Al lavoro

Liebherr, what else?

articolo di Marco Giussani

In una cava di Brescia abbiamo visto all’opera un nuovo escavatore cingolato Liebherr R 924, ultimo arrivato nella flotta di Orione Costruzioni, impresa fedelissima al marchio tedesco scelto per la qualità delle sue macchine e per l’ottimo rapporto instaurato con la sede italiana di Lallio.

Abbiamo preso in prestito le parole di George Clooney recitate in un famoso spot per sintetizzare il rapporto tra Orione Costruzioni e Liebherr, una partnership che prosegue da oltre trent’anni all’insegna non solo della qualità delle macchine del costruttore tedesco, ma anche per la collaborazione – in fase di vendita, ma soprattutto di post-vendita – con i professionisti che operano nella sede di Lallio, in provincia di Bergamo.

Un rapporto speciale

Alberto Bonara, titolare di Orione Costruzioni, con Simone Beretta, funzionario di vendita di Liebherr-EMtec Italia Spa

Orione Costruzioni, con sede a Rodengo Saiano (Bs), opera in ambito industriale, in particolare nella realizzazione di capannoni e delle relative urbanizzazioni compresa la pavimentazione stradale, cui si aggiungono sporadici lavori edili civili. Queste attività sono completate dal recupero e la commercializzazione di inerti, provenienti da due cave di proprietà: una in asciutto (a Paderno Franciacorta, dove abbiamo visto all’opera il 924) e la seconda in acqua (a Ghedi, sempre in provincia di Brescia). Il parco macchine è composto da otto escavatori cingolati da 50 a 400 q, cui si aggiungono un escavatore gommato, varie pale gommate, miniescavatori, betoniere autocaricanti e un rullo. Circa 30 macchine a disposizione di un organico di 20 addetti (otto dei quali operatori), cui si aggiungono vari artigiani di supporto per affrontare i picchi di lavoro.

Scorrendo la flotta dell’impresa bresciana – che ha 15 anni di storia, ma affonda le proprie radici nella cinquantennale esperienza del Gruppo Bonara – si nota come molte macchine siano a marchio Liebherr, in virtù di un rapporto nato oltre 35 anni fa, che testimonia l’affezione per il marchio da parte della società bresciana e, soprattutto, la fiducia nella qualità dei prodotti tedeschi. In sostanza nel Gruppo Bonara prima e in Orione Costruzioni poi hanno fatto la loro presenza gran parte degli escavatori prodotti da Liebherr dalla seconda metà degli anni Settanta a oggi. «Per noi la qualità delle macchine è sempre stata fondamentale – afferma Alberto Bonara, titolare di Orione Costruzioni – e le macchine Liebherr ci sono sempre piaciute. Un apprezzamento che non si limita agli escavatori, ma comprende le pale gommate idrostatiche: la nostra 580 ha alle spalle 24.000 ore ma garantisce ancora ottimi risultati a livello di produttività».

R 924: una scelta azzeccata

Acquistato nel dicembre del 2012, il 924 completa una parco macchine in cui il marchio Liebherr appare assoluto protagonista. «La scelta Liebherr – continua Bonara – è spesso dipesa anche dai consumi. A parte poche eccezioni, in cui i consumi si allineano agli altri marchi, in genere con le macchine Liebherr risultano più ridotti. E il nuovo R 924 non fa eccezione. Anzi! Lavorando quasi a pieno regime siamo sempre attorno ai 15-17 litri/ora. Ma a parte questo aspetto, comunque da non sottovalutare, si tratta di una macchina evoluta sia per quanto concerne il comfort della cabina, che è più spaziosa e presenta un sistema completo touch screen, comodo e molto intuitivo, sia sul versante della rumorosità che è praticamente sparita in cabina e molto ridotta anche all’esterno».

Quando si trova in cava la macchina è adibita al carico degli autocarri, altrimenti viene utilizzata per scavi, sbancamenti, scavo di plinti, in sostanza un lavoro di produzione decisamente impegnativo. «Per la movimentazione di materiali leggeri (terra o materiali di peso specifico comunque non elevato) – prosegue il titolare di Orione Costruzioni – adottiamo un’attrezzatura TreviBenne da circa 2 m3, in quanto a mio avviso la benna originale è sottodimensionata rispetto alla forza dell’escavatore. Ovviamente nella roccia è opportuno adottare la benna Liebherr, ma negli altri casi si può osare qualcosa di più perché a livello di potenza la macchina ne ha davvero tanta. Niente da dire neppure per quanto riguarda la stabilità: è ben bilanciata e più zavorrata rispetto al modello precedente. Poi è migliorata tantissimo a livello di sensibilità, le leve di comando sono molto più precise e si riescono a portare a termine anche lavori particolarmente delicati».

La macchina di Orione Costruzioni prevede un allestimento standard comprendente: monoblocco, attacco rapido idraulico, impianto martello e pinza, telecamera posteriore e LiDat. Quest’ultimo è il sistema di trasmissione dati messo a punto da Liebherr che consente, attraverso un unico canale di accesso, di gestire un intero parco macchine. Il LiDat consente di ottenere rapporti quotidiani dettagliati sulla flotta grazie a un portale internet specificatamente dedicato; funge da localizzatore delle macchine e può delimitare precise aree di servizio e fasce orarie d’impiego consentendo un più efficace controllo. Infine permette una trasmissione dati aggiornata, anche più volte nel corso della giornata. In sostanza, previa autorizzazione del cliente, i tecnici Liebherr possono monitorare la macchina durante tutte le fasi di lavoro e vedere in tempo reale come viene utilizzata la macchina, i consumi e gli eventuali allarmi. Parametri sempre a disposizione del cliente che può seguire la macchina minuto per minuto.

Uno sguardo tecnico

Con un peso operativo compreso tra le 23,5 e le 27,6 t a seconda delle versioni, l’escavatore cingolato Liebherr R 924 beneficia di un motore, silenzioso e conforme alle normative Tier 4i, concepito dal costruttore appositamente per una macchina movimento terra e in grado di sviluppare 115 kW (157 CV) di potenza massima. Dotato del sistema di iniezione Common Rail sviluppato da Liebherr, per il quale i tecnici tedeschi garantiscono perdite di carico tre volte inferiori rispetto ai Common Rail di tipo convenzionale, il motore D 934 A7, 4 cilindri in linea, presenta, al fine di risparmiare carburante, il passaggio automatico del regime al minimo e la sovralimentazione a doppio stadio che incrementa la potenza ai bassi regimi.

A livello di impianto idraulico il nuovo R 924 beneficia del cosiddetto Positiv Control con due circuiti indipendenti in grado di soddisfare le reali esigenze operative, grazie a una gestione intelligente di tutti i parametri di funzionamento captati da appositi sensori posti nei punti strategici della macchina. Un sistema che, in sostanza, permette una riduzione dei tempi di ciclo e una migliore precisione e fluidità di lavoro dell’escavatore. Grazie ai due circuiti idraulici separati le portate delle pompe (due unità Liebherr a portata variabile da 214 l/min.) possono essere unite o disgiunte secondo le esigenze consentendo la massima efficienza e lo sfruttamento ottimale dell’energia. Vale la pena di menzionare anche il sistema Tool Control che permette di preimpostare 10 coppie di valori (pressione e portata) per la gestione delle attrezzature.

La flessibilità operativa è inoltre garantita dalla possibilità di utilizzare quattro modalità di lavoro. Modo E (Economia): per ridurre al massimo i consumi di gasolio e l’impatto ambientale; raccomandato per condizioni lavorative da leggere a medie. Modo P (Potenza): per disporre di elevate capacità di escavazione anche nelle applicazioni più gravose. Modo S (Sensibilità): per lavori di elevata precisione e per operazioni di carico in cui è richiesta particolare accuratezza. Modo P+ (Massima Potenza): per ottenere i più elevati livelli di potenza, per applicazioni ultragravose e particolarmente difficili.

L’escavatore R 924 può essere allestito con bilancieri e bracci di varie tipologie e lunghezze, raddrizzati, triplici o deporté. Le potenzialità della macchina possono essere ulteriormente ampliate attraverso la gamma degli accessori opzionali e il sistema per l’innesto delle tubazioni Likufix, che consente di passare da un attrezzo all’altro in pochi secondi. L’R 924 offre una forza di strappo alla benna di 178 kN e una forza di penetrazione del bilanciere di 132 kN. La macchina prevede il sistema di ingrassaggio completamente automatizzato.

La cabina: comfort e sicurezza

Il nuovo R 924 è dotato di una cabina con struttura di sicurezza ROPS, montata su supporti elastici, insonorizzata e con vetro stratificato tinteggiato. Il parabrezza è parzialmente o totalmente scorrevole sotto il tetto, che beneficia di due fari di lavoro integrati. La porta ha il finestrino scorrevole, mentre sono presenti connettore 12 V, portaoggetti supplementari, lunchbox e portabottiglie. Il sedile Liebherr-Comfort è a sospensione pneumatica con regolazione automatica del peso, ammortizzazione verticale e, in optional, anche orizzontale. Sedile e braccioli sono regolabili separatamente e in combinazione, mentre il riscaldamento sedile è di serie. La pressione acustica all’interno della cabina è stata ridotta a 72 dB

L’insieme dei comandi è stato concepito in modo tale da permettere una più intuitiva e precisa conduzione della macchina. Le console sulle quali sono posizionati i comandi e i manipolatori sono solidali al sedile per conferire maggiore comfort all’operatore e una maggiore precisione nei movimenti. I comandi sono ergonomici e di tipo proporzionale, mentre i manipolatori, molto sensibili, prevedono il rilevatore di prossimità (in grado di rilevare l’avvicinarsi della mano dell’operatore) per una sempre maggiore reattività.

Nel contrappeso è stata integrata la telecamera per la visione dell’area di lavoro posteriore. Lo schermo Touch-Screen a colori ad alta risoluzione da 7’’ consente all’operatore di avere una visibilità perfetta e di eseguire ogni operazione nelle massime condizioni di sicurezza.

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https://www.macchinedilinews.it/liebherr-what-else/escavatore_cingolato_r_924/

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