Un premio ai piccoli

Il Bauma 2013 si è confermato come il salone delle novità e delle attese ripagate.

Curiosare fra gli spazi espositivi significa cercare – e trovare – le aziende che di solito non si incontrano sul campo o perché lontane geograficamente o perché non presenti sul territorio in modo diffuso.

Fra queste c’è la Kaiser che, pur avendo prodotti di altissima qualità, non si è soliti incontrare i suoi escavatori multiterreno sia perché operano in luoghi degni di un buon Reinold Messner, sia perché questo tipo di macchine ha una diffusione limitata sul territorio nazionale.

Quest’anno c’è stata una bella sorpresa in quanto, per la prima volta, una azienda con un prodotto così di nicchia ha ricevuto il premio per l’innovazione al Bauma nella categoria “Design”.

I concorrenti non erano di poco conto…parliamo di Liebherr con le nuove pale gommate compatte L506C e L508C e di Wacker Neuson con il nuovo martello demolitore elettrico EH100 .

Due colossi tedeschi contro una piccola realtà tecnologicamente evoluta del Liechtenstein. Davide contro Golia.

Ha vinto Davide. Of course.

Il nuovo ragno è stato sviluppato da Kaiser insieme al Dipartimento di Design dell’Università di Design e Arti Grafiche di Linz, capoluogo dell’Alta Austria. Quella stessa università che ha fatto diventare Linz uno dei centri mondiali più dinamici nel campo del desing e della progettazione e che sta proiettando la cittadina industriale austriaca nell’olimpo delle realtà giovanili più frizzanti anche grazie alla presenza di una elevatissima quantità di imprese e industrie operanti sul territorio.

“L’escavatore multiterreno è una macchina da scavo con le gambe di un ragno e tutto il fascino di una cabina telefonica illuminata”. Fu questa la stroncatura critica all’apparizione, negli anni ’60, del primo “ragno” della Kaiser.

Le cose sono evidentemente cambiate e se le problematiche relative ai nuovi propulsori conformi alle norme antinquinamento europee sono sempre più stringenti, Kaiser le ha risolte da par suo.

La clientela Kaiser opera prevalentemente sull’arco alpino e in particolare in nazioni come la Svizzera che, a prescindere dalle tecnologie adottate per abbattere l’inquinamento, richiede a prescindere la presenza di un filtro antiparticolato sullo scarico dei motori.

Pura scelta politica ma “dura lex, sed lex”.

Le potenze necessarie sugli escavatori multiterreno non implicano motori necessariamente equipaggiati con DPF grazie alle nuove tecnologie messe a punto dai costruttori di motori e di cui al Bauma si è avuta ampia dimostrazione.

Kaiser ha però risolto il problema degli ingombri in modo eccellente e rivedendo completamente l’architettura dei propri escavatori senza però rinunciare alle caratteristiche fondamentali delle sue macchine: braccio del tipo “heavy-excavator” con incernieratura sulla ralla e robusto castello di supporto, cabina ad elevata visibilità ed elevato comfort ma compatta nelle dimensioni, idraulica altamente performante, capacità di disimpegno in terreni impossibili.

Forma della torretta rastremata verso il basso per favorire il movimento e la rotazione evitando ostacoli di ogni genere, cabina con visibilità migliorata verso il basso, ergonomia interna ottimizzata, monitor multifunzione regolabile, layout interno rivisto in funzione della nuova modalità di raffreddamento del motore con DPF e dell’accesso facilitato per la manutenzione al distributore idraulico.

Un premio ai piccoli che sanno innovare e puntano solo alla massima qualità.

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