Formazione

PLE: a tutta sicurezza con IPAF

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAGli obiettivi di IPAF in Italia ricalcano appieno gli obiettivi di IPAF e dei suoi membri, ovvero promuovere in modo efficace ed efficiente l’uso e l’uso in sicurezza delle PLE. “Sarà dunque nostro compito in Italia – afferma Maurizio Quaranta, responsabile IPAF per l’Italia – fornire consulenza, dare le giuste informazioni, interpretare in modo corretto le nostre norme, troppo spesso fumose, nonché supportare e sviluppare iniziative per la sicurezza e programmi di formazione. Come? Ritengo che, in qualsiasi campo e in qualsiasi ambito, prima di ogni azione sia opportuno ascoltare gli attori. Proprio per questo motivo, ho in programma nelle prossime settimane di incontrare più soci possibili, più produttori possibili, più centri di formazione possibili, così da farmi un’idea delle esigenze primarie di costoro e porre in essere una scaletta di interventi prioritari, in linea con gli obiettivi della Federazione”.

Maurizio Quaranta
Maurizio Quaranta

Del resto l’attività IPAF è ben avviata nel nostro paese e prevede ulteriori incrementi su tutti i fronti. Per quanto concerne la proposta formativa IPAF ha istituito due nuovi corsi: “PLE per Gestori e Responsabili di cantiere”, che si prefigge lo scopo di istruire i responsabili di cantiere e i manager in merito alle richieste per preparare al lavoro e coordinare i vari tipi di PLE; e il corso “Carico e scarico”, che ha lo scopo di istruire l’operatore e gli autotrasportatori sulle procedure di sicurezza corrette per il carico, lo scarico, il fissaggio e le precauzioni da prendere durante il trasporto delle macchine operatrici. A medio termine, IPAF sta progettando l’approdo sui social network e la creazione di una app per smartphone, che dovrebbe costituire una sistematica e quotidiana modalità di contatto e confronto con il mondo degli operatori. “Infine – commenta Quaranta – sono appena rientrato dal summit IPAF negli Stati Uniti, che tra le altre cose ha visto la nomina del nuovo presidente nella persona di Andy Studdert, CEO di NES Rentals, e posso dare conferma di tanti progetti in itinere. Per non svelare troppo le carte in tavola a vantaggio della concorrenza, posso anticipare che IPAF sta guardando con occhio attento all’e-learning, ovvero l’uso delle tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi. Stiamo inoltre valutando l’estensione della nostra materia formativa anche al di fuori del mondo PLE”.

Testo 2In sostanza IPAF è un’organizzazione di membri associati senza scopo di lucro che rappresenta gli interessi di produttori, distributori, utilizzatori, noleggiatori e società di formazione. Agisce da forum per tutte le persone attive nel mondo delle piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE). Inoltre ha e ha avuto avuto un ruolo chiave nel promuovere molte procedure di progettazione, sicurezza e collaudo che nel frattempo sono state adottate dall’industria dei mezzi mobili di accesso aereo. In soldoni, i soci IPAF provengono da oltre 45 nazioni, principalmente dall’Europa e l’America, ma anche dal Medio Oriente, dall’Estremo Oriente e dall’area del Pacifico. I soci godono di benefici che comprendono l’accesso a una ricchezza di informazioni preziose e pratiche su aspetti legali, tecnici e commerciali riguardanti l’uso delle piattaforme di lavoro mobili elevabili; l’opportunità di influenzare la crescente massa di legislazioni e regolamenti che governano l’uso delle PLE; e beneficiano di servizi utili attraverso un network di consulenti convenzionati con IPAF in campo legale, assicurativo e di management.

La qualità della formazione

TestoIn quest’ottica è di particolare rilevanza la qualità della formazione messa in campo. Conclude Quaranta: “la qualità della formazione IPAF – che rammento trattasi di un programma di formazione per operatori di piattaforme di lavoro mobili elevabili conforme alla ISO 18878 e certificato dal TÜV –, la validità ‘globale’ della PAL card, la preparazione degli istruttori, le rigorose procedure di qualità, l’aggiornamento costante del materiale didattico, la presenza di un team di auditing di livello mondiale, le tante campagne di sensibilizzazione che periodicamente IPAF porta avanti (l’ultima in ordine di tempo è quella che concerne le ispezioni) e la creazione di nuovi corsi sono tutti argomenti che rendono la nostra offerta qualitativamente al top. Tuttavia in Italia le incertezze normative, le problematiche degli accreditamenti nonché la poca importanza che si dà alla sicurezza sono terreno fertile per la proliferazione di associazioni, centri di formazione e istruttori che poco hanno a che fare con gli standard comunitari e con quelli IPAF, ma che costituiscono concorrenti estremamente pericolosi e assolutamente squalificanti per l’intero settore. Ora che il sistema di abilitazione all’utilizzo delle attrezzature di lavoro previsto dall’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 è pienamente funzionante – a partire dallo scorso 12 marzo i lavoratori dovranno essere in regola con l’abilitazione prevista e non potranno più vedersi riconosciuta la formazione pregressa – ci auguriamo non tardino a prodursi effetti positivi in termini di prevenzione infortuni ed effettività della sicurezza sui luoghi di lavoro che le Istituzioni, ma anche tutti gli operatori (tra cui IPAF) che hanno contribuito alla redazione del provvedimento, si sono posti come obiettivo”.