Impianti

Top Tower 3000 P nell’era digitale

Nell’era della globalizzazione Marini adotta altre strategie. E sceglie di specializzarsi secondo le esigenze dei clienti. Anche attraverso la realtà virtuale.

E anche a Intermat Marini sarà coerente con le sue scelte controcorrente : presente in fiera (Hall 5A, C151) ma senza esporre impianti. Solo un video a 360°, immersivo, in realtà virtuale, che farà vivere a tutti l’esperienza (reale) di un cantiere.
I visitatori avranno modo di visitare virtualmente un impianto Top Tower 3000P, dotato di accorgimenti di ultima generazione rispondenti alle richieste di ecologia, sicurezza, riciclaggio (assenza di rifiuti →circular economy).

Ecologia al Top

In questo impianto Top Tower 3000P l’ armonizzazione con l’ambiente circostante avviene anche attraverso la riduzione dell’ impatto acustico e visivo. Ma anche le emissioni gassose sono ridotte : con un trattamento brevettato vengono convogliate, nel rispetto dei più rigorosi limiti di legge, in un tunnel di contenimento allo scarico del mixer e del silo di deposito.

Nel Top Tower il riciclaggio è un must

Negli anni, si è verificato un crescente interesse nell’utilizzo del riciclaggio che oggi non può più essere considerato un optional.
Anche perché il riciclaggio può offrire una serie considerevole di vantaggi. In primo piano il consente il riutilizzo delle materie prime. Cosa che sopperisce alla mancanza di aggregati dovuta alla diminuzione delle cave attive a livello nazionale ed internazionale. Sul fronte del rispramio energetico il consumo di energia è ridotto grazie alla minore estrazione degli aggregati e alla diminuzione del trasporto sui veicoli. Infine, non non solo gli aggregati vengono riutilizzati, ma lo è soprattutto il legante bituminoso contenuto nel fresato.

Così vengono trattati i fumi

Marini ha progettato una soluzione tecnica in grado di abbattere le emissioni inquinanti e gli odori prodotti dall’impianto. Tutto questo è possibile grazie all’installazione di un sistema di captazione emissioni diffuse allo scarico camion, skip e mescolatore e di un filtro disoleatore.
Si può infine introdurre un’ulteriore fase che consiste nel trattamento termico dei fumi attraverso la loro immissione in prossimità della zona più calda dell’impianto, ovvero il bruciatore del cilindro essiccatore. La soluzione tecnica proposta da Marini e denominata Zerovoc, è coperta da un brevetto internazionale.

Sicurezza in primo piano

La riduzione delle emissioni di polveri, è perfettamente conforme alle più recenti e severe norme di tutela ambientale e al risparmio energetico. Ma vi è un altro punto essenziale del progetto Top Tower: la sicurezza.
Questo impianto è infatti uno dei primi, in Europa, conforme alla nuova normativa direttiva macchine applicata agli impianti per conglomerati bituminosi. A tale normativa  si devono attenere tutti i produttori sia in termini di conformità di prodotto sia per quanto concerne gli aspetti della sicurezza, in special modo per gli operatori. Infatti una serie di passerelle e di camminamenti, tutti ben protetti e di facile accesso, permettono di eseguire tutte le operazioni di controllo e/o di manutenzione in totale sicurezza. Gli interventi di manutenzione sono resi particolarmente agevoli dalla presenza di punti di accesso di generose dimensioni nonché da punti di ingrassaggio centralizzati.