Home Blog Pagina 228

Il colosso CEMEX ha scelto CASE

CASE Construction Equipment ha annunciato di essere una delle due aziende vincitrici di una gara d’appalto indetta da CEMEX, leader nel settore dei materiali da costruzione. L’accordo sancisce la cooperazione tra i due marchi e prevede l’acquisto da parte di CEMEX di una serie di macchine CASE a ridotto consumo di carburante per molti mercati in tutta Europa, compresi Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia, Germania e Regno Unito.

In seguito all’aggiudicazione dell’appalto, la prima serie di macchine è già stata consegnata in Francia e ulteriori consegne sono in programma nelle prossime settimane.

I commenti

Questo il commento di Andrea Rapali, Key Account Director Europa, a nome di CASE: “CEMEX, leader mondiale nel settore dei materiali da costruzione, ha deciso di proiettarsi verso un futuro migliore grazie all’adozione di prodotti e soluzioni sostenibili. Siamo onorati che CEMEX abbia scelto CASE per supportare questo progetto e non vediamo l’ora di consolidare la nostra collaborazione e lavorare fianco a fianco con loro, sia oggi che nel futuro”.

Craig Hooper, Mobile Equipment Fleet e Category Manager di CEMEX, ha commentato: “CEMEX, tra i maggiori fornitori al mondo di soluzioni per le costruzioni, si impegna a tracciare la rotta verso un’economia a basse emissioni di carbonio e monitora da vicino tutte le aree in cui opera, al fine di adottare soluzioni sempre più efficienti”.I veicoli che utilizziamo per svolgere il nostro lavoro sono una parte fondamentale di questo processo e siamo molto felici di aver concluso questo accordo con CASE per la fornitura di nuove macchine, perché ciò offrirà un significativo beneficio in termini di sostenibilità a tutte le operazioni di CEMEX in Europa. Le macchine CASE, infatti, offrono tecnologie avanzate e consumi ridotti, grazie a un rapporto peso-potenza migliorato. Non vediamo l’ora di lavorare con CASE per esplorare nuove opportunità e continuare a migliorare le credenziali ecologiche della nostra flotta”.

Ecco le macchine in consegna

L’ordine prevede la consegna delle seguenti macchine a diversi siti CEMEX in tutta Europa:

  • 2 apripista cingolati 1650M, 2 terne 580ST, 1 pala gommata 1121G e 2 pale gommate 521 G in Francia
  • 2 pale gommate 821G in Spagna
  • 2 pale gommate 821G in Polonia
  • 1 pala gommata 621G in Repubblica Ceca
  • 1 pala gommata 1021G in Germania
  • 1 pala gommata 621G, 1 pala gommata 821G e 1 terna 580ST al Regno Unito

 

Deloitte premia Flash Battery

 

La nuova sede di Flash Battery

Flash Battery, produttore italiano di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici – si è aggiudicata per la terza volta il premio “Best Managed Companies”, il riconoscimento assegnato alle aziende italiane che  si sono distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità.

L’azienda di Sant’Ilario d’Enza – che il 1° ottobre ha inaugurato la nuova sede con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – si è così confermata tra le 74 imprese italiane (12 quelle emiliano-romagnole) più performanti in base alle valutazioni effettuate da Deloitte Private in collaborazione con ELITE – il programma di Borsa Italiana che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale -, Confindustria e ALTIS-Università Cattolica di Milano.

I commenti

Marco Righi

Un riconoscimento – sottolinea Marco Righi, CEO di Flash Battery – che acquisisce un sapore del tutto particolare, sia perchè cade a ridosso dell’inaugurazione del nuovo stabilimento che ci consentirà di rafforzare ulteriormente la produzione e l’attività di ricerca su processi di elettrificazione all’insegna della sostenibilità, sia perchè evidenzia il forte trend di sviluppo mantenuto anche in questo secondo anno ancora segnato dal Covid, con esiti che si traducono in una nuova crescita dell’occupazione, in un aumento del fatturato prossimo al 30% e nel forte rafforzamento delle partnership internazionali su progetti promossi dall’Unione Europea per il passaggio ad un continente a zero emissioni di carbonio entro il 2050”.

Il nuovo stabilimento in cui Flash Battery ha trasferito le attività è stato realizzato su una superficie di oltre 20.000 metri quadrati, quintuplicando le dimensioni del precedente insediamento.

L’area produttiva occupa 3.200 metri quadrati, con possibilità di espansione per ulteriori 5.000 metri quadrati e fino a 150 postazioni di lavoro; agli spazi dedicati alla produzione e alla sperimentazione si aggiungono 1.500 metri quadrati di uffici e i locali dedicati alla ricerca.

“Congratulazioni a Flash Battery per questo importante riconoscimento”, dichiarano Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Deloitte Private Leader, e Andrea Restelli, Partner Deloitte e responsabile BMC.

Anche questa edizione, come quella del 2020, si è svolta in un contesto di pandemia, con rilevanti ed eterogenee conseguenze sull’attività di tutte le imprese italiane. Il vero elemento differenziante è rappresentato dal fatto che le aziende premiate hanno dimostrato una forte capacità di adattamento al contesto e reazione sia alla crisi pandemica sia a quella economica. In una sola parola: resilienza. Una qualità indispensabile per puntare sull’obiettivo della crescita a lungo termine, facendo tesoro dei propri valori fondanti e adeguando strategie e modelli operativi al nuovo contesto.”

Produzione in crescita

Flash Battery produce batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici.

Dal 2012, anno di costituzione di Flash Battery, sono state progettate e prodotte oltre 15.000 batterie al litio, studiato soluzioni personalizzate, più di 500 diversi modelli e installato oltre 200MWh in diverse applicazioni tra macchine industriali e veicoli elettrici.
Le batterie Flash Battery installate in 54 differenti paesi nel mondo vengono monitorate quotidianamente in automatico dal controllo remoto proprietario, il Flash Data Center.

Flash Battery nasce dalla passione per l’elettronica e per la tecnologia di due giovani ragazzi, Marco Righi (CEO) e Alan Pastorelli (CTO) , con esperienza nel campo delle batterie al litio e nei sistemi automotive.

Oggi Flash Battery è la batteria al litio più venduta in Italia con la più alta velocità di ricarica e senza manutenzione. 

Un ottimo terzo trimestre per Wacker

Il quartier generale del Gruppo Wacker Neuson a Monaco di Baviera

Wacker Neuson Group ha registrato un terzo trimestre di successo. I ricavi sono aumentati del 18,1%  rispetto all’anno precedente  per  raggiungere i 461,4 milioni di euro (Q3/20: 390,8 milioni di euro). Tuttavia, la carenza di materiali e le conseguenti interruzioni della produzione hanno frenato la crescita, sebbene il Gruppo sia riuscito in gran parte a evitare interruzioni prolungate della produzione. L’utile prima di interessi e imposte (EBIT) è quasi raddoppiato a 44,7 milioni di euro (Q3/20: 22,8 milioni di euro). Il margine EBIT è stato pari al 9,7% (Q3/20: 5,8%).

Il terzo trimestre, nonostante i risultati, è stato piuttosto difficile per noi. Le tensioni della supply chain e le ripetute interruzioni sono state le principali sfide per i nostri team, fornitori e partner commerciali e non ci sono ancora segni di  allentamento. I nostri enormi sforzi sono stati tuttavia  ripagati e per questo ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo  risultato “, ha commentato Karl Tragl, CEO del Wacker Neuson Group.

I ricavi del Gruppo per i primi nove mesi dell’anno sono stati pari a 1.389,7 milioni di euro, con un aumento del 17,0% (9 milioni/20: 1.187,5 milioni di euro). L’EBIT è aumentato a 144,8 milioni di euro e il margine EBIT è riportato al  10,4% (9M/20: 73,2 milioni di euro; 6,2%).

Europa e Americhe in crescita

Il business si è sviluppato in modo particolarmente dinamico in Europa e nelle Americhe, dove il Gruppo ha registrato  guadagni a doppia cifra nel Q3. In Europa, che rappresenta il 79% del totale del Gruppo, i ricavi del terzo trimestre sono aumentati del 16,8% a 362,2 milioni di euro (Q3/20: 310,0 milioni di euro). Nel settore delle costruzioni, i mercati di Germania, Austria e Svizzera si sono dimostrati ancora una volta molto robusti. Il business si è sviluppato a un ritmo ancora più veloce nel Regno Unito e in Francia, dove il Gruppo ha registrato importanti guadagni a due cifre in entrambi i mercati. I ricavi da attrezzature compatte per il settore agricolo sono cresciuti del 23,2%  (Q3/21: 78,7 milioni di euro; Q3/20: 63,9 milioni di euro).

I ricavi per le Americhe nel terzo trimestre sono stati pari a 84,3 milioni di euro. Ciò corrisponde a un aumento del 27,9% (Q3/20: 65,9 milioni di euro). Il Gruppo ha beneficiato di una serie di fattori, tra cui un  rimbalzo nel business dei prodotti tecnologici  per  cantieri e guadagni significativi con escavatori e pale gommate. Il business in Canada si è sviluppato particolarmente bene, superando i livelli pre-crisi. Al contrario, gli affari in Asia-Pacifico hanno ristagnato. I ricavi qui sono stati in linea con il trimestre dell’anno precedente attestandosi a 14,9 milioni di euro.

Luci e ombre

Rendering del Il nuovo centro logistico di Wacker Neuson a Reichertshofen

Con 44,7 milioni di euro, l’EBIT è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente (Q3/20: 22,8 milioni di euro). Questo forte aumento è stato  trainato  da un aumento del volume delle vendite affiancato da misure di controllo dei costi. Il margine EBIT ha raggiunto il 9,7% ed è stato  nettamente  superiore rispetto all’anno precedente,  ma  ancora inferiore al livello della prima metà del 2021 (Q3/20: 5,8%; H1/21: 10,8 per cento).  Un aumento dei  prezzi delle materie prime, dei componenti e delle spedizioni ha avuto un effetto negativo nel corso dell’anno.  Inoltre, le carenze di materiali  e  le conseguenti interruzioni della produzione  e  gli sforzi di rilavorazione si sono ripercossi negativamente sulla produttività.

Nel terzo trimestre la raccolta di ordini ha continuato a svilupparsi a un ritmo dinamico. Tuttavia, con le riserve di materiali esaurite in tutto il Gruppo e nelle sue catene di approvvigionamento, il Consiglio esecutivo  di Wacker Neuson prevede  nel quarto trimestre un aumento dei tempi di fermo della produzione. Oltre a questo, i prezzi sempre crescenti di materie prime, componenti e spedizioni avranno un impatto maggiore rispetto agli  ultimi mesi. Tenendo conto dello sviluppo del business fino ad oggi, delle condizioni prevalenti e delle opportunità e dei rischi che il Gruppo Wacker Neuson deve affrontare, il Consiglio di Amministrazione ha tuttavia  recentemente  aumentato le sue previsioni di ricavi e utili per il 2021 nel suo complesso. I ricavi sono ora previsti tra 1.775 e 1.825 milioni di euro e il margine EBIT dovrebbe essere compreso tra il 9,3 e il 9,7% (precedente guidance per i ricavi: da 1.750 a 1.800 milioni di euro; precedente guidance per il margine EBIT: 8,75-9,50%).

 

Ecco il nuovo Bobcat MaxControl

Dandoci un assaggio del controllo delle macchine del futuro, Bobcat ha lanciato il sistema di comando a distanza MaxControl, che consente agli operatori di controllare da remoto le pale compatte Bobcat attraverso un’App su iPhone o iPad. Il sistema MaxControl offre una nuova soluzione di comando a distanza per applicazioni in numerosi mercati, tra cui quelli della costruzione e della demolizione, quello agricolo, quelli del riassetto paesaggistico, della pulizia, del riciclaggio, del sollevamento e della movimentazione.  

Con MaxControl, i proprietari di pale compatte Bobcat non devono disporre necessariamente dei modelli più recenti di macchina o di costosi aggiornamenti hardware per usufruire del comando a distanza. Il sistema è compatibile con tutte le pale compatte dotate di comandi a joystick selezionabili (SJC) in commercio a partire dal 2004. MaxControl è ora disponibile per i dispositivi iOS e la versione per Android sarà disponibile a breve.

Immaginare il cantiere del futuro

“Il cantiere del futuro è un luogo più connesso e la gamificazione avrà un ruolo fondamentale. La trasformazione demografica e il cambiamento delle preferenze dei consumatori ci stanno spingendo in categorie mai sentite prima o scarsamente affrontate nel settore delle macchine. Allo stesso tempo, l’esigenza di risolvere le questioni dell’impatto ambientale, della sicurezza e dell’eliminazione dei tempi di inattività è diventata di primaria importanza”, sostiene Vijayshekhar Nerva, Head of Innovation and Acceleration per Doosan Bobcat EMEA.

“Il nostro team di innovazione ha prodotto una soluzione sufficientemente complessa da migliorare la produttività in cantiere, ma allo stesso tempo intuitiva e facile da usare. MaxControl è nato da questi ideali e dalle nuove preferenze per consentirci di stare al passo, o meglio di superare la concorrenza sia per quanto riguarda il lato macchine che per quanto riguarda il lato digitale della nostra attività”, prosegue Vijayshekar Nerva.

Sempre a portata di mano

Con il sistema MaxControl, la funzionalità di comando a distanza è sempre a portata di mano dell’operatore, che deve semplicemente prendere il suo smartphone per iniziare a controllare la pala compatta Bobcat da remoto in pochissimi secondi. Poiché è basato su App, è più facile disporre le funzionalità più recenti non appena diventano disponibili.

Grazie alla possibilità di eseguire diversi lavori senza dover continuamente entrare e uscire dalla cabina, il sistema MaxControl offre all’operatore una visione diversa del lavoro da svolgere, consentendogli di eseguire attività da remoto e di ripetere il processo nel massimo comfort. Potendo azionare la macchina all’esterno della cabina, si gode di un angolo di visione distinto, che permette agli operatori ancora poco esperti di usare la macchina in spazi ristretti. Quando si sollevano e trasportano carichi ingombranti, il sistema MaxControl elimina i punti ciechi davanti al carico e migliora la percezione dell’ambiente circostante. Il fatto di essere fuori dalla cabina permette anche di comunicare faccia a faccia con i colleghi in cantiere, facilitando la rapida organizzazione del lavoro. Gli operatori non possono prevedere quando il comando a distanza potrebbe essere utile, ma installando il MaxControl sul proprio smartphone, sono in grado di fare fronte a qualsiasi necessità si presenti.

Vijayshekhar Nerva aggiunge: “Bobcat ha piani molto ambiziosi per il sistema MaxControl. Stiamo lavorando per rendere MaxControl una soluzione semplice e modulare, inizialmente con la base di una scatola hardware, che consenta di aggiungere via via altre funzionalità. Il comando a distanza è la prima funzionalità, ma prevediamo di aggiungerne altre in un prossimo futuro quali ad esempio l’aggiramento di ostacoli e la semi-autonomia“.

Basta una persona

Alcuni lavori per cui normalmente sono necessarie due persone possono ora essere eseguiti da una sola persona: è ad esempio possibile caricare una pala compatta Bobcat su un rimorchio con la massima precisione, senza bisogno dell’aiuto di un collega. Gli operatori possono scavare per piantare pali o installare recinzioni senza entrare e uscire dalla cabina e possono eseguire il rinterro senza dover cambiare più volte di macchina.

Bobcat MaxControl è un aiuto prezioso che fa risparmiare tempo e denaro nelle più semplici attività quotidiane, ad esempio aprire e chiudere cancelli o caricare balle in minor tempo e con meno operatori. Non dover stare in cabina è pratico, soprattutto quando si lavora vicino al bestiame o si stanno pulendo le stalle.

Bobcat MaxControl è un nuovo kit hardware, combinato con un’applicazione iOS, con comandi touch intuitivi progettati per gli smartphone, che rende il comando a distanza tramite il sistema facile quanto usare un’App del telefono. Il sistema permette anche di eseguire due lavori contemporaneamente, usando il comando a distanza per azionare una seconda macchina nel comfort della cabina – l’operatore può ad esempio essere seduto in un escavatore ed eseguire il rinterro con una pala azionata da remoto.

Controllo totale del cantiere

Il sistema MaxControl garantisce all’operatore il massimo controllo del cantiere grazie alla possibilità di sincronizzare l’App con più macchine, di passare da una macchina all’altra senza soluzione di continuità e di eseguire più attività con il minimo sforzo. Il sistema offre all’operatore il massimo comfort, senza bisogno di togliere e mettere i dispositivi di protezione. Con lo smartphone è possibile mandare la macchina in un ambiente polveroso o potenzialmente pericoloso, rimanendo a distanza di sicurezza. Poiché si tratta di un sistema plug & play, in pochi semplici passi l’operatore può sincronizzare qualsiasi macchina compatibile con lo smartphone e iniziare a lavorare immediatamente. Non sono necessari strumenti speciali o tecnici dell’assistenza.

Caratteristiche e specifiche di Bobcat MaxControl

Il sistema MaxControl utilizza un segnale Wi-Fi per comunicare con il dispositivo iOS del cliente e funziona in un raggio massimo di 100 m. Nelle zone remote in cui la copertura è scarsa, il sistema mantiene l’operatore connesso per 12 ore di funzionamento.

Tra le altre caratteristiche segnaliamo:  

  • Sistema di diagnostica che comunica tutte le informazioni importanti sulla macchina.
  • Condivisione tra pari – Più utenti finali possono avere accesso alla macchina ed è così possibile cambiare rapidamente operatore in base alle esigenze del cliente.
  • Codici di errore – È più facile identificare gli errori grazie ai codici di assistenza visualizzati direttamente sullo smartphone.
  • Ore di funzionamento – È possibile tenere traccia del numero di ore di utilizzo della macchina.
  • Adattabile a tutte le pale compatte con comandi a joystick selezionabili (SJC), dalla serie J alla serie R.
  • Software aggiornabile, con ulteriori funzionalità disponibili prossimamente.

La parola a chi l’ha provato

Il nuovo sistema MaxControl ha riscosso un enorme successo tra i primi clienti in Europa, con le prime installazioni realizzate in Spagna e Germania. In Spagna, Obras y Construcciones Corbera, una società di costruzioni e movimento terra, è stata la prima ad acquistare il sistema MaxControl. Cliente e utente Bobcat di lunga data, Poth Garten + Landschaftsbau di Darmstadt, in Germania, è rimasto colpito dal sistema Bobcat MaxControl nell’ambito di un progetto pilota dedicato ai clienti.

“È fantastico, molto semplice da installare, smontare e utilizzare. Sembra di guidare un’automobile telecomandata, ma il tutto ovviamente con la massima cautela”, sostiene Eduard Heredia, direttore di Obras y Construcciones Corbera.

Continua: “In solo poche ore ho imparato ad azionare la pala compatta con il mio iPhone, e la sicurezza è un aspetto che tengo particolarmente a sottolineare. Il sistema MaxControl è molto utile e versatile perché posso usarlo con la benna e un’ampia gamma di accessori Bobcat per eseguire diverse attività in sicurezza, come pulire il sottobosco o usare uno scavacanali a disco. Al momento ho solo una pala cingolata Bobcat, ma in futuro penso di acquistare un modello gommato, e potrò usare MaxControl con entrambe le macchine”.

Poth Garten + Landschaftsbau è specializzata nei lavori di pulizia e impianto in parchi, cimiteri e parchi giochi. Markus Poth, proprietario e direttore generale dell’azienda, afferma: “L’installazione del MaxControl è un gioco da ragazzi, molto intuitiva. Basta collegare il dispositivo alla macchina tramite il comando a joystick e sullo smartphone viene visualizzata una dashboard remota. Grazie a questa flessibilità, l’operatore può avviare la macchina, prendere lo smartphone e controllare il mezzo a distanza. Tornare alla guida manuale è altrettanto rapido”.

“MaxControl è un aiuto prezioso e ci permette di risparmiare tempo e denaro. Non è più necessario entrare e uscire dalla macchina per eseguire certi lavori, quali ad esempio caricare materiali o salire su rampe. È intuitivo e semplice da utilizzare, e ha un raggio di funzionamento massimo di 100 m. Posso tranquillamente pensare di utilizzare MaxControl con le nostre macchine Bobcat anche durante scavi archeologici”, aggiunge Markus Poth, spiegando le possibili applicazioni della soluzione di comando a distanza.

 “L’hardware può essere facilmente aggiornato. È un sistema che offre numerose nuove possibilità per diverse applicazione, non offerte da altri produttori. Mi piacerebbe che fosse una dotazione di serie su tutte le macchine più grandi”, afferma Markus Poth con un occhio al futuro.

Nuova misura per Earthmax SR 51 di BKT

Di recente BKT ha lanciato una nuova misura per il suo pneumatico EARTHMAX SR 51: 875/65 R 29 L-5.

La nuova linea di pneumatici della serie 65 è appositamente progettata per pale gommate che lavorano in applicazioni aggressive, in cave di roccia e discariche altamente abrasive. Ciò è possibile grazie al battistrada L-5 con profondità aggiuntiva e resistente ai tagli, che offre un’eccellente protezione contro tagli e forature e una maggiore durata.

Una protezione aggiuntiva

EARTHMAX SR 51 presenta anche una protezione laterale aggiuntiva per una trazione e una durata eccezionali. La sua robusta struttura All Steel e le mescole resistenti ai tagli aiutano ad aumentare la produttività e le ore di funzionamento, prevenendo il fermo dovuto a danni agli pneumatici.

Il design a basso profilo e i talloni rinforzati offrono un’eccellente stabilità con una maggiore durata, mentre la spalla quadrata espelle lateralmente la ghiaia e riduce il rischio di forature.

La nuova misura 875/65 R 29 L-5 si aggiunge alle misure esistenti 17,5 R 25, 20,5 R 25, 23,5 R 25, 29,5 R 29, 35/65 R 29 e 35/65 R 33. Tutte le misure presentano lo speciale battistrada di classe L-5 con mescola resistente ai tagli e sono molto popolari per tutte le applicazioni di carico, soddisfacendo in pieno le esigenze elevate delle applicazioni di apparecchiature OTR a livello globale.

Per applicazioni impegnative

EARTHMAX SR 51 è solo uno dei tanti pneumatici della linea EARTHMAX specificamente progettata per promuovere una migliore distribuzione dei carichi per dumper, pale gommate, apripista, livellatrici e alcuni veicoli polivalenti. La gamma è molto ampia e varia: lo pneumatico perfetto per ogni applicazione è a portata di mano. La gamma riunisce in un’unica linea oltre 20 pneumatici diversi per il settore OTR che variano a seconda dell’applicazione, della superficie e della macchina impiegata.  Inoltre gli pneumatici sono disponibili in numerose misure e varianti di mescola.

DAF inizia la produzione in serie

Il primo camion DAF di nuova generazione uscito dalla linea è stato accolto da (da sinistra a destra) Harry Wolters (presidente di DAF), André Verbeek, direttore/proprietario di Verbeek Agra Vision e proprietario del nuovo camion, Niels Verbeek e John Jorritsma (sindaco di Eindhoven).

E’ iniziata la produzione in serie della nuova generazione di veicoli in DAF ad Eindhoven. Il veicolo ufficiale “Job One“, un XG+ rosso con motore PACCAR MX-13 da 12,9 litri, è stato presentato da John Jorritsma (sindaco di Eindhoven) e Harry Wolters (presidente di DAF) ad André Verbeek, amministratore delegato e proprietario di Verbeek Agra Visione.

Si tratta del primo produttore di veicoli industriali a lanciare sul mercato una generazione di camion completamente nuova, in linea con le nuove normative europee per masse e dimensioni.

DAF non è solo la prima azienda a farlo, ma anche l’unica“, dichiara Harry Wolters. “Ciò significa che i nostri nuovi camion per lungo raggio – i nuovi XF, XG e XG+ – hanno stabilito un nuovo punto di riferimento in termini di efficienza, sicurezza e comfort di guida. Questi erano i motivi principali per cui la Commissione europea era pronta a dare al settore Veicoli industriali letteralmente più spazio per sviluppare nuove cabine. Allungando la parte anteriore di 16 centimetri e prestando la massima attenzione all’aerodinamica, siamo riusciti a ottenere un risparmio del 10% sui consumi di carburante e un’analoga riduzione delle emissioni di CO2“.

Succede tutto ad Eindhoven

I dipendenti DAF celebrano l’inizio della produzione in serie dei veicoli DAF di nuova generazione insieme, tra gli altri, Harry Wolters (Presidente di DAF), André Verbeek, direttore/proprietario di Verbeek Agra Vision e proprietario del nuovo veicolo, Niels Verbeek e John Jorritsma ( sindaco di Eindhoven).

Il sindaco di Eindhoven, John Jorritsma, ha rivelato il suo orgoglio per i risultati della “sua” città, Eindhoven, il centro della “regione di Brainport”. “Succede tutto a Eindhoven. Una città di tecnologia, design e conoscenza. Il fatto che oggi DAF stia avviando la produzione in serie di una nuova generazione di veicoli inediti, tutti prodotti ad alta tecnologia, è la prova di cui abbiamo bisogno”.

La nuova generazione costituisce una piattaforma di veicoli completamente nuova, interamente preparata per le trasmissioni alternative elettriche a batteria e a idrogeno del futuro attualmente in fase di sviluppo presso DAF.

Nuovo standard nel comfort del conducente

Il primo camion della serie di nuova generazione è stato consegnato ad André Verbeek, amministratore delegato/proprietario dell’azienda olandese Verbeek Agra Vision, specializzata nel trasporto nazionale e internazionale di pollame e uova con una flotta di 30 veicoli, di cui 25 DAF . La pietra miliare XG+ sarà in dotazione alla sua consociata Hennentransport Hooijer. “Oltre all’affidabilità senza rivali e ai bassi costi per chilometro, anche l’eccezionale livello di comfort del conducente è un fattore rilevante che ci ha portato a scegliere DAF“, spiega André Verbeek. “E con il nuovo modello di punta XG+, il costruttore ha fissato ancora una volta un nuovo standard. Un fattore molto importante in questi tempi di carenza di autisti”.

Premiato il Loadall elettrico JCB

Il sollevatore telescopico elettrico Loadall JCB 525-60E ha vinto l’ambito premio come “Prodotto per il noleggio dell’anno” alla 14a edizione degli European Rental Awards.

I premi sono stati organizzati congiuntamente dalla European Rental Association (ERA) e dalla rivista International Rental News (IRN).

Lanciato lo scorso anno, il 525-60E è il primo modello completamente elettrico di sollevatore telescopico JCB, pioniere di questa tipologia di macchina fin dal 1977. La giuria degli ERA Awards ha conferito il premio con questa motivazione: JCB sta rispondendo alla domanda del mercato del noleggio di macchine pulite e a basse emissioni, e il nuovo sollevatore telescopico Loadall elettrico, oltre ad essere una macchina efficace e produttiva, è anche un’importante dichiarazione di intenti.

Prestazioni assicurate per il Loadall

Progettato per offrire le stesse prestazioni della macchina con motore diesel convenzionale, il 525-60E offre una soluzione di movimentazione del carico a emissioni zero. Un ulteriore vantaggio del funzionamento elettrico è la significativa riduzione dei livelli di rumore, che rende il JCB Loadall adatto per un funzionamento prolungato in cantieri urbani sensibili.

Le dimensioni esterne del 525-60E sono invariate rispetto alla sua controparte diesel, così come offre lo stesso raggio di sterzata esterno di 3,7 m. La capacità di sollevamento massima è di 2.500 kg, con un carico massimo di 2.000 kg a un’altezza di sollevamento di 6 m. La macchina è stata progettata per fornire tempi di ciclo simili a quelli della controparte diesel, senza perdita di prestazioni.

Un player globale

JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB, che nel 2020 ha festeggiato il suo 75° anniversario, è di proprietà della famiglia Bamford. Il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.

La Doosan DL280-7 conquista Barbetti Materials

Le prestazioni elevate dimostrate in occasione dei Doosan Quarry Days, i bassi costi di gestione, l’estensione della garanzia a 60 mesi e il comfort rafforzato della cabina della nuova pala Doosan DL280-7, hanno conquistato la storica azienda produttrice di calcestruzzi Barbetti Materials spa di Gubbio (PG).

Nata nel 2013 dalla fusione tra Prebeton Calcestruzzi spa e Tecnocal srl, la Barbetti Materials spa, attraverso una vasta rete di impianti produttivi completamente automatizzati e dotati di sistema di controllo della produzione, rappresenta un punto di riferimento per le aziende operanti nel settore edile del centro Italia per quanto riguarda la produzione e fornitura di calcestruzzo di diversa tipologia. L’azienda si distingue per la capacità di garantire una continua innovazione tecnologica del sistema produttivo, grazie anche a un efficiente e nuovissimo parco automezzi, nel più rigoroso rispetto dell’impatto ambientale, della sicurezza delle persone e dell’accurata selezione delle materie prime, eseguita attraverso severe prove di accettazione.

La Centrale di Filigne Valdarno (FI)

La centrale di Filigne Valdarno (FI), una delle 20 centrali del gruppo Barbetti Materials spa, produce calcestruzzo che fornisce a numerose aziende del territorio per molteplici necessità quali, ad esempio, la recente realizzazione della terza corsia dell’autostrada A1 nel tratto Firenze sud. Nella centrale di Filigne Valdarno la DL280-7, senza l’ausilio di altri mezzi, lavora costantemente per la movimentazione ed il caricamento in tramoggia di materiali “mossi” (comunemente chiamati “inerti”), quali la ghiaia e la sabbia, che rappresentano la frazione maggiormente presente nel calcestruzzo.

La nuova DL280-7 viene utilizzata per prelevare gli inerti stoccati nella aree adibite alla separazione dei materiali, e quindi riversarli nelle tramogge dell’impianto di calcestruzzo, le cui bocche di carico hanno un’ampiezza di 3 m. La benna, dalla larghezza di 2,75m, riesce ad alimentare perfettamente le tramogge, sulla base della composizione del calcestruzzo stabilita.

Il commento

Foto 1: da sx Luca Forti, responsabile commerciale di FORbusiness, – Renzo Barbetti, responsabile ufficio acquisti della Barbetti Materials spa, – Mauro Forti, responsabile amministrativo della FORbusiness srl

Renzo Barbetti, responsabile ufficio acquisti della Barbetti Materials spa, afferma: “Abbiamo scelto Doosan perché, rispetto ai concorrenti, ne apprezziamo la tecnologia all’avanguardia e i costi di gestione delle macchine più vantaggiosi. In particolare le nuove pale gommate Serie-7 si distinguono per un rapporto euro/ora di lavoro davvero favorevole. All’interno della gamma della Serie-7, la DL280-7 è risultata la soluzione ottimale, non solo per i consumi ridotti, ma anche per l’eccellente comfort della nuova cabina, l’ottima idraulica e il perfetto compromesso tra larghezza benna, assolutamente adatta per il caricamento della tramoggia, e le dimensioni contenute del mezzo.” “Siamo davvero soddisfatti della nostra scelta,” aggiunge Renzo Barbetti. “Ci rendiamo conto di avere acquistato una delle pale più complete attualmente disponibili nel panorama mondiale.”

La trattativa è stata gestita da Luca e Mauro Forti, rispettivamente responsabile commerciale e responsabile amministrativo della FORbusiness srl concessionario ed importatore esclusivo Doosan per l’Umbria dal 2018, che si è affermata nel corso degli anni nel settore del commercio delle macchine movimento terra, edili e stradali nel centro Italia.

Negli ultimi anni FORbusiness ha notevolmente sviluppato anche il servizio noleggio, non solo presso la propria sede, ma anche nei suoi 5 centri nolo di Norcia, Orvieto, Corciano, Gubbio e Spoleto. Per l’assistenza tecnica, FORbusiness è coadiuvata dall’officina autorizzata Gaggioli Sat, costantemente aggiornata ed operativa.

Una lunga trattativa

Luca Forti, responsabile commerciale di FORbusiness, afferma “E’ stata una lunga trattativa, che ha avuto come tappa anche i Quarry Days in Repubblica Ceca, evento dove la Doosan mette a disposizione della clientela europea tutte le sue macchine con la possibilità di provarle direttamente in campo, nella grande cava nei pressi di Praga. In questa occasione il dottor Barbetti ha potuto testare e conoscere approfonditamente le ottime prestazioni della DL280-7. Già convinti dell’eccellenza del mezzo, uno dei punti di forza in fase di vendita è stato di poter proporre alla Barbetti Materials spa la possibilità di estendere la garanzia della macchina a 60 mesi rispetto ai 36 della garanzia standard. E’ stato inoltre incluso nel servizio anche il piano di manutenzione programmata per tutta la durata della garanzia, permettendo al cliente di non preoccuparsi di nulla, se non di mettere il gasolio e lavorare.

Renzo Barbetti conclude “La Forbusiness si è dimostrata un’azienda dinamica e ben organizzata, i titolari sono sempre stati disponibili e competenti. Inoltre l’officina autorizzata Gaggioli Sat già in passato ci ha dimostrato di essere sempre disponibile ad intervenire, forte anche della disponibilità di avere ricambi originali Doosan in 24h.”

Le nuove pale gommate della serie DL-7

La DL280-7 è una dei sette modelli della nuova gamma di pale gommate serie DL-7, lanciate a dicembre 2020 e frutto di una completa riprogettazione, con nuovi e potenti motori conformi Stage V, produttività superiore, consumi ancora più efficienti, basso costo di possesso, un ambiente e un’esperienza di lavoro unici per l’operatore.

La radicale trasformazione ha interessato anche il look esteriore, con un restyling applicato a tutti i modelli della serie, dando luogo a un vero e proprio stile di famiglia che si distingue per l’effetto tridimensionale con un profilo innovativo delle carenature esterne e l’immagine dinamica e vibrante che concretizza l’anima della gamma

Le benne sono state ridisegnate e offrono fino al 7% di capacità in più, assicurando così ai nuovi modelli di pale gommate della serie Doosan DL-7 operazioni di carico più rapide e agevoli, con capacità massime delle benne comprese tra 2,8 e 6,4 m3. In questo modo si ottiene una maggiore produttività in una vasta gamma di applicazioni di movimentazione e lo scarico di terra, sabbia, aggregati e altri materiali in diverse applicazioni.

La nuova cabina offre una visuale molto più ampia, con una finestratura del 14% superiore rispetto ai precedenti modelli della serie DL-5 e meno punti ciechi. L’abitacolo offre un comfort sensibilmente rafforzato, un impianto di sterzo migliorato e comandi elettronici avanzati.

Infine, ma non per importanza, grazie alla potenza erogata dai nuovi motori Stage V a 6 cilindri Doosan e Scania, le nuove pale gommate DL-7 forniscono fino al 5% di efficienza dei consumi in più rispetto alle macchine della generazione precedente, assicurando potenza e coppia impressionanti.

Due nuovi modelli di telescopici Kramer

Kramer-Werke GmbH presenta due nuovi modelli di sollevatori telescopici. La gamma di sollevatori telescopici comprende quindi 12 modelli con altezza di sollevamento da 4,30 metri a 9,50 metri. I due nuovi modelli 1445, un telescopio compatto e il 3610, un tuttofare con l’altezza di sollevamento di 9,50 metri, sono progettati, come di consueto, per la massima robustezza e versatilità.

1445: genio potente e compatto

Il sollevatore telescopico ultracompatto 1445, che sostituisce il noto 1245, è ora sul mercato. Le sue dimensioni con un’altezza inferiore a 2 metri e una larghezza di circa 1,60 metri, nonché un peso operativo di circa 3.000 kg classificano il modello 1445 come il più piccolo modello della gamma di sollevatori telescopici Kramer. Tuttavia, vanta dati relativi alla potenza sorprendenti: Il carico utile di accatastamento sulla forca per pallet è di 1.450 kg, l’altezza di sollevamento nel punto di rotazione della benna è fino a 4,50 m. Dispone inoltre di riserve sufficienti per la movimentazione di merci pesanti (ad es. pallet di pietra). Nella produzione in serie, il veicolo è dotato del collaudato attacco a cambio rapido Kramer con bloccaggio meccanico. Opzionalmente sono disponibili un bloccaggio idraulico e vari dispositivi di cambio rapido comuni, incluso l’attacco Euro. Per il comando di attrezzi con funzioni idrauliche aggiuntive, come una benna mordente per insilati, è già installato in fabbrica il 3° circuito idraulico. Inoltre, la macchina è disponibile con due motori. La base qui è un motore Yanmar con 19 kW o 25 CV. Questo soddisfa i limiti di emissione V senza alcun post-trattamento, il che lo rende una variante entry-level economica per la maggior parte delle applicazioni. La capacità dell’idraulica di lavoro massima è di 36,4 litri al minuto. Per le applicazioni con requisiti di potenza elevati, è disponibile come opzione un motore Yanmar da 33 kW o 45 CV, in cui il sistema di post-trattamento dei gas di scarico avviene con una combinazione di convertitore catalitico e filtro antiparticolato. La capacità idraulica massima è di 42 litri al minuto, il che porta a cicli di carico più rapidi e le prestazioni del veicolo vengono aumentate. È inoltre disponibile una gamma estesa di opzioni per il motore di grandi dimensioni, tra l’altro la velocità massima di 30 km/h e l’idraulica Powerflow fino a 70 litri al minuto.

Nonostante, le sue dimensioni compatte, il veicolo offre una cabina spaziosa e confortevole. Le maniglie disposte ergonomicamente in combinazione con l’altezza ridotta di salita di soli 40 cm garantiscono facile salita e discesa. Il sedile dell’operatore e il volante possono essere adattati individualmente. Le ampie superfici vetrate e gli stretti montanti della cabina garantiscono una visibilità ottimale. Per i lavori al buio, diversi pacchetti di illuminazione trasformano la notte in giorno. Il modello 1445 trae beneficio dal tipico concetto di comando Kramer con interruttori codificati a colori suddivisi in gruppi funzionali, così come del joystick con selezione della direzione di marcia, estensione telescopica e comando opzionale del 3° circuito idraulico. Il modello 1445 dispone di serie anche di un freno di stazionamento elettrico con funzione Hill-Hold. Ciò significa che non appena la macchina si ferma, il freno di stazionamento si inserisce automaticamente. Il pedale dell’acceleratore si riapre automaticamente quando viene azionato, quindi non è necessario tenere la macchina attivamente con il pedale del freno premuto, ad esempio in pendenza. Oltre alla sterzatura integrale, sono disponibili come optional anche la sterzatura sull’assale anteriore e la sterzatura a granchio. Se necessario, la macchina può essere dotata di dispositivo a marcia lenta e acceleratore a mano, nonché fino a quattro diverse modalità di marcia. Questo pacchetto complessivo rende il sollevatore telescopico compatto 1445 il compagno ideale in molte aree, dai parchi a noleggio al giardinaggio e all’architettura paesaggistica.

3610: punta in alto

Il modello 3610 consente a Kramer di raggiungere nuove dimensioni in termini di altezza di sollevamento e sbraccio, mentre un braccio in 3 parti garantisce compattezza massima. La larghezza del veicolo è di solo 5,03 metri (esclusa la pala), mentre la larghezza è di 2,28 metri. Ciò significa che il veicolo appartiene alla categoria di “tuttofare perfetto” per uso versatile nel portafoglio di sollevatori telescopici di Kramer, che include anche il modello di successo 4007. Con una massa totale di 8.200 chilogrammi (a seconda dell’opzione) e le sue dimensioni compatte, il 3610 raggiunge un’altezza di sollevamento massima di 9,50 metri e un carico utile massimo di 3.600 chilogrammi. Per adattare idealmente la macchina alle condizioni operative individuali, il modello 3610 vanta anche due opzioni di cabina. Il veicolo con cabina standard è predisposto per altezze di spazio ridotte. Gli pneumatici standard da 24 – pollici consentono al veicolo di raggiungere un’altezza totale di soli 2,31 metri, una rarità in questa classe dimensionale. Quando l’altezza massima del veicolo non è un fattore limitante, è disponibile opzionalmente una cabina più alta di 18 cm per una visibilità panoramica ottimale, specialmente a destra. Il modello 3610 è inoltre dotato delle note funzionalità Smart Handling, un sistema di sovraccarico intelligente, un sistema di ritorno automatico della benna e la soluzione telematica EquipCare. Inoltre, è disponibile la stessa varietà di opzioni del 4007. Nel complesso, il nuovo modello colpisce per la sua robustezza e affidabilità consuete di Kramer, abbinate all’aumento dell’altezza di sollevamento e dello sbraccio.

Aria compressa: Atlas Copco acquisisce Steri

Atlas Copco acquisisce Steri srl,  distributore italiano di apparecchiature ad aria compressa e servizi correlati e consolida la presenza nel torinese. I clienti dell’azienda sono principalmente imprese industriali attive in Piemonte e Valle D’Aosta.

Grazie a questa acquisizione Atlas Copco consolida la sua presenza sul mercato industriale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Steri, a sua volta, entrando a far parte di una azienda globale ed innovativa, amplia il suo portafoglio d’offerta e potrà affrontare con successo le nuove opportunità che si presenteranno sul mercato.

Steri: servizi a 360°

Steriè un’azienda privata con sede a Rivoli, in provincia di Torino e 19 dipendenti. Nata nel 1968 si occupa di consulenza, vendita e assistenza tecnica di sistemi per il trattamento e la filtrazione dell’aria compressa, refrigerazione industriale, vuoto ed oleodinamica ad alta pressione.

Juan Manuel Tejera Martinez – General Manager Atlas Copco Italia

“STERI ha costruito una solida base clienti nelle importanti regioni industriali del Piemonte e Valle D’Aosta” ha dichiarato Juan Manuel Tejera, General Manager Atlas Copco Italia Business Area Compressor Technique. “Con questa acquisizione avremo l’opportunità di aumentare il nostro servizio e la nostra presenza sul mercato”.

Steri  entrerà a far parte della Business Area Compressor Technique all’interno di Atlas Copco Italia srl.