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Linde MH: un assistente per la sicurezza

Due anni fa, Linde Material Handling, costruttore e fornitore di soluzioni nel campo della movimentazione di carichi, ha lanciato un sistema intelligente di assistenza al guidatore noto come Linde Safety Pilot. Oggi uno strumento simile è disponibile per i carrelli stoccatori. Il Sistema Load Management di Linde mostra all’operatore tutti i dati di carico principali attraverso un display e adotta misure correttive in caso di errori che pregiudichino la sicurezza delle operazioni.

I montanti dei carrelli stoccatori Linde da L14 a L20, con capacità di carico compresa tra 1,4 e 2 tonnellate, sono in grado di sollevare il carico a un’altezza superiore a cinque metri. Se un operatore dovesse stimare in maniera sbagliata la capacità di carico residua, potrebbero presentarsi dei rischi per l’operatore stesso e per altre persone all’interno del magazzino. Ad esempio, nel caso particolare in cui sia necessario movimentare molti articoli pesanti, di grandi e diverse dimensioni, gli addetti al magazzino possono difficilmente contare sulla propria esperienza. Al contrario, devono calcolare con estrema precisione la massima altezza di sollevamento consentita tramite diagrammi di carico utile. Se non fossero in grado di farlo, affidandosi unicamente alle proprie sensazioni, nel peggiore dei casi il carrello potrebbe ribaltarsi. Lo stesso rischio si presenta nel caso di errori di manovra o di trasporto del carico, ad esempio se l’operatore dovesse guidare con il carico sollevato o con timone eccessivamente curvato.

Il sistema di gestione del carico di Linde offre una maggiore sicurezza anche nella fase di stoccaggio durante lo spostamento delle merci. Un grande display a colori mostra le informazioni relative alla capacità di carico, avvisa l’operatore quando ci si avvicina al limite della capacità di carico e interviene se necessario.

Il sistema Load Management di Linde offre enorme supporto al guidatore. Un grande display a colori mostra le informazioni relative alla capacità di carico: il peso effettivo sulle zanche da una parte, l’altezza di sollevamento attuale e quella massima consentita dall’altra. Inoltre, il sistema di assistenza segnala al guidatore l’avvicinamento del montante al limite della capacità di carico. In tal caso, un simbolo di attenzione giallo compare a display e allo stesso tempo si attiva un segnale acustico che richiama ulteriormente l’attenzione. Se l‘operatore dovesse continuare a sollevare il carico, il sistema disattiva la funzione di sollevamento per evitare situazioni pericolose. Un messaggio compare a display avvisando che il limite della capacità di carico è stato superato; a questo punto l’operatore non è più in grado di sollevare ulteriormente il montante ma solo di abbassarlo. Per evitare situazioni in cui, ad esempio, un montante resti bloccato con carico a diversi metri da terra, la funzione di blocco può anche essere disattivata. Per fare questo, l’operatore deve riconoscere espressamente l’avviso. Inoltre, un simbolo rosso compare a display e viene emesso un segnale acustico prolungato per ricordare al guidatore che il limite della capacità di carico è stato superato.

Ma non è tutto. Le informazioni esatte riguardanti il peso del carico e l’altezza di sollevamento non solo sono alla base dei continui calcoli relativi alla capacità di carico residua ma consentono anche di regolare l’accelerazione e la velocità in base all’angolo di sterzata, al peso del carico e all’altezza di sollevamento. Questo evita che l’operatore sterzi eccessivamente ad alta velocità o che acceleri troppo velocemente con un carico sollevato, situazioni che potrebbero causare l’instabilità del carrello.

I carrelli stoccatori Linde da L14 a L20 sono veicoli versatili utilizzabili in magazzino e su rampe e sono tra le apparecchiature da magazzino più apprezzate della gamma Linde. Le dimensioni compatte del telaio, il timone lungo, profondo, montato in posizione centrale dotato di elementi di comando disposti in maniera ergonomica, oltre a unità di sollevamento potenti ed elevata capacità di carico residua dei veicoli sono caratteristiche peculiari di questa serie.

Nuovi motori JCB per grandi escavatori

JCB migliora l’efficienza, la produttività e le prestazioni dei suoi escavatori cingolati pesanti con l’installazione dei motori sei cilindri MTU 6R1000 diesel Tier 4 Final sui modelli JS300, JS330 e JS370.

 

Il motore diesel MTU da 7,7 litri è un propulsore sovralimentato e raffreddato a elevata efficienza che eroga una potenza di 180 kW (241 CV) sul JS300 e 210 kW (281 CV) sui modelli JS330 e JS370. Le macchine integrano un sistema di riduzione catalitica selettiva all’interno dell’impianto di scarico, con dosaggio di un additivo a base di urea Diesel Exhaust Fluid (DEF) per la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) di quasi 90%.  La loro introduzione comporta un risparmio di carburante per i clienti fino al 10% sul JS370 e fino al 5% sui JS300 e JS330.

Questo sistema consente al motore di soddisfare la normativa Tier 4 Final senza dover utilizzare un filtro antiparticolato diesel (DPF), con conseguente riduzione dei costi e della complessità di utilizzo per il cliente. Gli escavatori sono dotati di un serbatoio DEF da 47 litri e il fluido viene utilizzato con un rapporto di circa il 3% rispetto al consumo di carburante. Ciò significa che gli operatori dovranno rabboccare il serbatoio DEF, che si trova all’interno della cassetta porta-attrezzi superiore, ogni tre riempimenti del serbatoio del gasolio.

Gli escavatori sono dotati di un sistema di segnalazione integrato nel monitor principale degli escavatori JS; questo trasmette agli operatori una serie graduale di avvisi in caso di riduzione dei livelli del DEF per evitare la riduzione automatica delle prestazioni in caso di mancato rabbocco del serbatoio in questione.

Con il passaggio al motore MTU, JCB è stata in grado di ridurre il numero di filtri carburante necessari da tre a due, con conseguente riduzione dei costi operativi per i clienti. È stata inoltre prevista la presenza di una valvola di intercettazione del carburante per facilitare gli interventi in assistenza.

Anche il filtro dell’aria è stato migliorato, col passaggio delle macchine JS a un nuovo elemento più potente. Il filtro dell’aria utilizza una tecnologia a nano fibre ultra-web che garantisce una maggiore capacità di tenuta della polvere in ingresso.

L’unità è tre volte più efficiente di un filtro a pieghe, pur consentendo una migliore ventilazione. È molto più robusto e durevole e, con l’opzione di un prefiltro con eiettori polveri, non richiede alcuna valvola di scarico.

L’accesso al motore è stato migliorato, con l’adozione di un tettuccio monoblocco. I gradini sono stati riprogettati con un gradino inferiore di dimensioni maggiori integrato nella cassetta porta-attrezzi a due livelli. Il livello inferiore consente l’accesso alla pompa di rifornimento standard, mentre la sezione superiore contiene il bocchettone di rifornimento carburante DEF/AdBlue. Piani calpestabili sono stati installati sui gradini e sulla struttura superiore e inoltre le macchine beneficiano ora di un corrimano di serie, di un corrimano laterale e di zoccoli per una maggiore sicurezza.

Un sistema di protezione dagli urti laterali (SIPS) JCB, di serie sulle macchine per demolizione XD Heavy-Duty, può essere ordinato ora come dotazione opzionale per tutti i modelli. Il design a sezione scatolata integrale garantisce una barriera ulteriore protettiva a tutti i componenti chiave della macchina. Un’ampia gamma di opzioni è disponibile per i modelli JS più grandi, tra cui lampeggianti verdi per l’uso della cintura di sicurezza. I clienti possono inoltre richiedere un Plus Pack con diverse soluzioni opzionali.

 

I vantaggi della nuova motorizzazione

Sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) utilizzato per soddisfare la normativa Tier 4 Final

Conformità alle normative sulle emissioni in Europa e Nord America

Il ridotto consumo di DEF riduce al minimo i tempi di ricarica

Nessun filtro anti-particolato, con conseguente riduzione dei tempi di manutenzione

Per CNH Industrial il Brasile è argento

CNH Industrial N.V. (NYSE: CNHI / MI: CNHI) ha annunciato che il proprio stabilimento di
Curitiba, in Brasile, ha ottenuto la certificazione di livello Argento nell’ambito del programma World Class Manufacturing (WCM). Considerato uno degli impianti industriali più articolati dell’America Latina, produce varie macchine agricole tra cui trattori, mietitrebbie e testate a tappeti per i due marchi internazionali di macchinari agricoli di CNH Industrial, Case IH e New Holland Agriculture.
Inaugurato nel 1975, lo stabilimento di Curitiba conta circa 2.100 dipendenti. È il terzo
stabilimento di CNH Industrial in Brasile a ottenere l’Argento, dopo lo stabilimento di produzione di motori di Sete Lagoas e quello per le macchine movimento terra di Belo Horizonte. Con quasi due milioni di abitanti, Curitiba è la più grande città nel sud del Brasile ed è la capitale di uno degli stati brasiliani più attivi nel settore dell’agricoltura.
Il WCM è uno dei più prestigiosi standard del settore manifatturiero globale per la gestione
integrata degli stabilimenti e dei processi di produzione. Consiste in un sistema strutturato in pilastri, basato sul miglioramento continuo e progettato per eliminare sprechi e perdite dal processo produttivo attraverso l’identificazione di obiettivi quali zero infortuni, zero difetti, zero rotture e zero sprechi. Per certificare i miglioramenti ottenuti, il sistema prevede una serie di audit periodici indipendenti su tutti i pilastri del WCM. L’esito dei controlli determina l’assegnazione di un punteggio e tre livelli di certificazione: Bronzo, Argento e Oro.
Questo modello integrato di gestione di tutti gli elementi di un’organizzazione è incentrato sul miglioramento dell’efficienza delle componenti tecniche e logistiche di un’azienda, nonché sull’aumento della competitività della stessa sul mercato. La diffusa implementazione dei principi WCM presso gli stabilimenti di CNH Industrial consente all’intera Azienda di condividere una cultura comune basata su processi efficienti e su un linguaggio universalmente riconosciuto in tutti gli stabilimenti e Paesi in cui CNH Industrial opera.
Oltre alla certificazione WCM, lo stabilimento di Curitiba vanta le seguenti certificazioni: ISO
9.001 (Gestione qualità), ISO 14.001 (Gestione ambientale), OHSAS 18.001 (Gestione della salute e della sicurezza sul lavoro) e ISO 50.001 (Efficienza energetica).

Trevi Benne: 25 anni…ed è solo l’inizio

Era il 7 luglio 1992 quando cominciò l’avventura di Trevi Benne spa; a distanza di 25 anni, la Proprietà ha deciso di festeggiare la ricorrenza raccogliendo attorno a sé presso la sede di Noventa Vicentina (Vi) tutti i dipendenti, gli amici, i concessionari italiani ed esteri, un nutrito stuolo di affezionati clienti e noi della stampa specializzata.

Trevi Benne spa produce e commercializza tecnologie ed attrezzature da demolizione, scavo e riciclaggio per macchine movimento terra, per il recupero dell’inerte, per la valorizzazione ambientale e il Mining nonché attrezzature per il taglio e la riduzione volumetrica di tronchi, alberi e la manutenzione stradale e boschiva.

Nello spazio antistante lo stabilimento e gli uffici, sono stati allestiti gazebo, bar, gonfiabili per bambini e un capiente spazio ristoro, oltre ad un palco per i saluti istituzionali e la festa.

Michele Botton

A dare il via all’evento è stato Michele Botton, direttore generale e consigliere di amministrazione: “Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno permesso il successo del marchio e una crescita costante di fatturato e personale”. È stata poi la volta del vicesindaco di Noventa Vicentina Mattia Veronese, che ha portato i saluti di tutta la comunità e ha rimarcato il fatto che “queste realtà vincenti danno coraggio a tutti”; Flavio Lorenzin a nome di APIndustria-Confimi di Vicenza si è complimentato per il traguardo raggiunto attendendo l’invito per il 50esimo anniversario.

Luca Vaccaro

Dulcis in fundo il commento di un emozionatissimo Luca Vaccaro, il Presidente di Trevi Benne spa: “Ringrazio tutti i miei dipendenti e mia sorella senza i quali non avremmo mai ottenuto questi i risultati. Penso che la nostra fortuna sia stata quella di dare ascolto al nostro sogno e di averlo realizzato insieme”.

E prima di dare il via ai festeggiamenti, anche il taglio del nastro dell’ampliamento dello stabilimento, con nuovi 900  m² coperti.

Il resto è stata una festa meravigliosa, con una cena luculliana, un concerto rock, canti, balli e uno spettacolo pirotecnico davvero emozionante.

di Maurizio Quaranta

Con Bera Clic tutto in ordine in cantiere

Berner, azienda specializzata nelle soluzioni per professionisti dei settori Edilizia e Artigianato, Autotrazione e Industria, aiuta ad incrementare l’efficienza sul lavoro nei cantieri edili con la valigia portautensili Bera Clic. Comoda e versatile, Bera Clic è l’equipaggiamento ideale per gli artigiani che ogni giorno svolgono ed organizzano efficacemente il proprio lavoro ed hanno l’esigenza di avere sempre a portata di mano le attrezzature professionali.

Ogni valigia varia per dimensioni (altezza, volume e peso) ed è personalizzabile attraverso il Kit Box System, ovvero la gamma di accessori per organizzare lo spazio interno (alveoli, divisori per scomparti, cassetti, pannelli portautensili) e gli assortimenti di attrezzi su misura per l’edilizia professionale. Dalle mini valigie da 3,2 litri alle valigie più voluminose da 29 litri, Bera Clic si propone come la soluzione ottimale per trasportare quantità ed entità di attrezzature da lavoro in linea con ogni esigenza. Ad apertura rapida ed elevata stabilità, le valigie Bera Clic di Berner sono funzionali e proteggono gli attrezzi dalla polvere e dall’umidità, salvaguardandone l’efficacia nel tempo.
A settembre la gamma si arricchisce con due nuove versioni, sviluppate per soddisfare maggiormente le esigenze di ogni professionista.

Berner propone una vastissima gamma di soluzioni specifiche per chi si occupa in maniera professionale di edilizia: sistemi impermeabilizzanti, di ancoraggio e per l’incollaggio, abbigliamento, protezioni di sicurezza, utensili, materiali di consumo e molto altro.
Bera Clic è la soluzione ideale per organizzare i materiali ed avere sempre con sé i “Prodotti per Campioni” Berner per l’edilizia professionale:

• Colla Power, il sigillante adesivo multifunzione
• MCS Uni Plus, l’ancorante chimico ideale per il fissaggio su materiale pieno e forato
• Profi Clean, le salviette umidificate per pulire le mani, le superfici e gli utensili da lavoro
• Rock Beaver II, le punte da muro per fori perfettamente rotondi

Il prototipo LX1 di Volvo CE testato sul campo

Volvo Construction Equipment (Volvo CE) ha reso noti i risultati conseguiti dal prototipo ibrido/elettrico LX1 nel corso di una conferenza stampa tenutasi in California, Usa. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il cliente Waste Management che si è occupato delle prove sul campo, con CALSTART, che ha condotto i test sulle emissioni e con la California Energy Commission che ha finanziato il progetto LX1. La pala aveva già accumulato centinaio di ore di lavoro in due contesti operativi presso la Waste Management.

Il primo test sulla LX1 è iniziato al Redwood Landfill and Recycling Center, una struttura dedicata al compostaggio situata nel nord della California. Sia il test sui consumi che sulle emissioni sono stati eseguiti in questo contesto e i risultati mostrano finora un miglioramento del 50% per quanto riguarda l’efficienza del carburante, con conseguente riduzione del 35% nei consumi e nelle emissioni.Il secondo test  sulla LX1 ha avuto luogo alla Moreno Valley Transfer Station, una discarica situata nel sul della California. Qui la LX1 ha registrato un miglioramento di circa il 45% dell’efficienza e una riduzione di oltre il 35% nei consumi e nelle emissioni.

La LX1 è una macchina ibrida dotata di un catena cinematica composta da motori a propulsione elettrica montati sulle ruote, pompe idrauliche elettriche, un sistema di accumulo dell’energia, un motore diesel di dimensioni molto minori e una nuova architettura della macchina. È questa combinazione di elementi che consente di ottenere un notevole aumento dell’efficienza dei consumi. Il prototipo, composto per il 98% da componenti nuovi e basato su una nuova architettura della macchina, è in grado di eseguire il lavoro di una pala gommata tradizionale di una categoria superiore.

Volvo CE ha iniziato a percorrere la strada della mobilità elettrica e della tecnologia ibrida nel 1998. L’azienda ha programmi a lungo termine che prevedono lo sviluppo di servizi e prodotti nel campo della mobilità elettrica, tra cui ibridi elettrici e soluzioni per cantieri a propulsione elettrica.

Waste Management  è la maggiore azienda fornitrice di servizi ambientali e di riciclaggio del Nord America, proprietaria di uno dei maggiori parchi di macchine Volvo CE del mondo.

John Meese

“Consideriamo Volvo CE come un partner strategico”, afferma John Meese, direttore capo del settore macchine pesanti di Waste Management. “Vantiamo uno dei parchi di macchine da costruzione più vasti del Nord America e vogliamo utilizzare la migliore tecnologia attualmente disponibile per migliorare la nostra attività e i servizi offerti ai clienti. Non appena ci hanno presentato l’LX1, sapevamo che volevamo lavorare con Volvo CE per mettere alla prova questo concetto nell’ambiente reale in cui operiamo. Ci aspettiamo ottimi risultati per quanto riguarda la riduzione del consumo di carburanti fossili e delle emissioni. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla drastica riduzione dell’inquinamento acustico”.

ICMQ certifica il sistema di gestione BIM

Il BIM rappresenta un modo completamente diverso di approcciare la vita di un’opera, dal progetto alla realizzazione, manutenzione e demolizione: è prima di tutto un modo nuovo di comunicare e il software è solo uno strumento per raggiungere il risultato atteso. L’applicazione del metodo BIM porta vantaggi a tutti gli attori coinvolti: i committenti e gestori hanno una raccolta organica dei dati necessari per la gestione e la manutenzione, mentre progettisti e imprese dispongono di uno strumento di coordinamento che consente di prevenire problemi e pianificare al meglio tutte le attività.

Tuttavia, come spiega Lorenzo Orsenigo, direttore generale dell’organismo di certificazione ICMQ, “per un’efficace applicazione del BIM non basta che le persone coinvolte siano in possesso di un adeguato livello di conoscenza del metodo e degli strumenti – dimostrabile attraverso gli schemi di certificazione delle competenze che abbiamo creato – perché il BIM è un processo e come tutti i processi deve essere adeguatamente governato per evitare sovraccosti. In sostanza, richiede l’implementazione di un sistema di gestione, così come già avviene ad esempio per gli aspetti di qualità, ambiente e sicurezza”.
Poiché al momento non è ancora disponibile una norma che definisca i requisiti di un sistema di gestione per il BIM, ci ha pensato ICMQ elaborando una Specifica tecnica di riferimento. La Specifica è stata messa a punto nell’ambito di un gruppo di lavoro cui ICMQ ha invitato buildingSmart e i propri soci, fra cui Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Italferr, Rfi, Enel, Cte-Collegio tecnici industrializzazione edilizia, Ate-Associazione tecnologi per l’edilizia. Dopo un’analisi dei documenti internazionali disponibili, il gruppo di lavoro ha deciso di fare riferimento alla cosiddetta High Level Structure comune a tutti i sistemi di gestione Iso (qualità, ambiente, energia…) favorendone così la piena integrazione con il sistema di gestione BIM.
La Specifica tecnica è stata nei mesi scorsi “messa alla prova” attraverso audit finalizzati a
valutarne l’applicabilità, svolti presso tre società di ingegneria che utilizzano stabilmente il
metodo BIM e che applicano da tempo un sistema di gestione per la qualità Iso 9001: Starching, con specializzazione architettonica; Ariatta Ingegneria dei Sistemi, specializzata nel settore impiantistico; Politecnica Ingegneria ed Architettura, operante a “tutto campo”. In tutti e tre i casi gli audit condotti hanno mostrato che un’azienda che attua un sistema qualità Iso 9001 può applicare il sistema di gestione BIM con piccoli adattamenti, mentre le organizzazioni che non hanno un sistema di gestione per la qualità dovranno documentare alcune prassi analogamente a quanto viene fatto quando si decide di applicare la Iso 9001.
La Specifica tecnica è stata quindi pubblicata senza modifiche ed è ora possibile richiedere a ICMQ di certificarne l’applicazione, in modo analogo a quanto avviene per gli altri sistemi di gestione: la certificazione può essere rilasciata a seguito di un audit iniziale presso l’azienda, nel corso del quale si deve esaminare almeno una commessa gestita con il metodo Bim. Dopo il rilascio della certificazione si svolgono con cadenza annuale audit di sorveglianza o rinnovo con lo scopo di confermare il mantenimento della conformità.
La certificazione del sistema di gestione BIM da parte di ICMQ attesta che un’organizzazione è in grado di gestire in modo corretto e competente le proprie attività con la metodologia BIM.
L’evidenza di questa competenza può costituire un elemento di distinzione e di eccellenza sul mercato.

Nuovo CEO in Wacker Neuson

Martin Lehner

Il Consiglio di Amministrazione di Wacker Neuson SE ha nominato il successore del CEO Cem Peksaglam il cui contratto scade nell’agosto del 2017. Si tratta di Martin Lehner (51 anni) attualmente CTO e vice di Peksaglam a prendere il suo posto.

Lehner è stato per dieci anni membro del Comitato esecutivo, responsabile della Ricerca & Sviluppo, della produzione e della qualità.

Prima della unificazione tra Wacker e Neuson (2007) Lehner era già membro del Consiglio di Neuson Kramer Baumaschinen AG di Linz (carica che ricopriva dal 1990) e in seguito capo del Consiglio stesso.

Al momento il Comitato esecutivo di Wacker Neuson SE comprende altre due figure: Wilfried Trepels, attualmente responsabile finanziario, degli audit e dell’IT e Alexander Greschner, responsabile per le vendite, i servizi, la logistica e il marketing.

Con società di distribuzione e assistenza in oltre 35 Paesi, 9 sedi produttive internazionali e numerosi partner per la distribuzione e l’assistenza, la presenza di Wacker Neuson è capillare in tutti i Paesi. Inoltre il Gruppo offre servizi rivolti alle molteplici esigenze dei clienti. Per questo, tra l’altro, le aziende del settore edile, dei lavori di architettura di giardini e del paesaggio, dei Comuni e dell’industria scelgono le soluziono innovative del produttore tedesco. Dietro il marchio c’è Wacker Neuson Group, un gruppo internazionale con circa 4.800 dipendenti e un fatturato di 1,36 miliardi di Euro nel 2016.

La Stella a tre punte per i trasporti eccezionali

La TEPTrasporti Eccezionali Papa, azienda Ternana, operante nel settore dei trasporti eccezionali ha scelto ancora una volta la stella a tre punte per l’ultimo Gigante di casa, che partirà a breve per un lungo viaggio in Guyana Francese per il trasporto di un razzo aereospaziale.

Gianni Papa ha fondato la sua azienda il 12 Settembre 1974 e da vent’anni si occupa di trasporti eccezionali per grandi industrie siderurgiche, metallurgiche, aereospaziali, elettriche e chimiche.

Grazie al nuovo Arocs potrà contare sull’affidabilità, la sicurezza, l’efficienza e i costi di gestione contenuti dell’ultima generazione di Veicoli Industriali Mercedes-Benz Trucks.

La consegna ufficiale del trattore stradale eccezionale Arocs 3358 S 6×4, bianco con dettagli color azzurro, si è svolta presso la filiale della concessionaria ufficiale Mercedes-Benz Trucks “Truck Italia” di Sinalunga, oltre a Gianni e la sua famiglia, che partecipa attivamente in azienda, erano presenti Giuliano Taverni – Titolare di Truck Italia, Enrico Ferraioli – Responsabile Marketing & P.R. di Mercedes-Benz Italia Trucks, e Alfio Privitera – Consulente di vendita Truck Italia, che ha seguito in ogni dettaglio la configurazione del veicolo.

“Ho scelto di ampliare la mia flotta, ancora una volta, con un veicolo Mercedes-Benz perché la Stella non riserva sorprese e sono convinto che il prossimo viaggio sarà meraviglioso” ha dichiarato Gianni Papa alla consegna delle chiavi.

Oltre alla massima affidabilità e sicurezza dei veicoli, Mercedes-Benz Trucks offre ai propri clienti un’ampia scelta di servizi dedicati, tra questi la Profit Academy, la scuola di guida economica e sicura rivolta ai clienti di un veicolo industriale con la Stella, ai professionisti del trasporto, operanti sul breve e lungo raggio, nella distribuzione, così come nell’impiego in cantiere.

Gianni Papa condivide questi valori: “Guidare un camion richiede passione ma soprattutto competenza, non basta l’esperienza di tanti anni, credo nella formazione e nell’evoluzione professionale dei trasportatori e sarà proprio mio nipote Michele, che in azienda si occupa dell’organizzazione del trasporto, a frequentare i corsi della Profit Academy”.

“Siamo fieri che la TEP – Trasporti Eccezionali Papa, nostro cliente ormai da diversi anni, con già 10 truck Mercedes-Benz in parco, abbia scelto di realizzare con noi un veicolo che rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia nell’ambito dei trasporti eccezionali. Questo veicolo è l’emblema della passione che unisce noi di Mercedes-Benz Italia, la nostra rete di vendita ed i nostri clienti” ha dichiarato Enrico Ferraioli – Responsabile Marketing & P.R. di Mercedes-Benz Italia Trucks.

Noleggio. Verso la concentrazione?

Da sx Ivano Buso, presidente di Cofiloc, con il figlio Carlo

La recente acquisizione da parte di Kiloutou , 4° operatore europeo del noleggio e principale attore del noleggio di attrezzature in Francia, di Cofiloc ed  Euronol, specializzate nel noleggio di attrezzature per il movimento terra ed il sollevamento nel Nord d’Italia potrebbe diventare una pietra miliare nella storia del noleggio in Italia.

Il nostro Paese, che in teoria presenta un elevato potenziale di crescita del noleggio, di fatto è caratterizzato da un’offerta molto frammentata e da una scarsa concentrazione dovuta sostanzialmente a due motivi: innanzitutto la crisi del 2008 che ha tagliato le gambe a imprese che stavano decollando e sono state eliminate brutalmente dal mercato. Poi il freno burocratico che continua a rallentare e complicare le procedure necessarie per noleggiare una macchina.

Questo stato di cose ha portato a una situazione in cui, a fronte di una domanda di noleggio che esiste, l’offerta, legata alla mancanza di concentrazione, si rivela insufficiente.

E’ chiaro che il noleggiatore che dispone di un parco di 50.000 escavatori non solo potrà soddisfare un numero maggiore di richieste di un maggior numero di soggetti,  ma acquisterà a condizioni più favorevoli le macchine e le gestirà in maniera più razionale e proficua.

Il Gruppo Kiloutou fornisce soluzioni di prodotti e servizi a una clientela molto diversificata: key account nazionali, imprese di costruzione, artigiani, enti pubblici ed amministrazioni, industrie, servizi, PMI e propone una delle gamme più vaste del mercato, con circa 850 articoli in catalogo e oltre 200.000 attrezzature in numerosi ambiti: sollevamento di personale, movimento terra e costruzione, opere civili e opere di finitura, veicoli commerciali e eventi. Con un fatturato di 532 milioni di euro nel 2016 e un organico di 4.000 persone in Francia, è ovvio che Kiloutou, sbarcato ora anche nel nostro Paese, accarezzi mire espansionistiche che (è presumibile) non si fermeranno a Cofiloc ed Euronol, favorendo anche l’ingresso di altri grandi gruppi (come Loxam, sempre francese) interessati a spartirsi il territorio italiano.

E’ quindi prevedibile che, nei prossimi anni, assisteremo a una riduzione dei noleggiatori indipendenti a favore di un paio di gruppi importanti (che possono essere solo stranieri) con fatturati di centinaia di milioni.

Una concentrazione prossima ventura che, oltre a favorire i noleggiatori che avranno maggior potere di contrattazione durante gli acquisti, maggior professionalità e posizionamento per segmenti, tecniche di gestione e controllo più efficienti, favorirà anche gli utilizzatori di macchine, cioè le imprese.

Che disporranno di una maggior scelta, di personale più formato, di eccellenza operazionale. Insomma questo tsunami potrebbe offrire grandi opportunità a tutti e favorire la crescita di un noleggio davvero professionale, all’altezza dei migliori d’Europa.