Idrofrese

Un’idrofresa made in Italy per la Metro C

La Soilmec di Cesena ha progettato e realizzato la nuova idrofresa che scaverà fino a 85 metri di profondità (un record per lavori di questo tipo) la nuova stazione della Metro C di Piazza Venezia.

In questi giorni, nel cuore di Roma, spicca la sagoma imponente di una macchina blu con traliccio tricolore. Si tratta dell’idrofresa Soilmec di ultima generazione destinata a scavare fino alla profondità di 85 metri tutti i muri perimetrali della nuova archeo-stazione della Metro C di Piazza Venezia, commissionata da Roma Metropolitane e realizzata dalla società consortile Metro C S.c.p.a., guidata da Webuild e Vianini Lavori.

Gioiello della metalmeccanica italiana, l’idrofresa SC-130 Tiger è stata interamente progettata e realizzata dalla cesenate Soilmec, divisione engineering del Gruppo Trevi, leader mondiale nell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi.

La nuova idrofresa è dotata di un sistema software, il DMS (Drilling Mate System), che le permette, fra le altre cose, di garantire la verticalità dello scavo di ogni singolo pannello e intervenire in caso di necessità.

L’idrofersa è dotata di due corpi rotanti in grado di scavare porzioni di terreno larghe fino a 2 metri e 80 cm e spesse 1 metro e 50.  Ha un’altezza di 24,5 metri e un peso di 185 tonnellate.

Un museo in mezzo ai musei

I lavori di fondazione previsti sono estremamente delicati considerando il contesto storico e monumentale in cui hanno luogo.

La stazione Venezia della linea C della metropolitana di Roma sarà un’archeostazione: entrando negli 8 livelli sotterranei, si avrà la sensazione di mettere piede allinterno di un vero e proprio museo, accessibile alla cittadinanza e ai milioni di turisti che vi transiteranno. A quarantacinque metri di profondità, con muri perimetrali che trattengono lo scavo raggiungendo una profondità di 85 metri, Venezia sarà un museo in mezzo ai musei.
Oltre a creare attraverso 3 ingressi un collegamento tra i più importanti edifici museali del centro storico di Roma, la stazione ospiterà infatti parte delle antiche strutture che verranno portate alla luce durante lo scavo tra cui le sale degli Auditorium di Adriano.
La stazione collegherà Palazzo Venezia, il Vittoriano e larea archeologica dei Fori Imperiali, ognuno con il proprio accesso dedicato. Al suo interno saranno ricollocati i resti archeologici emersi durante gli scavi, nella loro posizione originaria sullantica via Flaminia. Ogni piano avrà uno sviluppo planimetrico di 4500 mq. In totale sono previsti 26 km, di cui 17 in sotterraneo e 9 in superficie. Le interconnessioni con le linee esistenti riguarderanno la Metro A San Giovanni e Ottaviano, la Metro B Colosseo e la FL1/FL3

 

Chi è il Gruppo Trevi

Il Gruppo Trevi è leader a livello mondiale nell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi (fondazioni speciali, consolidamenti del terreno, recupero siti inquinati), nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specialistiche del settore.

Nato a Cesena nel 1957, il Gruppo conta circa 65 società e, con dealer e distributori, è presente in circa 90 paesi. Fra le ragioni del successo del Gruppo Trevi ci sono l’internazionalizzazione e l’integrazione e l’interscambio continuo tra le due divisioni: Trevi, che realizza opere di fondazioni speciali e consolidamenti di terreni per grandi interventi infrastrutturali (metropolitane, dighe, porti e banchine, ponti, linee ferroviarie e autostradali, edifici industriali e civili) e Soilmec, che progetta, produce e commercializza macchinari, impianti e servizi per l’ingegneria del sottosuolo.

La capogruppo Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. (TreviFin) è quotata alla Borsa di Milano dal mese di luglio 1999. TreviFin rientra nel comparto Euronext Milan.