Iniziative

Rinasce il Museo della Macchina a Vapore

Il Museo della Macchina a Vapore “Franco Risi” si trova a San Giovanni in Persiceto (Bologna): è aperto sabato e domenica (10-12; 16-18) e,  con prenotazione, dal lunedì al venerdì (10-13; 15-18)

La stupenda collezione di Franco Risi – composta da motrici fisse e locomobili, trattori, macchine operative e locomotive a vapore, tutte perfettamente restaurate e funzionanti – è esposta nella rinnovata sede museale a San Giovanni in Persiceto.

di Giuseppe La Franca 

A poco più di un anno dalla scomparsa, la memoria di Franco Risi continua a vivere attraverso i risultati della sua passione per la meccanica e per i motori a vapore. Grazie all’opera dei figli Sandro e Sauro e del fratello Mirco (fondatore e CEO di Simex) la collezione è ora ospitata in un edificio appositamente riqualificato. L’inaugurazione si è svolta lo scorso sabato 3 luglio, alla presenza di centinaia di persone che hanno poi visitato l’esposizione.

Da sinistra a destra: Sandro Risi, Sauro Risi, Mirco Risi (fondatore e CEO di Simex) e Lorenzo Pellegatti (Sindaco di San Giovanni in Persiceto), durante la cerimonia di inaugurazione

La collezione è il frutto di quarant’anni di appassionata ricerca dei pezzi originali e della relativa documentazione, con l’obiettivo di restaurare al meglio le macchine che hanno fatto la storia della meccanizzazione dell’agricoltura, dei trasporti e dell’industria. Raccoglie decine di macchine a vapore, attive in ogni parte del mondo (dall’Italia alla Gran Bretagna, dalla Bosnia-Erzegovina al Canada) nel periodo che va fine dell’800 alla prima metà del ‘900.

Un Museo con pezzi unici

L’esposizione comprende molti pezzi unici nel loro genere e alcuni modelli in scala, tutti funzionanti: fra le locomotive da strada spiccano quelle accoppiate per l’aratura funicolare prodotta da John Fowler & C. (1917), mentre la “piccola” Orenstein & Kopper (1909), utilizzata per la bonifica delle campagne emiliano-romagnole, si distingue fra quelle per binari a scartamento ridotto.

Il rullo stradale Ruston Proctor (Gran Bretagna, 1910) è una delle numerose macchine esposte nel museo, tutte accuratamente restaurate e perfettamente funzionanti

Ancor più numerose sono le locomobili: si tratta di veri e propri motori a vapore semoventi, antesignani dei moderni trattori con motore a combustione interna, che si spostavano fra campi e fattorie per fornire la forza motrice ad altre macchine agricole, oppure erano impiegate in altre lavorazioni, come nel caso dello spettacolare rullo compressore Ruston Proctor (1910) per applicazioni stradali.

Una menzione particolare merita l’imponente Hornsby Risi Chain Track Tractor, interamente ricostruito partendo dai disegni originali, dalle foto e da altri documenti d’archivio. Precursore dei carri armati della I Guerra Mondiale – è uno dei primi cingolati mai prodotti al mondo – fu realizzato per trainare un convoglio di slitte cariche di carbone durante la corsa all’oro del Klondike.

L’esposizione comprende anche numerose motrici, macchine operatrici fisse (per la trebbiatura del grano, per la lavorazione della canapa, per il taglio di assi a partire dai tronchi, ecc.) e trattori d’epoca (CASE, Fahr, ecc.) equipaggiati con motore a gasogeno (un combustibile gassoso ottenuto dal riscaldamento del carbone) o a petrolio/kerosene.

Testimoni di un passato non così remoto, queste fantastiche macchine meritano una visita attenta da parte degli appassionati e sono in grado di stupire grandi e piccoli visitatori. Con l’inaugurazione, il Museo della Macchina a Vapore di San Giovanni in Persiceto è entrato nel sistema museale della cittadina emiliana, situata a pochi chilometri da Bologna, che comprende anche altre interessanti sedi espositive.