Polivalenza ad alta quota

articolo di Claudio Guastoni

Nel maggio 2013 sono iniziate le operazioni di demolizione di una parte della Diga di Beauregard, maestosa opera ingegneristica realizzata negli anni ‘50 dalla Società Idroelettrica Piemonte per sfruttare il torrente Dora e quasi mai integralmente utilizzata. In quel periodo la diga era tra le più imponenti d’Europa. Ora il muro di contenimento alto132 mche si staglia sull’orizzonte della valle subirà un abbassamento di52 m, rimanendo visibile fuori terra per soli20 manziché gli attuali 72. I lavori di riduzione con micro cariche esplosive, denominate volate, si concluderanno non prima del 2014, ed entro il 2015 saranno ultimate le sistemazioni ambientali delle sponde. L’intervento è stato deciso nel 2010 per problemi di sicurezza dovuti a una deformazione gravitativa della struttura. La diga, ora di proprietà della Compagnia Valdostana delle Acque, una volta ridimensionata non solo garantirà più sicurezza, ma avrà anche una funzione di salvaguardia ambientale permettendo la regolazione delle piene del torrente, garantendo la produzione dell’impianto idroelettrico a essa collegato, e riaprendo anche la vista della vallata e delle creste montuose circostanti. Insomma, un progetto unico nel suo genere a livello mondiale, che merita particolare attenzione in quanto, grazie a esso, si potrà diffondere un’immagine della Valgrisenche e della Valle d’Aosta positiva in rapporto all’ambiente. Ci siamo recati nel cuore della Valgrisenche, tra le località più suggestive e selvagge della valle d’Aosta, per osservare da vicino una Mecalac 10MCR proprio mentre opera sul coronamento della diga. Presenti sul posto Robert Fagiolino, responsabile vendite Mecalac in Italia, Silvano Dalbard, responsabile operativo per la Valle d’Aosta della Cogeis Spa, impresa capogruppo del consorzio a cui sono stati affidati i lavori, e infine Mirko Dalle, responsabile commerciale Nolovalée, specializzata nel noleggio, vendita, ricambi e assistenza di macchine e attrezzature per movimento terra ed edilizia.

 

Su misura per il cantiere

Robert Fagiolino (2° da sn), Mirko Dalle (3° da sn), e Silvano Dalbard (4° da sn) insieme agli operatori Cogeis.

Prima di spiegare la scelta di questa macchina e le sue funzioni, Silvano Dalbard ci ricorda che questi lavori sono stati affidati al Consorzio Barrage Beauregard, costituito da quattro imprese: Costruzioni stradali B.G.F. S.r.l., I.V.I.E.S. S.p.a., F.lli Clusaz S.r.l., e Cogeis S.p.a., la capogruppo con sede a Quincinetto (TO) che si sta occupando della demolizione, delle nuove opere in calcestruzzo, e della riqualificazione dell’area. Ci riassume poi le fasi più salienti dei lavori spiegando che, circa un anno fa, per maggior sicurezza l’avandiga a monte è stata alzata di circa6 m, poi, a valle della diga, sotto il pulvino, sono stati eseguiti i cunicoli di collegamento e due pozzi alti40 m, oltre a un grosso foro di scarico di sicurezza per l’acqua. Nel dicembre 2012 sono state eseguite le volate di prova per verificare il comportamento del calcestruzzo, e da maggio2013 ha avuto inizio la demolizione della diga. Ora, spiega Dalbard, si è in una fase abbastanza costante: la perforatrice effettua fori in verticale profondi6 m(si creano circa 150 fori seguendo una maglia di1,40 mx1 m) in cui si inserisce l’esplosivo, e si esegue una volata alla settimana utilizzando circa 10 q di esplosivo demolendo 4 conci per volta. Nei giorni successivi alla volata, prima di preparare la volata seguente vengono svolte attività di smarino, ed è proprio in questa fase che entra in azione la Mecalac10MCR. Munita di martello demolitore, essa si «fa strada» spaccando i resti di calcestruzzo più tenaci (circa300 m³ogni giorno) e, sostituendo il martello con l’apposita benna, sgomberando insieme ad altri escavatori i detriti che vengono fatti cadere a monte e a valle della diga per liberare il coronamento sul quale si deve creare un piano viabile necessario alla preparazione delle volate successive. Da almeno 6 anni Cogeis, uno dei maggiori gruppi a livello nazionale nel settore tunnel e infrastrutture, è cliente di Nolovallée, divenuto insostituibile punto di riferimento per la fornitura di attrezzatura edile e macchine (nuove e a noleggio) movimento terra delle migliori marche, su misura per ogni cantiere. Dalbard è venuto a conoscenza del marchio Mecalac un mese fa tramite la Nolovallée, e dopo una visita dimostrativa allo stabilimento di Annecy ha optato per l’acquisto di una 8MCR, ora in uso su un cantiere di Verrayes, e al contempo ha ordinato a noleggio (un noleggio di 4 mesi con probabile riscatto) questa 10MCR da utilizzare sulla diga, rispondendo alle esigenze del responsabile della sicurezza che aveva richiesto una macchina non superiore ai 105 q di peso in grado di garantire un alto coefficiente di sicurezza e al tempo stesso una forte capacità di demolizione. Rispetto a un escavatore di 135 q, spiega Dalbard, il peso contenuto della 10 MCR (97 q) consente di essere sostenuto da un argano con portata di 400 q, garantendo un coefficiente di sicurezza quattro volte superiore alla norma. Inoltre, grazie alla portata idraulica pari a una macchina di 50 q superiore, è stato possibile montare sulla 10MCR un martello demolitore da 8,5 q, di solito destinato a escavatori da 150 q. Tra le altre peculiarità messe in luce, la fluidità nelle manovre, la potenza dosabile, la prontezza di risposta dei comandi e il sistema di aggancio e sgancio rapido Mecalac, automatico e idraulico, che evita all’operatore di uscire dall’abitacolo aumentando, come in questo cantiere, gli standard di sicurezza. Secondo Dalbard la compattezza rende questi modelli ideali non solo per le demolizioni, ma anche nei lavori stradali e manutenzioni varie, e l’angolo di lavoro del braccio facilita gli interventi nei tunnel e gallerie a piccola sezione. Per le due Mecalac, Nolovallée fornisce a Cogeis un supporto tecnico dal punto di vista dell’assistenza e ricambi. In ogni caso Cogeis, che è dotata di un parco macchine composto da oltre 600 unità destinate al movimento terra, demolizione, sollevamento, lavori stradali e lavori edili civili, dispone di un’officina interna composta da 10 meccanici per svolgere l’assistenza in sede o direttamente sui propri cantieri.

 Mecalac: perché?

Nell’area che comprendela Valle d’Aosta e il Canavese, le macchine per il settore edile e stradale più richieste, nella vendita e noleggio, sono senza dubbio gli escavatori di taglia medio piccola, ed è proprio in questa fascia di prodotto che il marchio Mecalac sta riscuotendo un ampio successo. Da circa due anni, ci spiega Mirko Dalle, Nolovallée è dealer Mecalac Italia per Valle d’Aosta e Piemonte, vendendo e noleggiando prodotti di qualità con ottimi risultati. Mecalac infatti offre un prodotto che si differenzia dal tradizionale panorama di escavatori o pale, e quando un cliente richiede espressamente una macchina Mecalac significa che desidera una macchina davvero speciale. Tra i punti forti Mecalac, sicuramente l’innovazione tecnica riscontrabile principalmente nel brevetto del braccio polifunzionale, carta vincente per le imprese di costruzioni. Il cliente che sceglie Mecalac infatti, ha la sicurezza, con una sola macchina e un solo operatore, di portare a termine i lavori di scavo, carico e scarico di materiale (terra, bancali, ecc.), e grazie ai numerosi accessori di cui è dotata, di sfruttarla per tante altre operazioni. Così è possibile velocizzare il lavoro e al tempo stesso ridurre i costi legati alla gestione e manutenzione di più macchine e alla presenza di più operatori, aumentando l’efficienza in cantiere. Altrettanto importanti le dimensioni delle Mecalac: a parità di peso e di prestazioni, le Mecalac infatti sono molto più compatte e adatte a operare in ambiente urbano ma anche alpino, grazie al carro con geometria a triangolo che ben si adatta a tale contesto.

 

Mecalac 10MCR

La 10MCR Mecalac rappresenta, insieme alla 8MCR e alla nuova nata 6MCR, la macchina ad hoc per il mercato italiano in grado di sostituire sia lo skid che il miniescavatore con un solo mezzo. Il responsabile vendite Mecalac in Italia Robert Fagiolino, ci fa notare che la 10MCR si trasforma con immediatezza da escavatore standard in pala caricatrice compatta grazie a un semplice selettore. L’adattamento è immediato grazie alle funzioni raggruppate e alla traslazione col manipolatore in modalità caricatore. Rispetto allo skid questa macchina ha la rotazione, quindi lavora in spazi molto più ristretti risparmiando tempo, usura, consumi, e facendo così abbassare i costi del cantiere. L’attacco rapido Active Lock consente di cambiare accessorio in pochi secondi, e la polivalenza va ben oltre poiché le linee ausiliarie permettono l’utilizzo di numerosi accessori idraulici, come martelli, frese, trivelle, decespugliatore, benna miscelatrice, ecc. Con la tecnologia Mecalac Dual Senso Drive, unione di una doppia trasmissione idrostatica a circuito chiuso per regolazione automotive e di una pompa a circuito idraulico dedicati a ogni cingolo, si beneficia della trasmissione disponibile in ogni istante, efficace e precisa, della simultaneità dei movimenti, e di una notevole velocità di esecuzione. In Italia la distribuzione Mecalac avviene tramite una serie di concessionari che coprono il territorio offrendo vendita e assistenza qualitativamente elevata ai clienti.

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