JCB: 45 milioni di sterline per la novità a sei cilindri

Il Bauma è appena passato eppure JCB fa di nuovo l’en-plein di novità confermandosi una delle aziende più frizzanti e propositive del momento.

Nel corso del World Press Event tenutosi il 5 e 6 giugno scorsi negli Headquarters di Rocester, è stato annunciato l’investimento di 45 milioni di sterline finalizzato alla produzione di motori diesel a sei cilindri con la presentazione live del nuovo motore JCB Dieselmax 672.

JCB aveva esordito in sordina come costruttore di motori e, da vera e propria “new entry” del settore, è diventata in soli otto anni uno dei principali produttori al mondo grazie a una solida reputazione costruita a piccoli passi con innovazioni mirate al risparmio di carburante.

Il primo motore JCB uscì dalla linea di produzione nel Regno Unito a novembre 2004; da quel momento in poi, la produzione è stata estesa anche alla sede centrale di JCB India a Ballabgarh, dove il primo motore è stato prodotto nel 2011. Ad oggi sono stati fabbricati nel mondo oltre 250.000 motori JCB a 4 cilindri con livelli di affidabilità eccellenti e addirittura al di sopra delle aspettative del costruttore.

Il nuovo motore a 6 cilindri, che rappresenta un investimento di circa 45 milioni di sterline, entrerà in produzione a pieno ritmo entro la fine dell’anno, e grazie al suo lancio verranno creati inizialmente più di 50 nuovi posti di lavoro.

Il presidente di JCB, Sir Anthony Bamford, ha dichiarato: “In un tempo relativamente breve siamo diventati uno dei principali produttori di motori, e oggi oltre il 70% delle macchine JCB monta i motori che costruiamo. Il passaggio alla produzione del motore a 6 cilindri rappresenta un evento storico per l’azienda, nonché la naturale evoluzione del nostro business. L’obiettivo è definire nuovi standard in termini di prestazioni e risparmio di carburante”.

Grande sorpresa alla presentazione del nuovo JCB Dieselmax 672 che si basa sul noto motore Dieselmax a quattro cilindri da 4,8 litri di JCB.

La ovvia razionalizzazione produttiva e progettuale prevede infatti che le piattaforme di questi due motori presentino numerose parti in comune. In produzione da oltre otto anni e con numerosi casi in tutto il mondo che testimoniano un funzionamento affidabile dopo più di 20.000 ore di servizio, il motore Dieselmax si caratterizza per il controllo elettronico, l’iniezione common rail Delphi e il turbocompressore a geometria fissa.

L’apprezzabile filosofia JCB è stata sempre di puntare alla massima semplicità di funzionamento pur garantendo la rispondenza ai parametri normativi riguardo le emissioni inquinanti.

Le cilindrate e le potenze elevate sono il primo scoglio da affrontare quando si interviene per la limitazione dei fattori inquinanti e gli obiettivi di JCB sono da sempre chiari.

Non è quindi un caso se inizialmente il motore Dieselmax 672 sarà prodotto per soddisfare i requisiti della normativa Stage II in materia di emissioni per i mercati in crescita come Russia, Brasile e Cina. In questi paesi il motore verrà montato prima sull’escavatore cingolato JCB JS360 e col tempo verrà utilizzato anche su altre macchine.

Il motore a sei cilindri sarà offerto in motorizzazioni da 140 kW (188 CV), 165 kW (221 CV), 190 kW (255 CV) e 225 kW (302 CV). La coppia massima erogata è molto elevata, pari a 1.200 Nm.

Si tratta di numeri che consentirebbero la sostanziale copertura della attuale gamma JCB mirando con ambizione verso l’alto.

Con il Dieselmax 672, JCB ha realizzato un motore incredibilmente efficiente che consente di risparmiare fino all’8% di carburante in più rispetto ai precedenti motori della gamma di escavatori JS. Nei test condotti, il motore da 7,2 litri ha fatto registrare un consumo specifico di carburante di soli 189 g/kWh, pur garantendo prestazioni eccellenti e una risposta rapida alle sollecitazioni dell’operatore.

Il motore a sei cilindri verrà fabbricato su una linea dedicata presso il moderno stabilimento di JCB Power Systems nel Derbyshire (Regno Unito), che è stato costruito appositamente. In sviluppo da oltre due anni, i motori hanno già completato più di 50.000 ore di test, 30.000 delle quali su macchine utilizzate sul campo.

I motori Dieselmax hanno intervalli di manutenzione di 500 ore e consentono quindi di mantenere bassi i costi operativi e ottimizzare i tempi di attività per i clienti. I motori verranno anche offerti nell’ambito della gamma di prodotti OEM dell’azienda per l’uso in macchine non prodotte da JCB.

“Il motore Dieselmax 672 a sei cilindri è l’ultima espressione della nostra filosofia di progettazione dei motori Dieselmax”, ha commentato Alan Tolley, direttore dei programmi di sviluppo motori di JCB Power Systems.

“Grazie a un’innovativa progettazione dei motori e allo sviluppo tecnologico abbiamo costruito un motore affidabile, di lunga durata e dai consumi ridotti che verrà installato sulle nostre macchine più grandi in molti mercati su scala globale”.

Una vitalità progettuale di JCB nel settore dei motori che risale al 2006 quando due motori Dieselmax a quattro cilindri sono stati montati sulla vettura JCB Dieselmax che ha stabilito il record mondiale di velocità terrestre di 563 km/h sulle Bonneville Salt Flats, negli Stati Uniti.

Il know-how che ha permesso il raggiungimento di tale record è alla base dello sviluppo di questo modello altamente efficiente che va ad aggiungersi alla famiglia di motori JCB.

Alla luce dei nuovi modelli presentati da JCB e che tendono in modo ineludibile ad allargare la gamma di macchine puntando verso l’alto, questo nuovo motore è la logica conseguenza di un programma industriale molto chiaro e che porta JCB a consolidare ancora di più la propria posizione sul mercato.