Possiamo dire la nostra!

MADE_IN_ITALY (4)Risale l’indice di fiducia dei consumatori e, soprattutto, delle imprese.

Lungi dall’essere fuori dalla crisi è comunque un segnale positivo che, nonostante i numeri, è purtroppo passato quasi inosservato.

Nessun grande titolo sui quotidiani, ormai abituati ad essere sciacalli in cerca di sangue e disgrazie, nessun commento ufficiale.

Ho solo sentito qualche commento in cui, per fortuna, qualcuno si ricordava di ribadire che, nonostante la crisi, l’Italia rimane comunque la seconda potenza industriale europea con diversi primati in molteplici categorie merceologiche.

Ed è proprio questa grande capacità produttiva del “made in Italy” che ci permette ancora di rimanere a galla senza sprofondare nell’abisso.

MADE_IN_ITALY (2)Nel settore della meccanica siamo leader insieme alla Germania e, nel mondo, in buona compagnia con Giappone e Corea del Sud. Tutti gli altri, Stati Uniti in testa, ci inseguono anche e soprattutto per valore aggiunto.

Un onore per il nostro paese che dimostra di avere capacità tecniche e imprenditoriali di alto profilo.

L’ho detto e ribadito ben più di una volta: possiamo dire la nostra in ogni settore produttivo e le problematiche interne del nostro paese sono l’unico freno a una capacità innovativa che non ha pari nel mondo produttivo e industriale mondiale.

I problemi sono tutti interni. E lo sanno bene coloro che lavorano con il mercato nazionale. Non si riesce ancora oggi a trovare la strada per uscire dalle difficoltà.

E pensare che basterebbe davvero poco. Lo sanno bene le nostre imprese che lavorano con l’estero: talmente abituate a dover camminare nel fango in casa propria che, non appena le strade diventano pulite a casa altrui, battono la concorrenza senza particolari sforzi.

Possiamo dire la nostra.

Anche e soprattutto nel settore delle macchine agricole e industriali dove non solo abbiamo costruttori di alto livello che esportano in tutto il mondo ma, cosa ancora più importante, c’è un tessuto di aziende che operano nella componentistica meccanica e idraulica che farebbe invidia a qualsiasi altro paese.

MADE_IN_ITALY (3)Possiamo dire la nostra influendo maggiormente negli organismi normativi europei dove, lo so per certo, sono i costruttori stessi di macchine che fino ad ora hanno difeso gli interessi nazionali (ma non dovrebbero farlo i governi?) a fronte di proposte normative miopi.

Svolgendo il compito che, teoricamente, dovrebbe essere demandato a funzionari pubblici che, nella maggioranza dei casi, non hanno la minima idea di cosa si stia parlando.

Possiamo, e dobbiamo, dire la nostra.

Ne abbiamo sia le competenze che il dovere morale. Soprattutto dopo il crollo di alcuni miti produttivi che hanno fatto capire al mondo di non essere poi così differenti da tutti gli altri.

Usare oggi una macchina movimento terra significa usare tecnologia italiana. Collocata sotto i cofani di tutti i competitor presenti sul mercato. E soprattutto quelli stranieri.

Se tutti noi fossimo abituati a guardare con attenzione sotto i cofani della macchina che usiamo tutti i giorni ci renderemmo conto di quanto valore aggiunto viene fornito dal nostro paese.

Cerchiamo di esserne orgogliosi. Solo in questo modo possiamo avere quello slancio che ci permetterà di superare questo momento difficile per l’Italia e per tutti noi.

E buon lavoro a tutti!MADE_IN_ITALY (1)