Elettrificazione

Energya K42E di Cifa: un ecostistema elettrico

di Elena Gualtieri

Elettrificazione. Sostenibilità. Difesa dell’ecosistema. La proposta di Cifa va oltre la gamma e guarda al futuro.

Era all’edizione 2013 del Bauma che Cifa presentò la prima betoniera elettrica Energya dotata di batterie ricaricabili montata su camion diesel, mostrando per la prima volta nel mondo del calcestruzzo una macchina a energia elettrica a emissioni zero. Negli anni successivi, questa tecnologia che era una novità si è perfezionata e consolidata, tanto da essere oggi presente nei cantieri delle principali città europee, grazie ai suoi numerosi vantaggi: emissioni CO2 azzerate, consumo del carburante ridotto, rumore pari a zero.

Nelle betoniere Energya le funzioni di rotazione del tamburo sono azionate dal motore elettrico che riceve energia da una batteria al litio e – in caso di necessità – può riceverla anche dal motore del camion diesel. I modelli Energya possono essere montati anche su camion a gas o elettrici per un mezzo al 100% green.

Bauma 2016 e 2019 furono teatro del lancio di due nuove macchine elettriche: rispettivamente la pompa spritz CSSE e la betonpompa MK28E, quest’ultima presente anche quest’anno al Bauma, insieme alla nuova pompa e alla betoniera montata su camion Scania anch’esso elettrico.

È ora la volta dell’ Energya K42E, la pompa autocarrata 100% elettrica presentata allo scorso Bauma, che si inserisce nella prima e unica gamma elettrica nel settore del calcestruzzo, basata su elettrificazione, automazione e connettività.

Più di una gamma, un ecosistema

Il nuovo modello K42E va a completare la gamma ecosostenibile di Cifa, la prima e sola nel settore del calcestruzzo, coerentemente con il motto “più di una gamma, un ecosistema”. L’obiettivo è azzerare le emissioni di CO2 e l’inquinamento acustico in tutta la filiera, dal trasporto alla posa del calcestruzzo, espandendo le possibilità di impiego dei veicoli in zone e cantieri con restrizioni. Energya K42E è una pompa la cui peculiarità è quella di lavorare sempre in modalità elettrica al 100% grazie all’ausilio di una batteria.

Davide Cipolla

Davide Cipolla, CEO di Cifa ha commentato: “Il brand Energya è stato fin dagli esordi nel 2013 una rivoluzione nel settore, anticipando temi ora attuali come l’importanza dell’elettrificazione per la sostenibilità, l’automazione e la connettività, queste ultime diventate prerogative di tutte le macchine Cifa – tramite la digitalizzazione dei sistemi di gestione e il monitoraggio da remoto (Cifa Vista). Siamo orgogliosi di essere stati gli apripista in un settore tradizionale come quello del calcestruzzo, che sta prendendo coscienza sulle necessità di cambiare per adattarsi a un mondo che per forza di cose richiederà un’evoluzione. Il settore ha tre strade da poter percorrere al fine di raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030: introduzione di materiali e processi a basso impatto, durabilità delle attrezzature e riduzione delle emissioni CO2 in cantiere. Cifa è sulla strada giusta da anni, e con Energya K42E ha fatto un ulteriore passo.”

Caratteristica unica della gamma Carbotech, è una soluzione intelligente per ottimizzare il peso della macchina senza ridurre robustezza e affidabilità. Come tutti i modelli della serie, anche Energya K42E si distingue per il design ispirato alle forme dell’aeronautica e che unisce funzionalità e robustezza. Il team internazionale di designer che ha creato la gamma Energya ha puntato sull’essenzialità e il rigore delle forme che esaltano l’utilizzo di materiali speciali e le soluzioni ad alta tecnologia. Il tutto con il gusto made in Italy.

Ecco come funziona la K42E

La K42E è dotata di un sistema all’avanguardia che sfrutta la potenza del pacco batteria da 30 ampere-ora, per alimentare due motori elettrici Rexroth: il primo che aziona la pompa idraulica per muovere il braccio e aprire gli stabilizzatori; il secondo dedicato invece all’azionamento del gruppo pompante (a circuito chiuso da 160 m3/h a 80 bar) e degli altri servizi. Nel caso il lavoro richiedesse una prestazione maggiore della carica disponibile, la nuova pompa Energya può essere collegata direttamente a una presa elettrica del cantiere: il sistema escluderà le batterie alimentando direttamente i motori elettrici (il cavo per l’alimentazione da 40 metri è compreso). In questo modo il lavoro continuerà sempre con il motore diesel del camion spento e pertanto senza emettere gas di scarico e rumore. Un sistema di emergenza permette, in caso di assoluta mancanza di fonti elettriche, di collegare la K42E alle prese di forza del camion per utilizzarne il motore al fine di completare il lavoro e richiudere braccio e stabilizzatori. La ricarica è veloce e semplice e il caricabatteria integrato è compatibile con il sistema a 220 volt. La pompa Energya K42E è allestita con il top delle soluzioni Cifa a livello tecnologico, è infatti dotata di Smartronic® Gold che comprende il sistema di controllo della stabilità avanzato (ASC) e il sistema assistito per l’apertura del braccio in base alla stabilizzazione (MBE).

Dedicato all’Underground

Cifa al Bauma ha anche presentato la sua nuova gamma di macchine per calcestruzzo proiettato (spritz e betoniere) destinate alle gallerie, un settore decisamente differente rispetto ai classici cantieri edili e al quale Cifa ha dedicato un team di sviluppo, produzione, vendita e after sales rivolto a betoniere e pompe per calcestruzzo proiettato.

Proprio la “natura” è la fonte d’ispirazione della gamma Underground, i cui modelli portano il nome di animali a loro analoghi per caratteristiche fisiche o comportamentali. “Inspired by nature” è lo slogan che descrive l’origine dei nomi e non solo; infatti, questa ispirazione vuole anche essere aspirazione per Cifa: la natura è l’elemento a cui tendere durante la progettazione delle macchine: eco-friendly, capaci di rispettare l’ambiente e le persone, in grado di trasformare il cantiere sotterraneo (notoriamente poco salubre) in un ecosistema sostenibile.

Il primo passo verso un modello di business sostenibile è la creazione di macchine intelligenti, che aiutino a ottimizzare il consumo di risorse, frutto di una visione olistica che guarda l’impatto complessivo di ogni attività e non solo le prestazioni della singola macchina. Secondo quest’ottica, quindi, Cifa ha presentato l’ultima novità underground, il Mamba. Uno spritz progettato per garantire maggiore produttività, condizioni di lavoro sicure e – soprattutto – più facili per l’operatore, avendo come obiettivo la completa automatizzazione. Questa sarà possibile grazie alla presenza a bordo del dispositivo di scansione laser che permette di misurare la geometria del tunnel prima e dopo l’applicazione per fornire informazioni sullo spessore medio dello strato di calcestruzzo proiettato applicato. Tutti i dati raccolti serviranno in futuro per capire dove e quanto spritzare, fino ad arrivare a una completa digitalizzazione del tunnel integrata con il metodo BIM (Building Information Modeling). Oltre al nuovo Mamba, la gamma si compone di differenti modelli di spritz (Elk, Dingo, Rhino e Mantis) e betoniere (Coguaro e Myria) con dimensioni e caratteristiche differenti a seconda delle applicazioni, sempre personalizzabili per rispondere alle esigenze dei singoli progetti.

Guardare oltre la gamma

Marco Polastri

Cifa Underground rappresenta certamente una gamma, ma è soprattutto una divisione aziendale, come spiega Marco Polastri – Sales, Aftersales & Marketing Director:

Il mercato dell’underground ha dinamiche del tutto inedite rispetto al settore edile classico, riguarda le grandi commissioni di appalto; molto spesso la domanda proviene dai contractor e quindi le attrezzature richieste devono essere adattabili ai singoli progetti, lo stesso ciclo di vendita prevede tempistiche di lungo periodo e il supporto prodotto dev’essere in grado di garantire costantemente la massima affidabilità delle macchine. Per questo la creazione di una business unit specifica ha permesso di organizzare un team specializzato per lo sviluppo, la vendita e il post-vendita di un range di prodotti di nuova generazione e contemporaneamente forte della storia di Cifa dalla progettazione all’assistenza di macchine per gallerie e miniere lunga quarant’anni.”

Ancora Davide Cipolla, CEO di Cifa:

Nel mondo del tunneling, i produttori delle macchine devono collaborare nella creazione di un cantiere sostenibile all’interno di un ambiente già molto sfidante – le gallerie sono ambienti chiusi, con scarsa areazione – progettando macchine intelligenti, in grado di utilizzare i dati per aumentare l’efficienza, sfruttare l’energia elettrica per azzerare le emissioni e la tecnologia per facilitare sempre di più il lavoro degli operatori. Cifa Underground è una divisione aziendale con un team di professionisti dedicato, con un approccio che punta alla realizzazione di macchine automatizzate e full-electric.

Un abbinamento elettrico

Al Bauma abbiamo anche potuto vedere una betoniera Energya elettrica montata su un veicolo Scania 25 P BEV e alimentata da un potente Scania 25 P in versione XT con telaio 6×2*4. Soluzioni come queste, con massa totale a terra di 28 tonnellate, sono ideali per le operazioni urbane in cui sono richieste autonomia, manovrabilità e capacità di carico in combinazione con zero emissioni.

I trasporti sostenibili e privi di emissioni stanno diventando sempre più importanti per il settore delle costruzioni“, afferma Marco Polastri. “Questo veicolo è un ottimo esempio di come noi e Scania, in una stretta collaborazione, possiamo produrre senza sforzo soluzioni avanzate prive di fossili praticamente “out of the box”, sulla base di ciò che abbiamo già nei nostri rispettivi portafogli“.

Questo è un altro ottimo esempio di come i BEV si stiano affermando nelle applicazioni urbane in cui le loro caratteristiche possono dare loro un netto vantaggio rispetto ai camion convenzionali“, afferma Fredrik Allard, Senior Vice President, Head of Electrification di Scania. “Questo camion XT con il suo e-mixer intelligente Cifa può fornire 7 m cubi di calcestruzzo con zero emissioni e senza rumore“.

Il veicolo è alimentato tramite dalla presa di forza elettrica e in una tipica giornata lavorativa, quando il camion percorrerà tra i 120 e i 200 km, saranno necessari circa 30 kWh per far funzionare il miscelatore stesso, azionato da un motore elettrico da 650V + inverter (entrambi raffreddati da una specifica pompa dell’acqua + circuito refrigerante dello scambiatore di calore), e la soluzione include anche dispositivi ausiliari a 24V e un serbatoio di acqua pressurizzata.

Lo Scania 25 P XT bianco monta una cabina CP 17 day, con una distanza tra gli assi di 4.350 mm e un assale sterzante elettrico, offre un’eccellente manovrabilità in aree anguste e strette come i cantieri urbani.

La capacità della batteria installata su questo veicolo è di 297 kWh, offrendo autonomie fino a 250 km.