Midi al lavoro

Un SV100-6 al lavoro per il “Polo del ferro”

Con la firma di un protocollo d’intesa che la renderà un punto nodale del traffico merci su rotaia, grazie alla creazione di un “Polo del ferro” nel centro logistico di Le Mose, Piacenza si è avviata a diventare uno dei più importanti centri della logistica nazionale, in particolare verso tre fondamentali direttrici: l’Europa, il Mediterraneo e il Sud Italia.

Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che porterà  indubbi benefici alla città emiliana: riduzione delle emissioni inquinanti  nell’aria, ora causate dall’elevato traffico su gomma; competitività territoriale; potenzialità di sviluppi imprenditoriali e, quindi, occupazionali; miglioramento del traffico ferroviario pendolare, perché con lo spostamento dei binari per il transito e lo smistamento delle merci al Polo logistico si libereranno importanti aree nelle vicinanze della stazione. Il Polo logistico in costruzione, come dichiarato a tal riguardo anche dagli esponenti politici nazionali e locali, “è una straordinaria opportunità di sviluppo e innovazione per Piacenza”.

Il “Polo del Ferro”, dunque, è un progetto strategico a livello nazionale, che disegna ancor di più per Piacenza il ruolo di capitale della logistica del Nord Italia, con forti sinergie con l’Europa: una logistica di seconda generazione, sempre più sostenibile a livello ambientale e con positive ricadute in termini di attrattività e sviluppo economico del territorio. I lavori di realizzazione del nuovo hub intermodale sono già stati avviati da tempo, grazie al forte investimento di Piacenza Intermodale, società del Gruppo svizzero HupacMercitalia Logistics e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).

I protagonisti al “Polo del Ferro”

 Hupac, società svizzera fondata a Chiasso nel 1967, è un operatore di rete intermodale leader in Europa con un volume di trasporto di 1 milione di spedizioni stradali all’anno. Da oltre 50 anni offre servizi di trasporto ferroviario innovativi e affidabili, dando così un contributo chiave al trasferimento del traffico e alla protezione dell’ambiente. La rete Hupac gestisce collegamenti tra le principali aree economiche europee e destinazioni fino al Far East: ogni giorno 150 treni sono in circolazione per trasportare container, casse mobili e semirimorchi. Il Gruppo è composto da 24 società con sedi in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Polonia, Russia e Cina e impiega circa 680 persone. Molti i terminal gestiti da Hupac, sia all’estero che in Italia. Tra questi rientra ora quello di Piacenza, sito che si caratterizzerà per numeri di assoluto rilievo: 95.000 metri quadrati di superficie; 10.000 metri quadrati di superficie di stoccaggio; otto gru mobili impegnate, con capacità di 45 t; tre binari di trasbordo da 600 m e uno da 500 m; capacità di otto coppie di treni al giorno.

È in questo scenario che sta lavorando alacremente l’Impresa Pagani, società di Pontenure (Piacenza) specializzata dagli anni Settanta in interventi di movimento terra, recupero rifiuti, lavori stradali, cave di inerti e demolizioni. Spiega il Geom. Gianluca Mezzadri, direttore tecnico dell’azienda: “Fino agli anni Duemila l’attività dell’Impresa Pagani era focalizzata sull’attività di cava e, in generale, di movimento terra pesante, utilizzando macchine operatrici dalle 20 t di peso operativo in su. Successivamente il mercato si è orientato con forza sugli interventi di piccola-media entità, quindi abbiamo adattato il parco macchine, ampliandolo con l’inserimento di mezzi compatti, di piccole-medie dimensioni, ma che garantissero adeguate forze e capacità di scavo. Inizialmente, ciò grazie anche alla nostra ultratrentennale collaborazione con RMC, concessionario Yanmar di Piacenza, tramite un’attività di noleggio che in breve tempo si è trasformato in acquisto. Dopo aver comprato alcune macchine della ‘vecchia’ generazione, che abbiamo utilizzato con successo e soddisfazione in svariate applicazioni, negli ultimi due anni abbiamo acquistato due midi escavatori SV100-6 e un miniescavatore ViO57-6, due modelli che hanno confermato come (anche) con queste macchine compatte sia possibile svolgere lavori che prima eseguivamo solo con mezzi di tonnellaggio maggiore. Abbiamo radicalmente mutato il nostro modo di lavorare e siamo estremamente contenti di questi escavatori, tanto che a breve acquisteremo anche un miniescavatore ViO38-6 e una pala compatta V100, a integrazione del nostro parco mezzi che oggi conta circa 15 unità, tra escavatori, pale gommate, grader, rulli stradali, dozer e autocarri”.

Il midi SV100-6 in azione

All’interno del terminal di Piacenza, dove si stanno utilizzando esclusivamente macchine con tonnellaggi da 50 a 100 q, l’assoluto protagonista è il midi escavatore SV100-6 di Yanmar CE fornito dalla RMC all’Impresa Pagani nel 2022. Qui la macchina è utilizzata, nella fase successiva agli sbancamenti, per la realizzazione delle opere civili e dei sottoservizi (fognature, cavidotti, vasche di laminazione, aiuole, pose dei cordoli e dei pozzetti, eccetera).

Aggiunge il Geom. Mezzadri: “Siamo molto soddisfatti dell’SV100-6, è una macchina che dimostra un’elevata versatilità in ogni ambito d’impiego, dal caricamento degli autocarri alla movimentazione e posa degli elementi destinati alla realizzazione delle opere civili previste. Grazie ai cingoli in gomma possiamo operare in ogni area del terminal, senza danneggiare l’asfalto. Altro aspetto da mettere in evidenza è sicuramente la precisione dei movimenti: il circuito idraulico ViPPS è senza dubbio un punto di forza di questo escavatore. I consumi, inoltre, sono molto contenuti e la profondità di scavo raggiungibile con questa versione a braccio triplice garantisce un’elevata produttività. Da citare anche il fatto che l’SV100-6 è una macchina girosagoma: anche se in questo caso non è frequente lavorare in spazi particolarmente ristretti, ciò potrebbe capitare e, nel caso, non avremmo problemi di sorta nell’affrontare queste situazioni”.

Come citato dal Geom. Mezzadri, un ruolo importante nella scelta dei mezzi idonei a soddisfare le esigenze dell’azienda è stato svolto da RMC, concessionario Yanmar che da 30 anni assicura un affidabile servizio di vendita e noleggio di macchine nelle sue aree di competenza (Piacenza, Parma, Cremona e Pavia), oltre che un’attività di vendita di mezzi usati e di parti di ricambio supportata da un’officina riparazioni e da un magazzino computerizzato in continua espansione in grado di mantenere a stock – e fornire ai clienti entro 24 ore – oltre 40.000 articoli. “RMC – conferma il Geom. Mezzadri – è un vero e proprio ‘consulente’ di vendita, affidabile e competente, che ci supporta costantemente nelle fasi di pre e post-vendita, trovando le soluzioni più idonee alle nostre esigenze”.