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L’autunno “caldo” del noleggio italiano

Cosa aspetta il noleggio italiano nei prossimi mesi? Quali saranno i nuovi assetti che dovremo aspettarci nello scacchiere nazionale del renting? L’autunno si presenta foriero di possibili novità. Vediamo quali.

Segnali da cogliere

I segni di dinamismo non sono mancati negli ultimi mesi. Ultimo in ordine di tempo l’acquisizione da parte di Kiloutou di Elevo. Un’operazione che consente a Kiloutou di proseguire il proprio piano di espansione internazionale. E rafforza la sua presenza in Lombardia, regione italiana strategica.

Nel luglio 2017 Kiloutou aveva acquisito Cofiloc ed Euronol, incrementando la propria presenza sull’asse strategico Milano-Venezia.

Nel luglio di quest’anno il gruppo Loxam, dopo aver acquisito Nacanco nel 2017 annette anche No.Ve dal Gruppo Haulotte. Consolidando la propria posizione di leader nel mercato italiano del noleggio di piattaforme.

Intanto fuori dai confini…

United Rentals annette Blue Line Rentals. Che, fondata come Volvo Rents nel 2001 è stata venduta alla società di investimento Platinum Equity, cambiando nome del 2014. Un bel colpo, con cui United Rentals si assicura una rete di 114 sedi, soprattutto negli Usa, 1700 dipendenti, 46.000 unità in flotta. Aumentando la propria presenza in molte aree metropolitane del nord America.

Intanto Boels Rental si espande ulteriormente in UK. La società olandese acquisisce nel 2017 le 25 filiali di Supply UK (diventate 29 nel 2018), cui ora si è aggiunta Artisan Hire Center. E il “gossip” parla già di una possibile annessione, da parte di Boels, di qualche interessante noleggiatore italiano.

Futuro prossimo

Questo lo scenario nazionale e internazionale. Che fotografa una realtà in continuo movimento in cui tutto può succedere. L’ipotesi è che si preparino nuovi ingressi stranieri nel renting italiano. Da parte di società che cercano una crescita redditizia a lungo termine. Cercando integrazioni vincenti con noleggiatori che aumentino l’offerta di prodotti. Diversifichino le gestione dei clienti. Aggiungano competenze e conoscenza del territorio.

Il 26° Congresso Assodimi/Assonolo, in programma a Roncade (Tv) il 12 ottobre prossimo ci fornirà ulteriori elementi di lettura e analisi. Saranno presenti anche Boels e noleggiatori spagnoli. Un indizio che, forse, il prossimo Gruppo che si espanderà in Italia parlerà la lingua di Cervantes?

 

Volvo Trucks Driver Challenge 2018: i vincitori

Il titolo di miglior autista del mondo è andato al polacco Piotr Krahel. Seguito dallo svedese Bert Johansson e dal finlandese Simo Laukkanen.

Ecco il risultato della finale mondiale del Volvo Trucks Driver Challenge 2018 svoltasi presso il Volvo Trucks Experience Center a Gothenburg. La competizione ha attratto autisti professionisti provenienti da 33 paesi.

Una grande sfida

La competizione si  tiene ogni due anni dal 2009. E’ giunta alla sua sesta edizione e quest’anno la valutazione si è concentrata su tre aree: efficienza dei consumi, produttività e sicurezza. Quest’anno ha coinvolto più di 12.000 autisti. Un totale di 33 qualificati alla finale mondiale.
La competizione si è tenuta su due veicoli (FH e FMX) e due circuiti (Efficienza consumi e Produttivity) in un’area chiusa. Il vincitore ha ottenuto il punteggio più alto, dato dalla combinazione  dalle due prove di guida che misurano gli aspetti di sicurezza, nonché l’efficienza del carburante e la produttività.

“Volvo Trucks Driver Challenge riunisce tutte le diverse sfide che gli autisti affrontano ogni giorno.  La finale ci ha dato la possibilità di vedere autisti incredibilmente abili che svolgono un lavoro impressionante nella gestione dei loro veicoli “, ha affermato afferma Maria Bergving, SVP Brand, Marketing and Communication di Volvo Trucks.

I sistemi di supporto

“I sistemi di supporto dei conducenti semplificano la guida dei veicoli in modo sicuro. E la formazione degli autisti copre tutti gli aspetti relativa alla guida. Dalla movimentazione dei veicoli allo stile di guida a basso consumo. Sono esempi di come aiutiamo i conducenti a svolgere un lavoro di prima classe, a crescere e migliorarsi”, ha aggiunto Lene Larsen, responsabile del progetto Volvo Trucks Driver Challenge.

“Vincere Volvo Trucks Driver Challenge è un grande risultato per me! La finale è stata davvero dura e ho incontrato autisti molti esperti. Sono impressionato dal fatto che Volvo Trucks organizzi questo evento motivazionale che attira così tanti conducenti da tutto il mondo “, ha concluso il vincitore Piotr Krahel.

MB Crusher espone a Marmomac

Marmomac 2018Mostra Internazionale di Marmi, Design e Tecnologie, si svolge a Verona dal 26 al 29 settembre prossimo.

Anche le attrezzature MB Crusher lavorano il marmo. Installate su escavatori, pale o terne già presenti in cantiere, frantumano, vagliano o movimentano le pietre che saranno poi riutilizzate in diversi contesti produttivi.

Made in Italy a Marmomac

Grazie a un’esclusiva e brevettata tecnologia Made in Italy, le benne frantoio e vaglianti MB infatti lavorano qualsiasi materiale da estrazione, in modo da renderlo riutilizzabile direttamente in cava. La precisione della produzione consente di preparare il materiale che precedentemente era destinato solo allo scarto in pezzature omogenee. Per poterlo rivendere o riutilizzare in loco, mantenendo quindi l’equilibrio minerario della cava inalterato.
I prodotti MB richiedono una manutenzione molto semplice e veloce, che anche l’operatore dell’escavatore può eseguire direttamente in cantiere. Garantendo una produttività senza intoppi. E’ proprio per la flessibilità e innovazione dei prodotti MB che grandi aziende, già in possesso di grandi impianti di frantumazione mobile e fissa, sempre più spesso decidono di dotarsi di benne frantoio e vaglianti MB. Per coprire specifiche lavorazioni in spazi ristretti e con difficoltà di accesso. Un modo per facilitare il recupero di materiale inerte con i frantoi tradizionali infatti è quello di introdurre nel frantoio materiale uniforme. Questo si ottiene semplicemente usando materiale lavorato in precedenza con la benna frantoio e/o con la benna vagliante MB.

I prodotti in mostra

 

Tra i prodotti MB in esposizione a Marmomac (Avenue H – stand 103), troviamo la benna frantoio BF90.3, protagonista di recente in una immensa cava in Barhein. Dove è stata utilizzata per frantumare oltre 50.000 metri cubi di roccia da riutilizzare come basamento stradale

A Marmomac viene esposta anche la benna frantoio BF120.4, impegnata di recente proprio nei dintorni di Verona, a Buttapietra, in un sito di estrazione di pietre di fiume. E uno modelli più grandi di pinza movimentatrice rotante, la MB-G1200. Altri prodotti esposti, la benna vagliante MB-S18, la frantoio per escavatori BF70.2 e la frantoio per pale e minipale MB-L200.

Le proposte di Mattei a Geofluid 2018

La gamma RVG di Mattei

Mattei sarà presente al Geofluid, (Piacenza, 3-6 ottobre 2018) fiera dedicata al mondo delle perforazioni e del trasporto di fluidi sotterranei (Padiglione 1, Stand 112, Corsia B).

Protagonisti saranno i compressori serie M e MC, compatti e di facile installazione grazie all’integrazione in un unico corpo del gruppo di compressione, del serbatoio dell’olio, del separatore dell’olio, del gruppo valvole e del filtro olio.

Versatilità in primo piano

A differenza dei modelli MC, in quelli della serie M, il gruppo di raffreddamento dell’olio non è integrato nel compressore. Cosa che consente il posizionamento del radiatore nel luogo più adatto alle esigenze del costruttore della macchina su cui viene montato. I modelli MC hanno un range di portate da un minimo di 120 litri/min fino a un massimo di 4.500 litri/min. Con pressione massima di 10 bar o 13 bar; i modelli M, invece, hanno portate da 400 litri/min a 10.000 litri/min, con pressione massima sempre di 13 bar.

I compressori M e MC possono essere equipaggiati con filtro di aspirazione ad alta efficienza. Molto utile in ambienti in cui l’aria può contenere micro-particelle che, se aspirate, potrebbero compromettere il funzionamento della macchina.

La gamma RGV

Presente in fiera anche la nuova gamma RVG (Rotary Vane Gas). Rinnova la precedente linea destinata alla compressione di diversi tipi di gas (dolce, acido e biogas)

La gamma completa va da 4 kW fino a 200 kW. E’disponibile nella versione stand alone per assemblaggio locale. Ma si estende anche ad impianti completi realizzati su commessa. Dunque totalmente personalizzabili sulla base delle specifiche richieste del cliente. Tutte le versioni dei compressori gas Mattei sono complete di controllo automatico della portata a pressione costante, di radiatore integrato o remoto e dispositivo di ingresso gas filettato o flangiato.

I principali ambiti applicativi sono la microgenerazione e produzione combinata di energia e calore, grazie alla compressione del gas metano che alimenta micro-turbine, e la propulsione del gas, per ottenere biogas da acque nere e rifiuti organici.

I compressori rotativi a palette Mattei si distinguono per efficienza e affidabilità, in termini sia di elevata qualità dell’aria sia di rendimento costante nel tempo, oltre che di risparmio energetico. Ne completano il profilo il design integrato e compatto, la facilità di installazione e manutenzione e una notevole silenziosità, assicurata dalla bassa velocità di rotazione. 

Formazione continua per Marangoni

Si è svolto presso gli headquarters Marangoni di Rovereto il corso di formazione Sales Leadership. E’ stato organizzato dalla Direzione Risorse Umane del Gruppo Marangoni in collaborazione con Confindustria Trento.

Formazione mirata

Le giornate di formazione hanno coinvolto gli Area Manager e i Responsabili Tecnico-Commerciali della Business Unit Ricostruzione Diretta e Servizi. Essi operano su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di trasmette le più moderne tecniche di vendita e di negoziazione. E di sviluppare un approccio consulenziale alla vendita.

Il contesto di mercato è in continua evoluzione. E’ caratterizzato da un forte regime concorrenziale e da clienti sempre più competenti, consapevoli ed esigenti. E richiede alla forza vendita uno sforzo continuo di adeguamento, miglioramento e di rinnovamento. Per poter affrontare con successo le sfide che provengono dall’ambiente in cui si trovano ad operare.

Un percorso strutturato

La formazione svolta in queste giornate si colloca all’interno di un percorso più ampio. Pensato dal Gruppo Marangoni per supportare la propria forza vendita in questo necessario processo di trasformazione da venditori di prodotti a consulenti.

Capaci quindi di identificare e soddisfare i bisogni ed i desideri del cliente, perfezionando non solo le competenze tecniche ma anche le capacità analitiche, psicologiche e organizzative.

Concept: la LX2 elettrica di Volvo CE

Volvo Construction Equipment (Volvo CE) ha presentato il suo ultimo prototipo di pala gommata compatta elettrica al Volvo Innovation Summit di Berlino.

Il prototipo offre zero emissioni, livelli di rumorosità significativamente inferiori, maggiore efficienza e costi operativi ridotti.

La LX2, questo il nome della macchina, è stata presentata accanto alle innovazioni autonome e dell’elettromobilità di tutto il Gruppo Volvo. Al vertice, Volvo CE ha anche dimostrato il suo prototipo di escavatore compatto completamente elettrico EX2 e ha presentato il progetto di ricerca del sito elettrico dell’azienda.

A tutta elettricità

LX2 è un prototipo di seconda generazione che fa parte di un progetto di ricerca e non è commercialmente disponibile. Per rendere la macchina elettrica, il motore a combustione è stato sostituito con una batteria agli ioni di litio. Questo immagazzina abbastanza energia elettrica per far funzionare la macchina per otto ore nelle sue applicazioni più comuni. Per esempio la costruzione di infrastrutture leggere e l’architettura del paesaggio. Il LX2 incorpora anche due motori elettrici dedicati, uno per la trasmissione e uno per l’idraulica. Il disaccoppiamento dei sottosistemi ha portato a una maggiore efficienza sia nei sistemi che nell’intera macchina.

Un prototipo rivoluzionario

“LX2 è un prototipo rivoluzionario a zero emissioni. Che offre maggiore efficienza e costi operativi inferiori, senza compromettere le prestazioni della macchina”, afferma Ulrich Faß, responsabile delle tecnologie emergenti. “Incorpora la più recente tecnologia di batteria chimica avanzata. Essendo elettrica, non vengono rilasciati nell’ambiente particelle, ossido di azoto o anidride carbonica. Questo, insieme al fatto che ha livelli di rumore estremamente bassi, la rende ideale per l’uso in città e aree densamente popolate. Lo stesso dicasi per l’escavatore EX2 100% elettrico compatto, quindi le macchine sarebbero ideali per lavorare fianco a fianco. ”

Più pulito. Più efficiente

Volvo CE ha anche presentato il suo progetto di ricerca che mira a trasformare l’industria di cava e di aggregati riducendo le emissioni di carbonio fino al 95% e il costo totale di proprietà fino al 25%. Volvo CE e il suo cliente Skanska Sweden stanno sottoponendo le proposte elettriche di Volvo CE a un test di dieci settimane nella cava di Vikan Kross di Skanska, vicino a Gothenburg, in Svezia.Il test prevede l’utilizzo di macchine elettriche e autonome tra cui il dumper HX2, la pala gommata ibrida LX1 e l’escavatore EX1.

“L’elettrificazione delle macchine movimento terra produrrà macchine più pulite, più silenziose e più efficienti. E questo rappresenta il futuro del nostro settore”,ha spiegato  Patrik Lundblad, Vicepresidente senior della tecnologia presso Volvo CE. “Siamo attualmente in un periodo di crescita esponenziale della tecnologia e siamo all’inizio di un cambio di paradigma. In Volvo CE stiamo sviluppando tecnologie legate all’elettromobilità, all’automazione e alla connettività. Esse andranno a beneficio dei nostri clienti e dell’ambiente contribuendo ad aumentare le prestazioni della macchina, la produttività, l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità “.

CNH Industrial: sostenibile per l’ottava volta

CNH Industrial (NYSE: CNHI / MI: CNHI) è leader dell’Industry Machinery and Electrical Equipment negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe per l’ottavo anno consecutivo.
Il DJSI World e il DJSI Europe sono tra i più prestigiosi indici di rating sulla sostenibilità. L’ammissione a questi indici è riservata esclusivamente alle società giudicate migliori nella gestione del proprio business. Secondo criteri di responsabilità economica, sociale e ambientale.

Un prestigioso riconoscimento

Quest’anno nel DJSI World sono state invitate a partecipare 91 aziende dell’Industry Machinery and Electrical Equipment. Solo 11 sono state ammesse nell’indice, mentre nel DJSI Europe ne sono state invitate 30 e ammesse 6.
CNH Industrial ha ottenuto un punteggio di 88/100 nella valutazione 2018 delle aziende appartenenti all’Industry Machinery and Electrical Equipment. L’analisi di tutte le società prese in considerazione negli indici è stata condotta da RobecoSAM, società specializzata in investimenti sostenibili.
I punteggi più alti conseguiti da CNH Industrial sono stati ottenuti in tre dimensioni. Politiche e performance ambientali (dimensione ambientale). Indicatori sociali (dimensione sociale). Gestione dell’innovazione (dimensione economica).
Nell’aprile di quest’anno, CNH Industrial ha pubblicato sia il 2017 Sustainability Report sia la seconda edizione di A Sustainable Year. Una pubblicazione che illustra al grande pubblico alcune delle attività svolte nel 2017 dalla Società e dai suoi dipendenti nel campo della sostenibilità.

Leader globale

CNH Industrial N.V. (NYSE: CNHI/MI: CNHI), è un leader globale nel campo dei capital goods. Con una consolidata esperienza industriale, un’ampia gamma di prodotti e una presenza mondiale. Ciascuno dei brand della Società è un player internazionale di rilievo nel rispettivo settore industriale. Case IH, New Holland Agriculture e Steyr per i trattori e le macchine agricole.

CASE e New Holland Construction per le macchine movimento terra. Iveco per i veicoli commerciali. Iveco Bus e Heuliez Bus per gli autobus e i bus granturismo.
Iveco Astra per i veicoli cava cantiere. Magirus per i veicoli antincendio. Iveco Defence Vehicles per i veicoli per la difesa e la protezione civile. FPT Industrial per i motori e le trasmissioni.

Geofluid: le proposte di Bauer Macchine Italia

Perforatrice Bauer BG15 H Value Line

 

Bauer Macchine Italia ancora una volta rappresenterà un punto di riferimento per tutti gli operatori professionali che visiteranno il prossimo Geofluid (Piacenza, 3- 6 ottobre 2018). Lo staff di Bauer Macchine Italia, le macchine e le attrezzature del gruppo Bauer aspettano tutti i visitatori del Geofluid presso lo stand G7 posto nell’Area Esterna

Reale e virtuale

Durante la manifestazione piacentina i visitatori potranno ammirare le macchine e le tecnologie del Gruppo Bauer. Saranno supportati dal personale tecnico-commerciale di Bauer Macchine Italia, Bauer Maschinen, Klemm e MAT presente per l’intero arco della manifestazione.

Grazie al nuovo simulatore BFS (Bauer Foundation Simulator), gli operatori potranno provare la sensazione di utilizzare una perforatrice Bauer. L’accuratezza del sistema consente un approccio molto vicino alla realtà. Grazie al supporto offerto dal team Bauer Macchine Italia, ogni visitatore, compreso chi non è mai salito su una perforatrice Bauer, potrà iniziare ad accedere a un mondo altamente tecnologico e performante. Ma allo stesso tempo vicino alle imprese di perforazione che lavorano nel nostro Paese.

Cosa sarà esposto

Iniziamo dalla Perforatrice Bauer BG15 H Value Line. Con un peso operativo di circa 45 t, la BG 15 H Value Line è stata creata per soddisfare le richieste degli operatori italiani. Che cercano  una macchina di dimensioni ridotte a un prezzo straordinariamente competitivo, per la realizzazione di pali di grande diametro.

L’escavatore tralicciato MC96 trova ideale applicazione per diaframmi a benna o fresa e per l’utilizzo come battipalo. Ma anche per la realizzazione di pali di grande diametro, per vibrocompattazione e vibroflottazione, fly drill, compattazione dinamica, sollevamento, CSM e dragaggi.

La Perforatrice Klemm KR 909-3G è pensata per ancoraggi, tiranti e micropali. E’ perfetta per operare in un contesto complesso come quello italiano, spesso caratterizzato da cantieri di difficile accesso.

L’impianto di miscelazione automatico MAT SCA-30-K è ideale per la produzione di miscele/fanghi da componenti solidi e liquidi quali cemento, bentonite, additivi, eccetera.

Il Dissabbiatore BE100-60-L, proposto al mercato a un prezzo estremamente competitivo, è ideale per l’utilizzo in lavori di diaframmi con fanghi, perforazione di pali trivellati, pozzi e geotermia. Infine la pompa peristaltica HP30 E Vario a portata variabile è ideale per la movimentazione di liquidi abrasivi, con solidi e/o ad alta viscosità.

Ecco la nuova DL580-5 di Doosan

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Immagine per gentile concessione di Johnston Quarry Group, Creeton Quarry, Lincolnshire, Regno Unito.

Doosan ha lanciato la nuova pala gommata top di gamma DL580-5 conforme Stage IV. Con una benna con capacità di 5,7 m cubi, la DL580-5 ha un aspetto simile a quello del modello DL550-5. Ma si caratterizza per la robustezza dei componenti strutturali e il sofisticato impianto di raffreddamento degli assali a doppio circuito. Soluzione ottimale per le operazioni di sollevamento di blocchi e di movimentazione di altri carichi pesanti. In applicazioni industriali, cantieri edili, smaltimento di rifiuti e attività minerarie.

Le caratteristiche tecniche

La  DL580-5 ha un peso operativo di 36.030 kg, con un più elevato carico di ribaltamento: 29.700 kg con articolazione a 0° e 26.200 kg a piena sterzata a 40°. Le dimensioni complessive  sono quasi identiche a quelle della DL550-5. Ma il nuovo modello si distingue per una serie di caratteristiche che lo rendono estremamente affidabile e durevole.

Per esempio, la struttura anteriore è stata irrobustita per migliorarne la rigidità e la resistenza. La DL580-5 sfrutta una cinematica a Z rafforzata per sollevare carichi più pesanti, con meno parti in movimento. Questa configurazione contribuisce inoltre alla stabilità della macchina. E consente movimenti rapidi della benna, mantenendola sempre alla corretta angolazione. Come tutti i modelli Doosan Serie DL-5, anche la DL580-5 è disponibile in versione “High Lift”, con braccio più lungo che consente una maggiore altezza di scarico.

Ergonomia. Sicurezza. Stile

La DL580-5 incorpora tutte le nuove dotazioni ergonomiche e di sicurezza recentemente annunciate per le altre sei pale gommate pesanti Doosan. Dal modello DL280-5 al DL550-5. La macchina si caratterizza anche per il restyling esteriore comune a tutti i modelli della gamma di pale gommate Doosan. Il nuovo stile introduce una nuova colorazione (passata da arancione a grigio scuro) per braccio caricatore, telaio anteriore e i componenti degli assali anteriore e posteriore. Il dinamismo delle linee curve del nuovo stile è stato pensato per rafforzare la percezione della robustezza e della potenza delle pale gommate Doosan.

La DL580-5 è motorizzata con un motore diesel 6 cilindri Scania DC13 da 283 kW (380 HP) di potenza a 1.800 giri al minuto. La coppia massima è di 1.765 Nm a 1.300 giri al minuto. Si registra fino al 10% di consumi di carburante in meno e una risposta eccellente. L’attivazione del sistema di regolazione automatica del minimo consente ulteriori economie di carburante. Riducendo automaticamente il regime di minimo da 950 a 750 rpm quando l’operatore non utilizza volante, braccio caricatore e benna per più di 10 secondi.

Trasmissione ZF a 5 rapporti

La trasmissione ZF a 5 rapporti trasferisce in maniera ottimale la potenza dal motore alle ruote. Contribuendo in misura significativa alla riduzione complessiva dei consumi. Il cambio marcia più fluido riduce la rumorosità e migliora trazione e produttività.

Come tutte le pale gommate Doosan, la DL580-5 è dotata di convertitore di coppia con Lock-up a inserimento automatico, quando attivato. Il Lock-up fornisce presa diretta tra motore e trasmissione. Consentendo l’erogazione del 100% della coppia senza alcuna perdita dalla 2a marcia fino alla 5a. Questo rende il Lock-up più efficiente, assicurando un’accelerazione più rapida in piano (10%) e maggiori capacità in salita (fino al 20%). Oltre a ridurre i consumi di circa il 15% su base giornaliera.

L’assale ZF Tipo II con blocco differenziale idraulico (HDL) automatico contribuisce alla protezione dei componenti del sistema di trazione. Riduce inoltre l’usura delle gomme e quando necessario genera il 100% di forza di trazione. Ridotti sono anche i rischi di pattinamento e l’usura eccessiva delle ruote.

Impianto idraulico Load Sensing

Come su tutte le pale gommate pesanti Doosan di nuova generazione, anche la DL580-5 è provvista di impianto idraulico Load Sensing. Regola l’erogazione della portata della pompa a pistoni assiali a cilindrata variabile in base al fabbisogno effettivo. Ne risulta migliorata anche la trazione per la penetrazione nei cumuli di materiale, poiché in molte situazioni per azionare la benna è necessaria meno forza. Il sistema Load Sensing minimizza inoltre le perdite del circuito idraulico durante le operazioni di movimentazione carico. Dimostrandosi pertanto una tecnologia essenziale per questo tipo di macchine. Il sistema Load Sensing è stato realizzato in modo da assegnare priorità alla benna in caso di azionamento simultaneo di braccio e benna, quando la forza disponibile è limitata.

Sistema DoosanConnect di serie

La DL580-5 è equipaggiata in fabbrica con il nuovo e avanzato sistema DoosanConnect per il monitoraggio wireless delle macchine. Dotazione ora di serie su tutte le macchine della nuova generazione DL-5. Il sistema DoosanConnect è stato progettato specificamente per la gamma Doosan. Fornisce informazioni complete sulle prestazioni della macchina sfruttando una doppia modalità di trasmissione (rete cellulare mobile e satellitare).

Il sistema DoosanConnect è un utilissimo strumento di telegestione di flotte e risorse. E’ basato su piattaforma web, che consente il controllo in remoto delle prestazioni e della sicurezza delle macchine e semplifica la manutenzione preventiva. Il sistema è in grado di supportare più macchine Doosan in località diverse. Consentendo così ai clienti di monitorare i tassi di utilizzo delle stesse e valutare la corretta combinazione delle macchine necessarie.

Cinque in uno: ecco il Teletruk di JCB

Teletruk di JCB è una macchina estremamente versatile e performante, in grado svolgere il lavoro di ben cinque macchine. Oltre alle lavorazioni effettuabili con un tradizionale carrello elevatore a forche con montante, offre anche le possibilità operative di una minipala, di un sollevatore telescopico, di una pala gommata compatta e di un carrello elevatore fuoristrada.

I vantaggi

Grazie al suo braccio telescopico che sostituisce il montante, il JCB Teletruk offre notevoli vantaggi rispetto ai carrelli elevatori a forche tradizionali. Grazie alla sua notevole capacità di sbraccio, infatti, è possibile sollevare e posizionare i carichi in modo rapido. La macchina si configura quindi come un movimentatore di materiali ideale e indispensabile per ogni tipo di attività industriale. JCB Teletruk offre una flessibilità impareggiabile nel luogo di lavoro. E’ possibile utilizzare altre attrezzature quali forche tradizionali o piastre rotanti, sfruttandole al  massimo. Cosa resa possibile dall’elevata capacità di sbraccio anteriore, coniugata alle capacità di elevazione e rotazione di 111° della piastra portaforche.

I modelli a trazione 4×4 sono stati appositamente progettati pensando ai piazzali caratterizzati da terreni accidentati e in pendenza. Condizioni poco adatte all’impiego di carrelli elevatori tradizionali.

La gamma

La gamma JCB Teletruk comprende tre modelli, TLT 25, TLT 30, TLT 35.  Diverse le configurazioni. Convenzionali, a trazione integrale 4×4, ad alta capacità di sollevamento, oppure per applicazioni “heavy” nel settore della logistica (ad esempio portuale) o degli impianti di gestione dei rifiuti. Il JCB Teletruk è l’ideale per le operazioni di movimentazione in ambienti gravosi. E’ dotato di serie di pneumatici da trazione, di una struttura totalmente conforme agli standard ROPS e FOPS, di luci di lavoro anteriori e posteriori, e della griglia di protezione parabrezza, che assicura una maggiore protezione dell’operatore.

I JCB Teletruk sono forniti sul mercato italiano in due tipologie di allestimento – Comfort ed Edilizia. Simili in molti aspetti costruttivi e differenti per alcuni elementi.  L‘allestimento Edilizia, in particolare, offre l’omologazione stradale, permettendo di  effettuare brevi spostamenti stradali con carichi fino a 2 t sulle forche.

Il più diffuso in Italia

Sul mercato italiano il modello più diffuso è quello a trazione integrale JCB Teletruk TLT 35D 4×4.  E’ ideale nelle costruzioni e nell’industria. Ma anche in agricoltura e garden, nella logistica pesante, e nelle applicazioni fuoristrada. Questa macchina è ideale per poter eseguire movimentazioni e sollevamenti in condizioni di terreno poco adatte all’impiego di carrelli elevatori tradizionali. In questa versione si mette in evidenza una delle caratteristiche del JCB 35D 4×4, la protezione aggiuntiva della carrozzeria. Pensata proprio per le applicazioni gravose e complesse. E’composta da una piastra sottoscocca completa, una piastra protettiva anteriore e un accesso laterale in metallo. Inoltre, la presenza di un radiatore a maglie larghe consente di evitare l’accumulo di detriti. Ecco quindi che questo modello, che si differenzia dallo standard 35D per alcune specifiche tecniche. On particolar modo in termini di peso, spinta e altezza minima dal suolo, è particolarmente indicato laddove ci sia la necessità di operare fuori contesto.

Le caratteristiche tecniche

Il JCB Teletruk TLT 35D 4×4 è alimentato da un motore JCB Diesel by Kohler da 46 kW a 2.600 giri/min. Esso soddisfa i rigorosi requisiti previsti dalla normativa Stage IIIB / Tier 4 Final in materia di emissioni, senza necessità di filtro antiparticolato (DPF). Il peso operativo è di 5.500 kg. La capacità di sollevamento massima è di 3.500 kg, e di 2.400 kg allo sbraccio in avanti di 2 m. L’altezza massima di sollevamento è di 4,35 m; il raggio di sterzata particolarmente compatto.

Un vantaggio operativo del nuovo JCB TLT 35D 4×4 è rappresentato da alcune caratteristiche specifiche che consentono di risparmiare tempo e spazio. La capacità di sbraccio, per esempio, permette di effettuare le operazioni di carico e scarico degli autocarri da un lato solo, contribuendo a risparmiare fino al 50% dello spazio di carico del piazzale.

La gamma di modelli JCB Teletruk destinati al mercato dell’UE è dotata di una misura di sicurezza aggiuntiva, ovvero un sistema di controllo del movimento longitudinale del carico. Esso consente di limitare le funzioni di estensione/abbassamento braccio alle impostazioni predefinite dal sistema per le operazioni svolte entro i parametri indicati dal grafico di distribuzione del carico. Il sistema Teletruk monitora tutte le variabili ogniqualvolta l’operatore modifica lo sbraccio e l’altezza durante il ciclo di sollevamento e provvede a diminuire la portata del circuito quando vengono raggiunti i limiti. Se tali limiti vengono superati, la portata del circuito per queste funzioni sarà interrotta in totale sicurezza.