Domenica 21 aprile: sta per chiudere i battenti la 30a edizione del Bauma che ha registrato un’affluenza a nostro avviso record (i dati ufficiali non sono ancora arrivati, ma tutto lascia pensare che saranno di tutto rispetto). L’Italia si conferma secondo Paese espositore dopo la Germania e dobbiamo dire che la nostra presenza si è fatta davvero sentire (e vedere) soprattutto nei padiglioni dedicati alla componentistica.
Nel mercato europeo la nota dolente è costituita dai Paesi dell’area mediterranea, Spagna in testa. Un segno positivo registra la Francia, la Germania è “flat” come recitano le statistiche: una situazione “piatta”, per tradurre alla lettera, che conferma in ogni caso una rassicurante stabilità della locomotiva d’Europa per quanto riguarda il settore delle costruzioni. Bene i Paesi scandinavi e il Benelux.
Ma è dai Paesi emergenti che vengono ( o dovrebbero venire) le maggiori soddisfazioni: Russia, Brasile, India, Africa….con una sorpresa inaspettata, annunciata da Volvo Construction Equipment durante la sua affollatissima conferenza stampa. La Cina non è più così vicina, nel senso che si sono fatti sentire i primi segni di flessione in un mercato che, probabilmente, sta avviandosi verso una fisiologica saturazione.
Sul fronte visitatori, oltre a tantissimi occhi a mandorla, si sono viste frotte di russi e polacchi, veri e propri capannelli di gente che si ammassava davanti alle funamboliche prestazioni “live” delle macchine al lavoro nella demo area.
Protagonisti assoluti di questa edizione sono stati indubbiamente i motori su cui i costruttori, obbligati dalle normative, hanno lavorato sodo. Quanto alle macchine ibride, ogni Azienda che si rispetti deve metterle in catalogo perché sono di moda. Da qui a pensare che potranno essere vendute e, quel che più conta, fare consistenti volumi di vendita, corre parecchio.
La nostra squadra presente al Bauma (Daniela Grancini, Costantino Radis, Massimo Mollo, Oxana Selari) ringrazia tutti coloro che ci hanno seguito in quella che per noi è stata un’affascinante “presa diretta” sul campo. Tutto ciò che di nuovo è stato colto verrà approfondito poi sulle pagine della rivista dai nostri esperti che sono comunque a vostra disposizione per eventuali domande e delucidazioni tecniche sulle novità esposte.
Un po’ ci dispiace lasciare quella che per sette giorni è stata a tutti gli effetti la nostra casa. Tra poco su questi stand scenderà il silenzio e toccherà al mercato far sentire la propria voce.
Arrivederci dall’11 al 17 aprile del 2016!
[…] Infine, ecco come ci siamo divertiti con la mia squadra. […]