È successo anche quest’anno. Molto prima delle 9.30, orario di apertura del Bauma, una fiumana di gente eterogenea, proveniente da tutto il mondo, si accalcava davanti agli ingressi est ed ovest della Fiera di Monaco. Desiderosa di entrare, di vedere, di scoprire. E, speriamo, di comprare.
La MVV Muenchen, azienda dei trasporti del capoluogo bavarese, aveva già dall’alba allertato personale extra per contenere la marea di visitatori che, ogni tre anni, prendono d’assalto la linea della metropolitana U2, che porta direttamente in fiera. Come tanti 007, muniti di cellulare, badge e grinta, gli addetti all’ordine non solo verificano che tutti abbiano pagato il biglietto, ma smistano, controllano, incanalano, dirigono la massa di folla sui vagoni che, in tempo di fiera hanno una frequenza di 3 minuti (e che viaggiano dall’alba fino alle 2 di notte, sotto l’occhio vigile della “Polizei”).
C’è poco da dire: Bauma continua ad essere un grande evento, pur in tempi di economia grama come questi. Non solo perché i costruttori tedeschi (e non solo) che forniscono macchine e componenti per il mondo delle costruzioni (Liebherr docet) hanno eletto il Bauma “Fiera” dell’edilizia per eccellenza, worldwide, ma anche perché le novità epocali in termini di tecnologie avanzate per il comparto, passano necessariamente da qui.
Allora entriamo insieme in questa edizione 2013 di Bauma che speriamo coincida per tutti con l’inizio di quella ripresa economica, industriale, politica e morale che ognuno di noi si augura.