Al lavoro

Recycling di alto livello

articolo di Cristiano Pinotti

Un’applicazione insolita per una L50G. Abbiamo visto la pala gommata compatta Volvo alle prese con metalli di vario genere all’interno di Eco-Zinder, un complesso industriale che, riciclando questi materiali, li reintroduce in molteplici settori, dall’agroalimentare al farmaceutico.

Il riciclo degli scarti dei processi industriali è un settore complesso, con regole dettate da molteplici fattori: dalle fluttuazioni del cambio euro-dollaro sino alla crisi industriale che, a macchia di leopardo, imperversa ancora sul nostro continente. In questo campo si intersecano differenti «discipline» che miscelano chimica, impiantistica industriale, logistica e imprenditorialità di respiro internazionale e fanno scaturire una chiara visione del mercato in grado di valutare compiutamente l’inserimento di qualsiasi macchinario all’interno del proprio processo produttivo. Un contesto nel quale è interessante osservare il noleggio a lungo termine di una pala gommata, posta alla base del ciclo di lavorazione, attraverso la valutazione delle caratteristiche tecniche e dei costi in relazione allo specifico lavoro cui viene chiamata. Banco di prova il complesso industriale di Eco-Zinder, a Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano.

50 anni tra i metalli non ferrosi

L’insediamento di Trezzo, attivo dal 1963, è specializzato nel recupero dei rifiuti che provengono dai processi di fusione dei metalli non ferrosi, cioè dalle fonderie di ottone, rame, zinco, bronzo e zama. Questi materiali vengono processati per via idrometallurgica separando i vari elementi metallici che permettono il recupero di zinco, rame, nichel, manganese e di piccole percentuali di ferro presenti nelle leghe. In particolare, per quanto concerne lo zinco, la società ha messo a punto un processo di raffinazione che permette di ottenere solfato, carbonato e ossido di zinco; mentre gli altri residui, una volta concentrati, vengono destinati al recupero per via termica. L’azienda lavora a ciclo chiuso, quindi tutto quanto entra nel ciclo produttivo viene concentrato, recuperato e valorizzato. Rame, nichel, manganese vengono rivenduti a fonderie di seconda fusione specializzate nel recupero di residui di metalli; mentre per quanto concerne i sali di zinco questi vengono commercializzati per varie applicazioni dell’industria agroalimentare, cosmetica e farmaceutica.

La società, tra dipendenti diretti e collaboratori, dà lavoro a 42 persone che operano su ciclo continuo, cinque giorni alla settimana. All’interno spicca il corposo reparto manutenzione che si occupa del mantenimento in piena efficienza degli impianti e il laboratorio per le imprescindibili analisi chimiche. I trasporti sono invece affidati ad aziende terze.

«Oggi il nostro fatturato – ci spiega Giovanni Gambari, amministratore delegato di Eco-Zinder – si sviluppa per il 95% sul mercato internazionale, soprattutto nei paesi dell’Unione europea. Fuori dall’Europa è infatti difficile lavorare in considerazione di un cambio dollaro-euro poco vantaggioso. Il recupero dei materiali in entrata vede invece una buona presenza dell’Italia che, per quanto riguarda la produzione di metalli non ferrosi, è ancora una dei primi paesi del vecchio continente». Lo stesso approvvigionamento dei rifiuti è piuttosto complesso sia a livello di imballaggio – si va dallo sfuso, ai fusti e a molteplici e differenti tipologie di confezioni – sia a livello di costi. Continua Gambari: «si tratta di rifiuti che, in genere, vengono valorizzati e pagati, ma dipende dalle caratteristiche del materiale ritirato, dal suo contenuto di metalli, di inquinanti, o di sali solubili. Si va da un mero costo di smaltimento fino a una valorizzazione che può arrivare a diverse centinaia di euro a tonnellata».

La movimentazione dei materiali

Eco-Zinder tratta una media di 15.000 t di rifiuti all’anno. Una massa importante la cui movimentazione è affidata a tre pale gommate di taglie differenti in relazione alla tipologia di lavoro da effettuare e ai materiali movimentati. Tra queste macchine spicca una nuova Volvo L50G, utilizzata prevalentemente per la miscelazione dei materiali per ottenere un composto omogeneo da caricare nell’impianto idrometallurgico. Un’area produttiva che movimenta materiali (in genere di polveri di abbattimento dei processi di fusione) con pesi specifici piuttosto bassi che hanno quindi richiesto l’adozione di una benna rinforzata per materiali leggeri, in grado di garantire una capienza maggiorata rispetto all’attrezzatura standard.

Come accade per tutte le pale gommate che operano in Eco-Zinder, anche l’unità Volvo è una macchina con contratto di noleggio a lungo termine (4 anni): una soluzione che mette l’imprenditore al riparo da sorprese e assicura costi fissi di manutenzione. «Si tratta – continua l’AD di Eco-Zinder – di una precisa politica aziendale inerente tutte le nostre macchine movimento terra e i carrelli elevatori. Questa scelta ci permette di non avere grattacapi per la manutenzione, che viene sempre eseguita il sabato, quando l’azienda è chiusa, e di sostituire la macchina dopo un discreto periodo di utilizzo, potendo scegliere tra modelli sempre di ultima generazione. Ovviamente il noleggio presuppone un utilizzo piuttosto significativo della macchina, altrimenti non avrebbe senso». Come sempre accade la scelta di Volvo è dipesa da molteplici fattori. Continua Gambari: «abbiamo selezionato un marchio importante, in grado di produrre un’assistenza tecnica all’altezza della situazione, unito alla qualità della macchina, ai suoi ingombri limitati e ai bassi consumi di carburante che dovrebbero portare a un risparmio significativo. Certo di aver operato una scelta corretta, uso il condizionale solo per una questione di tempo. La macchina lavora presso la nostra unità produttiva da quattro mesi ed è troppo presto per stilare un bilancio. Di certo posso testimoniare la soddisfazione dell’operatore».

Compatta e produttiva

Soddisfazione condivisibile in quanto la L50G, pur appartenendo alla gamma delle macchine compatte (il peso operativo oscilla da 9,3 a 9,7 t), esprime enorme potenzialità ed elevata flessibilità per l’utilizzo in diverse applicazioni, anche grazie all’attacco rapido idraulico che consente una veloce sostituzione di un’ampia gamma di attrezzature. Mentre a livello di compattezza macchina è stata ottenuta attraverso l’adozione di un telaio più corto che consente un’elevata manovrabilità anche negli spazi di lavoro più ristretti.

Conforme alle norme sulle emissioni Stage IIIB, la L50G è equipaggiata con un motore quattro cilindri Volvo da 87 kW, da 4 l, con turbocompressore, che prevede il ricircolo dei gas di scarico raffreddati e un filtro antiparticolato (DPF) con rigenerazione attiva. Il filtro trattiene temporaneamente le particelle per poi incenerirle, riducendo così le emissioni, mentre la rigenerazione avviene senza alcuna perdita di prestazioni durante l’utilizzo della macchina. La ventola di raffreddamento del motore consente a di raggiungere rapidamente la temperatura di esercizio ottimale ed entra in funzione solo quando necessario. Il tutto per risparmiare potenza, carburante e ridurre la rumorosità. Inoltre, essendo reversibile, provvede a soffiare automaticamente aria attraverso il gruppo di raffreddamento per rimuovere eventuali impurità intrappolate nel radiatore.

L’impianto idraulico è alimentato da una pompa Load Sensing a pistoni assiali a cilindrata variabile, mentre i cilindri sono a doppia azione per tutte le funzioni. Il cinematismo parallelo è di tipo TP Linkage e assicura un’elevata forza di strappo (74 kN) e un movimento parallelo lungo l’intera corsa del braccio di sollevamento. Una combinazione che permette un’elevata coppia di inclinazione all’indietro e un’ottima potenza di sollevament. Il sollevamento progressivo contribuisce inoltre a evitare la fuoriuscita del materiale sfuso dalla benna e a ottimizzare il carico durante il sollevamento di pallet.

La trasmissione idrostatica è «infinitamente variabile» e i cambi marcia limitano la velocità massima di traslazione entro un preciso intervallo, senza interrompere la potenza di trazione. Gli assali (anteriore fisso e posteriore oscillante) prevedono semiassi completamente flottanti con riduzioni epicicloidali nei mozzi e carter in acciaio fuso. Il bloccaggio del differenziale è al 100% su entrambi gli assali.

Conforme alle normative ROPS/FOPS, la cabina offre un’ottima visibilità sulla parte posteriore, sull’estremità della benna e sulla strumentazione centrale. Montata su ammortizzatori viscosi, protegge l’operatore dalle vibrazioni e dal rumore, mentre i comandi sono accessibili e in posizione ergonomica. Per il comando delle varie funzioni idrauliche l’operatore può scegliere di utilizzare il joystick o le leve. Il pedale dell’acceleratore «eco» provvede ad applicare la giusta quantità di contropressione meccanica in modo da incoraggiare l’operatore ad adottare tecniche di manovra e guida che contribuiscano a ridurre il consumo di carburante. L’impianto sterzante è sensibile al carico e viene attivato solo quando si ruota il volante. Un pedale di inching/freno contribuisce a migliorare il controllo della macchina: applicandovi una leggera pressione si rallenta la macchina utilizzando solo la trasmissione idraulica, mentre con una pressione maggiore si azionano i freni degli assali.

Assistenza e manutenzione

La Serie G delle pale Volvo è dotata del sistema Contronics che monitora in tempo reale le varie funzioni e avvisa l’operatore in caso di problemi. Allo stesso tempo il sistema Matris provvede a registrare e analizzare i dati sulla movimentazione e l’uso della macchina mentre il Vcads Pro consente di mettere a punto una macchina per applicazioni specifiche, in modo da migliorarne le prestazioni. Infine la macchina è monitorata anche dal sistema telematico CareTrack in grado di fornire al cliente un aggiornamento in tempo reale dello stato dell’intero parco macchine producendo dei report sulle prestazioni, sulla produttività e sui consumi potendo così individuare le aree di miglioramento. Inoltre con le funzioni geofence e timefence è possibile stabilire i limiti geografici e temporali di utilizzazione. Detto di una manutenzione semplificata per la specifica conformazione della macchina e per la disposizione di tutte le parti soggette a ispezione quotidiana, la L50G noleggiata da Eco-Zinder beneficia dell’accordo assistenza Oro, il full service offerto da Volvo CE Italia.

Per il noleggio c'è Volvo Rents

Come accennato, la macchina utilizzata da Eco-Zinder è un’unità a noleggio. Per seguire nella maniera più adeguata questo particolare servizio Volvo CE ha creato Volvo Rents, una struttura in cui tutti i concessionari sono collegati in rete attraverso un software appositamente realizzato per le esigenze del movimento terra. Con questa soluzione, che permette di verificare in tempo reale la disponibilità e l’ubicazione di ciascuna macchina in flotta e prenotarla, ogni cliente può scegliere fra oltre 40 modelli, variando peso, potenza, equipaggiamento in funzione delle necessità del momento, ottimizzando così consumi e costi. Tutte le macchine in flotta sono di ultima generazione e conformi alle normative su sicurezza e ambiente. I canoni di noleggio sono «tutto incluso» e comprendono: assicurazione contro furto, incendio e atti vandalici; assistenza e manutenzione periodica, comprensiva di viaggio, manodopera, ricambi, oli e filtri. Inoltre, in caso di un fermo macchina, il cliente può contare su un team tecnico di oltre 300 professionisti e 50 officine autorizzate Volvo Rents. Nel caso di interventi complessi, l’organizzazione Volvo mette inoltre a disposizione un mezzo sostitutivo.

La parola all'operatore

 

Abbiamo raccolto l’opinione di Giuseppe De Fazio, abituale operatore della pala Volvo. «La macchina va molto bene sotto tutti i punti di vista: è comoda, confortevole, compatta e con un raggio di sterzo che permette di infilarsi dappertutto. Lavorando in spazi stretti, anche all’interno dei capannoni, è una caratteristica importante, direi fondamentale. Con la stagione fredda alle porte metterò alla prova il sistema di riscaldamento, ma uso questa macchina da questa estate e grazie all’impianto di climatizzazione a bordo non ho mai sofferto il caldo. I comandi sono tutti a portata di mano e il cambio automatico è eccellente. Da sottolineare anche «l’eco-pedale» che alla fine della giornata ci consente un effettivo risparmio di carburante.

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