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Transporter: 500 varianti per un modello su misura

AperturaA partire dal mese di settembre di quest’anno la gamma Transporter di Volkswagen è disponibile in Italia nella versione T6, sigla che sta ad identificare la sesta generazione di questo fortunato veicolo che in Germania è da alcuni decenni il più venduto e che nei suoi 65 anni di vita è stato prodotto  in oltre 12 milioni di esemplari.

testoLa sesta generazione della gamma T è costituita tradizionalmente da tre categorie base: il veicolo commerciale vero e proprio (che comprende le versioni furgone, camioncino cabina singola e doppia, autotelaio cabina singola e doppia  e kombi), il monovolume per impieghi professionali e privati (multivan e caravelle) e per il tempo libero (California).
La disponibilità di due diversi passi (di 3000 e 3400 mm), le lunghezze di 4.892 e 5.292 mm, tre differenti altezze di tetto, capacità di carico che spaziano, in base al passo e all’altezza, tra 3,5 e 9,3 mc (versione furgone con tetto alto); secondo l’allestimento e la motorizzazione, il peso complessivo ammesso del nuovo Transporter versione furgone spazia dai 2.600 ai 3200 kg; in funzione della motorizzazione il carico utile massimo è compreso tra 502 e 1.224 kg. A tutto ciò si aggiunga un’ampia scelta di propulsori benzina e diesel, ed il risultato sarà quello di una gamma estremamente versatile e funzionale composta da oltre 500 varianti.

Rinnovamento estetico

testo 2Sotto il profilo estetico la gamma T6 si riconosce per il frontale che è stato completamente rinnovato con un design elegante ma al tempo stesso imponente che creano un insieme moderno ma che non si allontana particolarmente dalla precedente generazione.
L’originalità stilistica caratterizza maggiormente la parte posteriore del veicolo grazie alla nervatura orizzontale che sottolinea la larghezza del veicolo evidenziata ulteriormente dall’ampiezza del lunotto e dall’alloggiamento della targa incorniciato. Da ricordare ancora una serie di cerchi di nuova concezione, i retrovisori esterni posizionati in basso e gli indicatori di direzione posti nella nervatura.
Internamente si nota il grande lavoro che ha caratterizzato le due nuove plance improntate entrambe alla massima ergonomia a cui contribuiscono fattivamente i numerosi scomparti e vani portaoggetti (alcuni con chiusura altri aperti).
La plancia per i modelli da trasporto merci è più stretta rispetto a quella (più larga) dei modelli per trasporto persone  nella quale trovano posto anche altri scomparti.
Vari anche i tipi di sedili (sia di guida sia per il passeggero) alcuni dei quali regolabili elettricamente mediante il semplice azionamento di un interruttore (o di una leva) con la possibilità di memorizzare la regolazione del sedile di guida (di serie riscaldabile); tra la dotazione optional vi è anche un parabrezza riscaldabile che assicura uno sbrinamento istantaneo che impedisce il congelamento delle spazzole tergicristallo.
Il quadro strumenti, elegante e di facile lettura, si trova sotto l’apposita copertura dotata di due nervature; anche il blocco centrale che contiene tutti gli elementi funzionali, tra cui i sistemi di infotainment, risulta perfettamente integrato. Tre i tipi di volante, che si differenziano per il tipo di rivestimento (materiale sintetico, pelle e pelle multifunzione) e che contribuiscono a sottolineare ulteriormente la modernità della postazione di guida.

Sei motori

motore 20150618LI202La nuova gamma T ha a sua disposizione sei motori (quattro nuovi TDI e due TSI) che sono abbinati, in base alla potenza sviluppata, a cambi manuali a 5 e 6 marce o ad un cambio DSG a sette rapporti. Indipendentemente dal tipo di cambio sono disponibili numerose varianti anche 4motion a trazione integrale.
I nuovi motori si caratterizzano per i consumi di carburante decisamente contenuti (con un risparmio di un litro di carburante rispetto alla generazione precedente) e per la dotazione (di serie) del sistema start/stop.
Per quanto concerne più specificamente quei mercati che a breve adotteranno l’Euro6, VW propone una nuova generazione di motori TDI appositamente progettati per i veicoli commerciali e quindi che tengono conto delle esigenze professionali di questa categoria di veicoli e in particolar modo per quanto concerne le doti di resistenza e robustezza.
I nuovi motori, denominati EA288, hanno una cilindrata di 1968 cc, sono montati trasversalmente, con una inclinazione di 8° verso la parte anteriore e vengono proposti con quattro livelli di potenza: 84, 102, 150 e 204 CV.
Nelle varianti fino a 150 CV è impiegato un turbocompressore con turbina a geometria variabile mentre nella versione più potente, quella da 204 CV, viene adottato un sistema di sovralimentazione con due stadi di regolazione che porta a raggiungere una coppia massima di 450 Nm disponibile ad un regime compreso tra 1.400 e 2.400 giri.

Maneggevole e sicuro
testoL’assetto del Transporter è da sempre uno dei suoi maggiori punti di forza e con la nuova generazione c’è stato un ulteriore miglioramento; viaggiando a pieno carico i modelli a trazione anteriore o integrale mostrano una stabilità assoluta merito dell’eccellente rigidità della carrozzeria. Le sospensioni a ruote indipendenti con ammortizzatori McPherson sull’asse anteriore e un asse posteriore a bracci obliqui con molle e ammortizzatori separati, conferiscono al Transporter caratteristiche di marcia eccellenti; inoltre, a differenza della maggior parte degli assi McPherson, sul Transporter i bracci trasversali e la barra antirollio non sono collegati direttamente alla carrozzeria, bensì applicati su un telaio ausiliario, a sua volta fissato alla carrozzeria mediante appositi cuscinetti che garantiscono una efficace azione di smorzamento delle vibrazioni a tutto vantaggio del  comfort offerto. La presenza delle  barre antirollio sui due assi contribuiscono a contrastare l’inclinazione laterale del veicolo in curva, mentre gli ammortizzatori in funzione del carico (con grado di ammortizzazione maggiore o minore in base alla corsa di compressione) contribuiscono a migliorare ulteriormente il comfort.

All’eccellente comfort di marcia contribuisce anche lo sterzo a cremagliera servoassistito, caratterizzato da ridotte forze di azionamento e da una eccellente precisione; grazie al rapporto di trasmissione di 1:15,8, sono necessari solo 3,3 giri completi del volante da fine corsa a fine corsa e, nonostante il passo di 3000 mm, il diametro di sterzata del veicolo a trazione anteriore è di 11,8 m.