articolo di Costantino Radis
Dai mercati internazionali al confronto sul territorio. Se la Minitop è oggi uno dei più affermati produttori di cingoli in gomma apprezzato anche da molte aziende costruttrici in prima fornitura, non bisogna dimenticare che il DNA aziendale nasce nel mercato delle macchine movimento terra.
Giampiero Giacomino, fondatore del gruppo con la moglie Paola circa vent’anni fa, si forma proprio nel mercato del movimento terra piemontese e da quelle basi spicca il volo verso una visione internazionale della propria attività ma senza dimenticare le proprie origini.
Ossia il noleggio, quale attività quasi sconosciuta per l’epoca, e la commercializzazione di prodotti di elevata qualità. Una visione che derivava dalla sua precedente esperienza professionale che lo aveva portato fin da subito a confrontarsi con un mercato in cui il fattore prezzo era spesso determinante e in cui i prodotti di qualità che vendeva andavano spiegati e fatti capire ai clienti.
Un modo di pensare che non lo ha mai abbandonato e che, una volta in proprio, lo ha portato a scegliere le macchine prodotte da Takeuchi per le prestazioni e l’elevato livello qualitativo.
Una scelta di qualità che, proprio nei momenti in cui il mercato risponde in modo equivoco, consente di mantenere una presenza costante e qualificata.
La scelta del marchio Takeuchi è stata la carta su cui Minitop ha giocato la propria presenza sia nel noleggio che nella vendita. Ed è stata una carta vincente tanto che, a oggi, è il concessionario di riferimento per la Midi Equipment, importatore per l’Italia.
«Si tratta di un rapporto iniziato tempo fa» ci spiega Giampiero Giacomino «e che mi ha fatto propendere fin da subito verso un prodotto di alto livello, per «appassionati», e che richiedesse una capacità commerciale che andasse al di là del semplice prezzo di vendita».
«Nella mia precedente occupazione ero già abituato a lavorare con macchine dal forte valore intrinseco e dove, nel momento in cui iniziava la trattativa, partivo già svantaggiato dal prezzo più elevato» ci spiega Giacomino.
«Per contro sapevo di avere un prodotto dall’alto valore tecnico e quindi giocavo le carte della qualità, delle prestazioni e del valore residuo nel tempo».
Da allora il Gruppo Minitop ha sempre creduto nei prodotti Takeuchi tanto da diffondere nella provincia di Torino oltre 350 macchine presso i clienti finali e senza contare il parco noleggio che ogni giorno porta sul territorio la caratteristica livrea grigio-rossa del costruttore giapponese.
Il Gruppo Minitop è oggi un punto di riferimento per gli operatori del settore sia edile che del movimento terra professionale.
«Il marchio Takeuchi ha un forte appeal presso gli addetti ai lavori» ci dice Giampiero Giacomino «e ormai noi siamo stabilmente associati al marchio. Questo, insieme ad altre mille ragioni che riguardano le attività di Minitop a 360°, ci ha portati a essere un punto di riferimento sul territorio».
Un impegno che travalica la semplice attività di concessionario e vede la Minitop impegnarsi nella partecipazione a fiere di settore, ad attività di diffusione sul territorio del prodotto Takeuchi, in eventi in cui siano messi in risalto le caratteristiche migliori di queste macchine.
La presenza alla «Fiera della Pietra» di Luserna San Giovanni si inquadra perfettamente in questo specifico ambito promozionale con cui la Minitop intende far «toccare con mano» le potenzialità del prodotto Takeuchi.
«L’esperienza e le modalità di lavoro della Minitop» ci dice Michele Guzzo, direttore commerciale dell’importatore Midi Equipment «sono per noi fondamentali da tutti i punti di vista».
E continua «La filosofia di Takeuchi si sposa perfettamente con le dinamiche commerciali della Minitop: ricerca della qualità a tutto tondo e presenza sul mercato con clienti qualificati che mirano prima di tutto al prodotto di valore».
«Il lavoro svolto in questi anni» gli fa eco Giampiero Giacomino «ha permesso di fare conoscere al mercato locale un prodotto di grande valore come Takeuchi e, di conseguenza, ogni operatore del settore sa che, se vuole una macchina compatta di qualità, deve venire a farci visita. Ho puntato molto sul passaparola perché si tratta della pubblicità più autentica e dinamica in ogni tipo di mercato. Questo ovviamente richiede un investimento sul medio/lungo termine che comporta anche saper effettuare scelte che non danno risposte sull’immediato ma rappresentano un valore aggiunto quando si programmano attività economiche che vogliono consolidarsi nel tempo».
La Minitop è ovviamente presente alle più importanti manifestazioni fieristiche di settore sia internazionali, sia locali.
Ovviamente, se al Bauma di Monaco i protagonisti assoluti erano i cingoli in gomma di cui la Minitop è uno dei più importanti produttori internazionali, nel caso delle piccole fiere locali i prodotti sugli scudi sono quelli dedicati ai mercati di zona.
Non è un caso se Minitop ha voluto partecipare in modo interattivo alla «Fiera della Pietra» di Luserna San Giovanni in cui le macchine erano protagoniste quali fondamentali strumenti al servizio sia dell’estrazione che della sistemazione finale.
Se i prodotti Takeuchi, per ovvii motivi, non sono adatti al lavoro nelle grandi cave dell’importante bacino estrattivo a cavallo fra i comuni di Luserna San Giovanni e Bagnolo Piemonte, Minitop ha puntato sulle loro qualità di forza, agilità e precisione che ne fanno ottimi strumenti per la movimentazione e sistemazione finale delle pietre in lavori di vario genere.
«Le macchine Takeuchi vanno spiegate» ci dice Giacomino «e quando i clienti arrivano chiedendomi semplicemente il prezzo, io rispondo loro chiedendo se hanno mezz’ora del loro tempo affinché illustri loro la qualità costruttiva e le soluzioni utilizzate dal costruttore».
Una consuetudine radicata in Minitop grazie alle numerose e recentissime macchine a disposizione nel parco noleggio così come ai modelli più diffusi disponibili in pronta consegna.
«Per poter operare oggi» ci dice Michele Guzzo di Media Equipment «la strategia vincente è data da un investimento costante che permetta al cliente finale di poter avere il mezzo desiderato quando ne ha bisogno. Una strategia che rientra sia nella mentalità di Takeuchi, sia in quella di Midi Equipment come importatore e soprattutto in quella della Minitop».
«Non è un caso» continua «che nonostante la crisi la Minitop abbia portato la quota di mercato di Takeuchi decisamente sopra la media rispetto a quanto succede a livello nazionale. La nostra presenza in Italia non è diffusa in modo capillare perché, piuttosto che legarci con concessionari che non condividano i nostri obiettivi, preferiamo rimanere in attesa di trovare dei partner affidabili e che credano nel prodotto».
E continua «Il valore delle macchine Takeuchi lo si capisce solo con campagne di promozione che mirino a far conoscere concretamente i mezzi ai clienti».
Non è un caso se la presenza della Minitop alla «Fiera della Pietra» sia stata caratterizzata da uno spazio dinamico in cui gli operatori del settore potevano capire le reali potenzialità dei prodotti Takeuchi grazie a specifiche ambientazioni.
«Abbiamo voluto mettere in risalto» ci spiega Giacomino «gli ingombri di rotazione realmente «girosagoma» del TB138FR, o la capacità di manipolazione di una pietra da 2.000 kg del track-loader TL230 a fronte di un peso operativo di 3.770 kg. Salendo di gamma ci è piaciuto mettere in risalto sia la forza, che il bilanciamento complessivo, che i comandi estremamente precisi del midi escavatore TB290 mentre movimenta sia il TB108 (il più piccolo mini escavatore della gamma n.d.a.) in una classica operazione di cantiere in cui si posiziona una macchina in una zona operativa inaccessibile, sia il blocco da 2.000 kg. Il tutto eseguito in laterale e con sbracci portati al massimo».
Toccare con mano un prodotto di qualità per costruire un mercato di qualità. Un obiettivo da sempre nel DNA di Minitop.