Sandvik Italia entra in Ascomac

Sandvik Italia spa Construction è entrata a far parte di Ascomac.

“L’ingresso del Gruppo Sandvik, in un momento di grave crisi economica che ha “fermato” il settore dell’edilizia e in particolare delle macchine per le costruzioni, rappresenta un segnale importante di aggregazione e di fiducia nella ripresa del Sistema Italia”. Lo ha dichiarato la Presidente di Ascomac Elisa Cesaretti , esprimendo, a nome di tutta la Federazione, un “grande apprezzamento” per l’adesione ad Ascomac della Società.

Sandvik AB è un gruppo industriale globale di origine svedese, fondato nel 1852 e presente in 130 paesi con 50.000 dipendenti.

Negli ultimi 20 anni il Gruppo è cresciuto tramite sviluppo interno ed acquisizioni, con oltre 50 aziende rilevate in 20 paesi.

Il Gruppo Sandvik è leader di mercato nella produzione di utensili da taglio per la lavorazione dei metalli, nella fabbricazione di acciai inossidabili e leghe speciali e nella produzione di macchine ed attrezzature per l’industria mineraria e delle costruzioni.

Sandvik Construction è la divisione del Gruppo che si occupa della produzione e della distribuzione di prodotti alle imprese del settore delle costruzioni.

Anche per la divisione Construction, la crescita e l’ampliamento del portafoglio prodotto è dovuta in parte alle acquisizioni di importanti aziende del settore effettuate negli ultimi 15 anni come per esempio: Tamrock, Toro, Svedala, Voest Alpine, Rammer, Extec e Fintec.

L’offerta di prodotto di Sandvik Construction è oggi una delle più complete presente nel settore e spazia dagli impianti fissi e mobili per il trattamento e trasporto
di materiali inerti, alle macchine per lo scavo meccanizzato, dalle macchine di perforazione per lo scavo in tradizionale (drill and blast) alle attrezzature di perforazione, dai dumper e pale gommate da galleria alle attrezzature idrauliche per escavatori.

“La scelta di Sandvik Construction di aderire ad Ascomac – dichiara l’Ing. Paolo Vanden Heuvel, Vice Presidente Construction Italy – è stata dettata dalla volontà di dare un segnale in controtendenza all’attuale momento di mercato, di stabilire un dialogo produttivo con le diverse realtà che operano nel settore e sono già parte di Ascomac e, allo stesso tempo, di ampliare il panorama andando oltre al movimento terra nella speranza che qualche altra realtà possa a breve pensare nei medesimi termini.”

“In questa fase – ha aggiunto la Presidente Cesaretti – è ancora più importante rafforzare l’unità della rappresentanza degli Operatori, per consolidare, attraverso le capacità, competenze e serietà degli Associati, un serio confronto con le Istituzioni, per il rilancio delle Infrastrutture e delle Costruzioni a favore della Crescita e dello Sviluppo sostenibili del nostro Paese”.

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