Piattaforme aeree

Prospettive di sviluppo per GSR

SONY DSCdi Marco Giussani

GSR è un marchio che si rivolge a mercati evoluti (soprattutto internazionali) e al settore noleggio, attraverso macchine con soluzioni innovative ma testate e durature

Il mercato delle piattaforme aeree è in continua evoluzione. Senza entrare nel merito di tematiche di geopolitica, è facile intuire come il mercato non sia un monolite, ma assuma le più differenti sfaccettature in base alle latitudini. Non solo. Anche all’interno dei cosiddetti mercati evoluti le differenti necessità operative e la diversificata preparazione degli operatori costringono i costruttori di macchine a predisporre gamme sempre più articolate, in grado di confrontarsi con le variegate esigenze degli utenti. Questi ultimi, infine, si trovano a operare in molteplici situazioni e applicazioni che vanno dalla classica edilizia alla manutenzione, dal giardinaggio all’impiantistica alle applicazioni in ambito industriale. In questo settore complesso e in costante evoluzione, GSR sta cercando di esprimere una strategia produttiva e distributiva in grado di adattarsi alle mutevoli necessità di un mercato che vede una moltiplicazione delle esigenze, una continua richiesta di evoluzione tecnologica e, al contempo, la massima semplicità di utilizzo.

 

Il punto della situazione

Piero Palmieri
Piero Palmieri

Il 2014 per GSR è un stato un anno di consolidamento, senza dubbio positivo rispetto alla difficile congiuntura che il settore sta ancora attraversando. “Durante questo periodo – precisa Piero Palmieri, responsabile di prodotto GSR  – si sono materializzate una serie di importanti nuove opportunità, frutto della politica di sviluppo che GSR sta perseguendo con tenacia e che, ne siamo certi, costituiscono il fondamento su cui baserà la crescita dei prossimi anni”. Del resto la società, anche nella sua struttura, appare pronta per affrontare il mercato attuale. L’azienda, infatti, prevede una struttura produttiva molto flessibile e dispone di una gamma modulare di prodotti che le consentono di proporre macchine fino a 36 m di altezza e con un livello tecnologico esattamente rispondente ai requisiti richiesti dai clienti. Va inoltre sottolineato come il mercato della realtà italiana sia principalmente rivolto all’esportazione e sia composto da una lista consolidata di partner distributori e di grandi clienti. “Il nostro prodotto – prosegue Palmieri – non nasce per servire i cosiddetti mercati emergenti: oltre l’80% del nostro fatturato viene esportato verso paesi e clienti che hanno comunque un’aspettativa medio/alta di qualità e di servizio. Oltre la metà della produzione finisce nelle mani di operatori che acquistano direttamente le macchine che poi utilizzeranno. Il restante volume di produzione è destinato al mercato del noleggio, senza distinzione fra lungo o breve periodo”.

 

Lo sbocco del noleggio

Foto 1Proprio il noleggio, così come avviene in gran parte dell’Europa è lo sbocco naturale del prodotto piattaforma. “Anche in Italia – continua il responsabile GSR – il noleggio oggi rappresenta una buona fetta del mercato complessivo, anche se la dimensione delle società italiane impegnate in questo settore è ancora molto più piccola della media europea. In ogni caso il noleggio di lungo periodo rappresenta una potenzialità che può far migliorare le performance dell’intero settore. I grandi clienti utilizzatori stanno scoprendo i vantaggi di questo servizio, che premia i prodotti più qualificati e presenta senz’altro una serie di peculiarità rispetto al noleggio di altre tipologie di macchinari e dei semplici veicoli”.

Date queste premesse, anche la produzione deve seguire le peculiari caratteristiche ricercate dal noleggio, che ha sue evidenti specificità. Continua Palmieri: “esistono due direzioni in cui l’evoluzione si sta spingendo. Da una parte assistiamo allo sviluppo di prodotti sempre più performanti e tecnologici; dall’altra vi è un impoverimento in virtù di ragioni economiche per l’acquisto e un’aspettativa di vita più breve del prodotto stesso, con un ricambio più frequente dei macchinari da parte del primo acquirente. Assistiamo anche a una progressiva perdita di professionalità degli utilizzatori e l’incremento degli impieghi occasionali che, viceversa, spingono verso l’utilizzo di attrezzature più semplici e di facile gestione”.

Le macchine GSR da anni sono presenti nelle flotte di alcuni dei più grandi noleggiatori del continente europeo, tra questi: Lavendon Group, Loxam, AFI Platforms e Kilotou.

 

Una tecnologia in continua evoluzione

Foto 2A livello progettuale i costruttori da anni devono confrontarsi con una richiesta di macchine sempre più alte applicate a veicoli da 3,5 t. Per questo le società più attente, quali GSR, hanno evoluto i propri prodotti attraverso l’utilizzo di materiali altoresistenziali, leghe speciali e sistemi di controllo sofisticati, che ovviamente rendono queste macchine sempre più complesse. Allo stesso tempo le prestazioni più elevate attraggono i clienti utilizzatori, ma richiedono una gestione più rigorosa e, quindi, maggiori costi di gestione. “La mission di GSR – riprende Palmieri – è proporre al cliente macchine con soluzioni innovative ma testate e durature; pensate senza continue modifiche e aggiornamenti che possano gravare sulle spalle dei clienti stessi.
Il ciclo di sviluppo dei prodotti sta subendo una continua accelerazione e in futuro non potremo più immaginare che un nuovo progetto arrivi senza alcuna modifica ai 7/10 anni di vita. Per GSR resta imperativo dare valore aggiunto ai propri macchinari e questo vale anche per il cosiddetto secondo cliente. Su questo punto il mercato dell’usato ci riconosce un plus che premia questo tipo di approccio. Inoltre l’arrivo, nel 2016, dei veicoli Euro 6 da 3,5 t coinciderà con un’ulteriore evoluzione dei prodotti GSR: all’APEX 2014 abbiamo già presentato alcuni dei modelli telescopici della nuova generazione 3,5 t e nel corso dell’anno proporremo importanti novità articolate e con jib. Abbiamo appena ampliato la gamma delle macchine alte con un modello da 36 m, 320 kg di portata e sbraccio integrale, installabile anche su veicoli 4×4 da 16 t, che sta ricevendo un buon apprezzamento”.

 

Un esempio: la E140P a Toscana Noleggi

BoxGSREsempio tipico della capacità progettuale GSR nell’adeguarsi alle richieste del mercato e la piccola autocarrata E140P su Piaggio Porter che, recentemente consegnata a Toscana Noleggi, non ha un attimo di tregua ed è costantemente impiegata in interventi nei centri storici o nella manutenzione del verde. “La E140P – afferma l’ing. Claudio Bacherini, titolare di Toscana Noleggi – è ideale proprio negli interventi dove lo spazio è ristretto, dove permette di operare in modo chirurgico”.  Del resto, con un PTT di soli 2.200 kg, possiede un allestimento multiuso capace di sfruttare al meglio la compattezza del mezzo. Nella sua configurazione minima, stabilizza in soli 1,6 m di larghezza, permette di lavorare a un’altezza massima di 13,2 m. Inoltre lo sbraccio massimo è di 6 m, la torretta ruota di 360° e la portata è di 250 kg. Tra l’altro la E140P possiede caratteristiche che la rendono interessante anche per il noleggio da parte del privato, ambito nel quale Toscana Noleggi si sta adoperando anche a livello formativo. L’obiettivo è far capire che determinati lavori di casa, dalla manutenzione al giardinaggio, possono essere svolti anche in completa autonomia. E il fatto che la E140P possa essere allestita in versione fuoristrada, su pick up Land Rover, Toyota, Ford e Isuzu, la rende maggiormente interessante sulle possibilità di impiego da parte di una più ampia utenza.