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Doosan e Geax partner per la trivellazione

E’ ormai consolidata la partnership tra Doosan e Geax, azienda di Montefano (MC), leader internazionale nel settore nella progettazione e costruzione di macchine per la perforazione e trivellazione.

Adriano Pesaresi

Geax nasce nel 2006 su iniziativa dell’Ing. Adriano Pesaresi, che, dopo aver maturato una ventennale esperienza come progettista nel settore, ha voluto realizzare un nuovo progetto imprenditoriale con lo scopo di produrre macchine trivellatrici innovative, compatte e dalle altissime prestazioni, grazie al fatto di essere montate su escavatori.

Nel 2019, la difficoltà di approvvigionamento da parte dei fornitori abituali, ha spinto Geax a cercare un nuovo partner che fosse in grado di supportare l’azienda a livello globale.

La scelta di Geax è ricaduta su Doosan per la fornitura di escavatori da 6 a 24 tonnellate (DX63, DX140, DX180, DX210 e DX225), nelle tre motorizzazioni Tier III, Stage IV Epa e Stage V, così da poter essere commercializzati nel mercato italiano, americano e asiatico.

Geax trasforma le macchine

Gli escavatori vengono forniti da Doosan senza il braccio per poter essere trasformati da Geax in una macchina trivellatrice per pali da fondazione fino a 30 metri di profondità̀ e diametro fino a 1,5 metri. Il complesso allestimento da trivellazione, per i mezzi distribuiti in tutto il mondo, viene rigorosamente realizzato ex novo in Italia, nella sede Geax di Montefano. La macchina viene quindi completamente ri-certificata e distribuita dall’azienda marchigiana nel mercato di riferimento.

Alessandro Baldazzi, responsabile Commerciale Geax, afferma “Avevamo bisogno di un fornitore conosciuto in tutto il mondo, affidabile, che disponesse di un centro servizi su scala internazionale. Abbiamo realizzato un sondaggio con i nostri clienti per individuare il marchio preferito e Doosan è risultato la scelta migliore.”

L’utilizzo di escavatori Doosan come base alle funzioni di trivelle, ha il vantaggio di poter utilizzare motore, cabina, cingolature e impianto idraulico che garantiscono massima affidabilità, robustezza, altissime prestazioni e assicurano una qualità superiore in fatto di ergonomia, comfort e silenziosità. Inoltre Doosan riesce a garantire un servizio assistenza  d’eccellenza e capillare, grazie alla sua rete globale di distribuzione in grado di intervenire per eventuali necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, riparazioni e garanzia.

Questi mezzi da trivellazione compatti, oltre all’importante vantaggio di poter essere trasportati facilmente senza permessi speciali, consentono di lavorare dove le classiche trivelle e macchine per pali di grande diametro non riescono, ovvero in spazi ristretti, in presenza di pendenze, all’interno di fabbricati o nelle vicinanza di linee elettriche. Questi mezzi riscuotono molto successo soprattutto in grandi città come Los Angeles, Sidney o Seattle, dove ogni centimetro ha un costo importante, e risulta particolarmente redditizio poter eseguire lavori di costruzioni in spazi contenuti, evitando sprechi di tempo e risorse dovuti a macchine sovradimensionate.

I mercati interessati

I mercati di distribuzione delle macchina da trivellazione compatta Geax sono principalmente Italia e Stati Uniti, ma la richiesta è sempre più incalzante anche in Australia, Inghilterra, Francia, Germania, Medio ed Estremo Oriente.

Le prime forniture Doosan sono iniziate nel 2020, e nel già 2021 sono state vendute le prime macchine. Ad oggi sono stati realizzati circa 80 mezzi di cui oltre 60 tra ordinati e consegnati in tutto il mondo.

da sx Alessandro Baldazzi, responsabile Commerciale Geax; Christian Randi, After Market Manager Doosan Infracore per il sud Europa

Christian Randi, After Market Manager Doosan Infracore per il sud Europa, nonché responsabile dello sviluppo della partnership con Geax, afferma: “Le macchine Geax, su base Doosan, sono state presentate alla nostra rete distributiva, prima di tutto come una grande occasione di sviluppare sempre più la nostra presenza sul mercato internazionale e di affiancare la nostra immagine a quella di un’altra azienda affermata e leader mondiale. Inoltre questo sodalizio rappresenta un’importante opportunità di rendere disponibile la nostra eccellente rete di servizio assistenza in tutto il mondo. La prospettiva è di continuare ad essere un partner affidabile per Geax, arrivando a fornire l’80% delle macchine necessarie alla loro produzione annua, grazie anche al continuo supporto del nostro Service Manager, Antonino De Carlo, e di un nostro ingegnere coreano, fondamentali al fine di identificare, la migliore configurazione delle macchine.”

Marco Buratti, Direttore Commerciale Doosan Infracore per l’Europa sud-occidentale

Marco Buratti, Direttore Commerciale Doosan Infracore per l’Europa sud-occidentale, aggiunge: “Il sodalizio con Geax risponde alla direzione strategica aziendale di rafforzare la nostra presenza nelle cosiddette applicazioni speciali, nicchie di mercato importanti che aiutano il processo di miglioramento continuo dell’affidabilità e durabilità delle nostre macchine, anche grazie al continuo scambio di informazioni e feedback con un’azienda qualificata e apprezzata sul mercato come Geax.” 

Ecco come funziona CarEYE di Brigade

Brigade Elettronica presenta CarEYE® Safety Angle Turning Assistant di EYYES GmbH, un nuovo sistema avanzato di sicurezza per veicoli, che utilizza l’Intelligenza Artificiale (AI) per rilevare pedoni, ciclisti e oggetti.

Il dispositivo è stato lungamente testato, con successo, su uno dei suoi Mercedes Actros da Geier & Söhne Transportgesellschaft mbH, partner di lunga data di Brigade, nello specifico della filiale tedesca.

L’Intelligenza Artificiale del sistema è impostata per valutare con precisione le immagini delle telecamere montate sul veicolo ed è in grado di calcolare il futuro corso del movimento di persone o oggetti vicini. Sulla base di questi dati, il sistema allerta in modo affidabile e preciso il conducente in tempo reale di una possibile collisione prima che si verifichi.

Gli avvertimenti vengono emessi attivamente con un allarme rosso, visivo ed acustico, se una persona – o un oggetto – è a rischio di essere colpita, oppure passivamente con un avviso giallo visivo se, ad esempio, una persona si sta allontanando dalla zona di pericolo, riducendo drasticamente i falsi allarmi.

Test superati

CarEYE® ha anche brillantemente superato i test delle prestazioni ADAC, a dimostrazione delle sue ottime performances, addirittura migliori di altri dispositivi di sicurezza per veicoli simili sul mercato. ADAC ha evidenziato l’affidabilità di CarEYE® nel ridurre significativamente i falsi allarmi, il feedback visivo per i conducenti chiaro e facile da capire ed i suoi rapidi tempi di reazione per rilevare persone e oggetti.

Mauro Lantschner, Managing Director di Brigade Elettronica, ha dichiarato:

“L’accuratezza dell’Intelligenza Artificiale di CarEYE® rende i falsi allarmi estremamente rari e offre al conducente la tranquillità assoluta di poter manovrare il proprio veicolo con la massima sicurezza.  CarEYE® è in grado di distinguere tra auto, camion, persone, biciclette e oggetti statici, come alberi o dissuasori. Vengono, quindi, calcolati il movimento e la direzione previsti, rendendo il sistema estremamente affidabile.

Nel 2020, nel Regno Unito 141 ciclisti sono rimasti vittima di incidenti stradali e ben 4.215 feriti gravemente. Altri 229 hanno perso la vita nei Paesi Bassi, 175 in Francia e 168 in Polonia. Uno su tre di questi incidenti avrebbe potuto essere evitato con CarEYE® o, in generale, con un assistente di guida laterale. Un dato veramente significativo, che attesta come tale sistema sia cruciale per migliorare la sicurezza di ogni utente della strada e contribuisca a salvare vite umane.”

Le caratteristiche di CarEYE® Safety Angle Turning Assistant

  • Adatto per veicoli commerciali, compresi autobus, e veicoli speciali e di emergenza
  • Disponibile per il retrofit su veicoli esistenti
  • Riduce al minimo i falsi allarmi attraverso l’impiego dell’Intelligenza Artificiale
  • Area di sorveglianza estesa di punti ciechi fino a una lunghezza di 10 m e larghezza di 4 m
  • Rileva le biciclette nella seconda fila dietro le auto parcheggiate, come specificato da UN ECE R151
  • Pienamente operativo in caso di scarsa illuminazione e in condizioni meteorologiche difficili
  • Il sistema è sempre attivo quando il veicolo viaggia al di sotto dei 30 km/h
  • Il sistema è disponibile per la guida a destra e a sinistra
  • Gli oggetti nella zona pericolosa sono classificati in base al tipo
  • Autodiagnostica: il dispositivo segnala se è funzionante o meno
  • Sviluppato in modo sostenibile in Austria e Germania; ha tutte le certificazioni di qualità richieste e una valutazione ADAC

Riuscitissima la mega festa di Trevi Benne

di Valter Vianello

Con una serata in famiglia, in un clima festoso e di svago, presso un ranch privato di Noventa Vicentina sabato 9 luglio  si sono festeggiati  i trent’ anni di attività del  Gruppo Trevi Benne, azienda vicentina protagonista della carpenteria pesante nel mondo delle costruzioni.
Circondate dai girasoli, oltre settecento persone, tra dipendenti e relativi familiari, fornitori, amici professionisti partner, e componenti del consiglio direttivo hanno fatto festa all’ aperto in un  contesto casalingo mettendo in risalto i valori familiari, la tradizione agricola e la terra.

Sono gli elementi base su cui si basa la nascita di una azienda che, sfidando i tempi, con passione, lungimiranza, voglia di crescere è riuscita con i propri dipendenti a “demolire i propri limiti” (questo era il motto sul palco e riportato sui pass) raggiungendo l’anno scorso il proprio massimo di fatturato, basato su un 80% di export.
Divertimento per i più piccini che hanno provato l’ emozione del “battesimo della sella” sui cavalli della tenuta assistiti da istruttori certificati, organizzato da Bart Ranch di Barbarano in provincia di Vicenza, mentre i più grandi, dopo un graditissimo aperitivo hanno degustato delizie come prosciutto crudo, burratine, mozzarella di  bufala ed enorme paella preparata con settecento chilogrammi di ingredienti.
Fornitissimi di vino, bevande e drink a piacere, gli “open bar”, hanno saputo dissetare al meglio gli oltre settecento ospiti allietati dalla musica del dj Meggio.

Locale e globale

Dopo l’introduzione di Michele Botton, Presidente, sono giunti gli auguri per una crescita costante, uniti ai complimenti per il miracolo compiuto in trent’ anni da Luca Vaccaro, fondatore ed oggi Amministratore delegato.

Luca Vaccaro

Un imprenditore che ha saputo radicarsi nel territorio e contemporaneamente espandersi a livello mondiale , anche grazie ai propri 130 dipendenti”  hanno dichiarato Mattia Veronese e Luca Ruffin, rispettivamente Sindaco di Noventa Vicentina e di Lozzo Atestino a cui ha fatto eco Joe Formaggio, Consigliere della Regione Veneto.
Come vuole la tradizione, una grande torta di compleanno decorata con una benna stilizzata circondata da girasoli ha fatto la sua comparsa prima di un fantasmagorico spettacolo pirotecnico che ha illuminato la notte.
Guardando in alto il pensiero riavvolge il nastro dei ricordi vissuti- Una lunga strada, ma (riportando la frase dell’invito) il passo più bello da compiere rimane sempre lo stesso: il prossimo”.

E domani….

Christian Tadiotto

Proprio sul domani, da un impegnatissimo Christian Tadiotto–  Direttore marketing, oltre che regista della riuscita serata apprendiamo qualche informazione.

Grazie all’ acquisizione da parte della società di investimenti svedese Lifco AB (già titolare di brand come Hammer, Kinshofer e Cangini) Trevi Benne potrà rafforzare la propria presenza in Germania, nell’ estremo oriente ed in Sudamerica.

Al prossimo Bauma – ci racconta– saremo presenti con uno spazio espositivo più grande del solito. “Presenteremo, la linea completa delle macchine per demolizione, i booster, qualche pinza per il settore forestale e una benna da scavo”.

Con Zeppelin Cat al Bauma fa l’en plein

Per il Bauma 2022 di Monaco di Baviera, le macchine movimento terra Cat saranno esposte dal dealer Cat Zeppelin all’interno e all’esterno del padiglione B6. Sotto il tema “Let’s Do The Work™”, la vetrina andrà oltre le macchine per evidenziare l’ampia gamma di soluzioni tecnologiche, di servizi e di sostenibilità di Caterpillar.®

In mostra più di 70 pezzi di attrezzature e accessori di Caterpillar Construction Industries (CI). Separatamente, la Caterpillar Industrial Power Systems Division (IPSD) esporrà i motori Cat della sua vasta gamma di prodotti, da 0,5 l a 30 Ll nel padiglione A4, stand 336.

Le macchine esposte da Zeppelin

In mostra allo stand Zeppelin diverse macchine, dai modelli XE  ai modelli GC.

I punti salienti della divisione Caterpillar Building Construction Products (BCP) includono nove mini escavatori idraulici Cat di nuova generazione, tutti con prestazioni migliorate, intervalli di manutenzione più lunghi e costi proprietari e operativi inferiori rispetto ai modelli precedenti. Dai modelli da 1 a 10 tonnellate, questi mini escavatori offrono caratteristiche comuni: i modelli di nuova generazione da 3,5 a 10 tonnellate possono ora essere equipaggiati con le tecnologie Cat Grade come opzione aftermarket.

Tra le pale gommate compatte esposte, i modelli Cat 906, 907 e 908 (in configurazione ad alta portanza) introdotti di recente. Sfruttano le esclusive tecnologie Caterpillar per migliorare l’esperienza dell’operatore e montano il nuovo motore Cat 2.8 con trasmissione  aggiornata e prestazioni di trasmissione più elevate.

I quasi 30 modelli Caterpillar Global Construction & Infrastructure (GCI) esposti comprendono nove escavatori cingolati e gommati di nuova generazione con capacità compresa tra 15 e 95 tonnellate, un escavatore ferroviario-stradale e tre movimentatori di materiali.

La pala gommata 980 XE è dotata di una trasmissione a variazione continua (CVT) che offre una maggiore efficienza del carburante fino al 35% rispetto ai modelli della serie M, oltre a una piattaforma tecnologica ampliata per aumentare le prestazioni della macchina.

Per movimentare grandi volumi di materiali, lo stand di Zeppelin  ospiterà anche  dumper con capacità che vanno da 30 a 70 tonnellate e pale gommate di grandi dimensioni Cat 992 e 988K XE.

A completare l’offerta l’apripista D4  e il grader Cat 120 GC oltre ai compattatori  Cat CB2.5 GC e CS12 GC la gamma completa degli accessori Cat, dai martelli alle pinze, dalle lame apripista alle benne.

Ci sono anche i motori

Caterpillar IPSD esporrà nel padiglione A4, stand 336, una gamma di soluzioni di alimentazione attuali e future progettate per supportare gli OEM nei loro obiettivi di transizione energetica. L’offerta comprende una nuova unità di potenza industriale Cat C3.6, oltre ai motori C7.1, C9.3B, C13B e C18, ognuno conforme agli standard sulle emissioni EU Stage V e compatibile con carburanti a basse emissioni di carbonio. Le opzioni di carburante includono biodiesel fino a B20 e olio vegetale idrotrattato al 100% (HVO) secondo EN15940, per supportare gli obiettivi di sostenibilità dei clienti.

Il primo MRT 3570 ES venduto in Italia

Il Gruppo Manitou può contare su una profondità di gamma unica, che gli permette di
offrire una variabilità di Prodotti e Servizi in grado di incontrare tutte le esigenze della
propria clientela. Al vertice di questa offerta, in termini di dimensioni e potenza, vi è il
sollevatore telescopico rotativo più grande della serie Vision +, l’MRT 3570 ES: in grado di sollevare fino a 70 quintali e di raggiungere i 35 metri di altezza (con ES si intende
Sospensioni Elettriche), questa macchina rappresenta il connubio perfetto tra alta
tecnologia e prestazioni al vertice.

MRT 3570 ES: unica nel suo genere


Nella foto di gruppo da sinistra Gianni De Carolis, titolare della De Carolis srl, Francesca Pascuzzo, Direttore lavori, Responsabile della sicurezza del cantiere e della gestione d’impresa della Filippo Costruzioni Srl, Giovanni Conte, Sales Area Manager per il Sud Italia di Manitou Italia, Camillo Forcella, Responsabile commerciale della De Carolis srl, Giacomo Borghi, Marketing & Communication Manager di Manitou Italia

La De Carolis srl, concessionario ufficiale Manitou per l’area della Puglia meridionale
(nello specifico le province di Brindisi, Taranto, Lecce e la zona a sud di Bari), è stato il
primo in Italia a vendere questa macchina unica nel suo genere.

Nato come player rivolto all’agricoltura, oggi De Carolis è leader anche nel mercato edile ed industriale, con personale dedicato e specializzato nel brand francese, come il responsabile commerciale Camillo Forcella e il responsabile assistenza Cosimo De Michele.
Gianni De Carolis, titolare della De Carolis srl, da anni alla guida dell’azienda fondata
dal padre Pietro nel 1975, è entusiasta della partnership con Manitou Italia che prosegue
a gonfie vele e ha in progetto l’apertura di una terza filiale sul territorio, al fine di
garantire la migliore assistenza e supporto post-vendita possibile verso la propria
clientela.
Il primato della De Carolis è stato possibile grazie all’acquisto effettuato da parte della
Filippo Costruzioni srl: azienda della famiglia Pascuzzo fondata quasi sessant’anni fa
che ha costruito nel corso degli anni oltre 3.500 appartamenti, lo stabilimento di
Fontenoce, numerosi capannoni industriali e innumerevoli costruzioni turistiche, tra cui
spiccano il Best Western di Lecce e la masseria Bellandriano, molto rinomata nel
territorio leccese.

L’MRT 3570 di queste foto è impegnato in Località Cavallino, in provincia di Lecce, nella costruzione di 250 villette mono e bifamiliari costruite con le più moderne metodologie costruttive attestandosi in classe energetica A++++.
A detta della stessa proprietà, la scelta di affidarsi a Manitou è nata dal rapporto di
fiducia in essere con la De Carolis, e la certezza di scegliere una soluzione di qualità,
attenta a tematiche quali la sicurezza e il risparmio energetico, in aggiunta alla certezza
di un ottimo TCO (Costo Totale di Proprietà), garantendo quindi in aggiunta un elevato
valore di rivendita futuro.

Trevi impegnata all’aeroporto di Hong Kong

TREVI Construction Co. Ltd filiale del Gruppo Trevi, leader mondiale nel campo dell’ingegneria del sottosuolo dalla A alla Z (fondazioni speciali, consolidamento terreni, recupero di siti inquinati), nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specializzate nel settore, è attualmente impegnata nel grande progetto di ampliamento dell’Aeroporto internazionale di Hong Kong.

TCHK sta realizzando lavori di consolidamento del terreno, prevalentemente con la tecnologia del Jet Grouting per recuperare le aree circostanti e renderle così disponibili per i lavori necessari all’ampliamento dell’aeroporto.

Il proprietario, nonché responsabile del funzionamento e dello sviluppo dell’Aeroporto Internazionale di Hong Kong (HKIA) è l’Autorità aeroportuale di Hong Kong (AA).

In questo progetto TREVI Construction Co. Ltd ha lavorato e sta lavorando con tre diversi Main Contractor:

  • Joint Venture ZHEC-CCCC-CDC (principali opere di bonifica)
  • Gammon (gallerie APM e BHS e opere correlate)
  • China State Construction Engineering (Hong Kong) Ltd (lavori di modifica della pista nord)

I principali progetti

Per rafforzare lo status di Hong Kong come hub dell’aviazione internazionale e per soddisfare la domanda di traffico aereo a lungo termine della città, l’Aeroporto Internazionale di Hong Kong si sta ampliando per diventare un sistema a tre piste.

Realizzare un sistema a tre piste (3RS) equivale a costruire un nuovo aeroporto accanto a quello esistente. Per farlo occorre eseguire diversi interventi, sette per la precisione:

  • Bonifica di circa 650 ettari di terreno a nord dell’isola aeroportuale esistente (equivalenti a 34 Victoria Parks, o 100 isole artificiali per la New Wing dell’Hong Kong Convention and Exhibition Centre), utilizzando metodi diversi dal dragaggio, tra cui la miscelazione profonda del cemento
  • Costruzione dell’Edificio Passeggeri della Terza Pista e relativo piazzale.
  • Costruzione di una nuova pista lunga 3.800 metri e dei suoi sistemi di taxiway di supporto. Anche la pista nord esistente sarà riconfigurata.
  • Espansione del Terminal 2 per fornire servizi passeggeri a tutti gli effetti, comprese le strutture di arrivi e partenze.
  • Costruzione di un nuovo sistema di Automated People Mover (APM) lungo 2.600 metri che collegherà il Terminal 2 con il nuovo edificio passeggeri. Il nuovo sistema APM funzionerà a una velocità massima di 80 km che trasporterà fino a 10.800 passeggeri all’ora.
  • Costruzione di un nuovo Baggage Handling System (BHS) che colleghi il Terminal 2 con il nuovo edificio passeggeri. Il nuovo BHS sarà in grado di gestire 9.600 sacchi all’ora.
  • Costruzione di altre infrastrutture di supporto aeroportuali, rete stradale e strutture di trasporto associate.

Le opere di bonifica

La Joint Venture ZHEC-CCCC-CDC è l’appaltatore incaricato di intraprendere i principali lavori di bonifica (ovvero migliorare le proprietà geotecniche del terreno) del terreno. Che consistono nel recupero di circa 650 ettari di terreno a nord dell’isola aeroportuale esistente (equivalenti a 34 Victoria Parks, o 100 isole artificiali per la New Wing dell’Hong Kong Convention and Exhibition Centre), utilizzando metodi senza dragare tra cui Deep Cement Mixing (DCM).

Una delle tecnologie DCM utilizzate in questo progetto è il Jet Grouting perché migliora le proprietà meccaniche e di permeabilità del suolo utilizzando il trattamento ad iniezione di miscele di acqua/cemento con getti ad alta velocità. Il Jet Grouting può essere vantaggioso nelle seguenti condizioni: condizioni logistiche difficili, spazi confinati, presenza di ostacoli da attraversare, trattamento ad alta profondità con attraversamento di vuoti.

La tecnica del Jet Grouting permette di migliorare una vasta gamma di tipi di terreno. Poiché si basa sull’erosione del suolo, l’erodibilità del suolo è fondamentale per il risultato. Più consistente è il terreno da trattare, minore è il diametro della colonna. Pertanto, colonne più grandi possono essere ottenute in terreni granulari sciolti e colonne più piccole in terreni fini e coesivi.

A seconda del numero di fluidi utilizzati, esistono tre tecniche principali:

– Monofluido (TREVIJET T1): viene iniettata una miscela acqua/cemento per disgregare e contemporaneamente miscelare il terreno in situ. I diametri generalmente vanno da 0,4 a 1 m.

– Bifluido (TREVIJET T1/S): una combinazione di acqua/cemento e aria viene iniettata per disgregare e contemporaneamente miscelare il terreno in situ. I diametri generalmente vanno da 0,8 a 2,5 m.

– Triplo fluido (TREVIJET T2): un getto combinato acqua/aria viene utilizzato per disgregare e asportare parzialmente il terreno in situ, mentre la miscelazione del terreno è assicurata da una minore iniezione di acqua/cemento.

I lavori di Jet Grouting

Per questo progetto il team di TCHK ha avviato i lavori di Jet Grouting nell’ottobre 2019 e sono tutt’ora in corso. Fino ad oggi il team di TCHK ha consolidato e rafforzato circa 311.000 m3 di terreno, in 6.900 no. colonne di diverso diametro, da 1.200 a 2.500 mm, la maggior parte sono colonne di diametro 2.500 mm, per una lunghezza totale di 73.000 m di terreno rafforzato.

• Le risorse utilizzate

Durante il periodo di picco di produzione, TCHK ha lavorato in contemporanea con ben 11 squadre di Jet Grouting in diversi lotti per un totale di circa 100 lavoratori.

Tra le varie attrezzature utilizzate nel progetto per i lavori di Jet Grouting elenchiamo:

– 11 Microperforatrici Soilmec SM-14 e SM-20

– 11 Pompa ad alta pressione

– 11 Compressore d’aria Atlas Copco

– 6 Agitatori

– 2 Miscelatori per malta

– 4 Silos di cemento

– 2 Pompe Pemo 

Volvo Trucks: più sicuri con queste funzionalità

Volvo Trucks introduce una gamma di nuove funzionalità volte a migliorare sicurezza e guidabilità, favorendo le manovre di precisione negli spazi ristretti e su superfici dissestate o sdrucciolevoli, come ad esempio nei cantieri.

Grazie alle numerose modifiche intelligenti apportate sul cambio I-Shift, siamo riusciti a introdurre una gamma di nuove funzionalità volte a migliorare sicurezza, guidabilità e comfort. Ognuna di queste è pensata per garantire al conducente maggior controllo e facilità di guida in fase di manovra“, dichiara Pär Bergstrand, Heavy Duty Transmission manager at Volvo Trucks.

Nuove funzionalità in condizioni difficili

Terrain Brake è una nuova, unica soluzione per la guida a basse velocità su terreni accidentati e irregolari, che rende più facile e sicuro manovrare un camion.

Se il conducente si appresta a frenare con una ruota posizionata sul bordo di una superficie rialzata, come un masso o un marciapiede, spesso il veicolo rischia di slittare prima che si riesca a raggiungere il pedale del freno, rendendone così più difficile il controllo. La nuova soluzione Terrain Brake aziona i freni non appena il conducente solleva il piede dall’acceleratore. Il veicolo mantiene quindi la posizione senza spostarsi, permettendo al conducente di effettuare piccoli movimenti con maggiore precisione.

Terrain Brake è l’ideale nelle condizioni di guida fuoristrada, come ad esempio nei cantieri, in miniera o su superfici irregolari, ma può essere utile anche per le manovre in città e per superare rallentatori e marciapiedi. A prescindere dalla situazione, assicurerà al conducente maggiore agilità e controllo, rendendo il suo lavoro più semplice e sicuro“, continua Pär Bergstrand.

Più sicuri in cantiere

Change Direction è un’altra soluzione che rende più semplice manovrare il camion a basse velocità. In situazioni quali una svolta in spazi ristretti o un’inversione in una zona di carico, il conducente deve effettuare movimenti brevi e rapidi, alternando il pedale dell’acceleratore con quello del freno. Da ora, invece di azionare il freno, potrà inserire la retromarcia quando il camion si sta ancora muovendo in avanti. La nuova funzione arresterà automaticamente il veicolo e inizierà il movimento all’indietro, permettendo così al conducente di continuare a usare il pedale dell’acceleratore. Per muoversi in avanti, sarà sufficiente inserire la marcia e mantenere premuto l’acceleratore.

Active Grip Control è una funzionalità che migliora in maniera significativa la stabilità e l’accelerazione sulle superfici sdrucciolevoli. Se il camion inizia a slittare, numerosi sensori permetteranno al sistema di controllo del veicolo di reagire alla superficie stradale in modo intelligente, aiutando così il conducente a non uscire di strada. Questa novità è pensata anche per ridurre il rischio di sbandata e di sovrasterzo quando il veicolo è scarico.

Volvo Trucks ha inoltre aggiornato il cruise control, che ora può essere attivato a velocità ridotta, a 4 km/h o persino a 2 km/h, in caso di utilizzo con i primini opzionali.

È motivo di grande orgoglio essere riusciti a sviluppare così tante funzionalità utili che non solo migliorano la guida nei cantieri, ma si rivelano vantaggiose anche in molte altre situazioni, come nel trasporto del legname e nelle tratte urbane“, conclude Pär Bergstrand.

  • Terrain Brake è disponibile sul modello Volvo FH16 e sugli altri veicoli Volvo dotati di assale anteriore motorizzato.
  • Change Direction è disponibile in opzione su tutti i modelli Volvo FH, FM e FMX.
  • Active Grip Control è di serie su tutti i camion Volvo per impieghi pesanti con trasmissione elettrica e, con alcune eccezioni, su tutti i veicoli pesanti dotati di motori Euro 6.
  • La funzionalità Cruise Control aggiornata è di serie su tutti i veicoli Volvo per impieghi pesanti.

KSD Kohler: Easy to maintain

E’ uscito il terzo capitolo della saga KSD, Kohler Small Displacement, sulla piattaforma dedicata ai video sul nuovo motore di casa Kohler. Dopo l’uscita di novembre che presentava il nuovo motore diesel, e quella di marzo che annunciava la vincita del premio Diesel of the Year, esce ora il primo video che entra nei dettagli delle specifiche tecniche di questo motore innovativo.

La gamma KSD è stata presentata come il risultato di un approccio totalmente orientato al mercato e al cliente, che permette non solo di godere delle prestazioni di un motore così avanzato, ma soprattutto di poterlo sfruttare per tutta la durata della sua vita e nel modo più facile ed economico possibile. Il KSD non è solo semplice, avanzato e versatile: è molto di più.

Consumo di carburante ottimizzato

Il primo fattore di successo fondamentale nella value proposition di Kohler è un basso total cost of ownership, ottenuto anche grazie al consumo di carburante ottimizzato, che permette di risparmiare sul carburante. Rispetto al consumo medio dei suoi concorrenti, infatti, il KSD offre un risparmio compreso tra il 6 e l’8%. Il sistema di gestione elettronica del KSD consente di dosare con precisione il carburante, riducendo il fabbisogno di olio e carburante, prevenendo così la diluizione dell’olio e la contaminazione da fuliggine pesante.

A un total cost of ownership così basso contribuiscono anche gli intervalli di manutenzione, che nel KSD sono prolungati al massimo e permettono al cliente finale di poter risparmiare sui ricambi e sfruttare il più a lungo possibile il motore, senza dover effettuare della manutenzione che andrebbe a pesare sul costo di gestione. Il KSD è stato così concepito con una tecnologia di serie che vede implementata e prolungata la durata massima di ciascuno dei componenti.

In primis, il KSD è dotato di un filtro dell’olio che conta un intervallo di manutenzione di 500 ore, rispetto alla media dei concorrenti di 250 ore. Oltre alla coppa dell’olio di 3,7 litri di serie, sono disponibili anche una coppa dell’olio potenziata di 5,3 litri e filtri dell’olio e del carburante pronti per intervalli di 1000 ore, per chi necessita di cicli di lavoro più impegnativi. Sempre di serie è la cinghia poli-V heavy duty che vanta una durata di 2000 ore, cioè fino a 4 volte superiore rispetto alla media delle sostituzioni di cinghia dei concorrenti. In aggiunta, i regolatori idraulici non necessitano di alcuna regolazione. Tutto questo è coperto dalla garanzia di 3 anni del KSD, che garantisce fino a 6000 ore di protezione.

Un sensore speciale

Con il KSD Kohler si è spinta oltre, e ha inserito come optional un sensore che permette di monitorare in tempo reale le condizioni dell’olio. L’OCM, Oil Condition Monitor, rileva e segnala la fine del ciclo di vita dell’olio in base alla viscosità e all’ossidazione, nonché la failure mode; si integra nel CANbus, nella centralina e nel display di bordo esistenti. In questo modo, permette di tenere le condizioni dell’olio sempre sotto controllo, ottimizzando la manutenzione e rendendola predittiva, riducendo anche i tempi di fermo macchina. Qualsiasi operatore potrà beneficiare delle significative riduzioni dei costi di gestione a lungo termine integrando il monitoraggio delle condizioni dell’olio nella propria strategia di manutenzione.

Tutto questo rende le applicazioni che montano il KSD estremamente produttive e con duty cycle più lunghi, oltre ad avere un costo di gestione più basso. Ma quando la manutenzione è necessaria, il KSD è in grado di stupire ancora. In Kohler, infatti, credono che la complessità possa trasformarsi in semplicità, e così hanno cercato di fare con la nuova gamma motori, che per facilitare ulteriormente la vita del cliente finale necessita solamente di 2 attrezzi per la manutenzione ordinaria: tutto ciò che serve è una chiave a nastro per rimuovere i filtri dell’olio e del gasolio, di uso comune e facile da reperire, e un attrezzo per la cinghia elastica per montare e rimuovere la cinghia della ventola dell’alternatore.

Funzioni smart

Accanto alle incredibili prestazioni e capacità del KSD, Kohler mette a supporto degli OEM e dei clienti finali anche due funzioni smart, che danno la possibilità di sviluppare o integrare funzioni quali prognostica, diagnostica, geolocalizzazione o monitoraggio remoto del motore.

Per controllare le prestazioni del motore, Kohler ha sviluppato KIRA, Kohler Integrated Remote Analytics, un’esperienza diagnostica completamente nuova e facile da usare. Grazie al collegamento via cavo direttamente al sistema, KIRA permette di eseguire diagnosi, flashing, report, e visionare la documentazione tecnica.

Accanto a KIRA, Kohler ha ideato anche un’applicazione di manutenzione gratuita per smartphone. KOHLER® CheckApp mette a disposizione dell’utilizzatore una libreria completa di manuali tecnici e video, e un programma di manutenzione personalizzato basato sull’utilizzo. Con CheckApp è inoltre possibile anche acquistare i ricambi direttamente dall’applicazione.

Arriva il sistema CONNECT di Manitowoc

Manitowoc prosegue i suoi interventi di espansione e investimento nei servizi di assistenza con il lancio di CONNECT, una nuova piattaforma digitale che sarà presentata in occasione del Bauma 2022. La soluzione consente il monitoraggio da remoto tramite un sistema basato su app che consente ai proprietari e agli operatori di esaminare i dati della gru, ricevere gli avvisi, scambiare i dati e molto altro ancora in tempo reale con la previsione di ulteriori funzionalità da aggiungere in futuro.

La versatile piattaforma CONNECT, grazie alle sue varie funzionalità, ottimizzerà la gestione del parco macchine, darà impulso alla sostenibilità, semplificherà le operazioni di assistenza e manutenzione per gli utenti e migliorerà la connettività delle gru grazie a un sistema intuitivo utilizzabile su smartphone, tablet e laptop.

Dirk Wolfsteller, vice presidente della divisione Post-vendita per Grove in Europa, ha dichiarato:

Il lancio di CONNECT segna la svolta di una nuova era digitale per i proprietari e gli operatori delle gru Manitowoc. Nel giro di pochi secondi gli utenti possono accedere a una serie di funzioni o dati relativi alla propria gru tramite la piattaforma basata su app. Possono analizzare le prestazioni, verificare gli indicatori di servizio, effettuare la diagnostica dei guasti e molto altro ancora. Il sistema offre l’accesso a informazioni dettagliate sulle gru, trasformando la resa, la sostenibilità e in ultima analisi la redditività legata ai loro investimenti.”

La nuova piattaforma verrà introdotta per gradi, inizialmente sulle gru a torre Potain e quindi sulle autogrù multistrada Grove. La Società prevede di aggiungere col tempo altri marchi e linee di prodotto. CONNECT offre un’esperienza utente ottimizzata, garantendo assistenza durante l’allestimento, semplificando gli interventi di manutenzione, fornendo sistemi di assistenza per la guida e molto altro ancora. I proprietari possono accedere ai servizi e ai dati in tempo reale con pochi tocchi sullo schermo.

Come funziona su Grove

Nel caso di Grove, CONNECT inizialmente sarà disponibile sulle autogrù multistrada GMK prodotte dal 2023. La piattaforma verrà offerta su tutti i nuovi modelli e disponibile per l’installazione come retrofit sulle gru dotate del Sistema di controllo CCS. Tra i vantaggi offerti figura la risoluzione dei problemi ottimizzata grazie alla disponibilità in tempo reale delle informazioni sulla gru. Questo consente ai tecnici di valutare rapidamente e da remoto lo stato della gru, con eventuali codici di errore visualizzati tramite l’app. Il team di assistenza da remoto può quindi eseguire l’analisi del problema di base e proporre potenziali soluzioni evitando i ritardi legati ai tempi di trasferta dei tecnici o dell’assistenza fisica in loco.

Anche la Business Intelligence è migliorata. Grazie alle informazioni dettagliate semplificate ed ampliate sull’utilizzo del parco macchine, i proprietari delle gru possono adeguare le proprie operazioni per trarre il massimo vantaggio dalle risorse o rafforzare i programmi di manutenzione preventiva. La possibilità di aiutare i clienti a soddisfare anche i propri obiettivi di sostenibilità costituisce un ulteriore vantaggio. Grazie alle funzionalità di CONNECT è possibile ridurre le trasferte in loco per il controllo delle gru in quanto aumenta il numero degli interventi effettuabili da remoto. Anche il miglioramento dell’accesso ai dati significa che gli eventuali interventi in loco sono ottimizzati. Infine, si riduce notevolmente la necessità di documentazione stampata poiché è possibile accedervi più facilmente in formato digitale.

Patrick Stelter, responsabile prodotti per tutte le autogrù multistrada di Manitowoc, ha spiegato: “Gli operatori delle gru Grove possono sfruttare il potere dei dati di CONNECT per migliorare la comprensione delle prestazioni e massimizzare il rendimento del loro investimento. Per molti dei nostri clienti, gli obiettivi aziendali nel complesso sono legati a questioni di sostenibilità, digitalizzazione e connettività. Grazie a CONNECT possono ora progredire verso il conseguimento di tali obiettivi e coglierne i frutti.”

Come funziona su Potain

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Nel caso delle gru a torre Potain, la soluzione CONNECT verrà offerta come opzione sulle nuove gru a rotazione alta e automontanti. Inoltre, può essere installata come retrofit su tutti i modelli dotati del Sistema di controllo gru (CCS). Grazie alle ampie funzionalità disponibili mediante CONNECT, Potain cesserà la produzione del suo strumento di diagnostica CraneSTAR Diag meno recente.

L’intuitiva soluzione CONNECT offre un’integrazione semplificata tra la diagnostica remota, l’analisi avanzata e la gestione del parco macchine per aiutare i proprietari ad incrementare in modo significativo l’utilizzo del parco macchine e al contempo i tempi di operatività. In cantiere, i tecnici e gli altri operatori, possono utilizzare il Wi-Fi locale per collegarsi alla gru tramite CONNECT. Questo consente loro di vedere facilmente il sistema operativo e di esaminare i dati delle prestazioni.

In futuro, Manitowoc prevede di abilitare CONNECT per l’integrazione nel modello BIM (Building Information Management) dei progetti e per consentire la creazione di gemelli digitali della gru. Questa funzionalità consentirà il miglioramento dell’ottimizzazione, della pianificazione del cantiere, del monitoraggio e del flusso del materiale nel cantiere, incrementando la velocità e la qualità di costruzione.

Così come per le gru GMK di Grove, i proprietari delle gru Potain con CONNECT possono godere di un tasso di utilizzo maggiore grazie a una migliore manutenzione preventiva. Anche gli obiettivi di sostenibilità dei clienti sono migliorati grazie al prolungamento della durata di esercizio delle gru che deriva da una gestione ottimizzata.

Xavier Claeys, direttore dell’innovazione digitale per le gru a torre Manitowoc, ha affermato: “CONNECT migliora il modo in cui le imprese e le società di noleggio utilizzeranno le gru a torre nei cantieri. La piattaforma migliora immediatamente l’esperienza dell’utente e apre un mondo di interessanti possibilità per il futuro. Ad esempio, i clienti possono confrontare l’uso previsto rispetto all’uso effettivo con il potenziale di riformulazione della modalità di gestione dei prezzi e dei modelli operativi. Queste informazioni dettagliate non erano assolutamente disponibili prima, e ci aspettiamo che trasformino in modo migliorativo il modo in cui i clienti si approcciano alla proprietà delle gru. Siamo entusiasti di presentare la nuova tecnologia al 2022.

Autovictor: sicurezza e formazione

La sicurezza è uno dei principi cardine di Autovictor e si ottiene attraverso la
formazione continua mirata alle più diverse tipologie di macchine per il
sollevamento. Sicurezza e Formazione non sono costi da inserire a bilancio, ma
generatori di valore aziendale.

Chiara Colombara

La sicurezza”, spiega l’ing. Chiara Colombara, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e di Responsabile Organizzazione Corsi di Formazione (ROC) presso Autovictor “è uno dei principi cardine dell’azienda: se si lavora bene, si lavora in sicurezza e se si lavora in sicurezza, si lavora bene. Oltre ad assolvere a tutti gli obblighi
previsti dalla normativa, ossia il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro del 2008, ci
impegniamo a garantire che ogni operatore lavori in condizioni di assoluta sicurezza, senza mettere a rischio la propria incolumità o la propria salute. Purtroppo (e aggiungo, sbagliando) spesso la sicurezza viene associata all’infinita burocrazia: dichiarazioni, documenti, pagine e pagine di normative a cui attenersi. Al contrario per Autovictor la sicurezza è impegnarsi per offrire il nostromigliore servizio, accettare nuove sfide nel nostro settore, senza azzardi. In sostanza la sicurezza non è un costo da inserire a bilancio, ma è un generatore di valore aziendale: Autovictor infatti è certificata ISO 45001 – lo standard internazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro – dunque possiede un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, una garanzia per i nostri operatori e per i clienti che si affidano al nostro servizio”.

La sicurezza si deve insegnare

Ma come si “insegna” la sicurezza? Cioè il personale come è indotto a lavorare in sicurezza?
Riprende l’ing. Colombara: “La sicurezza non si insegna solo mediante un corso di qualche ora davanti ad alcune slide; la si apprende sul campo e anche con l’esperienza. Gran parte del personale Autovictor è cresciuto con l’azienda e ha ormai un’esperienza pluriennale, non solo nell’ambito dei sollevamenti, ma anche per quanto riguarda la sicurezza. A esempio conosce l’importanza dell’uso dei DPI, che non vengono utilizzati solo perché esiste qualche deterrente o perché c’è il tecnico della sicurezza pronto a riprenderli. Inoltre in azienda spesso avvengono scambi di opinioni riguardo ciò che avviene in cantiere e questa condivisione penso sia un’ottima strategia per il nostro continuo miglioramento in ambito safety. Anche le eventuali problematiche vengono sempre affrontate in modo costruttivo e analizzate senza preconcetti. In pratica si deve capire come è scaturito l’errore, se per distrazione o negligenza, oppure se, da parte di chi deve trasmettere il valore sicurezza, c’è stata una mancanza di comunicazione o di formazione. Allo stesso tempo se un collaboratore effettua il lavoro ad hoc, gliene viene riconosciuto il valore”.

L’importanza dei DPI

Un argomento fondamentale è l’utilizzo dei DPI (caschetto, abbigliamento protettivo a maniche lunghe, eccetera) che, soprattutto con l’avanzare della bella stagione e del caldo, spesso risultano particolarmente indigesti. Anche in questo caso la visione di Chiara Colombara è estremamente razionale e pratica: “Tutti i nostri collaboratori sanno quanto sia importante utilizzare i DPI, dunque non è necessario che ci sia il controllore della sicurezza pronto a riprenderli, anzi, spesso il miglior modo per far indossare i DPI è semplicemente dare il buon esempio in cantiere. I responsabili e i diretti superiori devono infatti essere sempre ineccepibili sotto questo profilo. Del resto la mia precedente esperienza lavorativa, sempre in ambito sicurezza, mi ha insegnato come l’iperprotezione e l’obbligare i lavoratori a indossare DPI non strettamente necessari, induca a non utilizzare anche quelli fondamentali, con una conseguente maggiore probabilità di danno più grave in caso di incidente”.

Strategie di prevenzione

In quest’ambito appare imprescindibile l’analisi degli incidenti accaduti nel settore di appartenenza.
Infatti è certamente istruttivo che le aziende della stessa categoria si confrontino e condividano le diverse problematiche. “A livello interno”, continua l’ing. Colombara, “è fondamentale analizzare anche tutti i nostri mancati incidenti – i cosiddetti near miss – per andare a ricercare la causa che poteva scatenare l’incidente, ma che per qualche motivo, fortuna o altro, non lo ha fatto. Avere near miss in azienda non significa lavorare male o non in sicurezza. Anzi, la valutazione dei rischi è un processo dinamico e continuo, e individuare i mancati incidenti significa essere attenti alla sicurezza, ricercare ciò che può aiutarci a migliorare e prevenire ogni situazione di rischio”.

La formazione in Autovictor

La sicurezza presuppone una continua attività di formazione. “In Autovictor”, riprende Chiara Colombara, “La formazione di tutti i lavoratori avviene mediante le sessioni formative obbligatorie e previste dal decreto 81/08 e mediante le informative e l’addestramento continui. Anche per l’abilitazione all’utilizzo delle attrezzature di lavoro prevediamo, oltre alla formazione specifica (obbligatoria e prevista dall’accordo Stato regioni del 2012), anche un periodo di affiancamento e di addestramento con i colleghi più esperti, in modo che i nostri nuovi operatori conoscano a pieno le caratteristiche, le funzionalità e le modalità di utilizzo in sicurezza di ciascuna macchina”.
A tale proposito vale la pena sottolineare come Autovictor sia un organismo di Formazione
Accreditato dalla regione Piemonte. L’azienda dispone di un’aula corsi dove vengono svolte tutte le attività formative, sia per i dipendenti Autovictor, sia per ogni cliente che abbia la necessità di essere formato e abilitato all’utilizzo dei mezzi di sollevamento. Grazie al vasto parco macchine di Autovictor e all’ampio piazzale della sede, è possibile, durante la parte pratica del corso, testare diverse macchine della stessa tipologia, mettendole a confronto. I docenti sono tutti professionisti con grande esperienza nell’ambito dei sollevamenti e della formazione.
La società può organizzare corsi (anche di aggiornamento) per molteplici attrezzature di
sollevamento, quali:

• Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) con e senza stabilizzatori;

• Gru mobili con braccio telescopico e falcone fisso o brandeggiabile;
• Gru per autocarro;

• Carrelli industriali semoventi;
• Sollevatori a braccio telescopico fisso o rotativo.
Autovictor offre la possibilità anche di corsi per lavori in quota, per l’utilizzo delle imbracature di sicurezza, dispositivi fondamentali per la sicurezza di chi svolga attività oltre i 2 m di altezza.