Digitalizzazione

Anche gli algoritmi sbagliano

Gli algoritmi hanno un ruolo sempre più importante nella vita dell’uomo, ne guidano le decisioni e ne condizionano le riflessioni. Ma quali sono i rischi che si celano dietro questa evoluzione del rapporto tra macchina e uomo?

Lo spunto di riflessione è offerto da un articolo di Timandra Harkness (già autrice del libro “Big Data. Does Size Matter?” ) pubblicato sulla rivista britannica on line Unherd.

Che parte da una constatazione: gli algoritmi non sono infallibili e spesso commettono errori, quindi la tecnologia non è perfetta. Pensiamo a quelli per il riconoscimento facciale che spesso sbagliano a classificare i volti di donne nere, indicandoli come volti maschili. Ed è già capitato in passato che il riconoscimento di una telecamera si sbagliasse, finendo per accusare di un crimine la persona sbagliata.

Da qui l’articolo arriva al cuore della riflessione: “Non è solo che i programmi non sono abbastanza intelligenti, è che non condividono i nostri valori. Più deleghiamo le nostre decisioni alle macchine e più sarà necessario avere una tecnologia affinata, sofisticata, capace di sobbarcarsi una mole di lavoro sempre maggiore, quindi con un peso maggiore“, scrive l’autrice.