Test

Moto GP

DCIM100GOPROdi Costantino Radis

Un elevato rapporto potenza/peso mette la Wacker Neuson WL57 in condizione di essere performante in ogni contesto. Il merito? La derivazione diretta dalla gamma agricola Weidemann in cui potenza, scatto, forza di trazione e risposta pronta sono dei veri must. Proprio come su una Moto GP

Il Gruppo Wacker Neuson racchiude molte realtà fra loro complementari che rappresentano un pezzo importante della storia produttiva tedesca e austriaca nel campo delle macchine movimento terra e per l’agricoltura.

Fra queste vi è la Weidemann che ha sede a Korbach, in Assia, in posizione baricentrica fra Kassel, Dortmund, Colonia a nord di Francoforte.

Con le sue pale gommate dallo storico colore rosso ha scritto una importante pagina della meccanizzazione agricola tedesca e – da quando è nell’orbita prima della Wacker e poi della Wacker Neuson – ha fornito i suoi modelli anche per il settore delle costruzioni.

Macchine ovviamente sviluppate in modo specifico ma che fanno della derivazione agricola un punto di forza inequivocabile.

Must irrinunciabili in cui elevato rapporto potenza/peso, motori esuberanti, impianti idraulici con portate elevate e carichi di ribaltamento da categoria superiore sono i punti forti che dal mercato agricolo sono ben apprezzati anche da chi opera nelle costruzioni.

Fra questi vi è anche l’impresa Gamerro che – dopo aver provato il top di gamma WL57 – ha deciso per l’acquisto. Prima azienda in Italia ad aver scelto questa pala nel momento in cui è stata disponibile sul nostro mercato, l’impresa Gamerro lavora nel contesto montano duro e ostico di Sauze di Cesana, appena sotto i 2000 m s.l.m. del colle del Séstrière.

Scavi, opere ambientali, sgombero neve, lavori forestali: contesti in cui le prestazioni – nella dura roccia della montagna – contano parecchio.

Abbiamo testato la WL57 in due contesti differenti: nel campo prove dello stabilimento Wacker Neuson di Linz e a Sauze di Cesana dove, in un panorama invernale fantastico, abbiamo visto come questa pala abbia dei numeri di tutto rispetto.

CABINA: COMODITÀ VA D’ACCORDO CON LA RAZIONALITÀ

DCIM100GOPROLa cabina della WL57 è comune con i tre modelli WL48, WL50 e WL55. Si tratta dei quattro modelli al top di gamma che condividono telai, struttura, bracci, componenti e – per l’appunto – cabine. Il posto guida della WL57 si fa apprezzare per molti pregi. Il principale è sicuramente la visibilità, garantita dalle ampie superfici vetrate che avvolgono l’operatore e trovano il proprio culmine nel parabrezza anteriore che si allunga fin sul tettuccio protetto da una protezione FOPS. Nonostante l’elevata superficie vetrata viene assicurata l’omologazione ROPS e la massima sicurezza per l’operatore. L’accesso – nonostante il primo gradino molto alto – è ugualmente comodo grazie alle maniglie disposte in modo corretto e che agevolano in modo determinante la salita e la discesa. Gli interni hanno tutti i pregi del classico design teutonico: razionalità e semplicità quasi severe che a prima vista nascondono gli effettivi contenuti di comfort e comodità. Salvo poi sedersi e apprezzare le regolazioni ergonomiche fra sedile, volante e manipolatore multifunzione. O il cruscotto semplice ma completo che permette – con un colpo d’occhio – di avere tutto sotto controllo. O anche i materiali di rivestimento morbidi al tatto che conferiscono una severa eleganza che ben si adatta a una macchina da lavoro vista la facilità con cui possono essere lavati e puliti. Il sedile è un Grammer dalla forma ergonomicamente corretta e che sostiene bene la schiena. Volante e manipolatore non solo sono leggeri e precisi nell’azionamento ma sono di un materiale piacevole al tatto che agevola l’operatore nei lunghi turni di lavoro diminuendo la fatica dell’impugnatura. I pedali di acceleratore e freno sono larghi e collocati in modo comodo e corretto. L’ampia superficie vetrata non aiuta l’insonorizzazione aumentando la fisiologica risonanza di questo tipo di soluzioni ma – per contro – i rivestimenti interni svolgono bene il loro lavoro portando a 78 dB(A) la pressione sonora percepita dall’operatore alla massima accelerazione che – oggettivamente – si utilizza in poche occasioni. I vetri laterali apribili a compasso si apprezzano molto per comodità e sicurezza e, insieme all’accesso al posto guida anche dal lato destro, sono un altro dei punti forti di questa cabina che, nella sua specifica categoria, si colloca fra le più funzionali e comode fra quelle che abbiamo visto fino a ora.    

TRAZIONE: GLI AGRICOLTORI LA SANNO LUNGA

BOX_02_006La capacità di trazione della WL57 è uno dei punti forti di questa macchina a livello di prestazioni pure. La derivazione dai modelli agricoli ha portato nelle costruzioni le prestazioni attese dai colleghi che lavorano in campagna. Non solo l’impiego della trasmissione idrostatica si fa apprezzare e conferisce quella verve che a un classico Powershift fisiologicamente manca ma, di fatto, i numeri che sfodera l’impianto idraulico (149 l/min a 450 bar per la traslazione) si sentono tutti sia in prontezza che in spinta vera e propria. Sia nel campo prove di Linz, dove abbiamo compiuto operazioni di scavo e carico, che nello sgombero neve in alta montagna, dove è richiesta una spinta elevatissima per spostare i grandi cumuli di neve spesso ghiacciata, la WL57 ha dimostrato una grinta in certi casi addirittura eccessiva. La coppia a disposizione, grazie anche al 4 cilindri Perkins 1104D-44T da 4.400 cm3 e che sviluppa una potenza di 74,5 kW @ 2.200 giri/min. Che tradotti in cavalli, per capirci meglio, sono ben 101 e, oggettivamente, su una pala da 5.760 kg sono parecchi. E infatti Renzo Uziard, titolare della Impresa Gamerro, ha apprezzato la grande esuberanza che, nel contesto montagnoso in cui opera da quasi trent’anni, si rivela fondamentale. Non solo in scavo da banco e spinta in cumulo abbiamo dovuto in certi momenti dosare con cura la spinta della WL57 per sfruttare al massimo la coppia a disposizione, ma anche nello sgombero neve questa pala ha messo in luce un dinamismo che poche concorrenti riescono a dimostrare sul campo. In questo contesto completamente diverso la velocità dell’attrezzatura deve andare di pari passo con la prontezza di risposta della trasmissione e con la sua capacità di spinta. Nonostante la WL57 vista a Sauze di Cesana avesse le catene da neve montate solo sulle ruote posteriori (l’impresa Gamerro era in attesa di quelle da installare anteriormente) non ci sono stati problemi di trazione e la generosità del sistema idraulico della pala ha ampiamente sopperito alla oggettiva minore trazione.  

SCAVO E CARICO: COME SU UNA MOTO SEMPRE IN PIEGA

BOX_03_001_ASe la capacità di trazione è uno degli elementi chiave per interpretare correttamente la WL57, a nulla servirebbe senza una adeguata risposta di braccio e benna. L’impianto idraulico non mette in secondo piano questi aspetti. Anzi. Uno dei pregi è proprio la semplicità di una architettura che vede come must il sovradimensionato di tutto il sistema. Una capacità complessiva dell’impianto pari a 100 l con un serbatoio di ben 80 l consente di avere olio idraulico poco stressato e – anche con la scelta di un centro aperto invece di un più sofisticato load sensing a centro chiuso, permette comunque di non sentire perdite di carico. Braccio e benna dispongono di 99 l/min alla pressione di 210 bar che permettono di lavorare in piena sincronia con l’esuberanza della trasmissione. La geometria a «Z» consente di scaricare a terra il peso operativo della pala in fase di imbennamento con cicli rapidi e dinamici. Lo abbiamo ben visto sia a Linz, dove la WL57 andava più «tenuta a bada» che non sfruttata a fondo, che a Sauze di Cesana dove l’accumulo di neve si è rivelato rapido e dinamico grazie a tempi di sollevamento rapidi e a una benna che non fa sicuramente annoiare in attesa di chiusura e apertura. I comandi che risultano precisi e comodi, la reattività della trasmissione idrostatica e la risposta sempre pronta di braccio e benna – anche grazie alla geometria a «Z» che sfrutta appieno la forza di trazione della WL57 – obbligano a una guida attenta in cui le prestazioni sono sempre disponibili e vanno dosate con cura. Come essere sempre in piega su una moto a elevate prestazioni in una strada di montagna: attenzione a dosare la trazione e massima sensibilità sul manubrio. Se c’è una cosa che non manca alla WL57 sono proprio le prestazioni. Tanto che, a ragion veduta, potrebbe essere la base di partenza per un modello che amplia ulteriormente verso l’altro la già ampia gamma di pale gommate Wacker Neuson.    

TEMATEC E IMPRESA GAMERRO: UN RAPPORTO ULTRADECENNALE

DCIM100GOPROIl rapporto fra la Tematec, di Bartolomeo Testa, e l’Impresa Gamerro dura ormai da oltre due decenni con reciproca fiducia tanto da vedere la prima WL57 arrivare sulle Alpi piemontesi grazie a questa stretta collaborazione. La struttura di Villastellone, in provincia di Torino, è oggi attivo concessionario Wacker Neuson con quel dinamismo necessario per combattere e affrontare una crisi di settore che deve cercare spazio anche in nicchie di mercato meno battute. Oltre a Wacker Neuson ci sono parecchi altri marchi di prestigio – fra cui Sandvik – nell’offerta della Tematec ma Bartolomeo Testa, forte di una esperienza di quarant’anni nella vendita di macchine e attrezzature, crede in modo particolare nella qualità dei prodotti del costruttore austro-tedesco. Il sig. Renzo Uziard, titolare dell’Impresa Gamerro di Sauze di Cesana, è stato ben contento di tornare all’antico amore verso un marchio che, con il midi escavatore Neuson 8002, ha sempre nel cuore per prestazioni, forza e capacità di disimpegno in contesti impegnativi.  

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