nuovi materiali inerti per riempimento e il conseguente riutilizzo dei materiali di scavo pari al 100%.

L’utilizzo della benna frantoio, inoltre, ha consentito all’impresa di recuperare totalmente i materiali presenti in sito, con un evidente basso impatto sulle emissioni e i consumi e un generale abbattimento dell’inquinamento acustico (aspetto fondamentale oggigiorno per la gestione dei cantieri cittadini). Senza dimenticare la semplicità delle opzioni di movimentazione – la benna frantoio è stata trasportata già installata direttamente sull’escavatore –  aspetto importante per qualsiasi azienda che operi nel settore e debba interfacciarsi con operazioni in cantieri urbani.

Un’esperienza che ha visto come protagonista il rispetto per l’ambiente e la possibilità di muoversi in spazi limitati: due temi importanti e sensibili, che riguardano spesso gli interventi all’interno dei centri abitati.

La BF90.3 è stata la prima benna frantoio brevettata e realizzata al mondo. Progettata per resistere alle condizioni più difficili di ogni cantiere, è adatta a escavatori a partire dalle 21 tons. Quest’anno è stata ulteriormente ottimizzata per consentire maggiore produttività, nuove opzioni di regolazione della dimensione del materiale in uscita, maggiore resistenza  e una diminuzione dei tempi di manutenzione.

Manitou per il noleggio punta sui 22 metri

Manitou ha presentato all’APEX di Amsterdam il suo nuovo braccio telescopico 220 TJ, aggiungendo un modello alla gamma esistente da 26 e 28 metri. Manitou è in questo modo venuta incontro alle esigenze del mercato coprendo il segmento dei 22 metri. Il 220 TJ è leggero e compatto, mentre il 220 TJ + monta una cesta ad elevata capacità (350 kg), che viene mantenuta indipendentemente dalla posizione del braccio o dell’estensione telescopica. Si tratta di due nuovi prodotti che per design, tecnologia e componenti strutturali riscuoteranno senz’altro lo stesso successo dei modelli da 26 e 28 metri. Entrambi i modelli dispongono di un braccio di 2 metri ripiegabile che riduce la lunghezza della macchina in fase di trasporto e montano un motore diesel 4 cilindri da 26 kW, con pompa a velocità variabile che semplifica il lavoro dell’operatore aumentandone la precisione. Come per gli altri modelli della gamma, i bracci sono dotati di un sistema che adatta automaticamente la potenza del motore a seconda delle necessità, riducendo il consumo di carburante e il TCO.

Un sistema brevettato da Manitou automaticamente adatta la velocità a seconda dell’estensione del braccio mantenendola costante qualsiasi sia la posizione della cesta.

Progettati per essere utilizzati in applicazioni difficili, questi nuovi bracci sono perfettamente a proprio agio su terreni impervi e in condizioni climatiche avverse.

Entrambi i modelli dispongono di un’interfaccia in grado di comunicare con lamacchina per la diagnostica e le operazioni di manutenzione.

“C’è una forte domanda per questi bracci da 22 metri”, ha affermato François Desbrière, Direttore del marketing di prodotto. “Il 220 TJ+ è facile da controllare ed estremamente sicuro, ha una notevole capacità ed è estremamente versatile. E’ esattamente quello che le compagnie di noleggio vogliono in termini di facilità di manovra. E si adatta a una serie infinita di applicazioni”.

Recycler 3800 CR: 100 miglia giorno e notte

Il tempo è denaro. Un principio valido anche nel settore delle costruzioni stradali. Per l’economicità di un intervento riveste un ruolo importante il grado di utilizzazione dei macchinari impiegati. Torna dunque di grande vantaggio il fatto che una macchina possa essere impiegata in modo flessibile. Proprio come la riciclatrice Wirtgen 3800 CR, che può essere impiegata per il riciclaggio a freddo con il metodo upcut o downcut oppure come scarificatrice ad alte prestazioni. Grazie alla sua ampia gamma di applicazioni possibili, è in grado di soddisfare le specifiche di capitolato relative ai più svariati interventi stradali.

Nel “Golden State” della California, la macchina capace di erogare la bellezza di 950 HP ha ripristinato in sito le arterie principali della città di San José per un totale di 100 miglia, operando insieme a una finitrice cingolata Vögele con il cosiddetto metodo “Rear Load”: procedendo in retromarcia, la 3800 CR asporta gli strati bituminosi ammalorati con il metodo downcut e trasferisce il materiale riciclato alla finitrice.

Il metodo downcut migliora la qualità della stesa

Il metodo downcut

L’impresa esecutrice dei lavori, la MCK Services Inc., ha optato per questo metodo perché consente di ottenere una qualità di stesa particolarmente elevata. Contrariamente al metodo upcut, nel quale il rotore fresante della riciclatrice gira in senso discorde, nel metodo downcut sviluppato da Wirtgen gira in senso concorde. Ciò consente di controllare con precisione la pezzatura del fresato bituminoso durante la rigenerazione del materiale – un aspetto, questo, che si rivela utile proprio nel ripristino di pavimentazioni stradali vecchie e sottili che tendono a frantumarsi.

Il metodo upcut

Per eseguire in modo rapido l’intervento di ripristino la Wirtgen 3800 CR è studiata per offrire le massime prestazioni. Anche il sistema convogliatore della macchina vanta una portata molto elevata. Per mezzo del nastro brandeggiabile e regolabile in altezza il materiale viene scaricato a ritmo spedito nella tramoggia della finitrice cingolata, che provvede a riporlo in opera con uno spessore di 10 cm e a precompattarlo. Un rullo tandem Hamm HD+ 110 VV HF e un rullo gommato Hamm GRW 280i eseguono infine la compattazione finale, creando una superficie chiusa e piana.

Rispetta l’ambiente e il portafogli

Dopo 100 miglia e, grazie al riciclaggio a freddo in sito, un tempo breve di apertura del cantiere, Bob Garrigan, direttore dei lavori presso la MCK Services, è contento: “Con la Wirtgen 3800 CR siamo riusciti a soddisfare integralmente i requisiti tecnologici ed economici richiesti dalla città di San José”.

A conti fatti le cifre parlano da sé: le sole 9600 (90%) ore di trasporto via camion risparmiate hanno ridotto nettamente le emissioni di CO2, il consumo di carburante e il traffico in cantiere e sulle strade, sulle quali ogni giorno transitano da 12 000 a 35 000 veicoli. Così la città ha risparmiato in fin dei conti circa 1,5 milioni di dollari.

Anche Frank Farshidi, project manager della città di San José, trae un bilancio positivo: “Il riciclaggio a freddo in sito soddisfa i massimi requisiti di qualità, è molto economico, rispetta l’ambiente e crea solo minimi intralci alla circolazione”.

Portogallo. Un esempio da seguire

 

Un business model intelligente finalizzato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale del Portogallo. È l’obiettivo del programma ’Revive’, che nasce su iniziativa congiunta dei Ministeri dell’Economia, della Cultura e delle Finanze portoghesi e si propone di raggiungere molteplici obiettivi: recuperare gli edifici storici in stato di abbandono, favorirne la valorizzazione e incentivarne la fruizione a fini turistici.

La chiave per ottenere i risultati sperati sta nell’attrazione degli investimenti privati: attraverso la partecipazione a un bando pubblico, sarà possibile la concessione delle strutture purché vi sia alle spalle un progetto serio di ripristino, valorizzazione e utilizzo a tutela delle caratteristiche delle strutture e del contesto ambientale in cui sono ubicate.

Parallelamente, il Governo portoghese sta anche portando avanti il programma ‘Simplex’ per la semplificazione delle procedure amministrative, vista la recente approvazione in Consiglio dei Ministri di nuove regole applicate alle strutture ricettive turistiche. Il programma mira a snellire la burocrazia sia attraverso la semplificazione delle procedure, sia attraverso una migliore articolazione di tutti i soggetti coinvolti. Inoltre, rispecchia le priorità indicate dal XXI Governo Costituzionale: il rafforzamento, la semplificazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, oltre all’implementazione di misure destinate a potenziare il settore del turismo in quanto fattore di attrazione di investimenti nazionali ed esteri.

Il programma ‘Revive’ rappresenta un’iniziativa decisamente lungimirante per la salvaguardia del patrimonio storico-culturale aperta non solo al Portogallo ma a tutti gli investitori – anche italiani – interessati a sposare il progetto. Stabilendo specifici criteri di adesione, il bando garantisce un duplice beneficio: da un lato la possibilità per i privati di trarne profitto attraverso la realizzazione di attività turistiche; dall’altra una straordinaria opportunità, per la collettività, di recupero e valorizzazione di edifici in stato di abbandono.

Sono complessivamente 30 le strutture oggetto del programma (http://revive.turismodeportugal.pt/pt ). Al momento quelle disponibili sono 11 ma gradualmente sarà possibile fare richiesta anche per le restanti 19: castelli, monasteri e fortezze ubicate in diverse zone del Portogallo.

Che dire? Se anche nel nostro Paese si attuassero programmi per il recupero del patrimonio edilizio storico e la semplificazione delle procedure amministrative tutto questo sarebbe un “booster” per l’industria delle costruzioni, della ristrutturazione, della meccanizzazione edile.

Un’iniziativa intelligente, costruttiva, produttiva, che salvaguarderebbe la bellezza (di cui siamo tanto ricchi da non accorgercene più) e darebbe una mano alla ripresa economica. Ma forse è un’idea troppo semplice e troppo facilmente attuabile perché possa essere presa in considerazione. Che peccato. 

Ritchie Bros. Ecco il calendario

Il calendario di Ritchie Bros. non si ferma mai. Con oltre 123 aste nel mondo, quest’anno in Europa le protagoniste saranno Gran Bretagna, Olanda, Finlandia, Spagna, Francia, Italia e Germania. Un totale di oltre 5000 articoli distribuiti nei parchi macchine delle rispettive sedi e destinati ad aumentare nelle prossime settimane. Tra tutti i macchinari in vendita spiccano le oltre 30 gru fuoristrada e cingolate, mai usate,  in vendita a Moerdijk l’11 e 12 Maggio. Meppen in Germania conta già decine di trattori agricoli, l’asta a Donington include un frantoio a mascelle 2015 Terex Finlay C1540 e Ocana ha oltre 24 dumper articolati e 19 dumper rigidi

In Italia presso la sede di Caorso (PC) la prossima asta è in programma per giovedì 15 giugno. Il parco macchine conta già oltre 300 mezzi, tra macchinari, autocarri, attrezzature, furgoni, trattori agricoli. In evidenza gli oltre 30 escavatori, la perforatrice Soilmec SM401 del 2007, oltre 10 pale, più di 19 autocarri ribaltabili e betoniere.

Anche per il settore del sollevamento oltre alle 3 gru fuoristrada tra cui una Terex AC350-1 da 30 ton del 2009, spiccano tra i tanti sollevatori telescopici i Manitou del 2015, mai usati MRT2540+ Privilege 4000 Kg 4x4x4. Il parco macchine di Caorso è solo all’inzio e crescerà fino a giugno; è possibile monitorare  i macchinari aggiunti ogni giorno direttamente sul sito www.rbauction.it/caorso

In tutto il mondo alle aste Ritchie Bros. ogni mezzo è venduto al migliore offerente. Chiunque può partecipare, decidendo di recarsi presso la sede d’asta di persona, oppure online in tempo reale o tramite offerta delegata. Ritchie Bros. costituisce un canale di acquisto e vendita per centinaia di aziende di ogni dimensione e settore che appoggiandosi alla sede locale possono decidere di acquistare o vendere mezzi in tutto il mondo. Chiunque volesse acquistare o vendere macchinari può contattare la sede Ritchie Bros. al numero 0523.818801, scrivere a emea@rbauction.com 

Il nuovo Case CX245D SR

CASE Construction Equipment ha aggiunto agli escavatori della Serie D il nuovissimo CX245D SR (Short Radius) a raggio di rotazione minimo. Progettato per fornire maggiore potenza di scavo e sollevamento nelle aree di lavoro ristrette, il CX245D SR è dotato di un contrappeso compatto e di una nuova posizione del braccio che minimizza l’ingombro della macchina. Risultato: un escavatore altamente produttivo e facilmente manovrabile, ideale per lavorare negli spazi angusti come i cantieri stradali, i ponti e i progetti residenziali e urbani.

Con un peso operativo di 26 tonnellate e un motore Tier 4 Final/Stage IV da 160 HP, il CX245D SR offre una maggiore forza di scavo alla benna e una capacità di sollevamento superiore a quella dei modelli precedenti.

Ogni modello della Serie D è costruito per fornire vantaggi operativi considerevoli, compresi tempi ciclo inferiori, reattività e controllo multifunzione migliorati e consumi più efficienti. Una pompa idraulica controllata elettronicamente e valvole solenoidi e di controllo più grandi aumentano la capacità di sollevamento e migliorano la risposta dei comandi.

Rispetto agli escavatori CASE delle generazioni precedenti, sui modelli della Serie D molte nuove funzionalità sono di serie; questo semplifica il processo di acquisto e rende le macchine estremamente versatili e apprezzate dagli operatori.

Soluzione Tier 4 final/ Stage IV esente da manutenzione

L’escavatore CASE CX245D SR adempie alla normativa sulle emissioni allo scarico Tier 4 Final/Stage IV tramite un’innovativa combinazione di SCR (Riduzione catalitica selettiva) e DOC (catalizzatore di ossidazione del gasolio) che aiuta a massimizzare tempi operativi e prestazioni, con una manutenzione ridotta al minimo. Inoltre, non essendoci filtro antiparticolato (DPF), vengono eliminati i costi per la rigenerazione e la manutenzione dello stesso.

Il sistema è molto economico anche nell’utilizzo dell’AdBlue, che ammonta ad appena il 2,5% – 3% del consumo di carburante. Il grande serbatoio di AdBlue necessita di essere riempito solamente ogni 5 pieni per tempi non operativi ridotti al minimo.

Velocità, potenza ed efficienza intelligenti

I tempi ciclo più rapidi vengono ottenuti grazie a una nuova pompa idraulica a comando elettronico, a una valvola di controllo più grande e sensori multipli. Queste funzionalità, abbinate al sistema avanzato di gestione dell’idraulica CASE Intelligent Hydraulic System e alla gestione energetica avanzata con 5 sistemi di controllo integrati, utilizzano al meglio la potenza idraulica e la quantità di moto della macchina, per una maggiore potenza e la massima efficienza dei consumi.

I cinque sistemi di risparmio energetico del CASE Intelligent Hydraulic System sono:

  • La funzione Auto idle di ritorno al minimo automatico che riduce i giri motore dopo 5 secondi di inattività a prescindere dalla posizione del cambio, mentre la funzione di spegnimento automatico del motore Idle Shutdown ferma il motore dopo un tempo prestabilito.
  • La funzione di controllo della coppia che diminuisce i carichi sulla pompa principale per impedire un calo di giri motore.
  • La funzione BEC (Boom Economy Control, regolazione del consumo del braccio) che riduce i giri motore utilizzando la gravità durante la fase di rotazione e abbassamento del braccio.
  • La funzione SRC (Swing Relief Control, regolazione della pressione della rotazione) che riduce la potenza idraulica all’inizio della rotazione.
  • La funzione SSC (Spool Stroke Control o regolazione della corsa della spola) che ottimizza la pressione idraulica durante lo scavo.
  • Grazie alle migliorie apportate alla funzione SSC, l’escavatore CX245D SR riutilizza l’olio idraulico quando possibile per aumentare automaticamente i tempi ciclo e l’efficienza. L’operatore può così avere una macchina più produttiva senza dover rinunciare alla precisione dei comandi.

Maggiori funzionalità

Gli escavatori CASE Serie D offrono ora più funzionalità tra cui scegliere, come l’allarme di traslazione e le prese per la campionatura dell’olio – entrambi disponibili su richiesta – per un rapido controllo di olio motore e idraulico. Ogni macchina della Serie D presenta una postazione operatore completamente regolabile con un sedile pneumatico riscaldato di serie e comandi a joystick per una guida più fluida.

Il CX245D SR presenta anche la miglior cabina della categoria, con visibilità eccellente, aumentata ulteriormente dalla telecamera per visione posteriore e dalle telecamere laterali o dal monitor CASE per la massima visuale, un innovativo sistema a 3 telecamere.

Ogni macchina è disponibile con un nuovo pacchetto di fari di lavoro a LED (disponibile su richiesta) che forniscono un’illuminazione simile a quella naturale – tre volte più luminosa delle lampade alogene – consentendo di lavorare 24 ore al giorno. Il pacchetto LED comprende otto luci LED (3 anteriori, 1 sul braccio, 2 posteriori e 1 su ogni lato).

Cangini traina l’innovazione

Ancora un anno di grandi e nuovi obiettivi per Cangini. Con la realizzazione delle benne vagliatrici Multiscreening VMS, nel 2016 l’azienda romagnola ha presentato al mercato internazionale una nuova gamma di prodotti: un nuovo concetto di vagliatura che, da un lato, non prevede alcuna sostituzione meccanica di alberi o vagli e, dall’altro, permette la variazione della granulometria direttamente dalla cabina, senza interrompere o rallentare il ciclo di lavoro.

Concetto innovativo in quanto permette un risparmio decisivo in termini sia economici che temporali.

“Questa benna vagliatrice – spiega il Presidente della Cangini, Giorgio Cangini – ha raccolto, nei primi eventi fieristici di riferimento di quest’anno – Samoter per il mercato italiano e Conexpo Las Vegas per il mercato americano – il plauso di mercati molto diversi fra loro. Sono particolarmente soddisfatto dell’interesse che la VMS ha finora suscitato”.

Per Cangini il  2017 segna, in quest’ottica, il lancio sul mercato di un’ulteriore implementazione tecnica: la benna vagliatrice Multiscreening Twin Bucket Frontal Coupling, VMS TWIN F20.  Cos’ha di diverso rispetto alle sue partner di gamma? Come si può ben vedere dall’immagine sotto,  i doppi cestelli di vagliatura sono due, affiancati l’uno all’altro in un unico telaio.

Qual è il beneficio che ne deriva? Per ottenere una maggiore capacità operativa, è necessario aumentare il diametro del cestello, con conseguente riduzione della visibilità dal posto di guida della macchina operatrice. L’accoppiamento di due cestelli vaglianti regolabili permette di avere una capacità operativa doppia, mantenendo invariata l’altezza dell’attrezzatura e, di conseguenza, la visibilità dalla cabina non risulta compromessa da una maggiore dimensione del cestello.

Questa soluzione di Cangini permette di ottenere un miglior bilanciamento delle masse e un’area di lavoro efficacemente più ampia.

S-85XC di Genie in anteprima europea ad APEX

Espandendo ulteriormente la gamma di piattaforme a braccio telescopico Xtra Capacity™ (XC), i nuovi modelli Genie® S™-80 XC™ e S-85 XC sostituiranno gli attuali popolari modelli del marchio. I due nuovi modelli permettono di effettuare una gamma più ampia di operazioni di sollevamento in cantieri e siti industriali difficilmente accessibili, grazie a nuove caratteristiche che aumentano la produttività e l’efficienza in cantiere.

In anteprima per l’Europa, la nuova piattaforma  S-85XC viene presentata nello stand Genie (n. 350/450) alla fiera APEX 2017 al Centro convegni di Amsterdam RAI (NL), dal 2 al 4 maggio.

I nuovi modelli Genie S-80 XC e S-85 XC presentano controllo automatico del raggio di azione, che comporta la retrazione del braccio quando questo ha raggiunto il limite del proprio campo di azione,permettendo un posizionamento più semplice della piattaforma ed una maggiore comfort per l’operatore.

I nuovi S-80 XC e S-85 XC sono inoltre dotati di una cella di rilevamento del carico che tiene sotto continuo controllo il peso in piattaforma e limita il raggio di azione in base alla tabella di carico, il tutto accompagnato dalla facoltà di calibrare il braccio in cantiere, a carico zero.

Per sostenere il peso aggiuntivo sulla piattaforma, il design dei modelli Genie S-80 XC e S-85 XC ha previsto una nuova struttura del braccio che offre migliori prestazioni, sbraccio operativo e controllo del campo di azione della macchina, grazie anche ad un jib robusto in grado di movimentare senza difficoltà la capacità massima di 454 kg.

I nuovi modelli Genie S-80 XC e S-85 XC sono stati aggiornati con l’ avanzato sistema di controllo di ultima generazione ALC600  di tipo CAN, a sostituzione del precedente ALC500.

Tecnologicamente più sofisticato della versione precedente, il nuovo sistema di controllo ALC600  è tuttavia di uso più logico e più intuitivo. Le impostazioni ed i parametri del sistema possono ora essere modificati direttamente sulla macchina, senza bisogno di attrezzi, con significativi miglioramenti nella diagnostica e nella risoluzione dei guasti. La compatibilità con i sistemi telematici usati dai clienti Genie è stata inoltre migliorata. Nuove funzioni includono indicatori di livello su display, nuovi codici di errore inclusivi di testo, oltre ad una modalità “amministratore” con un chiaro menù delle impostazioni. Per una maggiore flessibilità, gli aggiornamenti del nuovo sistema di controllo ALC600 possono ora essere realizzati direttamente dal pannello di controllo, senza bisogno di collegare un computer portatile tramite connessione USB. I tecnici potranno inoltre visualizzare i 100 ultimi codici di guasto rilevati nella macchina e nel motore, grazie ad una password dedicata.

Quali vantaggi?

Queste nuove versioni dei bracci telescopici Genie S™ presentano caratteristiche che permettono agli operatori di completare più rapidamente le operazioni:

  • Il rinnovato sistema di controllo del braccio offre funzioni fluide per un controllo più preciso
  • Il braccio primario ad articolazione virtuale rende costante il baricentro della macchina per permettere un’efficiente gestione del peso, 16.670 kg sul modello S-80 XC e 17.781 kg sulla macchina Genie S-85 XC.
  • La trasmissione a trazione integrale e positiva mantiene un’uguale potenza su tutte le ruote motrici
  • Gli assali a larghezza fissa consentono una configurazione più rapida
  • L’assale oscillante attivo migliora la trazione sui terreni sconnessi
  • La torretta presenta una rotazione continua di 360˚ per un rapido posizionamento.

Il modello Genie S-80 XC ha un’altezza di lavoro di 26,38 m con uno sbraccio orizzontale di 20,83 m. Il modello Genie S-85 XC ha un’altezza di lavoro di 27,9 m con uno sbraccio orizzontale di 22,71 m. Entrambe le macchine sono dotate di un motore diesel da 55 kW Tier 4F/Stage IIIB. Il design XC di questi bracci di sollevamento comprende inoltre una piattaforma da 1,83 m a doppio ingresso o da 2,44 m a triplo ingresso, con cancelletto pivotante laterale per facilitare l’entrata e l’uscita dal cestello di persone, utensili e materiali. Le caratteristiche Xtra capacity di queste piattaforme permettono ai clienti di lavorare con un massimo di tre operatori in piattaforma, lasciando ulteriore spazio per attrezzi e materiali di lavoro.

La produzione dei nuovi braccio telescopici semovente Genie Genie S-80 XC et Genie S-85 XC avrà inizio nel quarto trimestre 2017 e la consegna a livello globale è prevista per la fine del primo trimestre 2018.