Sicurezza

Giornata Mondiale della Sicurezza sul lavoro

Crediti: Despe

Il 28 aprile l’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) celebra la giornata mondiale  per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, per promuovere, a livello mondiale, la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Questa campagna internazionale di informazione intende puntare i riflettori sui nuovi sviluppi in tema di salute e di sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione al numero tuttora elevato degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e delle morti bianche, in tutto il mondo.

L’edilizia continua a pagare un alto tributo in vite umane : nel 2019, soltanto a Milano, sono stati 19 i lenzuoli bianchi stesi nei cantieri.

Il cantiere si conferma quindi come un ambito ad alto rischio infortunistico. E se nell’ultimo quinquennio i casi mortali sono stati in calo del 40% sono ancora tanti gli episodi che si registrano sul luogo di lavoro: oltre il 43% degli infortuni avviene per perdita di controllo totale o parziale di una macchina, di un mezzo di trasporto/attrezzatura di movimentazione, di un utensile a mano o oggetto (22,6%) e per scivolamento o inciampamento con caduta di persona (20,7%). In oltre il 90% dei casi questi infortuni hanno provocato contusioni (24,6%), lussazioni (23,8%), ferite (23,7%) e fratture (19,4%). Al link i dati INAIL aggiornati al primo trimestre 2021.

Qualcosa sta cambiando

Crediti: Corriere della Sera

E’ chiaro che occorre costruire una cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro. Percorso non facile e, soprattutto, non immediato. Che implica non solo il rafforzamento dei sistemi nazionali di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) ma anche l’adozione di best practice individuali. E’ quello che sta facendo per esempio Lendlease, il colosso australiano che sta trasformando l’area ex Expo attraverso il progetto MIND (Milano Innovation District) e che ha adottato all’interno dei cantieri che sta gestendo, alcune iniziative per potenziare la sicurezza. Per esempio il cosiddetto “Safe Start“: ogni mattina, prima di cominciare i lavori, il responsabile di ciascuna squadra riunisce gli operai e illustra il programma e i rischi nascosti in ogni gesto e riepiloga le norme da seguire per lavorare in sicurezza.

Per la sicurezza investiamo almeno il 5 per cento di ciascun appalto, contro una media italiana del 2 per cento, ha dichiarato al Corriere della Sera  Pierpaolo Lattanzi, safety manager che partecipa a tempo pieno alla progettazione della sicurezza, “con l’obiettivo dell’eliminazione più che della riduzione del rischio“.

Fanno parte di questa strategia i cancelli di accesso “segregato” per separare le diverse aree del cantiere da quelle in cui si muovono automezzi, gru o macchine operatrici. E anche  gruppi Whatsapp per un continuo scambio di informazioni e un database su tutti gli eventi, cioè anche sugli incidenti mancati, per studiare il possibile punto debole di ogni situazione.

Una giornata importante

Oggi, Giornata mondiale della Sicurezza e salute sul lavoro, Lendlease lancia l’iniziativa “Build Safe in Mind”, rivolta a tutte le imprese. Ma Cgil, Cisl e Uil vanno oltre: “A partire dal protocollo Expo sulla sicurezza vogliamo creare un modello di welfare per tutti i lavoratori che si troveranno nell’area MIND” — ha affermato Giovani Minali, della Cgil regionale — “per dare tutele a tutti, a prescindere dal settore e dal rapporto di lavoro“.

Sì, forse qualcosa sta cambiando. E ci auguriamo che questa Giornata mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro sia davvero l’occasione per proporre e adottare un nuovo modello di business che faccia della tutela di tutti i lavoratori un obiettivo irrinunciabile. Bisognerà avere visione, investire nella prevenzione e nella formazione, utilizzare i nuovi strumenti informatici che la tecnologia mette a disposizione, coinvolgere tutti gli attori della filiera, ripensare i processi produttivi. Ci vorrà tempo ma si tratta di una conquista doverosa e possibile. Anche in cantiere.