Veicoli off road

Doppia personalità per l’Unimog

di Stefano Arrigoni

Oltre 75 anni da protagonista per Unimog, il multiruolo della Stella, proposto in versione porta-attrezzi universale (gamma UGE) e come camion per l’offroad estremo (serie UHE)

Due gamme, UGE, Unimog Geräteträger, cioè veicolo porta-attrezzi universale, e UHE, Unimog Hochgeländegängig, ossia a elevata capacità fuoristrada – contraddistinguono l’offerta di prodotto del multiruolo della Casa tedesca, introdotto sul mercato oltre 75 ani fa. Il primo prototipo, progettato da Albert Friedrich in collaborazione con Heinrich Rößler come veicolo tuttofare per applicazioni prevalentemente agricole, risale, infatti, al 1946. Nel corso degli anni, l’Unimog ha conservato l’impostazione tecnica originale studiata per l’elevata mobilità offroad, basata su una struttura a longheroni e traverse, ingombri e sbalzi contenuti, trazione integrale permanente, assali a portale con bloccaggi dei differenziali e sospensioni a molle elicoidali (adesso sono, però, disponibili a richiesta anche unità idro-pneumatiche posteriori). A ciò si aggiunge la possibilità di montare un ampio ventaglio di attrezzature di lavoro. Che spaziano dalle lame alle frese sgombraneve, dai bracci decespugliatori ai dispositivi spargisale, dalle spazzatrici stradali alle trivelle e alle gru, fino ai tosaerba e ai sistemi d’irrigazione per il verde pubblico. Ma l’Unimog non si accontenta di un passato e di un presente da protagonista nel proprio settore d’impiego. Guarda, infatti, anche al futuro con le sfide tecnologiche poste dalla decarbonizzazione dei mezzi di trasporto.

Presentato un prototipo

Il prototipo con motore a combustione interna alimentato a idrogeno

In quest’ottica, in occasione dell’edizione 2023 del Demopark – manifestazione tedesca dedicata alle attrezzature per l’agricoltura professionale e la manutenzione del verde – Mercedes-Benz ha presentato il prototipo di un U 430, dotato di motore a combustione interna (ICE) alimentato a idrogeno. Questa soluzione, sviluppata all’interno del progetto WaVe finanziato dal Ministero tedesco per gli affari economici e la protezione dell’ambiente, si affianca alle altre alle altre due – trazioni elettriche a batteria (BEV) e a fuel cell (FCEV) – in corso di implementazione da parte della Casa di Stoccarda sui veicoli delle gamme Actros (eActros) ed Econic (eEconic). Dopo i test condotti sul propulsore a idrogeno, completati nell’autunno del 2022, è prevista per la seconda metà di quest’anno una fase di prova del veicolo completo abbinato a un tosaerba. I risultati ottenuti consentiranno di valutare la bontà della soluzione con motore ad H2 come alternativa a un diesel tradizionale su un mezzo porta-attrezzi multiruolo con molteplici prese di forza (PTO) e con un ridotto spazio disponibile a bordo. Limitazione, questa, che rende problematica l’installazione di batterie e/o di una fuel cell per l’elettrificazione della catena cinematica e per l’azionamento delle attrezzature.

Le principali caratteristiche degli Unimog UGE

Gli Unimog appartenenti alla gamma UGE sono stati concepiti, fin dal loro debutto sul mercato, per l’abbinamento con un ampio ventaglio di attrezzature. In quest’ottica, sono dotati di tre zone d’attacco per varie tipologie di attrezzi e di una di montaggio per l’allestimento. Le prime sono collocate nella sezione anteriore (piastra portattrezzi), in quella posteriore e fra gli assi, mentre l’area di montaggio è posizionata in corrispondenza del cassone. L’UGE porta-attrezzi, grazie alla trazione integrale permanente, agli assali a portale, all’elevata luce libera da terra, alla capacità del telaio di sopportare le sollecitazioni torsionali, ai bloccaggi dei differenziali su entrambi gli assi e all’impianto di regolazione della pressione degli pneumatici (Tirecontrol Plus) montati in singolo e alla ripartizione ottimale dei pesi è in grado di muoversi agevolmente sia su strada (la velocità massima è limitata per legge a 89 km/ora), sia sui fondi cedevoli. La gamma UGE comprende i modelli U 219 (di 7,49-10 tonnellate di massa totale a terra), U 319 (7,49-11 tonnellate), U 427, U 430 (entrambi di 12,1-14 tonnellate), e U 527 e U 530 (di 12,1-16,5 tonnellate) con motorizzazione Euro VI Step E. Esistono, inoltre, alcune varianti con propulsori conformi alla normativa antinquinamento Euro V (U 423 e, U 429 e U 529) e versioni specifiche commercializzate solo in alcuni mercati europei (U 323), come Germania, Austria e Confederazione Elvetica. Le motorizzazioni Euro VI sono basate sul quattro cilindri in linea OM 934 LA di 5,13 litri di cilindrata da 190 CV o 231 CV (750-900 Nm di coppia massima), e sul sei cilindri in linea OM 936 LA di 7,69 litri da 272 o 299 CV (con coppie di 1.100 o 1.200 Nm). La catena cinematica è completata da un cambio sincronizzato Mercedes-Benz (si tratta di un gruppo manuale a innesto elettro-pneumatico EPS dei rapporti) a 8 marce in avanti, oltre a 6 retromarce (8 a richiesta).

Con la funzione di inversione rapida Electronic Quick Reverse, attivabile agendo su un comando integrato nei joystick multifunzione situato al centro dell’abitacolo, il conducente può velocizzare l’inversione del senso di marcia del veicolo. E’ un’opzione utile soprattutto durante lavori di sgombero della neve o in situazioni che richiedono manovre ripetute, rapide e precise. Oltre ai rapporti-base, Mercedes-Benz offre sugli Unimog, a richiesta, un gruppo di 8 marce di lavoro (oltre a 8 retromarce) e di 8 marce lente. Disponibili quali optional anche un gruppo con convertitore di coppia e frizione (WSK) e la trazione idrostatica sinergica EasyDrive. Quest’ultima permette di regolare in modo accurato la velocità di marcia del veicolo nell’intervallo compreso fra 0 e 50 chilometri l’ora. Due sono le modalità di funzionamento disponibili: Work, per far lavorare il motore a regime di rotazione costante, e Drive per la guida continuativa fino a limite dei 50 km/h. La trazione idrostatica può essere comandata in quattro modi: mediante i pedali dell’acceleratore e del freno, agendo sulla leva posta sul lato sinistro del piantone dello sterzo, con il joystick multifunzione collocato sulla consolle al centro dell’abitacolo o attraverso il sistema di regolazione della velocità di crociera (Cruise control o Tempomat).

Circuiti idraulici per tutte le esigenze

Uno dei principali punti di forza dell’Unimog è rappresentato dalla disponibilità di un ampio ventaglio di circuiti idraulici per l’allestimento e il funzionamento delle attrezzature. Oltre a quello dedicato al ribaltamento del cassone con portata massima di 20 litri al minuto a 185 bar di pressione, vi sono un impianto di lavoro a un circuito (50 litri/minuto a 210 bar), un altro di lavoro a due circuiti con quattro distributori, uno con sensore di carico (Load sensing) da 110 litri/minuto e 240 bar, e due di potenza, denominati VarioPower, ciascuno da 125 litri al minuto con pressione d’esercizio di 280 bar e potenza massima di 58 kW. Per incrementare le capacità di manovra negli spazi ristretti, l’Unimog può montare, a richiesta, un sistema di sterzatura integrale, che riduce del 20% circa il diametro di volta rispetto ai modelli standard.

Gli Unimog UHE per missioni impossibili

La gamma Unimog UHE da offroad duro è stata progettata per le specifiche esigenze dei settori estrattivo e minerario, per le missioni antincendio o per quelle di soccorso e protezione civile in caso di disastri o di calamità naturali. L’offerta di prodotto comprende due modelli, U 4023 e U 5023. Le capacità fuoristrada dei due veicoli sono testimoniate dalle specifiche tecniche. Che parlano di un’altezza utile da terra di 420 mm, di angoli d’attacco di 42° per l’U4023 e di 46° per l’U 5023, mentre quelli di uscita sono rispettivamente di 46° e di 50°. A ciò si aggiungono una profondità di guado di 80 cm senza preparazione e di 120 cm con il montaggio di dispositivi addizionali e un angolo di ribaltamento di 38°. Entrambi i veicoli, che hanno un interasse di 3.850 mm, sono equipaggiati con il quattro cilindri in linea OM 934 tarato a 231 CV con 900 Nm di coppia di picco, dotato di sistema d’iniezione common rail ad alta pressione (2.400 bar). L’U 4023 ha una massa totale a terra di 10,3 tonnellate, mentre l’U 5023 arriva a 15 tonnellate. Le capacità fuoristrada degli UHE sono dovute soprattutto a due elementi: la particolare geometria del telaio a elevata elasticità torsionale, che presenta una curvatura centrale e traverse tubolari saldate, e gli assali, in grado di sopportare un’escursione massima di 30 gradi. Numerose sono le soluzioni per il funzionamento delle attrezzature.

Fra queste, la presa di potenza al motore, che consente l’azionamento di pompe antincendio o idrauliche. Inoltre, gli Unimog per usi fuoristradistici estremi possono essere equipaggiati, a richiesta, con la collaudata presa di potenza al cambio, di tipo veloce nel caso di abbinamento a pompe idrauliche, oppure molto veloce per gli idranti destinati ai Vigili del Fuoco. Con il circuito idraulico di bordo si possono azionare attrezzi come verricelli di autosalvataggio, lame spazzaneve, caricatori frontali o attrezzi da lavoro. L’impianto a circuito singolo mette a disposizione una pressione d’esercizio di 240 bar con una portata di 60 l/minuto e una potenza di 24 kW. Sul frontale e sulla sezione di coda del veicolo sono predisposti raccordi standardizzati. Inoltre, per l’alimentazione elettrica degli attrezzi vi sono quattro prese di corrente normalizzate.

Il pacchetto dei servizi

Anche per la gamma Unimog è disponibile un ampio ventaglio di contratti di servizio, offerti da Mercedes-Benz. Fra questi, il Service Extend, che include una garanzia sulla catena cinematica (motore, cambio e molto altro), il Service Extend Plus, che prevede un’estensione della copertura di garanzia sul veicolo completo al motore, al cambio e ad altri componenti, e il Service Mobility, all’interno del quale vi sono il soccorso stradale, il ritiro e consegna a domicilio e il veicolo sostitutivo per il conducente (con validità massima di due anni e solo in abbinamento con Service Extend Plus). A tutto ciò si aggiunge il Service Complete, articolato in un pacchetto di assistenza e manutenzione completo per interventi di manutentivi, sostituzione delle parti soggette ad usura e riparazioni (esclusi componenti applicati e l’allestimento).