Tra i miei ricordi di infanzia emerge chiaramente come, un tempo, ci fosse una netta distinzione fra palisti ed escavatoristi.
Sarà perché i primi erano il cuore produttivo delle aziende perché gli escavatori non avevano ancora il ruolo importante di oggi, sarà che i secondi spesso arrivavano dall’uso delle macchine a corda che li ponevano in modo del tutto particolare sul mercato di allora…ma queste due categorie erano fra loro separate anche da una rivalità non dichiarata ma sicuramente percepibile.
Raro che un bravo palista salisse su un escavatore…nemmeno per caricarlo su un rimorchio o spostarlo nei piazzali dei magazzini. E viceversa.
Solo con il tempo, e soprattutto con il chiaro sopravvento degli escavatori rispetto alle pale, questi ruoli sono diventati più intercambiabili e meno definiti.
La specializzazione, nel tempo, è venuta meno e gli ambiti applicativi di queste due categorie si sono fra loro mischiati arrivando a una figura che vede oggi “l’operatore” come figura che ben si districa con entrambi i mezzi.
Le pale, tranne quelle gommate che sono fondamentali in certi ambiti lavorativi, hanno lasciato spazio agli escavatori con una netta predominanza di questi ultimi. Molti palisti, e ne conosco veramente tanti, hanno lasciato il loro primo amore per diventare bravi escavatoristi. Raro che avvenisse il contrario.
Oggi, complice anche una programmazione aziendale difficile e complicata, si passa sempre più spesso da una macchina all’altra non solo a giorni alterni ma anche dal mattino al pomeriggio.
L’escavatore, a fronte di una guida che può apparire più semplice a un primo impatto, richiede in realtà accorgimenti non da poco per riuscire a impostare in modo corretto un lavoro.
La pala ha invece una condotta più lineare per l’impostazione dei lavori ma, per contro, richiede una perizia nella guida che si acquisisce con una grande pratica e una esperienza che non può esaurirsi in pochi mesi o in puntate occasionali.
Tant’è che quando un palista consolidato va in pensione…è veramente difficile sostituirlo in modo efficace con un nuovo elemento della squadra.
Se è quindi vero che un operatore moderno deve sapersela cavare bene con entrambi i mezzi, ognuno di noi ha ovviamente le proprie preferenze.
Non nascondo che gli escavatori, anche quelli multifunzione, hanno rappresentato per me la macchina preferita.
Sarà perché è la prima macchina movimento terra che ho usato nella mia vita quando avevo solo 6 anni, . Anche perché ho trascorso intere giornate con mio papà che ha usato per molti anni della sua vita l’escavatore idraulico passando dal Simit SL11 per arrivare ai Fiat-Hitachi FH220 attraverso gli S15B e gli FE28. Dopo di che è sceso dalle macchine per dedicarsi a compiti diversi.
Ma voi, tutti voi che continuate a usare le macchine in modo quotidiano e in situazioni così diverse gli uni dagli altri…quale macchina preferite fra i due?
L’escavatore o la pala?…e avete una passione per i mezzi cingolati o per quelli gommati?…sono curioso di saperlo, anche perché sono convinto che il primo amore, pardon, la prima macchina, non si scorda mai.
