Ponte Morandi

Ponte Morandi: la sfida contro il tempo

Il tempo è stato la nostra sfida principale. Essere stati capaci di comprimere i tempi di realizzazione in poco più di un anno, è stato sicuramente un tempo record“, ha dichiarato Francesco Poma, project director del cantiere PerGenova, commentando la posa della 19esima e ultima sezione dell’impalcato metallico che completa il nuovo ponte di Genova. Che è stato terminato 620 giorni dopo il tragico crollo – avvenuto il 14 agosto 2018 – che causò la morte di 43 persone.

Credits Andrea Botto

Dopo il completamento a febbraio delle 18 pile, Salini Impregilo e Fincantieri hanno avviato la fase finale della costruzione della struttura portante, dopo soli 10 mesi dal primo getto delle fondazioni a giugno 2019. Con il sollevamento del diciannovesimo e ultimo impalcato vengono completati i 1.067 metri di viadotto sul Polcevera saldati in un’unica enorme piastra d’acciaio tenuta insieme dalle 18 giganti pile di calcestruzzo.

Un vascello bianco sulla valle

E così oggi Genova ha il suo ponte-nave. Con quest’ultimo sollevamento, il viadotto sul Polcevera, disegnato da Renzo Piano, la cui costruzione e progettazione è stata affidata a Fincantieri Infrastructure del gruppo Fincantieri e Salini Impregilo, raggiunge i 1067 metri, la lunghezza dell’intera struttura che si staglia sobrio come la carena di una nave sullo skyline della città.

Credits Andrea Botto

Un “grande vascello bianco che attraversa la valle”, “Il Ponte”, come lo ha ribattezzato Piano che proprio come una nave è stato realizzato grazie a tutto il know-how di Fincantieri, gruppo leader nella navalmeccanica. Per la costruzione del ponte, sono state utilizzate 17.400 tonnellate d’acciaio, forgiate negli stabilimenti Fincantieri di tutta Italia grazie al lavoro di più di 800 persone. L’assemblaggio e la saldatura sono state possibili solo con l’impegno di ingegneri e tecnici specializzati della controllata Fincantieri Infrastructure – sino a 350 al giorno nei momenti di picco produttivo. Per completare l’impalcato sono serviti 19 sollevamenti, di cui 3 speciali per le maxi-campate da 100 metri l’una, che ad oltre 40 metri di altezza, hanno scavalcato il torrente Polcevera e la ferrovia. Operazioni che sono durate, nel caso dei sollevamenti speciali, anche 48 ore e che hanno richiesto importanti attività preparatorie con squadre di oltre 50 persone all’opera e l’utilizzo di speciali macchinari come le maxi-gru e gli strand jack, apparecchiature necessarie per issare gli impalcati pesanti sino a 1800 tonnellate.

Lotta contro il tempo

Con il sollevamento della campata tra le pile p11 e p12 è stata quindi completata la struttura portante del nuovo viadotto. Un percorso iniziato con il taglio della prima lamiera avvenuto l’11 marzo 2019 allo stabilimento Fincantieri Infrastructure di Valeggio sul Mincio e che dall’innalzamento del primo impalcato il 1 ottobre 2019 ha visto 7 mesi di lavoro ininterrotto per sollevare tutte le campate che compongono il nuovo ponte. Ora la struttura verrà completata con gli ultimi carter, dopodiché avverrà il calaggio sugli appoggi definitivi.

Credits Filippo Vinardi

Il prossimo appuntamento, dopo le attività di rivestimento, sarà quello con le tecnologie sviluppate da Seastema e Cetena sempre del gruppo Fincantieri : il ponte sarà dotato di speciali sensori che faranno del viadotto di Genova il primo “smart bridge” d’Europa.

Il tempo è stato un elemento cruciale nella costruzione del ponte. Un impegno che si è svolto con tempistiche record mai sperimentate prima d’ora e che oggi restituisce a Genova e al Paese un’infrastruttura nevralgica destinata a diventare un punto di riferimento per opere simili. Con quello che è stato definito il “miracolo del ponte di Genova”, ritmi di lavoro serrati e altissimi standard qualitativi, l’Italia ha mostrato al resto del mondo che ha le capacità industriali e gestionali per costruire bene, in sicurezza e nei tempi prefissati. Uno standard e non un’eccezione per il modello produttivo di Fincantieri, organizzato per produrre tutte le proprie navi entro i tempi e i costi previsti.

I commenti

Credits Filippo Vinardi

“A marzo dell’anno scorso davamo il via alla produzione di conci nel nostro stabilimento di Valeggio sul Mincio – ricorda Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri – e già prevedevamo di poter accelerare sui tempi: il risultato di oggi ci dà ragione.

È stata ripagata la fiducia riposta in Fincantieri, che, come promisi, con le sue competenze ha saputo gestire in tempi record un’opera così complessa. Perché quando noi italiani vogliamo, sappiamo rimboccarci le maniche e fare grandi cose”.

Credits Filippo Vinardi

Oggi – ha dichiarato Pietro Salinicelebriamo una giornata importante. Come italiani abbiamo una ricchissima storia di infrastrutture, grandi opere costruite dagli antichi romani duemila anni fa che ancora esistono e funzionano. Ma oggi le opere non sono eterne, hanno una durata limitata ed hanno bisogno di manutenzione. Da questa città oggi può partire un messaggio di speranza e di futuro: un grande piano per la costruzione e la manutenzione di infrastrutture, con la creazione di milioni di nuovi occupati. Facciamo partire subito un nuovo piano Marshall, partendo dal caso di successo di questo ponte, che diventa modello per il rilancio dell’Italia”. 

La lotta contro il tempo è stata vinta. Ora occorre vincere altre battaglie. Il sollevamento dell’ultimo impalcato ha avuto giustamente la connotazione di una festa, il doveroso tributo alle maestranze che si sono prodigate senza sosta (il cantiere è stato fermo solo a Natale 2019), raccogliendo una sfida non facile. Come ha affermato Giuseppe Conte, “Suturiamo una ferita, quella della 43 vittime, che non potrà mai essere completamente rimarginata. Questo è il cantiere dell’Italia che sa rialzarsi, che si rimbocca le maniche, non si lascia abbattere, non si lascia sopraffare“. Il cammino non è quindi finito. Anzi, direi che inizia proprio adesso, spinto anche dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. E le key words del percorso futuro sono manutenzione, sicurezza, professionalità, impegno, competenza.