Anticipazioni

Bauma Media Dialog: c’è qualcosa di nuovo?

Di ritorno da Monaco di Baviera, dove si sono svolti i Media Dialog tra costruttori e giornalisti provenienti da tutto il mondo, propedeutici al Bauma 2022, la domanda è d’obbligo: cosa vedremo nella più importante fiera europea per le macchine delle costruzioni in programma  dal 24 al 30 ottobre prossimo? La curiosità quest’anno è forse maggiore di quella suscitata dalla scorsa edizione della manifestazione. Non tanto e non solo perché arriva dopo (e durante) un periodo travagliato per pandemie e venti di guerra, quanto perché alcune defezioni eccellenti da parte di costruttori protagonisti del mondo delle costruzioni rendono alcuni interrogativi più impellenti che mai: è valsa la pena partecipare a questo evento preliminare? Varrà la pena esserci il prossimo ottobre?

Oltre il prodotto

La nostra personale opinione è che il gioco è valso (e varrà) la candela. Perché forse dobbiamo abituarci a pensare non in termini di ossessiva voglia di novità a tutti i costi, ma in maniera più ampia e sfaccettata. La prima grande novità (che riguarda però noi giornalisti) è la progressiva dematerializzazione delle informazioni, un trend già in atto che ora si è definitivamente consolidato. Pochissime chiavette usb, molti QR Code da scansionare, molta digitalizzazione anche nella comunicazione. Comodo? Scomodo? Non sapremmo dire. Senz’altro più sostenibile dal punto di vista ambientale. E questo apre il nocciolo della questione.

Perché al di là dei nuovi prodotti che vedremo (e ci saranno, quasi tutti ispirati al tema dell’elettrificazione che durante i Media Dialog ha pervaso come un mantra la sala dei colloqui), l’obiettivo sarà puntato sui processi, sulle best practices, su un nuovo modo di intendere la produzione e quindi su una differente modalità di business.

Non è filosofia. Non è aria fritta. Non è utopia. E’ una precisa richiesta che arriva, pensate un pò, proprio dai mercati globali e che quindi, più realistica di così non può essere.

Obiettivo sostenibilità

Se quindi i “key topics” di Bauma 2022 non potranno prescindere dalla presentazione di macchine a zero emissioni, di nuovi metodi costruttivi e di nuovi materiali, degli strumenti innovativi per la digitalizzazione dei cantieri e delle macchine autonome, il minimo comun denominatore  di tutto questo sarà….immateriale, come quasi tutti i comunicati stampa che i costruttori presenti ai colloqui ci hanno lasciato. Perché la SOSTENIBILITA’, special guest dei Media Dialog e, è innegabile, leit motiv di tutto il Bauma 2022, non è immediatamente tangibile, il suo raggiungimento richiede tempo, investimenti, visione, ricerca, revisione dei processi costruttivi e aziendali, cambio radicale di paradigma e di strategia.

Ecco perché abbiamo deciso di non pubblicare in questo post nessuna delle tante foto di presentazione che i costruttori ci hanno fornito (ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta, sono tantissime!). Ci sentiamo però di tranquillizzare chi vuole sapere se ci saranno macchine nuove da vedere, toccare, utilizzare. Sì, ci saranno. Ma avranno un’anima (anche le macchine hanno un’anima, è risaputo) completamente diversa. E diverso dovrà essere l’approccio degli operatori al cantiere, il loro stile di guida, la loro cultura, la loro visione. Ecco, è soprattutto questo, crediamo, il messaggio che questi Media Dialog ci hanno lasciato e che vogliamo condividere con voi.