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Come riciclare il calcestruzzo con MB Crusher

Il calcestruzzo non è solo la base dell’edilizia moderna, è anche la chiave per il suo futuro.

Riciclare il calcestruzzo non è più una scelta, è una necessità. Possiamo anche azzardare che sia un obbligo. In tanti paesi le discariche sono al limite e le preoccupazioni ambientali crescono; da altre parti invece è la logistica ad essere complicata e i costi di trasporto in forte aumento. Con il settore che si orienta verso la sostenibilità, è arrivato il momento di ripensare il modo di gestire i rifiuti di calcestruzzo.

Invece di considerare il calcestruzzo usato come una semplice maceria, occorre pensarlo come una nuova risorsa da sfruttare. Serve cambiare prospettiva e guardarlo direttamente dalla cabina dell’escavatore mentre con le attrezzature MB Crusher si trasforma da scarto a nuovo materiale per altri progetti.

Ricicla. Riusa. Reinventa.

Le aziende edili e di demolizione devono far fronte a restrizioni ambientali sempre più limitanti. Chi sceglie le unità MB Crusher ha in mano una soluzione pratica per trasformare i rifiuti in un materiale di valore direttamente in cantiere. Ecco come funziona:

1.Installa un frantoio a mascelle di  MB Crusher alla tua macchina operatrice. Montata su qualsiasi marca di escavatore, pala, minipala, terna, la benna frantoio di MB Crusher trasforma ogni cantiere di demolizione in un vero e proprio centro di riciclaggio.

2.Frantuma il calcestruzzo. Le potenti mascelle rompono facilmente il calcestruzzo armato, separando persino le barre d’acciaio.

3.Riusa il materiale subito. Una volta lavorato, il materiale frantumato è pronto per il riempimento, come base per strade o per nuovi progetti, riducendo così la necessità di acquisto di nuovo materiale.

Storie di chi ha trasformato i rifiuti in opportunità

Sembra facile, vero? E diventa ancora più semplice, perché gli accessori MB Crusher funzionano con qualsiasi marca di escavatore. MB Crusher offre una vasta gamma di unità adatte a macchine operatrici a partire da 6,5 tonnellate, trasformandoli da semplici escavatori a veri frantumatori mobili. Che si abbia una pala, un mini, un midi o un escavatore, c’è sempre un’unità MB Crusher che assolva al meglio il suo compito.

Casi reali: il riciclo in azione

  • Da demolizione a infrastrutture ferroviarie: un Liebherr 954, equipaggiato con un frantoio a mascelle MB Crusher BF135.8, ha trasformato una grande massa di macerie in materiale di alta qualità per la base di una nuova linea ferroviaria, eliminando i rifiuti e tagliando i costi.
    https://vimeo.com/1023919321
  • Logistica più semplice in spazi ristretti: un escavatore Caterpillar, dotato di una benna frantoio BF70.2, ha trasformato i rifiuti di calcestruzzo in materiale riutilizzabile, riducendo i costi di trasporto e smaltimento.
    https://vimeo.com/1023923102
  • Una terna diventa un frantumatore mobile: una terna JCB 3CX da 8 tonnellate, equipaggiata con una benna frantoio MB-L160, ha recuperato i detriti da una ristrutturazione e li ha trasformati in una pavimentazione resistente per il vialetto,
    https://vimeo.com/813139070

Ogni cantiere di demolizione nasconde un potenziale inespresso. Le soluzioni innovative di MB Crusher rivelano questo valore, perché fanno in modo che il riciclo del calcestruzzo sia efficiente, conveniente ed ecologico. Il futuro dell’edilizia non è solo costruire, ma ricostruire in modo più intelligente: ricicla, riusa, reinventa.

JLG si rafforza nella regione EMEAI

 JLG Industries, Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, continua ad allineare il proprio team di leadership nella regione EMEAI per servire al meglio i clienti.

Per sfruttare le opportunità create dalle recenti acquisizioni in Europa e per posizionare il suo team per un successo duraturo, JLG sta evolvendo la sua struttura organizzativa con l’obiettivo di garantire eccellenza operativa e un forte orientamento al cliente in tutta la regione.

Di conseguenza, i ruoli di alcuni membri chiave del team subiranno un’evoluzione.

Il nuovo team per l’area EMEAI

Jonathan Dawson

Jonathan Dawson, VP & GM EMEAI – Verticals & Strategy, amplierà le sue responsabilità includendo lo sviluppo commerciale, fusioni e acquisizioni, assistenza e marketing, oltre alla guida dei team verticali nella regione EMEAI. Con quasi due decenni di esperienza in diversi team, Dawson apporterà una prospettiva unica a questo ruolo, garantendo un’esperienza cliente a 360 gradi.

David Courtin

 

 

David Courtin, General Manager EMEAI Service and Business Development, guiderà l’ottimizzazione delle operazioni di aftermarket in tutta l’area EMEAI, con un focus sul miglioramento della qualità dei servizi e sul rafforzamento delle capacità complessive di assistenza ai clienti. Inoltre, Courtin supporterà anche la strategia e attività di fusioni e acquisizioni nella regione. Il suo background nei servizi finanziari, nelle vendite e nell’assistenza si allinea bene con le sue nuove responsabilità.

Ian Hume

 

Ian Hume, General Manager EMEAI Sales Operations, sarà alla guida di tutti i team di vendita e delle attività commerciali di JLG nella regione, garantendo un’esecuzione strategica e coerente. Entrato in JLG nel 2017, Hume vanta una conoscenza approfondita dei clienti e della rete distributiva dell’azienda.

 

 

Amadeus Bissot

Amadeus Bissot, General Manager Aftermarket, avrà la responsabilità specifica del settore ricambi post-vendita, con particolare attenzione alle operazioni e alle vendite di parti di ricambio nella regione.

Questi cambiamenti nella leadership riflettono l’impegno di JLG nel costruire un’organizzazione forte e agile, in grado di raggiungere ambiziosi obiettivi nella regione EMEAI. “Sono certo che questo team saprà portare avanti la nostra strategia e offrire un valore eccezionale ai nostri clienti e stakeholder,” afferma Rogerio Dos Santos, Vicepresidente della regione EMEAI e responsabile della strategia globale, fusioni e acquisizioni.

HF Group rivoluziona la filtrazione industriale

Da sempre impegnata nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie avanzate che migliorano la qualità dell’aria, HF Group continua a ridefinire gli standard della filtrazione industriale coniugando efficienza, sicurezza e sostenibilità negli ambienti di lavoro. Oggi l’azienda presenta sul mercato le sue ultime innovazioni: Clean Mist PRO e Idrodust Compact, evoluzione di prodotti già eccellenti.

Tecnologia sicura e sostenibile

HF Group sviluppa impianti di aspirazione e abbattimento di polveri e fumi secchi, nebbie oleose e composti organici volatili, raggiungendo un’efficienza di filtrazione fino al 99,99%.

Lo scopo è creare ambienti di lavoro più salubri e conformi alle normative ambientali, riducendo le emissioni nocive e ottimizzando il consumo energetico.

Grazie a un approccio personalizzato, i sistemi HF Group si adattano alle esigenze di diversi settori, dall’automotive alla meccanica di precisione, fino all’industria farmaceutica e alimentare.

Saverio Romeo

“Per qualcuno raggiungere la meta è il punto di arrivo. Il solo. Per noi, ogni arrivo è una nuova partenza” afferma Saverio Romeo, Sales & Marketing Director di HF Group.Quando sviluppiamo un filtro fino al massimo delle sue performance, quello, per noi, è il momento di spingerci oltre.”

Per HF Group investire in ricerca e sviluppo significa infatti superare continuamente i limiti della tecnologia della filtrazione, sviluppando soluzioni innovative che riducono l’impatto ambientale delle attività industriali. Oltre a migliorare la qualità dell’aria negli stabilimenti produttivi, le soluzioni sviluppate consentono il riciclaggio di materie prime e la ri-monetizzazione di polveri preziose, contribuendo a ridurre sprechi, costi operativi e generando ricavi monetari.

L’obiettivo è fornire tecnologie all’avanguardia che rendano l’industria più sicura, efficiente e sostenibile, contribuendo attivamente a un futuro più pulito e protetto.

 Le due novità: Clean Mist PRO e Idrodust Compact

Dalla capacità visionaria di HF Group vedono la luce oggi due importanti innovazioni: Clean Mist PRO e Idrodust Compact

  • CLEAN Mist PRO: massima efficienza nella filtrazione delle nebbie oleose

Clean Mist – tecnologia avanzata progettata per l’abbattimento delle nebbie oleose e dei vapori industriali – era già l’eccellenza. Ora, con Clean Mist PRO, si spinge oltre.

✔ Filtrazione ai massimi livelli
Tramite l’utilizzo di una nuova cartuccia di filtrazione a doppia media filtrante, Clean Mist PRO garantisce un’efficienza del 99.99%.

✔ Performance e durata potenziate
L’innovativo sistema (brevetto depositato) combina filtrazione centrifuga e a coalescenza, assicurando prestazioni superiori e una maggiore longevità.

✔ Monitoraggio intelligente
L’utilizzo risulta estremamente intuitivo grazie ai nuovi LED smart e alla connettività avanzata, che ottimizzano gli alert di manutenzione.

Perfetto per i settori più esigenti, Clean Mist PRO assicura un’aria ancora più pura e un ambiente di lavoro ancora più sicuro.

  • Idrodust Compact: Depolverizzazione industriale con performance ottimizzata

Idrodust Compact ha sempre rappresentato un punto di riferimento nella filtrazione delle polveri industriali. Oggi, grazie a innovazioni mirate, offre prestazioni di massimo livello:

✔ Filtrazione avanzata
Grazie ad un’integrazione del Pump Venturi è possibile assicurare un elevato livello di abbattimento delle polveri.

✔ Operatività senza compromessi
Il sistema è stato ottimizzato per una messa in esercizio semplice, garantendo continuità e affidabilità anche negli ambienti più complessi.

✔ Efficienza e sicurezza migliorate
Il nuovo design riduce i consumi e semplifica la manutenzione, rendendo ogni intervento più rapido e sicuro.

Perfetto per settori ad alta emissione di polveri come la lavorazione di materiali compositi, il cemento e la ceramica, Idrodust Compact risulta ora ancora più pratico e performante.

Il noleggio di Eurotecno per Fava Fiocchi

Due sollevatori Magni e un “ragno” Palazzani proposti a noleggio da Eurotecno per l’ammodernamento dello stabilimento di Fava Fiocchi

Grazie all’utilizzo congiunto di due sollevatori telescopici rotativi Magni RTH 5.25 e RTH 6.39 con portata fino a 6 tonnellate e della spider-lift Palazzani XTJ52 con altezza da 52 metri, gli operatori dell’impresa unipersonale di Marco Feroldi hanno effettuato senza particolari criticità un delicato intervento di smontaggio e movimentazione verso terra di un elevatore a tazze adibito alla risalita dei cereali fioccati nella sede dell’impresa lombarda specializzata nella zootecnica.

Fava Fiocchi, un’azienda con sede a Pieve d’Olmi, piccolo comune in provincia di Cremona, recentemente è stata protagonista di un intervento di ammodernamento del suo stabilimento, con il completo smontaggio di un elevatore a tazze di grandi dimensioni adibito alla movimentazione verticale dei cereali e al successivo conferimento nei silos per lo stoccaggio.

Le lavorazioni sono state commissionate a Marco Feroldi, titolare dell’omonima impresa unipersonale e professionista che da oltre 20 anni si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti meccanici speciali nel settore della zootecnica, collaborando con numerosi mangimifici nel territorio di Cremona e provincia. “La direzione di Fava Fiocchi ha espresso la necessità di smontare l’elevatore a tazze presente all’interno dello stabilimento che favorisce la risalita dei cereali dal basso verso l’alto e che poi vengono immagazzinati all’interno dei silos adiacenti, mentre successivamente, probabilmente nei prossimi mesi, l’impresa darà il via a una seconda fase di Revamping, che prevederà l’ammodernamento dell’intero impianto”, ha spiegato Feroldi. “Per questa tipologia di intervento, complice l’altezza importante dell’elevatore e la sua posizione molto particolare, che lo vedeva ‘incastrato’ tra altre componenti metalliche, abbiamo dovuto fare ricorso ad alcune piattaforme per il sollevamento di materiali e persone”.

La scelta di Eurotecno

La scelta del partner è ricaduta su Eurotecno, la società specializzata nel noleggio di mezzi di lavoro aereo per la cantieristica e per l’industria con sede a Castelverde (CR), che con Feroldi vanta un rapporto di collaborazione ventennale. “Non abbiamo avuto alcun dubbio nel coinvolgere in questo tipo di lavorazioni Eurotecno, una realtà che fin dalla nascita della nostra società ci fornisce piattaforme di lavoro aereo di piccole, medie e grandi dimensioni per tutte le nostre attività di manutenzione meccanica all’interno di tutti i mangimifici cui forniamo la nostra collaborazione. In questo caso specifico, le nostre necessità erano molto precise: dovevamo consentire ai nostri operatori l’accesso in totale sicurezza a un’altezza di lavoro molto rilevante per effettuare le operazioni di smontaggio, ma al tempo stesso avevamo la necessità di mantenere ancorate e immobili sia la struttura principale dell’elevatore che due tubazioni molto ingombranti connesse alla struttura. Questo è il motivo per cui, nell’ottica di realizzare le lavorazioni nel miglior modo possibile e nei tempi previsti, abbiamo optato per l’utilizzo congiunto di ben tre piattaforme di lavoro elevabili”.   

Le macchine noleggiate

Per soddisfare le esigenze del cliente, in seguito a un sopralluogo del sito da parte dei tecnici dell’azienda, Eurotecno ha proposto a Marco Feroldi il noleggio di una spider lift Palazzani XTJ52 e di due sollevatori telescopici Magni RTH 5.25 e RTH 6.39. “La macchina con operatore XTJ52 è quella che assicura l’altezza di lavoro più elevata tra le numerose piattaforme ragno presenti nel nostro parco nolo, ovvero ben 52 metri, a cui si aggiunge uno sbraccio orizzontale massimo di 19 metri”, ha spiegato Michele Cresti, Funzionario Tecnico Commerciale di Eurotecno. “Abbiamo ritenuto che fosse la soluzione più adatta sia per queste due caratteristiche di altezza e sbraccio, ma anche per la sua peculiarità di occupare una superficie a terra molto ridotta, di poco inferiore ai 2 metri, rispetto ad altre tipologie di piattaforme molto più ingombranti”. A supporto della spider lift sono stati utilizzati i due sollevatori telescopici rotativi del brand Magni. “Per l’ancoraggio e la movimentazione verso terra delle componenti della struttura servivano due macchine che abbinassero sbraccio importante a una portata molto elevata. Queste caratteristiche sono tra i fiori all’occhiello sia del modello RTH 6.39 che dell’RTH 5.25, che vantano rispettivamente un’altezza massima di sollevamento di 40 e 25 metri, uno sbraccio orizzontale massimo di 27 e 25 metri, e una portata massima di 6 e 5 tonnellate”.

L’intervento si è svolto senza particolari criticità, con il coinvolgimento di 4 operatori dell’impresa di Marco Feroldi, seguendo nei dettagli il cronoprogramma. “La prima fase delle lavorazioni ha visto l’utilizzo congiunto dei due sollevatori telescopici da 40 e 25 metri di altezza per ancorare e mantenere in una posizione corretta sia la struttura principale dell’elevatore a tazze che le due tubazioni metalliche, che partivano dall’elevatore stesso e raggiungevano i silos adiacenti”, ha spiegato Feroldi. “Successivamente, grazie allo sbraccio molto importante della spider-lift XTJ52 e alla sua peculiarità di raggiungere un’altezza elevata, i miei tecnici hanno potuto raggiungere in completa sicurezza le aree di lavoro per dare il via alle operazioni di smontaggio. Prima sono state rimosse e movimentate verso terra grazie al sollevatore RTH 5.25 le due tubazioni, mantenendo saldamente ancorata la struttura dell’elevatore per evitare potenziali crolli, successivamente gli operatori hanno effettuato i tagli e smontato le varie componenti metalliche della struttura, per poi procedere con la movimentazione a terra delle stesse tramite il sollevatore rotativo RTH 6.39”.

Re Carlo III in visita da JCB

Re Carlo III ha avuto un’anteprima del futuro dell’energia a idrogeno sviluppato da JCB durante la visita alla sede mondiale dell’azienda nell’ambito delle celebrazioni per l’80° anniversario di fondazione.

Il Re ha avuto modo di approfondire la conoscenza della tecnologia a idrogeno della JCB dal Presidente Anthony Bamford durante la visita all’Innovation Centre dell’headquarter di Rocester, dove gli è stato mostrato uno dei primi escavatori JCB alimentati a idrogeno e come la macchina può essere rifornita in pochi minuti.

La visita ha anche contribuito a segnare un’altra pietra miliare per JCB: la produzione della milionesima terna JCB, un’invenzione che ha meccanizzato il processo ad alta intensità di manodopera di scavo delle trincee.

Lord Bamford ha dichiarato: “È un vero onore per tutti noi che il Re abbia visitato la JCB per supportarci nella celebrazione di 80 anni di attività. È stato anche un grande piacere mostrare al Re i progressi che stiamo facendo con le macchine alimentate a idrogeno. Quella di oggi è stata un’occasione che rimarrà a lungo nei ricordi di tutti i presenti”.

Il Re è stato accolto all’arrivo da Lord e Lady Bamford, George Bamford e dal CEO di JCB Graeme Macdonald prima di visitare la linea di produzione della terna, dove ha addirittura aiutato a montare una ruota su una macchina JCB.

Durante la visita alla linea di produzione, Sua Maestà ha incontrato gli apprendisti Matthew Walker-Stack, Freddie McCool ed Eleanor Pitt, che è solo la seconda apprendista saldatrice donna a entrare a far parte dell’azienda.

Il Re ha parlato anche con Richard Williams, General Manager della Business Unit Terne, che lavora in JCB da 38 anni. Sono stati presentati al Re anche la moglie di Richard, Sarah, suo figlio Josh, un addetto allo stabilimento di verniciatura e sua figlia Kaitlan, che lavora nel supporto alla produzione.

Fedeli al marchio JCB

La visita si è conclusa nella reception principale della sede centrale mondiale di JCB, dove al Re è stata mostrata la milionesima terna JCB.

Sua Maestà è stato accolto dal caloroso applauso degli oltre 60 ospiti nella reception, tra cui membri di due famiglie che insieme hanno totalizzato un percorso lavorativo cumulato in JCB che si avvicina a mille anni.

Bill Boot ha iniziato a lavorare in JCB nel 1949 e 27 membri della sua famiglia hanno continuato a lavorare nell’azienda, e nove dipendenti attuali della famiglia Boot, tra cui Leigh, il pronipote di Bill, erano presenti per dare il benvenuto al Re. Anche Ken Harrison, ora centenario, uno degli ultimi membri sopravvissuti del team del 1953 che produsse le prime terne JCB, era presente con i familiari. Ken e i suoi parenti hanno accumulato più di 350 anni di lavoro alla JCB.

Tra gli ospiti del ricevimento principale erano presenti anche dipendenti di lunga data o in pensione, ed ex studenti della JCB Academy, tra cui Rhys Bradbury. Da studente quindicenne, Rhys aveva partecipato all’inaugurazione ufficiale dell’Academy da parte dell’allora Principe di Galles e della Duchessa di Cornovaglia per scrivere la notizia sul giornale della scuola.

Rhys, che ora è JCB Sales Manager per l’Europa Centrale, l’Austria e la Svizzera, ha affermato: “È stato fantastico essere coinvolti nella visita di oggi e un ottimo inizio per l’80° anniversario di JCB”. Sua Maestà ha quindi svelato la targa commemorativa preparata per celebrare la sua visita e, mentre usciva per andarsene, è stato salutato dagli applausi di migliaia di dipendenti JCB dell’headquarter che sventolavano bandiere lungo il percorso della sua partenza.

Il Piano Transizione 5.0 di Merlo

Stiamo vivendo un momento cruciale nell’implementazione del nuovo Piano Transizione 5.0. In questo contesto, sono previste misure di supporto per le aziende che stanno affrontando la transizione digitale ed ecologica. In particolare, si prevede una revisione delle aliquote del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali destinati all’efficienza energetica. Gli interventi devono infatti garantire una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% per l’intera struttura produttiva o al 5% per i processi specifici oggetto dell’investimento.

Ecco che come sempre, Merlo spa si conferma un partner strategico nella fornitura di soluzioni tecnologiche avanzate, progettate per soddisfare i requisiti del Piano Transizione 5.0 e delle normative Industria 4.0, rispondendo in maniera puntuale alle esigenze dei clienti.

I telescopici Merlo possono infatti rientrare nel “Piano di transizione 5.0” e dare diritto alla fruizione del credito d’imposta se dotati dell’allestimento Industria 4.0, una predisposizione macchina per la quale Merlo si è già dimostrata pioniera e che prevede l’applicazione di targhetta identificativa, la redazione di dichiarazione ufficiale del costruttore, nonché di una perizia asseverata, redatta da una società peritale di primaria importanza e depositata presso il Tribunale di Torino, che ne attesterà la piena conformità normativa.

Da Merlo, un servizio completo

Per assicurare la piena conformità alle normative vigenti, Merlo integra i propri mezzi di un servizio completo che comprende l’interconnessione delle macchine e lo storage della reportistica di backup, grazie al MerloMobility.

Altamente personalizzabile e integrabile nei gestionali aziendali già in uso questa tecnologia permette di avere il controllo completo del mezzo attraverso un sistema di geolocalizzazione, il monitoraggio delle performance e la ricezione di notifiche sul rispetto delle scadenze e la gestione della manutenzione; sono disponibili informazioni relative a livelli di olio per esempio, così come sono attivi alert per la scadenza di garanzie, le performance del motore, o sapere se il proprio veicolo è uscito fuori l’area di pertinenza. 

Le agevolazioni previste dal Piano

Innanzitutto una sostituzione di una macchina tradizionale (termica) con una elettrica Merlo è sempre agevolabile con il piano di transizione 5.0, sia per chi opera nell’industria che in agricoltura.

Per le aziende agricole è possibile acquistare comunque sollevatori dotati di motore endotermico Stage V, a prescindere dalla tipologia di omologazione, solo se vengono utilizzati in sostituzione di macchinari con motore Stage I o antecedente e impiegati in una specifica fase agronomica svolta dall’azienda; per le altre aziende, l’acquisto di sollevatori con motore endotermico Stage V è consentito solo se questi sono destinati a sostituire macchinari con motore Stage I e solo se l’azienda dispone della certificazione ETS (Emission Trading System) rilasciata entro il 31 dicembre 2023, requisito che generalmente riguarda aziende manifatturiere o operanti in settori ad alta intensità energetica.

In merito alle modalità di sostituzione, il beneficiario può scegliere tra rottamazione, vendita, permuta o dismissione interna, intesa come accantonamento del macchinario in azienda senza ulteriore utilizzo. Per i macchinari elettrici, nel caso di nuovi processi aziendali o per imprese neocostituite prive di macchinari da sostituire, è comunque possibile accedere all’agevolazione anche in aggiunta alla flotta e non in sostituzione di macchine esistenti (scenario controfattuale).

Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto infine alcune semplificazioni. Per gli investimenti effettuati in sostituzione di beni tecnologicamente analoghi e interamente ammortizzati da almeno 24 mesi, è ora possibile beneficiare di un’agevolazione del 35% senza dover dimostrare l’efficientamento dei consumi. Tuttavia, per accedere alle aliquote maggiorate del 40% o del 45%, resta obbligatorio dimostrare l’efficientamento.

Perizie per l’investimento

Con l’obiettivo di affiancare i propri utilizzatori a 360°, Merlo si impegna infine a fornire un supporto per quanto concerne la fase peritale dedicata all’investimento del cliente finale. Per questo motivo mette a disposizione tre società altamente professionali con le quali sono stati stipulati degli accordi quadro per regolamentarne le collaborazioni: Innova Finance, EuroServis e Crico Italia.

4 macchine + 1 (segreta) per Multitel Pagliero

Multitel Pagliero partecipa al Bauma 2025 con quattro modelli che ben rappresentano la capacità dell’azienda nel rispondere alle esigenze dei clienti e alla domanda dei mercati internazionali. Un ampio spazio dello stand è stato riservato per una quinta macchina: una piattaforma autocarrata da oltre 3,5 tonnellate, il cui modello verrà deciso alcuni giorni prima dell’apertura della fiera. In ogni caso un prodotto rappresentativo della gamma per grandi altezze.

 La piattaforma autocarrata  MXE 160 PICK UP

Con l’MXE 160 allestita su Pick Up Ford Ranger con PTT da 3.5 t Multitel Pagliero porta off road l’efficienza e qualità delle proprie piattaforme.  Grazie alla trazione 4×4 è ora possibile accedere a zone extra urbane caratterizzate da terreni instabili, irregolari, fangosi o in pendenza. E lo si può fare superando guadi di 800 mm. Semplice da usare, può essere impiegata per lavori edili, manutenzioni, impiantistica, installazione e posa, ristrutturazione, pulizia, lattoneria e potatura. L’altezza massima di lavoro è 15,70 m, mentre lo sbraccio massimo orizzontale di 5,70 m ha la portata in cesta di 250 kg e di 80 kg con sbraccio di 8,90 m. Lo sbraccio, con il limitatore di momento, è in funzione del carico e garantisce sicurezza nei movimenti. Il braccio principale a pantografo e il secondo braccio a due sfili in alluminio, assicurano rigidità e precisione dei movimenti, senza flessioni e oscillazioni che comprometterebbero l’accuratezza della manovra. La rotazione della torretta di 190° e la cesta autolivellante – possibile anche in vetro resina – con rotazione 50°+50°, assicurano precisione nel posizionamento.

E se la si utilizza on road, la lunghezza di 5.885 mm e la larghezza di 1.810 mm permettono di accedere nelle strette vie dei centri urbani, mentre la stabilizzazione in sagoma di soli 1.700 mm permette di posizionarsi negli spazi ristretti. Alimentato da un motore Euro 6d da 120 Kw, il pick up è dotato di Start & Stop, sistema EGR a bassa pressione e sistema SCR, che riducono al minimo i valori di consumo del carburante e le emissioni di NOx e CO2. Basso impatto, quindi, urbano ed extraurbano. EVE, l’elettronica evoluta Multitel Pagliero, rende veloci, lineari, fluidi e precisi i movimenti verticali e orizzontali.  I comandi elettroidraulici proporzionali regolano la velocità di fuoriuscita degli sfili, il sollevamento, la discesa e la rotazione, sia dal quadro comandi in cesta che da quello a terra, mentre il centraggio del braccio agevola la messa a riposo. Opzionale il sistema di telemetria, con localizzazione GPS, visualizzazione dello stato della macchina, parametrizzazione e diagnosi a distanza. 

L’autocarrata articolata  MZ250

La MZ250 è sicuramente uno dei maggiori successi Multitel Pagliero. Un’articolata che ha fatto scuola e che negli anni si è imposta in tutto il continente europeo. Un modello che nel Regno Unito è di gran lunga più apprezzato da utilizzatori finali, aziende di pulizia e manutenzione, lattonieri, costruttori edili e noleggiatori. Merito del telaio compatto, il passo di 3 metri e l’eccellente raggio di sterzata, che permettono di accedere in aree di lavoro dove molte altre macchine non riescono a entrare. Allestita su autocarro Iveco da 3,5 t, ha un’altezza di lavoro di 25,10 m, mentre lo sbraccio orizzontale di 14,35 m consente una portata in cesta di 80 kg e di 250 kg con lo sbraccio di 10,35 m. Il jib articolato e la possibilità di lavorare in negativo sino a -2,5 m ne fanno una macchina versatile e performante.

Caratteristiche esaltate e ampliate da EVE. Se la stabilizzazione e messa a riposo automatica semplifica l’uso della piattaforma e ne permette il posizionamento anche negli spazi ristretti, nella salita in quota il sistema consente movimenti proporzionali simultanei e un livellamento dolce. Sia dal quadro comandi a terra che in cesta, EVE assicura velocità, linearità e fluidità dei movimenti verticali e orizzontali. Niente strappi, ma fuoriuscita degli sfili e sollevamento del braccio sempre in perfetto equilibrio e correzioni immediate. L’operatore ha il pieno controllo dell’elevazione e dello spostamento della cesta, la cui posizione nello spazio viene “letta” da alcuni sensori che misurano angoli, posizioni e pressioni. Inoltre la MZ 250 monta altre due tecnologie EVE: il sistema MUSA – che ottimizza movimenti e prestazioni in base al carico, la rotazione del braccio e la posizione degli stabilizzatori – e la telemetria con localizzazione GPS, visualizzazione dello stato della macchina, parametrizzazione e diagnosi a distanza.

L’autocarrata telescopica 270EX 


La gamma telescopica è rappresentata dalla MTE 270EX su autocarro da 3,5 t. Piattaforma con altezza di lavoro di 27 m, sbraccio orizzontale massimo di 17 m, ha la portata in cesta di 100 kg e di 250 kg con lo sbraccio di 12,30 m. La rotazione della torretta di 400° e la cesta autolivellante con rotazione di 90° + 90° permettono all’operatore di aggirare eventuali ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro. La stabilizzazione e la messa a riposo automatica la rendono semplice da utilizzare, mentre la leggerezza – il contro telaio è in lega di alluminio e il pianale High line in alluminio microforato – ne fanno un mezzo estremamente manovrabile. Due le tecnologie EVE da evidenziare: il MUSA (MUltitel Self Adapting outreach) e il sistema di telemetria.

Multitel Pagliero ha costruito il proprio successo sulle telescopiche, gamma sulla quale ha sviluppato la tecnologia Hybrid con la realizzazione nel 2018 della 160 ALU.  Una 16 metri che nella versione termica è stata prodotta in oltre 4.000 unità, diventando la piattaforma Multitel Pagliero più conosciuta sul mercato. Un successo legittimato dalla compattezza, la semplicità di utilizzo e la versatilità; caratteristiche esaltate nella versione Hybrid dall’autonomia di lavoro di 8 ore con il ciclo standard, grazie al pacco batterie al piombo da 230 Ah che alimenta il motore elettrico da 2,5 Kw / 24 V. Alla 160 ALU Hybrid sono seguite la MT 162, MTE 182EX, MT 204 e nel 2022 MTE 230.
Quest’ultima, allestita su autocarro da 3.5 tonnellate, ha un’altezza massima di lavoro di 23 metri ed è una delle più alte ibride della categoria disponibili sul mercato.

Tutto nella piattaforma è progettato per un utilizzo efficiente e consumi contenuti. Il sistema elettrico è dotato di batterie al litio da 48 V che garantiscono 8 ore di lavoro con il ciclo standard e di un motore elettrico sincrono ad alta efficienza. La modalità automatica di “stand-by” riduce il consumo della batteria, mentre un pulsante sulla centralina a terra e sul cestello, consente di passare dalla modalità elettrica a quella con motore termico. Tutti i movimenti, compresa la stabilizzazione, possono essere effettuati in modalità completamente elettrica, con emissioni zero e senza rumore. Il caricabatterie da 230V assicura la completa ricarica in circa 4 ore, mentre, con il motore del veicolo acceso, un inverter alimentato dall’alternatore consente una ricarica di circa il 15% ogni ora di viaggio. Semplice da usare, precisa nelle manovre in quota e leggera grazie al pianale High line in alluminio microforato, la MTE 230 Hybrid è ideale per essere utilizzata nelle zone ZTL, centri storici, centri commerciali e aree verdi. Di serie il sistema di telemetria.

La Full Electric MJE 250 AXON

Lanciata nel 2023 (Fiera GIS) con la telescopica MT 162 AXON, sino ad oggi la gamma full electric si è ampliata con le cingolate SMX 250 e SMX 210. Modelli che garantiscono il risparmio dei costi e minor inquinamento; permettono la circolazione urbana in tutte le ore del giorno, senza i vincoli dovuti ai blocchi del traffico. Al Bauma 2025 la AXON è rappresentata dalla telescopica MJE 250 su Iveco e-Daily 50C14 E con PTT di 5,2 t. L’altezza di lavoro è 24,70 m, lo sbraccio orizzontale massimo di 16.50 m con portata in cesta di 100 kg e di 250 kg con sbraccio di 12,50 m. Con braccio completamente esteso è possibile lavorare in negativo a -3,5 m. La rotazione della torretta di 450°, la cesta autolivellante con rotazione di 120° + 120° e il jib articolato con apertura di 180° permettono all’operatore una grande mobilità e flessibilità in altezza. Il veicolo è alimentato da 2 batterie da 37 kW ciascuna e la piattaforma prende direttamente l’energia da queste, senza necessità di un ulteriore batteria. Il motore elettrico a magneti permanenti controllato da un inverter ad alte prestazioni e i comandi alto proporzionali installati sulla macchina, assicurano un’elevata efficienza energetica: l’incidenza di una giornata di lavoro sull’autonomia del veicolo pari a 185 km, è meno del 10%. Il sistema MUSA X calcola lo sbraccio sulla base dell’estensione degli stabilizzatori, il peso nella cesta, la configurazione geometrica del braccio (angolo ed estensione) e l’inclinazione del telaio fino ad un massimo di 3°.

Le possibilità di ampliamento della gamma AXON sono concrete, in quanto Iveco propone veicoli full electric da 3,5 a 5 ton – con una o due batterie – sui quali è possibile installare tutta la gamma di piattaforme autocarrate Multitel Pagliero con PTT 3,5 t.

L’iniziativa SAIE InCalcestruzzo

SAIE InCalcestruzzo è l’iniziativa speciale di SAIE Bari 2025 – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti (Nuova Fiera del Levante, 23/25 ottobre) – interamente dedicata al calcestruzzo nelle sue diverse forme, preconfezionato e prefabbricato, per edifici e infrastrutture, per l’Ingegneria e per l’Architettura.

A SAIE Bari 2025 l’area SAIE InCalcestruzzo è pensata su misura per coinvolgere tutti gli attori che impiegano questo materiale nelle costruzioni in un progetto dalla forte specializzazione tematica, connotato da eventi, dimostrazioni e opportunità di networking.

Allo stesso modo SAIE InCalcestruzzo offrirà una panoramica sulle soluzioni che caratterizzano il mercato e sulle più recenti innovazioni del settore, con un occhio di riguardo alla sostenibilità.

I temi affrontati a SAIE InCalcestruzzo

Tra i temi e gli approfondimenti tecnici di SAIE InCalcestruzzo a SAIE Bari 2025:

  • Calcestruzzi sostenibili
  • Calcestruzzi per usi speciali
  • Evoluzione della produzione e trasporto del calcestruzzo
  • Architettura in calcestruzzo
  • Tecnologia del calcestruzzo: materiali, processi, ruoli professionali
  • Calcestruzzi ad alte prestazioni
  • Controlli sul calcestruzzo

A SAIE InCalcestruzzo il professionista in visita troverà inoltre:

  • Arena Eventi per approfondire le sfide del settore del calcestruzzo. Un ricco programma che prevede il coinvolgimento di esperti e docenti, dei partner associativi e istituzionali di SAIE e delle aziende espositrici che avranno la possibilità di presentarsi al mercato con case history e speech tecnici.
    Il programma tecnico è coordinato dall’Ing. Andrea Dari, Direttore Ingenio.
  • La Scuola del Calcestruzzo, ovvero unarea dimostrativa dedicata alla formazione pratica sul calcestruzzo, per fare esperienza diretta quale elemento distintivo di una fiera del fare.

Ingenio, Imprese Edili, Macchine Edili sono i media partner di SAIE InCalcestruzzo 2025: tutti i dettagli su questo focus speciale di SAIE Bari 2025 sono disponibili qui

 

IVECO 50 anni di innovazione

IVECO si prepara a festeggiare i suoi 50 anni dalla nascita nel 1975, anno in cui cinque dei principali costruttori di veicoli industriali europei decisero di unirsi per dare vita al nuovo marchio, con un programma di attività pensate per rendere omaggio alla sua lunga storia di eccellenza e innovazione nel settore dei trasporti. I momenti celebrativi mirano a riflettere l’impegno costante di IVECO verso l’innovazione, il forte legame con le sue radici e la visione per il futuro. Nel suo cinquantesimo anniversario, IVECO rende omaggio al passato, celebra il presente e coglie le entusiasmanti opportunità che prospetta il futuro.

1991, TurboDaily China

IVECO è uno dei principali protagonisti nel settore dei trasporti a livello mondiale, grazie a una presenza globale forte di una realtà produttiva composta da 7 impianti e 8 centri di Ricerca e Sviluppo in Europa, Asia, Africa, Oceania e America Latina, oltre che di una capillare rete di concessionari con 3.500 sedi tra punti vendita e centri di assistenza che supportano clienti in oltre 160 Paesi.

STRALIS Truck of the Year 2023

In questi 50 anni, IVECO è cresciuta con spirito di collaborazione e innovazione. Il nostro successo è una testimonianza dello sforzo collettivo di tutti coloro che hanno preso parte al nostro viaggio: i nostri dipendenti, concessionari, clienti e partner. Insieme, abbiamo dato vita a un marchio pronto ad affrontare le sfide del futuro, contribuendo a scrivere la storia della mobilità commerciale con piena fiducia nel nostro patrimonio e nelle solide basi che abbiamo costruito in tutto questo tempo”, ha dichiarato Luca Sra, President, Truck Business Unit, Iveco Group.

Un anno di festeggiamenti tra passato e futuro

Veduta aerea dello stabilimento Sete Lagoas in Brasile

L’anniversario dei 50 anni di IVECO culminerà in una straordinaria manifestazione di quattro giorni intitolata “50xBeyond”, organizzata da Iveco Group presso le Officine Grandi Riparazioni-OGR di Torino, dal 12 al 15 giugno. L’evento sarà l’occasione per omaggiare la grande storia di IVECO, profondamente radicata nel suo DNA italiano, ma anche la sua visione innovativa per il futuro. Torino, città simbolo per la storia del marchio e le sue origini, e sede di Iveco Group, è stata scelta come location di questo eccezionale evento per rimarcare il legame indissolubile tra IVECO e le sue radici. Alla presenza collettiva di istituzioni, clienti, investitori, concessionari, partner, giornalisti e stakeholder che hanno contribuito alla storia, guardando al futuro dell’azienda, l’evento si prospetta come il giusto tributo a cinque decenni di eccellenza e innovazione. La celebrazione sarà un momento per riflettere, promuovere lo spirito di collaborazione e trarre ispirazione contemplando i tanti successi raggiunti, riconoscendo il contributo dato da ogni singola persona per IVECO e ribadendo l’orgoglio della solida tradizione del marchio mentre si guarda al prossimo capitolo del viaggio di IVECO.

Il legame tra passato, presente e futuro sarà il filo conduttore di una serie di attività che si svolgeranno durante tutto l’anno e che andranno ad accompagnare l’importante appuntamento di giugno.

I clienti saranno invitati a Torino e Madrid, sede dello storico marchio Pegaso, dove ora si trova la sede spagnola di IVECO. Inoltre, diversi modelli rappresentativi verranno esposti in punti iconici del capoluogo piemontese, dando vita a momenti memorabili per intrattenere residenti e visitatori, mentre installazioni artistiche interattive dimostreranno lo spirito innovativo di IVECO in modi totalmente nuovi e sorprendenti. Le celebrazioni si estenderanno oltre il luogo di nascita del marchio, coinvolgendo la comunità IVECO con eventi locali in tutto il mondo, dall’Argentina all’Australia.

Veicoli con livrea special edition

Per rendere la ricorrenza ancora più speciale, IVECO lancerà sul mercato veicoli in edizione limitata con una speciale livrea celebrativa, ispirata all’importante tradizione del marchio e alla sua propensione per l’innovazione. L’IVECO S- Way Limited Edition debutterà ufficialmente a maggio in occasione del Moto GP di Misano: disponibile in due colorazioni, sarà arricchito da dettagli esclusivi come un adesivo celebrativo e, il logo dell’anniversario, oltre a interni personalizzati. Il Daily, invece, sarà disponibile nelle versioni furgone e cabinato, personalizzate con il logo dell’anniversario.

50 anni di innovazione

Il Daily del 1978

Il viaggio di IVECO inizia nel 1975, quando cinque dei principali costruttori di veicoli industriali europei (Fiat Veicoli Industriali, con Officine Meccaniche e Lancia Veicoli Speciali, l’azienda francese Unic e la tedesca Magirus-Deutz) decidono di riunire 150 anni di esperienza in tema di progettazione e innovazione sotto un unico nome: IVECO, acronimo di Industrial Vehicles Corporation. Attraverso acquisizioni, unioni e partnership, IVECO ha conquistato un ruolo di primo piano nel settore dei trasporti su strada a livello mondiale, affermando una consolidata presenza come produttore e fornitore di servizi commerciali sia nei principali Paesi industrializzati sia sui mercati emergenti. Da sempre sinonimo di eccellenza, IVECO coniuga tradizione e innovazione per progettare veicoli pronti a soddisfare le più diverse esigenze dei suoi clienti. IVECO, insieme ad ASTRA, FPT Industrial, HEULIEZ, IDV, IVECO BUS e IVECO CAPITAL, fa parte attualmente di un Gruppo che rappresenta sette marchi e offre una gamma completa di veicoli commerciali, propulsori, autobus, veicoli speciali e servizi finanziari.

Turbostar, 1984

Grazie al suo costante impegno verso la sostenibilità e l’innovazione, IVECO è da tempo pioniere nel settore dei trasporti, spingendosi oltre i confini della mobilità sostenibile e consentendo ai clienti di ridurre le emissioni di carbonio senza compromessi dal punto di vista delle prestazioni. Il Brand occupa una posizione unica come attore globale nel campo delle trazioni alternative ed è il solo a disporre di una tecnologia a gas naturale per tutta la gamma di veicoli leggeri, medi e pesanti. Attraverso il suo approccio multi-energetico, IVECO continua a investire in modo significativo nello sviluppo di sistemi a trazione alternativa, compresi l’elettrico e l’idrogeno, per promuovere la transizione verso trasporti sempre più sostenibili.

La filosofia di IVECO è quella di porre il cliente al primo posto, con la consapevolezza che ogni attività presenta esigenze specifiche. Con la sua ampia gamma di veicoli leggeri, medi e pesanti, da 2,5 a 60 tonnellate, integrato da pacchetti di servizi completi, il Brand è in grado di offrire soluzioni di trasporto pensate su misura per andare incontro a ogni necessità commerciale e operativa, per favorire la redditività del cliente in un mercato in costante evoluzione. I continui progressi nel campo della telematica, della digitalizzazione e della connettività hanno permesso a IVECO di affinare ulteriormente questo approccio personalizzato e di creare soluzioni intelligenti che migliorano l’efficienza, le prestazioni, la produttività e il comfort degli autisti. Grazie a questo approccio, IVECO ha guadagnato la fiducia di migliaia di clienti in tutto il mondo, da flottisti a piccole imprese, che hanno scelto di lavorare affidandosi alla sua inestimabile esperienza.

L’impegno di IVECO per la sostenibilità si estende oltre all’offerta di prodotti: il Brand ha incorporato i principi dell’eco- design in ogni aspetto delle sue attività, dai processi di produzione alla gestione dei veicoli a fine vita. I continui investimenti in Ricerca e Sviluppo garantiscono che IVECO resti all’avanguardia nella mobilità sostenibile, collaborando con partner di tutti i settori per guidare il futuro dei trasporti.

Con una lunga tradizione di eccellenza alle spalle e una chiara visione per il futuro, IVECO definisce nuovi standard nel mercato dei veicoli commerciali, con una combinazione unica tra innovazione, affidabilità e sostenibilità.

Da terreni impervi a tour sostenibili: testare soluzioni intelligenti attraverso partnership iconiche.

Verso il futuro

La MY2024

Nel corso dei suoi 50 anni, IVECO ha sempre guidato il progresso, aggiornando costantemente la sua gamma di prodotti e abbracciando nuove tecnologie per anticipare e soddisfare le domande di un mercato in rapida evoluzione. In occasione dell’anniversario, IVECO intende rinnovare la passione e la lungimiranza che sono alla base della sua identità e del suo successo, non soltanto per riflettere sugli obiettivi raggiunti, ma anche per concentrarsi su quelli futuri.

IVECO continuerà, dunque, a fornire soluzioni di mobilità efficienti e sostenibili ai clienti di tutto il mondo. La qualità è l’elemento fondante di tutta la sua catena del valore, a garanzia del livello di eccellenza e della portata innovativa di ogni suo prodotto e servizio. Allo stesso modo, la centralità del cliente nel quadro della filosofia operativa di IVECO è il fattore chiave per lo sviluppo di nuove soluzioni, volte a intercettare e rispondere alle diverse domande del mercato. Questo approccio orientato al futuro porterà IVECO al livello successivo, aprendo la strada a una leadership che guiderà il futuro del trasporto.

Renault Trucks e Schwing Stetter al Bauma

Al prossimo Bauma  Renault Trucks e Schwing Stetter presentano una soluzione innovativa e produttiva per il trasporto del calcestruzzo senza emissioni di carbonio.

L’estensione della tecnologia elettrica a batteria a nuove applicazioni richiede lo sviluppo di soluzioni adeguate. Il trasporto di calcestruzzo, che necessita di un carico utile elevato, è particolarmente impattato dal peso delle batterie.

Per conciliare l’efficienza operativa, la performance economica e la necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica, Renault Trucks e l’allestitore tedesco Schwing Stetter hanno sviluppato una doppia innovazione: un Renault Trucks E-Tech C a cinque assi dotato di una betoniera completamente elettrica in grado di portare fino a 10m3 di calcestruzzo.

Il costruttore francese Renault Trucks, leader nelle soluzioni di trasporto a basse emissioni di carbonio con la gamma elettrica più ampia del mercato, e l’allestitore tedesco Schwing Stetter, leader mondiale nei sistemi di trasporto di calcestruzzo, hanno unito le loro competenze ed hanno sviluppato insieme un veicolo 100% elettrico che offre una soluzione di trasporto a zero emissioni di CO2 al settore edilizio.

Il trasporto del calcestruzzo richiede un carico utile elevato, per ragioni sia tecniche che economiche. Ad esempio, nella maggior parte dei Paesi europei un’autocisterna a motore termico dotata di betoniera classica può trasportare fino a 8 m³ di calcestruzzo, a seconda delle normative vigenti. Il passaggio all’elettrico, a causa del peso delle batterie, riduce questa capacità.

Renault Trucks E-Tech C 10×4: manovrabilità e carico utile ottimizzati

Il Renault Trucks E-Tech C 10×4, nonostante l’asse in più, mantiene un’eccellente manovrabilità, essenziale per la guida nelle aree urbane e per operare nei cantieri ad accesso limitato. Grazie a un’architettura ridisegnata, in particolare con il riposizionamento verticale delle batterie dietro la cabina, lo spazio liberato sul telaio consente di mantenere il passo corto e di ridurre il raggio di sterzata. Il Renault Trucks E-Tech C 10×4 con betoniera elettrica Schwing Stetter è stato progettato inoltre per ottimizzare la distribuzione del carico. Garantisce un carico massimo per asse minore o uguale a quello degli attuali veicoli con betoniera.

La betoniera è completamente elettrica

Schwing Stetter ha sviluppato una betoniera completamente elettrica, alimentata direttamente dalle batterie dell’autocarro. Questa soluzione integrata consente di operare senza emettere CO2.

L’autocarro ha un’autonomia fino a 140 km con una carica intermedia di 45 minuti (o 110 km con una sola carica) e può effettuare quattro viaggi di 35 km al giorno, che è la distanza tipica tra gli impianti di calcestruzzo e i cantieri. Renault Trucks aiuta i propri clienti a fare la scelta giusta in termini di numero di batterie e strategia di ricarica, evitando sovradimensionamenti che potrebbero penalizzare il carico utile, aumentare il costo complessivo di esercizio ed anche l’impronta ambientale.

Con il giusto dimensionamento delle batterie, la maggiore capacità di ricarica e la riduzione dei costi energetici, questo nuovo veicolo elettrico garantisce un costo di trasporto del calcestruzzo competitivo rispetto ai modelli diesel, rispettando inoltre le più severe normative ambientali.

Il Renault Trucks E-Tech C 10×4 sarà disponibile in Svizzera, Irlanda, Paesi Bassi, Lussemburgo, Finlandia, Slovacchia e Lituania, dove la normativa consente l’utilizzo di autocarri a cinque assi con carico fino a 42 tonnellate (a seconda della legislazione nazionale).

Con questa innovazione comune, Renault Trucks e Schwing Stetter ribadiscono il loro impegno per la decarbonizzazione dei trasporti, soddisfacendo contemporaneamente le esigenze di produttività e competitività del settore del calcestruzzo.

Il veicolo sarà presentato in esclusiva al Bauma presso lo stand 1005/2, Area Esterna sud, di Schwing Stetter,