A Parigi, il gruppo Vicat, uno tra i più importanti gruppi cementieri francesi, ha presentato un’autobetoniera Cifa ad elevate prestazioni ambientali. Il mezzo, battezzato giustamente Oxygène (Ossigeno) per le sue prestazioni “green”, garantisce il 96% in meno di emissioni di anidride carbonica e una drastica diminuzione di decibel sia sul motore del camion sia sul tamburo. Si tratta indubbiamente di una nuova modalità di trasporto ecologico che consente l’accesso e la circolazione dei veicoli commerciali pesanti nelle aree urbane. Un’importante innovazione che interesserà le strade francesi a partire dalla fine del mese di settembre 2017.
La combinazione di due tecnologie finora mai riunite – il motore Iveco a Gas Naturale per Veicoli (GNV) e l’autobetoniera ibrida Cifa Energya, ha reso possibile questa prima mondiale. Il motore del veicolo è alimentato con GNV “bio metano”, mentre l’autobetoniera funziona con un motore elettrico con batterie al litio che vengono ricaricate durante il trasporto su strada ma anche in fase di decelerazione. Questa nuova tecnologia consente il trasporto di calcestruzzo preservando l’ambiente. Il nuovo veicolo sviluppato offre prestazioni eccezionali, ed è adatto alla circolazione in aree urbane ed extraurbane soggette a vincoli in termini di emissioni di inquinanti gassosi e gas a effetto serra. “All’inizio, nessuno credeva in un veicolo di questo tipo”, ha affermato Jean Baptiste Pastor, responsabile logistico di Béton Vicat. Si tratta infatti di una sfida importante per Vicat, che è riuscita a mobilitare e unire tre partner in una visione comune per dare vita al progetto: il trasportatore Jacky Perrenot “JP”, partner storico di Vicat (il gruppo Jacky Perrenot è il leader trasporto stradale con tecnologia GNV), il produttore di veicoli industriali Iveco, leader nello sviluppo della soluzione di motorizzazione GNV per il trasporto stradale di merci, e l’azienda italiana Cifa, produttrice dell’unica autobetoniera ibrida disponibile sul mercato, Cifa Energya. Le tre realtà hanno unito le forze su questo progetto simbolicamente denominato “Ossigeno”.
di Claudio Guastoni