Pale gommate

Montagne di soia per le pale Volvo CE

The Volvos at work.Il porto di San Lorenzo, vicino a Rosario,  è uno dei più trafficati dell’Argentina per quanto riguarda la movimentazione di derrate alimentari. Le compagnie di spedizione impiegano circa 1000 persone che lavoravo incessantemente per 24 ore al giorno. Herme Juàrez presidente della Cooperativa Generale dei lavoratori del porto dal 1996, è fermamente convinto che solo impiegando macchine di elevata qualità sia possibile caricare e scaricare velocemente le navi e quindi ha deciso di investire il 10 pale gommate L70C di Volvo CE.

FridayStory2015_February13_3.tifPrima di questo acquisto ci volevano 20 giorni per caricare 56.000 tonnellate, ora si impiegano 72 ore, grazie a queste macchine che con la loro benna di 7 metri cubi di capacità si aggiungono alle 69  Volvo già di proprietà della Cooperativa: oggi la stessa nave può essere caricata in circa un giorno con macchine che movimentano circa 800 tonnellate all’ora.

L’anno scorso la Cooperativa ha caricato complessivamente 6,3 milioni di tonnellate di materiale, una cifra record. Ed è talmente soddisfatta di queste prestazioni che alla consueta cerimonia augurale di fine anno partecipa sempre anche una pala Volvo L90, con la benna riempita di spumeggiante champagne.

The Volvos at work.“E’ un privilegio lavorare con la Cooperativa”, ha affermato Gustavo  Casas, manager Volvo CE  in Argentina e Uruguay. “Visione e responsabilizzazione dei lavoratori, insieme alla scelta giusta delle macchine da utilizzare fanno di questa società un esempio di razionalizzazione ottimale del parco”.

Uno dei lavori in cui sono impegnate 4 pale gommate è quello di caricare farina di soia stoccata in sili che ne possono contenere 180.000 tonnellate l’uno, in montagne di 40 metri. Un lavoro complesso e per certi versi pericoloso visto che si possono creare vere e proprie valanghe di farina, dannose per uomini e macchine. In ogni caso grazie all’adozione di queste pale l’incidenza degli incidenti è stata ridotta del 95%. Anche perché le macchine, grazie a un jib posto nella parte anteriore, non sono costrette a lavorare troppo vicino alla massa di farina.

La prossima mossa sarà quella di aggiungere alla flotta alcune L120 con benna da 12 metri cubi, sempre che i nastri convogliatori siano all’altezza del compito!