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Fassi Gru, Marrel, Jekko insieme a Intermat

L’importatore Fassi France ed il costruttore Marrel espongono a Intermat 2018, così come il marchio di mini gru Jekko.

Una vetrina d’eccezione

La fiera parigina ogni tre anni è un riferimento per tutto il comparto. Essa riesce a raccogliere tutti i più qualificati professionisti del settore edilizio e delle opere pubbliche. Sono infatti rappresentate oltre il 50% delle 100 più importanti imprese di costruzioni mondiali. La scorsa edizione ha allineato 1.500 espositori, dei quali il 70% internazionali provenienti da 40 Paesi. E’ stata visitata da 183 mila operatori provenienti da 167 Paesi.

Mobilità, edilizia abitativa, energia, digitale, occupazione. Intermat è un riferimento in questo mercato in rapida evoluzione. E ha fatto dell’innovazione e delle nuove tecnologie uno degli assi di sviluppo dell’edizione 2018. Tutti valori ampiamente condivisi da Fassi Gru.

Un momento favorevole

 

Roger Boutonnet, presidente di Fassi France, ha dichiarato: “Questa edizione di Intermat cade in un periodo favorevole per il mercato delle costruzioni. In Francia lo scorso anno  ha fatto registrare un incremento del 27,5% rispetto al 2016. Fassi France è stata protagonista di questa espansione, con una quota di mercato attestatasi al 21,5%. Un trend positivo che siamo fiduciosi di confermare anche nel biennio 2018-2019. La nostra partecipazione ad Intermat assume quindi un aspetto strategico molto importante. E’ la prima volta che Fassi France, Marrel e Jekko espongono insieme nello stesso stand. Un segnale per la nostra rete, ma anche l’opportunità di mostrare la forza del Gruppo Fassi. Intermat è la sede ideale di questa partecipazione”.

Presso lo stand E5-M-026 nell’area esterna, Fassi France esporrà su un’area di 400 mq una attenta selezione di attrezzature di sollevamento.

La gamma di Fassi Gru

Per la gamma media di Fassi Gru sono presenti i modelli Fassi F185A.2.22 xe-dynamic in una speciale configurazione per le costruzioni e Fassi F255A.2.2.25 xe-dynamic.
Due anche i modelli per gli impieghi più gravosi: Fassi F455A.2.26 e-dynamic e Fassi F820RA.2.27 xhe-dynamic.

Quella di Marrel

Due Marrel sono esposti i due impianti a gancio per scarrabili l’Ampliroll AL20 PA e l’Ampliroll AL24, entrambi da 26 a 32 t. Elementi distintivi: bloccaggio del corpo idraulico posteriore, blocco meccanico automatico per fermare il braccio principale e il telaio basculante in modalità ribaltabile, controllo pneumatico in cabina, gancio montato su perno per una facile sostituzione, telaio ausiliario preforato, telaio inclinabile libero che funge da alimentazione del moltiplicatore, dashpot integrato nei cilindri principali.

 

I prodotti Jekko

Per Jekko sono invece esposti la mini gru telescopica cingolata SPX424 con stabilizzatori: facilmente trasportabile e manovrabile. Non richiede lunghi tempi di set-up e si propone come un pratico sistema di sollevamento con risparmio di tempo. Garantisce al contempo elevati livelli di sicurezza e capacità di sollevamento. La gru cingolata articolata JF40, è invece l’allestimento di una gru articolata su un cingolato semovente, il futuro delle gru cingolate. Infine, il nuovo Multi-Loader JML25, una piattaforma di trasporto cingolata e autolivellante, una novità esclusiva.

Linde: il magazzino diventa automatico

Linde Material Handling ha ampliato il portfolio delle soluzioni Robotics con l’introduzione del retrattile automatizzato R-MATIC. Tale carrello movimenta merci fino a 1.6 tonnellate, depositandole e prelevandole in modo automatizzato fino a dieci metri di altezza.

New entry in Linde Robotics

Un nuovo mezzo entra a far parte della famiglia Linde Robotics. Con una portata di 1.6 tonnellate, l’R-MATIC lavora senza fermarsi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Depositando e prelevando merci dagli scaffali. Grazie ai sensori posizionati sul carrello i pallet vengano depositati o prelevati in modo sicuro e preciso. Grazie ad un ulteriore sensore, montato sulla piastra porta forche, viene risolto il problema dei carichi sporgenti. Le telecamere tridimensionali vengono usate inoltre per rilevare la posizione di stoccaggio sullo scaffale e per regolare di conseguenza le forche.

Un sistema di geonavigazione

Il carrello retrattile automatizzato è dotato di un sistema di geonavigazione che guida il carrello, in modo sicuro, attraverso il percorso più veloce. Inoltre, la presenza di un laser di navigazione permette al carrello di orientarsi all’interno del magazzino. Durante tale operazione, l’R-MATIC si muove a una velocità pari a 2,5 metri al secondo.

Utilizzare carrelli completamente automatizzati garantisce affidabilità, precisione e sicurezza elevate.  Inoltre, i processi automatizzati portano a maggior trasparenza e ottimizzazione del lavoro.

“Con un utilizzo su due o tre turni di lavoro, l’R-MATIC ammortizzerà i costi di acquisto entro un massimo di due anni” afferma Philipp Stephan, Product Manager Linde Robotics presso Linde Material Handling.

Ingresso facilitato nell’industria 4.0

Con i carrelli Linde Robotics, i logistics manager possono connettere in modo graduale i processi del flusso di materiale interno. Per quanto riguarda le semplici applicazioni, l’R-MATIC può lavorare in modo autonomo senza essere connesso a sistemi IT del magazzino.

Quando si utilizzano in flotte più grandi, il sistema di comando dell’R-MATIC può scambiare dati con i sistemi WMS o ERP del cliente.

Per definire la soluzione Robotics ideale, gli esperti di Linde Material Handling analizzano il flusso di materiale in loco e in stretta collaborazione con il cliente. Una volta eseguita la parte di programmazione, l’equipaggiamento viene installato nel magazzino del cliente nel giro di un paio di giorni.

JBC e Formula 1: l’alleanza continua

Alla vigilia della prima gara del campionato di Formula 1 2018, JCB e il team William Martini Racing rafforzano la partnership per una seconda stagione di competizioni ad alta ingegneria motoristica.

Formula 1 occasione per la formazione

JCB coglie l’occasione anche per investire sulle future generazioni. E introduce i suoi apprendisti al mondo della Formula 1 attraverso la Williams Martini Racing come parte della loro formazione. L’obiettivo è di acquisire esperienza nello sport d’élite dei motori. E sviluppare un comprensione globale dei sistemi di propulsione.

La rinnovata partnership aumenterà anche la visibilità e il profilo del marchio JCB in tutto il mondo. Il brand  apparirà sia sul telaio della Williams Mercedes FW41 sia sul fondello dell’ala posteriore durante la stagione di corse 2018. JCB sarà presente anche sulle tuta da gara e sui caschi dei piloti Lance Stroll, Sergey Sirotkin e Robert Kubica. E anche su tutto il personale e l’allestimento dei box.

La straordinaria popolarità della Formula 1 in tutto il mondo offre a JCB una grande opportunità per promuovere il proprio marchio. Sia per i potenziali nuovi clienti che per quelli già attivi, e contribuire alle vendite a livello globale.

Favorire le nuove generazioni

Il Presidente di JCB, Lord Bamford, ha dichiarato: “Progettare e ingegnerizzare prodotti innovativi è alla base di ciò che fa JCB. Questa è una grande sinergia con Williams Martini Racing. JCB ha una lunga storia di collaborazione con gli sport motoristici. Spesso combiniamo le nostre competenze ingegneristiche con alcune delle migliori tecnologie automobilistiche. Con l’introduzione di un certo numero di nostri apprendisti in questo ambiente unico ed esclusivo, puntiamo a portare i più alti standard di competenza tecnologica al tavolo JCB“.

Claire Williams, Deputy Team Principal di Williams Martini Racing, ha aggiunto: “Siamo lieti di rafforzare il nostro rapporto con JCB dopo il nostro primo anno. Come per JCB, l’ingegneria e l’innovazione sono parte integrante del nostro successo, per questo la condivisione delle nostre competenze e conoscenze con la prossima generazione di progettisti JCB è un passaggio naturale: come due grandi marchi britannici, condividiamo una visione simile a spingere continuamente i confini e non a riposare sugli allori, nel nostro desiderio di essere i migliori”.

BKT alle Monster Jam World Finals®

Si svolgerà al Sam Boyd Stadium di Las Vegas, Nevada (USA) la XIX edizione delle Monster Jam World Finals®. E’ la straordinaria competizione tra Monster Truck equipaggiati con gli speciali pneumatici BKT Monster Jam Tire, realizzati appositamente per gli show Monster Jam. BKT è sponsor tecnico ufficiale ed esclusivo.

Si preannunciano quindi due giornate ad alto tasso di adrenalina nell’arena delle finali dove questi giganti a quattro ruote si sfideranno a colpi di freestyle, evoluzioni e mirabolanti acrobazie. Premi e intrattenimento anche nell’area Pit Party con il “BKT Village”. Si tratta di uno spazio dedicato a tutti gli appassionati di questo eccitante show, creato per catturare l’attenzione del pubblico. Adulti e bambini  saranno coinvolti in giochi e sorprese prima dell’inizio dello spettacolo.

Un’esperienza unica

E non solo, gli spettatori potranno vivere un’esperienza unica con la Monster Jam Experience powered by BKT. E proveranno l’ebbrezza di sentirsi veri e propri driver sedendosi al posto di guida dei leggendari Monster Truck. Saranno circondati da schermi che mostrano immagini reali, riprese durante la corsa tramite videocamere GoPro®.

Non mancheranno i coloratissimi Tattoo e Face Painting per i più piccoli. Ci sarà anche l’allestimento di un vero e proprio Set fotografico: qui i fan possono riprendersi sul proprio gigante preferito e condividere il fotomontaggio su qualsiasi canale social.

Il divertimento è assicurato anche con il Plinko game, con cui tentare la fortuna e vincere tantissimi gadget esclusivi firmati BKT. E poi ancora nella Sign Station, dove il visitatore potrà dare spazio alla creatività e realizzare i propri cartelloni personalizzati da esibire durante lo show. Spazio, infine, anche al relax con gli pneumatici BKT trasformati in comode sedute.

Dal 2014 BKT è al fianco di Feld Motor Sports®, organizzatore di questa spettacolare iniziativa made in USA. Essa coinvolge ogni anno oltre quattro milioni di spettatori in tutto il mondo. Una scelta che si conferma vincente, in termini di visibilità e di esposizione mediatica, contribuendo a rafforzare la riconoscibilità del marchio a livello internazionale.

MAN TopUsed: il mercato dell’ usato 4.0

Due centri, diverse formule di garanzia e finanziamento, i MAN TopUsed Corner. Il mercato dei veicoli d’occasione è al centro delle attenzioni di MAN Truck & Bus Italia.

Un business complesso

Roberto Gugliada

“Oggi vendere un camion usato impone un’organizzazione fino a qualche
anno fa impensabile”, ha affermato Roberto Gugliada, Direttore di MAN TopUsed Italia.  . MAN TopUsed è la struttura che gestisce la commercializzazione dei veicoli usati per MAN Truck & Bus Italia.
In Italia, MAN TopUsed può contare su due centri, a Piacenza e presso il MAN Center Roma di Fiano Romano. Essi  si dividono il presidio dell’intero territorio nazionale. Nel complesso vi lavorano una decina di persone tra commerciali e amministrativi. La direzione è nella città emiliana dove ha il suo ufficio Roberto Gugliada, dal 1994 in MAN Italia e dal 2004 impegnato con MAN TopUsed.

Da dove arriva l’usato

Il primo step è l’acquisizione dei veicoli che entrano nell’offerta MAN TopUsed. “Tra i principali “fornitori” certamente i contratti buy-­back che riportano in azienda dei veicoli relativamente freschi per età e chilometraggio -­ spiega Gugliada -­. A questi si aggiungono quelli che cerchiamo sui mercati esteri della nostra organizzazione a fronte di specifici picchi di domanda. Inoltre, la fase di acquisizione è completata dai ritiri in permuta sulle vendite del nuovo. Ma questo è solo il primo passo. Per entrare nell’offerta MAN TopUsed ci sono da superare una serie di controlli con rigidi parametri di accesso. Il primo è costituito dall’età e dal chilometraggio. I veicoli con più di 10 anni e 800 mila km di solito vengono
subito dirottati verso i mercati esteri e i commercianti multimarca. Quelli che, invece, possono aspirare al sigillo di qualità MAN TopUsed sono periziati dal TÜV”.

Usato a tre stelle

I veicoli vengono classificati in tre livelli individuati da altrettante stelle. Una stella per un veicolo controllato ed efficiente, due stelle se in buono stato e tre stelle per uno in eccellente stato. È a questo punto che scatta la seconda fase, cioè il veicolo viene revisionato e tagliandato in ogni suo particolare. Viene rimesso a nuovo anche esteticamente, in alcuni casi è riportato quasi identico al nuovo quando l’età è inferiore ai cinque anni.

“Inoltre  negli ultimi tre anni abbiamo esteso l’attività anche alla gestione
dei semirimorchi centinati e isotermici usati. Una scelta che è stata molto apprezzata”, prosegue Gugliada.

Garanzie e supporti finanziari

“La garanzia può essere di 6-­12-­24 mesi con due tipologie di scelta: totale o limitata alla catena cinematica. Doppia anche la scelta di chilometraggio massimo annuo, fissato a 120 mila o 150 mila km, oppure a 60 mila km per i sei mesi. La garanzia totale è solitamente riservata ai modelli TGS e TGX 4×2 e 6×2. Quindi con l’esclusione degli 8×4 ma compresi i modelli HydroDrive.  Tutti scelti tra quelli più “freschi” in termini chilometrici, sotto i 550 mila km. Sopra i 650 mila km la garanzia è solo per la catena cinematica, quindi motore e trasmissione. Ma è però offerta su tutta la gamma, quindi anche TGL e TGM.
Ovviamente la garanzia prevede che il veicolo, dopo essere stato tagliandato al momento della consegna, esegua i successivi interventi di manutenzione presso officine autorizzate MAN. La garanzia è del tutto simile a quella fornita ai veicoli nuovi, da non confondere con alcune formule assicurative presenti sul mercato”.
Il supporto finanziario è garantito da MAN Financial Services che propone
un leasing compreso tra i 3 e i 5 anni. I finanziamenti si possono prolungare anche su durate più lunghe. Cercando sempre di creare una soluzione su misura alle esigenze del cliente.

Un corner per l’usato

“MAN TopUsed gestisce veicoli prevalentemente di gamma pesante -­
conclude Gugliada -­. La metà è acquistata direttamente dai clienti finali e i
restanti sono venduti dalla rete delle concessionarie oppure ai
commercianti. Circa il 70% dei veicoli trattati è coperto da garanzia e
sempre il 70% è la percentuale dei trattori TGX sul totale. Un altro
elemento importanteè stata l’istituzione dei “MAN TopUsed Corner” presso le concessionarie e officine che hanno aderito all’iniziativa. Dai loro desk, sparsi su tutto il territorio nazionale, è possibile avere un accesso privilegiato all’offerta di tutto il network europeo.
Consultabile anche dal sito www.man-­top-­used.it. I primi mesi del 2018 hanno dato segnali decisamente positivi che non possono che farci guardare con grande ottimismo al prosieguo dell’anno”.

Doosan: 20 dumper per Hæhre

Hæhre & Isachsen Maskinutleie AS, una delle più grandi società norvegesi di noleggio, ha acquistato 20 nuovi dumper articolati (ADT) Doosan DA40 Stage IV/Tier 4 Final da Rosendal Maskin AS, concessionaria Doosan per la Norvegia, con sede ad Askim.

Una scelta informata

Doosan è stata scelta dopo un’attenta e dettagliata analisi comparativa dei diversi fabbricanti di ADT sul mercato. L’analisi è stata condotta da Hæhre & Isachsen Maskinutleie AS, azienda che fa parte di BetonmastHæhre Anlegg AS (in precedenza nota come Hæhre). Si tratta di uno dei principali appaltatori nel campo delle costruzioni civili e stradali in Norvegia.

Hæhre è un cliente consolidato dei dumper articolati Doosan/Moxy, ma nel suo parco macchine ha sempre avuto anche altri march. Il gruppo è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni. Ora può contare su una flotta di autocarri a cassone ribaltabile forte di oltre 100 macchine (tra dumper articolati, dumper rigidi, dumper piccoli, dumper cingolati, ecc.).

Un record per i dumper

Da sx Ole Marius Rosendal (Rosendal Maskin AS), Frank Ole Sørensen (Hæhre & Isachsen Maskinutleie AS), Thomas Jonsebråten (Dumper Manager per il Gruppo Hæhre), Kåre Rosendal (Rosendal Maskin AS) e Lars Hæhre (BetonmastHæhre Anlegg COME).

Questo è il più grande ordine per dumper articolati Doosan mai registrato in Scandinavia. I nuovi DA40 sostituiscono le preesistenti macchine DA40 già in uso nella flotta di Hæhre e diversi altri dumper articolati di altre marche. I Doosan DA40 ordinati formano parte di un pacchetto molto competitivo. Comprensivo di un contratto di servizio tra Rosendal e il Gruppo Hæhre che prevede assistenza completa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con tempi di risposta molto rapidi.

Hæhre è molto soddisfatta delle prestazioni, dell’affidabilità e del comfort per l’operatore del DA40 e queste caratteristiche, combinate con le eccellenti condizioni di garanzia offerte per le nuove macchine, hanno reso particolarmente interessante il pacchetto proposto da Doosan e Rosendal.

I punti di forza

Gli operatori di Hæhre amano i DA40 per l’abbondante spazio in cabina, il volante dalla sterzata morbida, l’eccellente visibilità, l’accesso in cabina dal davanti, sicuro e pulito, e l’eccezionale trazione e stabilità della macchina.

Hæhre ha inoltre già avuto modo di apprezzare l’avanzato sistema di gestione in remoto di flotte e risorse DoosanConnect. Esso consente il monitoraggio a distanza della produttività, del tasso di utilizzo e dei consumi di carburante delle macchine.

Il sistema DoosanConnect offre una soluzione per la gestione in remoto basata sul web estremamente utile per monitorare prestazioni e sicurezza delle macchine.  E favorire anche  la manutenzione preventiva. DoosanConnect è disponibile di serie su tutti gli escavatori Doosan Stage IV (da 14 tonnellate in su), su tutte le pale gommate Doosan Stage IV e sui dumper articolati Doosan Stage IV di nuova generazione.

Connessi da remoto

Il nuovo servizio consente ai proprietari e alle concessionarie di monitorare e comunicare da remoto con le macchine Doosan tramite il sito telematico DoosanConnect. Disponibile anche in kit di retrofit, il sistema DoosanConnect è fornito con abbonamento gratuito triennale.  L’associato account personale permette a ciascun cliente di gestire autonomamente il proprio parco macchine. Allo scadere del periodo gratuito di 3 anni, il cliente può acquistare l’estensione del servizio.

Frank Ole Sørensen, CEO di Hæhre & Isachsen Maskinutleie, ha dichiarato: “Questo è il più grande ordine per autocarri a cassone ribaltabile che abbiamo mai fatto. Il DA40 è davvero un ottimo prodotto e riteniamo sia vantaggioso offrire un’unica marca di macchine in questo segmento. Questi vantaggi si trasmettono anche alla formazione degli operatori e al servizio di assistenza e manutenzione. Ci sono grandi differenze nel funzionamento tra le macchine dei diversi marchi di dumper articolati”.

Con i 20 nuovi ADT DA40, 51 dei 59 dumper articolati nel “sistema Hæhre” saranno Doosan. Due delle otto macchine rimanenti sono autocarri con cassone ribaltabile in classi di peso che Doosan non ha nella sua gamma.

Un’importante vendita

Questo contratto rappresenta di gran lunga anche la vendita più importante di ADT sinora realizzata da Rosendal Maskin AS. Il precedente record era sempre con Hæhre, ma per 10 dumper articolati Doosan.

Questo significa molto per Rosendal. Tutte le macchine sono consegnate con un contratto di assistenza di cinque anni/10.000 ore. Abbiamo consegnato 20 ADT in totale nel 2017, quindi questo è un ottimo inizio per il 2018“, ci conferma Ole Marius Rosendal, General Manager di Rosendal Maskin. Poiché il record di Rosendal Maskin è di 30 dumper in un anno, c’è la forte possibilità che il 2018 possa essere un anno record per la vendita di ADT Doosan.

Il dumper in dettaglio

Come tutti i dumper articolati Doosan, il DA40 si caratterizza per lo snodo di articolazione collocato dietro la ralla. Esso assicura la ripartizione omogenea dei pesi anche durante la sterzata ad angolo massimo. Questa caratteristica, associata al carrello tandem posteriore a oscillazione libera, assicura una distribuzione uniforme del peso su ciascuna ruota. Inoltre  garantisce contatto e trazione permanente a 6 ruote per una ripartizione omogenea della potenza e ottime prestazioni di guida su terreni difficili.

Il DA40 offre inoltre consumi di carburante da “migliore della classe”. Ciò è possibile grazie al  motore diesel Scania DC13 368 kW (500 HP), alla riduzione catalitica selettiva (SCR), al ricircolo dei gas di scarico (ECR) e alla trasmissione ZF EP.

GMK6300L-1: la new entry di Grove

Manitowoc ha annunciato il lancio del modello successivo di una gru multistrada molto popolare, la Grove GMK6300L. Presentata nel 2010, ha riscosso da subito un invidiabile successo in tutto il mondo.

Il nuovo modello, di portata pari a 300 t, è la GMK6300L-1, destinata a perpetuare la tradizione del modello precedente raggiungendo nuovi livelli di prestazioni nella categoria a sei assi.

Le innovazioni della  GMK6300L-1

In linea con gli altri lanci Grove degli ultimi anni, la GMK6300L-1 gru offre innovazioni esclusive e portate superlative. Sono state apportate numerose migliorie per quanto concerne la resistenza strutturale della gru.  Esse hanno permesso di potenziare i diagrammi di carico rispetto alla GMK6300L di una media superiore al 7%. Per il funzionamento in quota le migliorie sono ancora maggiori, con vantaggi superiori al 16% nella gamma di lunghezza del braccio dei 70-80 m.

L’altezza massima in punta raggiunge 120 m  quando opera con il braccio principale completo da 80 m  e falcone da 37 m. In quanto alla capacità di sollevamento con il braccio principale, la gru è in grado di sollevare un carico massimo di 14 t all’altezza massima e di gestire tale carico entro un raggio d’azione di 14-28 m per un’ampia gamma  di applicazioni quali l’allestimento di gru a torre. Le portate  a braccio lungo sono destinate a divenire un nuovo parametro di riferimento nel settore.

Il cuore della  GMK6300L-1

La GMK6300L-1 è azionata da un motore Mercedes Benz (Euromot 4/EPA Tier 4 final) da 430 kW (580 CV) montato sul carro che garantisce un risparmio di carburante superiore rispetto al modello precedente. A questo si associa un’affidabile trasmissione Allison con convertitore di coppia. La sovrastruttura è invece azionata da un motore Mercedes Benz (Euromot 4/EPA Tier 4 final) da 210 kW (280 CV).

Andreas Cremer, responsabile prodotti globale per le gru multistrada Manitowoc, ha concesso qualche anticipazione sul lancio della GMK6300L-1 riflettendo sul successo della GMK6300L.

Una nuova era di multistrada

La GMK6300L, insieme alla GMK6400, di fatto hanno segnato l’inizio di una nuova era di gru multistrada Grove, definendo parametri senza precedenti nel nostro settore in termini di sbraccio, portata e mobilità,” ha dichiarato. “Le vendite della GMK6300L raggiunsero le 100 unità in appena due anni; ad oggi, sono state consegnate più di 400 gru. Grazie ai notevoli miglioramenti apportati in termini di diagrammi di carico e caratteristiche tecniche, prevediamo pari successo per la GMK6300L-1.”

La GMK6300L-1, come già il modello precedente, dispone di sospensioni Megatrak e del sistema di sterzata integrale standard Manitowoc. Le piastre del contrappeso e l’argano ausiliario sono intercambiabili con i modelli GMK5180-1, GMK5200-1, GMK5250L e GMK6300L. Cosa che la rende un investimento particolarmente interessante per i clienti Grove esistenti.

Scania alla conquista del Piemonte

Prosegue il percorso di crescita di Scania in Italia con l’apertura di una nuova unità operativa a Mondovì, in provincia di Cuneo.

Scania punta così a consolidare il proprio posizionamento in Piemonte.  Per l’inaugurazione della nuova realtà, sono intervenuti a Mondovì anche le istituzioni regionali e locali, i rappresentanti di Scania Italia, di Scania Piemonte e oltre 500 persone.

L’obiettivo di Scania

“Essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio italiano”, è questo l’obiettivo di Scania. Che ha inaugurato la nuova realtà di Mondovì davanti ad oltre 500 persone. La nuova unità operativa è nata per consolidare e rafforzare la presenza di Scania in Piemonte e, in particolare, nelle province di Cuneo, Asti e Torino.

Essa  sarà la colonna portante di un distretto composto da 6 officine già presenti sul territorio. Esse sono  F.lli Gavotto S.r.l. di Mondovì (CN), Officina Eurocar 2000 di Busca (CN), Martino S.r.l. di Priocca (CN), Samy Car Piccola Soc. a r.l. di Borgo San Dalmazzo (CN), Orta Diesel s.r.l. di Rivalta di Torino (TO) e VDR Service s.r.l. di Leini (TO).

Una grande organizzazione

L’organizzazione occupa oltre 70 persone tra venditori di veicoli industriali e servizi, master driver, meccanici, magazzinieri, accettatori, elettrotecnici e personale amministrativo. Un distretto di primaria importanza che potrà contare su una squadra guidata da Gianmarco Bezzi, Amministratore Delegato della nuova realtà.  Bezzi  ha evidenziato “Questo è solo l’inizio.  Il nostro obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente la nostra presenza nelle province di Cuneo, Asti e Torino. Si tratta di un’area di primaria importanza, nella quale siamo già presenti con 6 officine di grande spessore. La nuova realtà di Mondovì ci consentirà di avere una base strategica per operare su tutto il territorio rafforzando la nostra vicinanza al cliente”.

Un territorio strategico

Presente all’inaugurazione della nuova unità operativa di Mondovì anche Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Sono molto orgoglioso di essere qui oggi per l’apertura di questa nuova realtà. Stiamo incrementando la nostra presenza su tutto il territorio italiano. Il nostro percorso di crescita non può prescindere da un territorio strategicamente chiave come quello piemontese. Questa nuova realtà di Mondovì è un segnale concreto di vicinanza ai nostri clienti ma non solo. Vogliamo far conoscere a tutti il valore del marchio Scania, dei suoi prodotti e servizi”.

L’inaugurazione della nuova realtà è stata l’occasione inoltre per presentare a tutti l’intera gamma di veicoli Scania di nuova generazione. Dopo la presentazione dei mezzi per le applicazioni del trasporto lungo raggio e per l’industria delle costruzioni, focus sui contesti urbani e su soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale. In esposizione a Mondovì anche i modelli di Volkswagen Veicoli Commerciali che, unitamente ai mezzi Scania, formano la gamma più ricca del mercato.

Torre faro a LED: si vede ma non si sente

Atlas Copco ha introdotto una nuova torre faro (con motore diesel) a LED ultra silenziosa, per l’uso nelle aree urbane e residenziali. La torre faro ha livelli di rumorosità in esercizio di solo 55 dBA. La versione rinnovata della HiLight B5+ è particolarmente ideale per l’illuminazione di eventi. Ma anche per l’illuminazione pubblica temporanea e per una migliore visibilità nei cantieri situati presso zone residenziali.

 La più silenziosa del mondo

Questa è attualmente la torre faro diesel più silenziosa al mondo e segnala una svolta in termini di emissioni acustiche”, afferma Félix Gómez, portavoce per le torri faro della divisione Power and Flow di Atlas Copco. E continua: “L’inquinamento acustico negli spazi pubblici è sempre più una fonte di preoccupazione. La torre faro HiLight B5+ diventa la soluzione ideale per i contractor e le autorità locali che vogliono continuare ad operare in zone residenziali. La torre faro HiLight B5+ è altresì ideale per eventi all’aperto. Applicazioni in cui occorre essere certi che gli apparecchi di illuminazione utilizzati non interferiscano sull’evento stesso e sul divertimento dei presenti.

Le ottime prestazioni di illuminazione sono garantite dalle lampade a LED, che sono in grado di illuminare un’area di 5.000 m quadrati con una media di 20 lux.

Manutenzione semplificata

L’efficienza nella manutenzione e nel trasporto è stata particolarmente seguita nella progettazione della HiLight B5+. Serve solo una semplice manutenzione ogni 600 ore di funzionamento, agevolata dal facile accesso e dalla disposizione logica dei componenti interni principali.  Il trasporto tra cantieri è altresì facilitato. Grazie alle loro dimensioni compatte, in un singolo camion possono essere trasportate ben 22 unità  HiLight B5+.

Una tecnologia innovativa

La HiLight B5+ può essere equipaggiata con la tecnologia innovativa SmartMast™. La tecnologia collaudata da Altas Copco è caratterizzata da sensori integrati intelligenti. Essi rilevano condizioni ambientali avverse (ad es. venti forti) e abbassano automaticamente la colonna verticale, qualora sicurezza o stabilità risultino compromesse. È inoltre programmata per avvisare gli utenti finali su eventuali ostacoli o impatti. Segnala infine quando il suolo (o il pavimento) non può garantire l’appoggio sicuro della torre faro perché è irregolare.

SmartMast utilizza lampade a LED la cui intensità luminosa, in termini di lux, può essere gradualmente regolata in loco. Questo e gli altri vantaggi descritti garantiscono la protezione dell’attrezzatura. E, molto più importante, degli utenti finali e di coloro che lavorano nei pressi.

 

Il dealer è morto. Viva il dealer!

Una volta entrare in concessionario era come entrare in un tempio, comprare un mezzo una sorta di rito. Oggi i tempi sono cambiati, i clienti sono cambiati e di conseguenza anche il modo di vendere deve cambiare.” Così Marco Marlia, CEO MotorK, a margine di Internet Motors, piattaforma di discussione e formazione sui temi del marketing online per il settore Automotive.

Un nuovo modo di vendere

Protagonisti a Internet Motors, svoltosi a Milano, sono stati i nuovi strumenti digitali a disposizione di dealer e produttori. E le strategie di marketing più innovative per  migliorare la soddisfazione del cliente. Ma cosa significano le parole di Marlia? Che andremo verso concessionarie digitali in cui tutto avverrà on line? Che la figura del dealer in carne e ossa è destinata a scomparire? E con lui i colorati showroom, i piazzali con veicoli e macchine in bella mostra, le trattative all’ultimo euro?

Il rischio (o l’opportunità, a seconda nei punti di vista) esiste. Se è vero che tra cinque anni il 18% degli europei comprerà l’auto on line. E il 79% opterà per un approccio ibrido, usando il web in alcune fasi dell’acquisto. E la visita in concessionaria per altre. Solo il 3% continuerà a utilizzare il concessionario, senza passare dal web (fonte MotorK).

Il digitale invade il quotidiano

Ma il processo di acquisto è qualcosa di molto complesso. Anche perché è legato (e ci riferiamo qui soprattutto alle macchine da cantiere) a elementi tangibili, percettivi, di esperienza del reale, ben definiti. Ed è preoccupante vedere quanto il digitale invada e influenzi radicalmente ogni ambito della vita quotidiana.

Cosa succederà allora?

Un mondo in evoluzione

Certo il concessionario tradizionale dovrà trasformarsi. E volgere a proprio vantaggio le opportunità che la digitalizzazione dei processi offre. Non facendosi tentare dall’apparente convenienza di una trattativa solo digitale. Ma mettendo  a disposizione on line tutte le informazioni necessarie preliminari all’acquisto. Dando al cliente la possibilità di configurare il mezzo prescelto, per esempio, proprio come avviene nel mondo dell’automotive. Anche l’esperienza del cliente cambierà e richiederà una integrazione tra spazio fisico e piattaforme digitali.

Ma il concessionario tradizionale, il trait d’union fisico tra domanda e offerta, l’indispensabile anello di congiunzione tra mercato e utenza non potrà mai sparire. Come il fascino sottile  della trattativa vis à vis. Non lasciamoci impigrire irrimediabilmente da meccanismi digitali che, se esasperati, in futuro potrebbero addirittura impedirci di uscire di casa.

Avviamo pure il nostro processo di acquisto on line. Ma poi andiamo in concessionaria. Tocchiamo le macchine. Proviamole. Parliamo con i Product Manager. Scegliamo. Trattiamo.

Perché solo in questo modo correremo meno rischi di  fare una scelta sbagliata. E la visita in concessionaria sarà ancora un piccolo rito.