Escavatori JCB noleggiati da Venpa

Due escavatori cingolati JS 235 HD di JCB con braccio triplice sono protagonisti di un intervento nelle campagne friulane volto a realizzare un nuovo sistema di irrigazione «a pioggia». Il noleggio delle macchine e delle relative attrezzature è stato realizzato da Venpa che, attraverso la filiale di Udine, ne ha anche seguito l’assistenza tecnica durante i cinque mesi di utilizzo.

Affezionato cliente di Venpa, Ici Coop è un’impresa attiva da oltre 30 anni nella costruzione e progettazione di opere edili civili, industriali e infrastrutturali.

Grazie a personale qualificato, esperienza, tecnologie e, non ultimo, solidità finanziaria, la società è divenuta uno dei principali operatori del nord est ritagliandosi un ruolo di primaria importanza in grado di farla operare sull’intero territorio nazionale.

Un’attività ad ampio respiro che in questi primi mesi del 2013 ha visto gli uomini Ici Coop operare, per conto del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento di Udine, nel territorio del Comune di Mortegliano (UD) nella realizzazione di un nuovo sistema di irrigazione, volto a trasformare l’attuale metodo «a scorrimento» in un più moderno progetto ad aspersione, comunemente denominato «a pioggia».

«Nella prima fase del cantiere – ci spiega il geometra Alessandro Dri, capo commessa e membro del consiglio di amministrazione della società – abbiamo rimosso le canalette esistenti e operato

gli scavi per posare le reti irrigue di alimentazione dell’impianto a pioggia. Poi abbiamo provveduto alla posa delle tubazioni: circa 38.000 m di tubi in PVC e vetroresina per diametri da

un minimo di 160 mm a un massimo di 600 mm». Il lavoro è stato effettuato utilizzando varie macchine di proprietà Ici Coop coadiuvate da due escavatori JCB JS 235 HD. «Una delle due

macchine – continua Dri – è stata utilizzata per lo scavo delle reti in vetroresina; la seconda, dotata di benna vagliatrice, ha svolto principalmente la funzione di vagliare il materiale ghiaioso sopra le tubazioni appena posate e quindi di chiudere gli scavi».

I due escavatori JCB forniti da Venpa sono dotati di impianti antifurto idraulico e satellitare, e, cosa più importante, sono equipaggiati con un braccio triplice che, rispetto al monolitico, permette maggiore versatilità e precisione. Ricordiamo, infatti, come gli escavatori siano stati utilizzati anche per la posa delle tubazioni e come abbiano quindi affrontato lavori di una certa precisione. Anche il peso statico in questo caso riveste una propria importanza, infatti non si parla dei classici 220 q, ma di circa 240 q con carro rinforzato che permette di lavorare con attrezzature di un certo impegno pur consentendo la massima libertà di sbraccio. Il tutto nella più elevata sicurezza con un piano solido e molto stabile, senza problemi di galleggiamento benché in presenza di un terreno particolarmente molle. Sotto il profilo tecnico ricordiamo che ci troviamo di fronte a escavatori da 140 CV che presentano ottime doti prestazionali: un’altezza massima di scarico di 7.750 mm e una profondità di scavo che raggiunge i 5.670 mm (4.400 mm in verticale). Data l’importanza che oggi assumono le attrezzature gli escavatori proposti da Venpa sono disponibili con attachement che comprendono varie tipologie di benne: a palanchino, a polipo, da scogliera, oscillanti, per pulizia canali, trapezoidali e vagliatrici; oltre a diversi martelli idraulici e pinze frantumatici per lavori di demolizione.

Il punto sul mercato
Nicola Grudina

In questo momento – ci ha detto Nicola Grudina, direttore commerciale di Venpa, il responsabile Venpa – la domanda di noleggio per quanto concerne il movimento terra è concentrata sulle grandi opere: infrastrutture, autostrade, Expo, settore ferroviario, gallerie. Di conseguenza si privilegiano le macchine di grandi dimensione: i dumper, i grossi escavatori cingolati, mentre tutte le macchine sotto i 140 q, quelle tradizionalmente legate all’edilizia, registrano un po’ meno richiesta. A livello geografico, il movimento delle macchine è quindi legato all’ubicazione dei grandi cantieri. Si lavora parecchio in Lombardia, nell’area della variante di Valico, lungo la A14 e sulla Salerno-Reggio Calabria. Fuori dal coro, da un po’ di tempo a questa parte va inoltre discretamente bene la Sardegna, seppur svincolata da opere infrastrutturali. A livello più generale il noleggio sta vivendo un calo delle tariffe e una lieve diminuzione della domanda. In particolare nel settore del sollevamento è calata la richiesta legata alla costruzione di centri commerciali che, fino ad alcuni anni fa, assorbivano molte macchine; invece nel movimento terra il calo è stato decisamente inferiore: la riduzione delle vendite ha infatti sostenuto il noleggio. Per questo settore la vera disgrazia è la mancanza di liquidità, la sofferenza del credito.

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