Tendenze

Cantiere donna: un’opportunità

Marina Geraci ha conseguito in poco tempo le abilitazioni di “Operatore di macchine movimento terra”, “Carrellista qualificato”, “Operatore di trattore gommato qualificato”, “Operatore di trattore cingolato qualificato”. Settori fino ad oggi riservati esclusivamente agli operatori di sesso maschile. La signora ha guidato di tutto ed è in possesso delle patenti B – C – D- CQC.  Il corso per operatori di macchine movimento terra è stato solo un passo avanti verso la parità in un mondo da sempre declinato al maschile ma adesso aperto anche a donne capaci di guardare oltre. Come hanno saputo fare Pamela, Rosanna, Daniela, Stefania….testimonial al convegno “Cantiere donna” organizzato a Brescia da Aifos (Associazione italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul lavoro).

Cantiere donna

Se un vecchio decreto (DPR n° 164 del 7 gennaio 1956) vietava ancora la presenza di lavoratrici sui ponti sospesi, nel tempo sono cambiati sia la normativa, che la società che il mondo del lavoro. E oggi vedere donne in cantiere è una realtà sempre più diffusa. il cantiere è sinonimo di duro lavoro. E richiede capacità tecniche, di adattamento, conoscenza, umane e relazionali che possono benissimo essere presenti anche nelle donne.Che però spesso si scontrano con preclusioni culturali e con pregiudizi decisamente maschilisti.

Pamela Cerminara

Come è successo a Rosanna Cipolla, coordinatrice della sicurezza in cantiere da oltre 20 anni. O Pamela Cerminara, responsabile di cantiere in Italia e all’estero (Azerbajan, Portogallo, Germania, ora Israele…). Come Daniela Dal Col, 38 anni di età quasi tutti passati (come dice lei scherzando) a guidare autogru.  Come Stefania d’Onofrio, Senior Technical Specialist di Stantec spa. Tutte donne di indubbio successo. Che esercitano un delicato funambolismo tra famiglia, mondo del lavoro, società.

ANNA…e le altre

Daniela Dal Col oltre a guidare autogru è Presidente dell’Associazione Nazionale Noleggi Autogru e Affini (ANNA).  Si tratta della prima e unica associazione nazionale della categoria Sollevamenti. E quest’anno festeggia 36 anni di attività. Le autogru sono una delle macchine più impattanti che accedono ai cantieri. E vederle guidare da una donna fa indubbiamente un certo effetto soprattutto in Italia. Non è così negli altri Paesi europei e oltreoceano. Dove le donne in cantiere, opportunamente formate, non sono una rarità, ma una realtà. Per questo bene ha fatto Aifos ad evidenziare il valore della presenza delle donne in cantiere. La loro capacità di mantenere i ritmi produttivi. Di risolvere gli imprevisti, di confrontarsi con imprese, mano d’opera e direzione lavori. Di “sentire” la sicurezza come un obiettivo imprescindibile del proprio lavoro. A tutela di sé e degli altri. Insomma, la donna in cantiere è una figura chiave che dovremo tutti abituarci a vedere (e apprezzare) sempre più spesso.