Il dozer è “LA” macchina movimento terra. Non c’è discussione.
Una lama metallica montata davanti a un trattore per sistemare il terreno, aggiustare una strada di accesso a un fondo, realizzare una trincea o un canale.
Un’origine agricola che ha dimostrato fin da subito le sue potenzialità tanto da intraprendere uno sviluppo autonomo e molto rapido. Con la nascita di una macchina dedicata a un mercato specifico e, da parte dei primi costruttori, con una gamma articolata su più modelli con dimensioni, pesi e caratteristiche differenti.
Una invenzione consacrata definitivamente dalla allora Best & Holt che venne ribattezzata, dopo l’esposizione del primo moderno trattore a cingoli, con il nome di “Caterpillar”.
Quei cingoli che avevano un andamento a forma di bruco diedero l’idea di un nome che è oggi vera e propria leggenda.
I dozer si sono nel tempo evoluti per riuscire a tenere il passo di altre macchine più produttive e nate molto tempo dopo: le pale gommate e gli escavatori idraulici. Macchine da carico che, in alcuni contesti, svolgono compiutamente lavori un tempo affidati ai dozer.
Questi ultimi non sono usciti di scena ma si sono messi “al servizio” dei fratelli più giovani. Non è raro vedere all’opera i grandi dozer che alimentano fronti di carico spingendo il materiale verso pale gommate o escavatori che possono così massimizzare la produttività in carico.
Di fatto, però, il mercato dei dozer è diminuito nei suoi numeri globali così come sono diminuiti i costruttori che ancora oggi propongono queste macchine nella propria gamma.
Tolti alcuni costruttori dell’est europeo che collaborano con alcune aziende cinesi, sono rimasti solo più Caterpillar, Komatsu, Liebherr/Deere e il gruppo CNH a proporre i dozer nella propria gamma di macchine.
Una gamma spesso limitata a pochi modelli che si inseriscono nel cuore del mercato…una scelta compiuta da CASE e New Holland.
Una gamma più ampia e articolata caratterizzata dai vantaggi della trasmissione idrostatica…una scelta compiuta da Liebherr e John Deere con una fruttuosa collaborazione che dura da decenni.
Oppure una gamma estremamente varia con modelli che spaziano dai piccoli dozer fino a veri e propri giganti delle lame…una scelta compiuta dai due big-player Caterpillar e Komatsu.
Macchine che ormai si vedono sempre più di rado nei nostri cantieri. Non solo per cause derivanti dalla crisi economica in atto ma per una diversa organizzazione di cave e cantieri verso una ricerca spasmodica di riduzione dei costi generali.
Una tendenza che ha visto moltiplicarsi queste macchine nell’offerta a noleggio, spesso attrezzati con impianti laser per gli spianamenti di precisione, e per contro con un mercato della vendita al cliente finale rappresentato da pochi esemplari di stazza medio-alta.
Il loro fascino è del tutto unico…carico di memoria storica…con una forza visiva che poche altre macchine possiedono…
Un’emozione (ormai) per pochi che nei miei anni di lavoro come giornalista tecnico ho avuto la fortuna di provare più di una volta…New Holland D150B…Liebherr PR714 e PR724…Komatsu D51EX…Macmoter D140M….Caterpillar D6K….
Ma i veri brividi lungo la schiena hanno due volte il nome Caterpillar e una volta il nome Liebherr…
…CAT D10 in una cava friulana…CAT D8T a Malaga…Liebherr PR764 a Telfs, in Austria…
Tre grandi emozioni di cui parleremo ancora…ma questa è un’altra storia.