Parlare di cave e del relativo materiale estratto significa fare il giro del mondo. Spettacolari e famose in tutto il mondo come quelle di Carrara oppure ellittiche e scenografiche come quelle di rame, le cave sono fonte di importanti risorse per ogni Paese. Nonostante le grandi differenze e distanze, due sono le principali problematiche che accomunano tutti i siti estrattivi: la gestione del materiale estratto e il rendimento economico della materia stessa. Ogni cava mette costantemente in campo ingegneri e operatori per cercare soluzioni in grado di aumentare la redditività della cava.
La risposta è offerta da MB Crusher con una gamma di attrezzature progettate per trasformare alcune operazioni da costi in vantaggi. Macchinari facili da inserire senza necessità di mezzi speciali e subito operativi perché non necessitano di complessa formazione del personale.
Arenaria, India
Il nostro viaggio parte dall’India, dove in una cava di arenaria è stata installata una benna vagliante MB-S18 sull’escavatore Kobleco SK220SD. Il risultato è stato immediato: il materiale estratto è stato vagliato alla granulometria desiderata e poi venduto
Gesso, Uzbekistan
Ci spostiamo ora in Uzbekistan, dove in una cava di gesso è stata inserita la fresa MB-R900. Grazie a questo macchinario è stato possibile ottenere ottimo materiale di pezzatura minore, idoneo per essere portato alla linea fissa di frantumazione, aumentandone così la produzione oraria. Il prodotto finito viene venduto come base per pitture murali.
Rame, Sudamerica
In Sudamerica, in una immensa miniera a cielo aperto di rame, le macchine risolutive si sono rivelate la benna frantoio BF120.4 e la benna vagliante MB-S18, entrambe adatte a contesti in cui siano richieste prestazioni di alto livello e grandi produzioni.
Il frantoio a mascelle MB Crusher, installato sul Caterpillar 336D, lavora giorno e notte per frantumare tutto il materiale inerte che poi, opportunamente vagliato dalla benna MB-S18, risulta perfetto per coprire i buchi dove all’interno è posizionato l’esplosivo. In questo modo l’esplosione è più mirata ed efficiente. Il materiale di più grossa granulometria viene invece utilizzato per costruire la rete stradale che collega alla miniera. Il vantaggio è duplice: con il materiale di scarto gestito direttamente in loco si risparmiamo tempo e denaro, fattori fondamentali per la competitività di cave e miniere.
Carbone, India
In una grande cava di carbone nel sud dell’India l’esigenza era quella di gestire con precisione la frantumazione del materiale, perché il surface miner non era in grado di regolare la pezzatura producendo quella che serviva.
La soluzione è stata data da MB Crusher con la benna selezionatrice MB-HDS320. È bastato installarla sulla macchina operatrice presente in cava per avere una produzione di 50-60 tonnellate l’ora di materiale pronto per essere utilizzato nella power station. I risultati sono molteplici: riduzione degli sprechi, aumento della redditività della cava, costi operativi ridotti all’osso, produttività ottimale costante.
Doosan Portable Power ha lanciato una nuova gamma di compressori trainabili di piccoledimensioni dedicata al mercato europeo, che include quattro nuovi modelli con portata d’aria libera tra 2,5 e 5,0 m³/min (90-180 cfm) e concepita con particolare attenzione a semplicità, durevolezza, affidabilità e trasportabilità.
Circa il 70% del mercato dei compressori portatili dell’UE è rappresentato da macchine con una portata compresa tra 2,0 e 5,0 m3/min. I principali mercati europei sono il Regno Unito, la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Francia e il Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo), che insieme rappresentano più del 70% del mercato, coprendo svariati settori, tra cui quelli del noleggio, della costruzione, dei servizi, della demolizione e dell’industria generale. Doosan Portable Power registra forti vendite in questa regione ed è uno dei primi tre attori sul mercato.
Nella nuova gamma di compressori di piccole dimensioni il primo numero nel nome del modello indica la pressione in bar, il secondo rappresenta la portata d’aria nominale in metri cubi al minuto, mentre il numero 5 alla fine indica la dotazione di un motore conforme alla normativa Stage V. Ci sono tre modelli che funzionano a una pressione nominale di 7 bar – i nuovi 7/25, 7/45 e 7/55 con motorizzazione Yanmar Stage V e portata rispettivamente di 2,5, 4,0 e 5,0 m³/min (90, 140 e 180 cfm). La gamma di compressori di piccole dimensioni è completata dal nuovo modello 14/35 ad alta pressione che offre una portata d’aria compressa di 3,0 m³/min (105 cfm) a 13,8 bar.
A basso impatto ambientale
Jan Moravec, General Manager, Doosan Portable Power per Europa, Medio Oriente e Africa, afferma: “La complessità di design necessaria per l’implementazione dei più recenti motori Stage V ci ha costretti a riprogettare completamente la gamma di compressori di piccole dimensioni, pur mantenendo la superiore durevolezza che contraddistingue i nostri prodotti, migliorando la manutenibilità e soddisfacendo tutti i requisiti di trasportabilità possibili, focalizzando allo stesso tempo sempre più la nostra attenzione su soluzioni con un minore impatto ambientale.
Il risultato è stato, come nel caso dei nostri compressori di più grandi dimensioni, una vasca di raccolta ermetica completamente integrata nella parte inferiore del telaio nonché di drenaggi centrali per tutti i fluidi. Per le unità Stage V con controllo elettronico, abbiamo introdotto l’opzione nota come ECOmizer opzionale, che riduce le emissioni, i rumori e il consumo di carburante”.
Le macchine dotate dell’opzione ECOmizer riconoscono automaticamente la fase di lavoro e regolano pressione e regime del motore senza alcun intervento da parte dell’operatore per ottimizzare i consumi e ridurre rumori ed emissioni. Non appena l’operatore attiva un attrezzo pneumatico alimentato dal compressore, la macchina rileva automaticamente la domanda di portata e pressione, garantendo all’istante le massime prestazioni. Ad esempio, in un ciclo di lavoro con il 50% di pieno carico e il 50% di regime di minimo, l’opzione ECOmizer garantisce il 60% di economia di carburante.
Look e caratteristiche rinnovati
Michele Corsi, Product Manager, Doosan Portable Power, aggiunge: “La novità che salta subito all’occhio nelle unità 7/25, 7/45, 7/55 e 14/35 Stage V è il look moderno e dinamico. Il successo delle cofanature Tough Top (in polimero) ha convinto Doosan Portable Power a offrirle come dotazione di serie.
“Il nuovo cofano facile da aprire crea una linea fantastica con i parafanghi e i paraurti in polimero di nuova concezione. Anche le nuove luci a LED integrate sono di serie su tutte le macchine. E, naturalmente, le versioni con cofanatura tradizionale in metallo saranno ancora disponibili ai clienti come opzione”.
Tra gli altri miglioramenti della nuova gamma di compressori di piccole dimensioni c’è il nuovo pannello di controllo, che è stato riposizionato per un accesso più ergonomico ed è ora protetto da un coperchio con serratura. Un semplice manometro meccanico segnala la pressione, e sui modelli con motore a controllo elettronico, c’è un interruttore aggiuntivo per eseguire la rigenerazione forzata del filtro antiparticolato. Le macchine con l’opzione generatore hanno un ulteriore interruttore a 3 posizioni e un voltmetro.
Manutenzione, assistenza e trasportabilità
Tutti i nuovi compressori trainabili di piccole dimensioni sono dotati di carrello non frenato o completamente frenato, entrambi disponibili nella configurazione ad altezza fissa e altezza variabile. Tutti i nuovi modelli sono stati progettati per garantire un peso inferiore a 750 kg, anche con opzioni aggiuntive quali un post-refrigeratore o un lubrificatore. Ciò significa che chiunque possiede una patente di guida B può trainare le unità con il proprio veicolo. Tutti i modelli sono inoltre omologati fino a 950 kg, facilitando la vita ai clienti che devono installare numerose opzioni per avere la massima flessibilità.
Tutti i compressori portatili di Doosan Portable Power sono rinomati per la semplicità della loro manutenzione quotidiana e delle esigenze di assistenza. Queste piccole macchine di ultima generazione continuano questa eredità in diversi modi:
Il cofano si apre verso la barra di traino, garantendo la massima stabilità durante la manutenzione della macchina.
Inoltre, in “posizione di manutenzione”, l’apertura è di oltre 90 gradi, consentendo un facile accesso a tutti i componenti del compressore.
Poiché il gruppo di raffreddamento è montato sul retro, la pulizia quotidiana è estremamente veloce ed efficiente.
Infine, tutte le parti sostituibili si trovano proprio di fronte all’operatore, assicurando il lavoro di manutenzione più rapido possibile.
Michele Corsi conclude: “La nuova generazione di compressori portatili di piccole dimensioni è la risposta perfetta alle richieste dei nostri clienti. Per soddisfare qualsiasi esigenza, offriamo una ricca gamma di opzioni e possibilità di personalizzazione. Per questo motivo, invito i clienti a rivolgersi alle loro concessionarie locali per qualsiasi informazione”.
Oltre a compressori portatili per l’edilizia, il noleggio, le estrazione, i servizi pubblici, l’industria generale e molti altri settori, la gamma Doosan Portable Power include generatori e prodotti per illuminazione destinati a questi stessi mercati.
La selezione dello pneumatico giusto per il proprio macchinario è tutt’altro che banale e può rivelarsi una vera e propria sfida per diversi utilizzatori, anche tra i più esperti. A seconda delle abitudini lavorative, delle condizioni del terreno, del carico, della tipologia di trasporto, lo pneumatico può cambiare considerevolmente.
Per chi preferisce saperne di più in autonomia sulla soluzione più adatta ai propri bisogni, BKT mette a disposizione sul proprio sito le sezioni agricoltura, industriale e movimento terra, dove, una volta selezionato il macchinario di riferimento, è possibile consultare i modelli di pneumatici e le misure più idonei per ciascuna operazione.
Ci vuole l’esperto
Piero Torassa, esperto di BKT sul campo
Tuttavia si tratta solo di un’indicazione generale, perché il prodotto potrebbe non rendere al massimo nella situazione specifica. E qui nessuno strumento digitale o cartaceo può sostituire la competenza di un esperto. Per compiere la scelta giusta il consiglio è quindi sempre quello di rivolgersi a un professionista per una consulenza specifica che rende le operazioni efficienti e sostenibili.
Gli pneumatici moderni sono prodotti avanzati e talvolta estremamente specifici. In un’azienda rappresentano una voce tecnica importante, per cui servono competenze dettagliate perché fruttino al meglio.
BKT e i suoi distributori sono portavoce di un messaggio che è semplice: “Fidatevi degli esperti”. Perché gli esperti non giudicano, ma ascoltano e valutano. Nessuna domanda è mai sbagliata, se posta per tempo.
I rischi di una scelta sbagliata
Utilizzare uno pneumatico non idoneo porta, nel tempo, a due importanti conseguenze:
Sostituzione anticipata, costi di sostituzione, fermo macchina, annullamento dell’investimento nello pneumatico scelto;
Spreco di risorse, tempo e soprattutto consumi, contro ogni ottica sostenibile.
Tra i principali errori in ambito agricolo c’è la scelta di utilizzare lo pneumatico sbagliato per l’applicazione sbagliata, o pensare che lo pneumatico possa essere facilmente adattato ad usi diversi da quelli previsti. Ad esempio, quando si applica una pala caricatrice sulla parte anteriore del trattore, si genera un carico che va oltre la capacità di carico dello pneumatico e quindi si danneggia prima del tempo.
Un altro modo comune di danneggiare gli pneumatici è chiedere una potenza di trazione sovradimensionata rispetto agli pneumatici e alla macchina stessa.
È importante avere grandi obiettivi, ma senza esagerare e sempre con occhio critico rispetto ai mezzi a disposizione.
Il mondo sarà anche tecnologico, ma c’è sempre molto bisogno delle persone. È la loro esperienza e competenza che risolve ogni singolo caso e richiesta. Senza sottovalutare il ruolo e il peso fondamentale che il dialogo diretto con un utilizzatore può generare sulla Ricerca e Sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni. Perché è proprio questa la ricetta del successo BKT.
Le batterie commerciali Vanguard sono compatibili con tutti i marchi e le applicazioni, fornendo in ultima analisi una soluzione di alimentazione più efficiente per le vostre apparecchiature.
I tecnici Vanguard aiuteranno i clienti a identificare la soluzione che meglio si adatta alle loro esigenze, offrendo la possibilità di studiare l’applicazione della batteria Vanguard presso i Power Application Center. La batteria batteria potrà essere così configurata in base all’applicazione per garantire prestazioni ottimali delle apparecchiature.
Un sistema integrato
I pacchi batteria Vanguard sono sistemi integrati flessibili di batterie agli ioni di litio, progettati per fornire potenza e prestazioni versatili. Tutti i componenti sono coperti inoltre dalla stessa garanzia commerciale di 3 anni.
Potenza silenziosa e pulita
•Silenziosa
Le batterie agli ioni di litio non producono rumore durante l’uso fornendo una potenza silenziosa * 24 ore su 24.
•Zero emissioni
Le batterie agli ioni di litio producono zero emissioni durante l’uso garantendo un’estrema versatilità e la soluzione di alimentazione ideale per uso in ambienti chiusi.
Perché scegliere le batterie Vanguard?
Semplicità di installazione
I punti di fissaggio integrati facilitano il montaggio di più batterie per l’alimentazione richiesta in base alle esigenze dell’applicazione.
Massima protezione
La calotta esterna in metallo offre la massima protezione.
Flessibilità
I componenti interni modulari possono essere configurati a seconda delle esigenze dell’applicazione.
I criteri di scelta
Ci sono diversi parametri da considerare (tensione, sicurezza, durata del ciclo, capacità…) che rendono il processo di selezione della migliore batteria per la tua attrezzatura un compito non facile. Illustriamo grazie al parere di un esperto Vanguard, le differenze tra le tipologie.
Batterie al piombo
Essendo il primo tipo di batteria ricaricabile, è popolare per il suo basso costo e le elevate correnti di picco.
“Dal punto di vista dei costi puramente iniziali, il piombo acido ha un vantaggio”, afferma Dave Schulenberg, Direttore della gestione del prodotto – Batteria ed elettrificazione, Briggs & Stratton.
La batteria al piombo svolge il suo lavoro senza fronzoli, ma può essere una fonte di alimentazione ingombrante a causa del suo peso e dell’elevata resistenza interna. “Le batterie al piombo si surriscaldano quando vengono caricate o scaricate e il calore è energia sprecata”, afferma Schulenberg. “In casi di utilizzo intenso, l’efficienza può scendere fino al 50%”.
Batterie agli ioni di litio
“Le batterie agli ioni di litio sono monitorate da un sistema di gestione della batteria (BMS) – questo è il componente di intelligenza”, afferma Schulenberg. “Ciò offre monitoraggio della temperatura, dati sull’utilizzo dell’energia e sul voltaggio, la possibilità di integrarsi con i dispositivi Internet of Things (IoT) e altro ancora”.
“In genere, puoi utilizzare solo circa la metà della capacità di una batteria al piombo, mentre con gli ioni di litio siamo in grado di ottenere un’efficienza superiore al 93 percento”, afferma Schulenberg.
Anche il tasso di autoscarica (scarica che si verifica mentre la batteria è in condizione di circuito aperto) supera il piombo. Puoi posizionare una batteria agli ioni di litio su uno scaffale e manterrà la carica per un periodo di tempo estremamente lungo.
Queste batterie hanno anche una durata del ciclo più robusta.
“Per i nostri clienti vuol dire che devono sostituire le batterie al piombo mentre gli ioni di litio durano per l’intera vita del prodotto”, aggiunge Schulenberg.
Per finire, le batterie agli ioni di litio sono anche incredibilmente leggere. “Gli ioni di litiosono cinque volte più leggeri di una batteria al piombo a parità di energia, il che rappresenta un vantaggio importante per gli OEM durante la progettazione delle apparecchiature”, conclude Schulenberg.
Qual è quella giusta per te?
Una batteria al piombo può andare bene per alcune applicazioni a breve termine in cui le correnti di picco elevate sono tutto ciò di cui hai bisogno e il peso non è un fattore.
Per tutto il resto, guarda alle soluzioni agli ioni di litio, come la batteria Vanguard, per una batteria intelligente in grado di fornire prestazioni superiori per tutta la durata della tua attrezzatura.
Kobelco torna in grande stile alle manifestazioni in presenza con la partecipazione a Smopyc(17-20 Novembre, Saragozza, Spagna). Molte le novità presentate dal costruttore nipponico in questo 2021, con un occhio particolare a un segmento di grande successo e tuttora in forte evoluzione come quello degli short radius.
L’ultimo biennio ha messo a dura prova uomini, organizzazioni, strutture aziendali. E soprattutto il settore construction, che come e più di altri vive di quotidianità in campo, contatto, relazioni personali, si è trovato di fronte a passaggi difficili da gestire. Ciononostante non si è fermato, come non si sono fermate le tante realtà produttive che ogni giorno supportano il comparto con strumenti, soluzioni, tecnologia. A dimostrarlo è il dinamismo dei principali player del settore, che anche in questi due anni non hanno smesso di proporre al settore innovazioni e novità. Fra questi Kobelco, che torna sulla scena delle manifestazioni fieristiche allo Smopyc di Saragozza. Una scelta di grande importanza simbolica, ma che vede anche sotto i riflettori alcune importanti novità, segno evidente del fatto che, per il costruttore giapponese, il tempo non solo non si è fermato ma ha anzi fornito l’occasione per un rinnovamento e ampliamento complessivo della gamma.
Novità negli short radius
Forte di una già vasta gamma di escavatori ad alte prestazioni da 1 a 90 tonnellate, negli ultimi 18 mesi Kobelco ha lanciato una serie di modelli destinati al mercato europeo, fra cui i due nuovi SK350 (N) LC-11 e SK500/SK530LC-11 per il settore estrattivo, il peso medio SK210 (N) LC-11 e la macchina al vertice del segmento short radius, l’SK380SRLC. Proprio quest’ultimo range è quello che ha registrato le novità più interessanti, fra cui il nuovissimo SK140SRLC-7 presentato a Smopyc, esponente di una nuova generazione di escavatori che, oltre ad offrire maggiore efficienza e produttività, introducono un innovativo approccio al confort operatore grazie all’esclusivo concept Performance X Design brevettato da Kobelco. Ultima di una lunga serie di modelli nel range delle 14 tonnellate, la macchina monta un motore Isuzu turbocompresso da 2.999 cc per 86 kW allineato allo standard di emissioni Stage V, che rispetto alla generazione precedente registra un significativo aumento del 10% della potenza erogata, che oltre a garantire prestazioni costanti anche sotto carichi importanti ha portato la forza di strappo dell’escavatore a ben 140kN. Valori importanti, che anche grazie all’efficiente pilotaggio del nuovo impianto idraulico, basato su due pompe principali a cilindrata variabile da 142 litri/minuto, riducono i tempi di ciclo del 10% rispetto al predecessore.
Per esaltare le caratteristiche di funzionalità della macchina i progettisti Kobelco hanno compiuto una serie di scelte costruttive, fra cui l’implementazione di serie dei condotti idraulici Quick Hitch. In combinazione con la logica di controllo idraulica questa soluzione consente all’operatore di selezionare una delle sette tipologie di attrezzatura idraulica preimpostate (ad esempio benna, martello, benna vagliante o girevole, ecc.), che possono essere richiamate tramite un jog-dial sull’ampio display a colori da 10 pollici, oltre a quattro modalità personalizzabili in base alle richieste operative.
Particolare cura è stata dedicata alla progettazione della cabina, che sull’SK140SRLC-7 è un vero e proprio centro di comando supportato dalle più moderne tecnologie messe a punto dal costruttore giapponese per migliorare efficienza e produttività grazie a comandi precisi, facili da usare e consultare, e a un grado di comfort di livello automotive. Il citato display offre in particolare all’operatore un accesso completo a tutte le più importanti informazioni sullo stato della macchina, ai menu delle funzioni e alle viste delle tre telecamere fornite di serie, che assicurano una visuale a 360 gradi intorno alla macchina. Tutte le funzioni del monitor sono controllate da un comando di tipo jog dial di ultima generazione, retroilluminato a LED per facilitarne l’utilizzo. Il sedile, un Grammer riscaldato e ammortizzato ad aria, è stato progettato per incorporare il joystick e i braccioli in modo da offrire all’operatore la massima comodità e limitare l’affaticamento. Allo stesso scopo l’SK140SRLC-7 è stato dotato di un’ulteriore leva di controllo e di comandi idraulici a corsa ridotta per una maggiore precisione di azionamento. Sempre sul fronte del comfort, la macchina adotta il sistema integrato di riduzione del rumore e della polvere iNDr Kobelco, particolarmente utile quando si lavora in aree urbane affollate o in presenza di operatori a terra. Una nota di merito anche per la facilità di manutenzione grazie al riposizionamento del filtro dell’aria davanti al radiatore, che riduce i tempi di fermo e ne agevola la pulizia.
Il mini che convince
Già annunciato in anteprima nella prima metà dell’anno, l’SK50SRX-7 è un altro dei grandi protagonisti Kobelco a Smopyc. E anche in questo caso al cuore del progetto della macchina troviamo il concept Performance X Design, livelli di comfort eccellenti e la ricerca di maggiori prestazioni e produttività. Le performance idrauliche migliorate rispetto ai predecessori SK45SRX-6E e SK55SRX-6E permettono in particolare di ridurre i tempi dei cicli di scavo fino all’11% con prestazioni costanti anche sotto forti carichi e in fase di traslazione in piano e in pendenza, anch’esse migliorate rispettivamente del 12 e del 10%. Un ulteriore vantaggio offerto dal nuovo impianto idraulico è una maggiore fluidità degli azionamenti: il sistema di pompe a flusso integrato consente inoltre all’operatore di sfruttare in modo ottimale la portata extra erogata dalla terza pompa, che normalmente va ad alimentare il circuito di brandeggio e il circuito del dozer, destinandola ai movimenti di sollevamento e scavo garantendo un adeguato margine di potenza per le operazioni più onerose.
Come ogni macchina del segmento short radius anche l’SK50SRX-7 è caratterizzato da un ingombro posteriore compatto che migliora l’efficienza operativa negli spazi più angusti; nelle dotazioni standard rientrano in ogni caso un braccio di sollevamento e un braccio di scavo maggiorati che consentono di aumentare il raggio operativo della macchina. Dal punto di vista costruttivo, la struttura rinforzata del modello SK50/58SRX-7 assicura grande resistenza e affidabilità. Il braccio di sollevamento, il braccio di scavo e la traversa di supporto del brandeggio sono realizzati con segmenti a sezione trasversale maggiorata per aumentarne la potenza e la forza dell’accessorio, mentre i perni di articolazione imbullonati bloccano saldamente il braccio di sollevamento per evitare l’apertura laterale dell’estremità del braccio. La benna è dotata di un sistema di articolazione in ghisa, mentre i supporti del dozer con struttura scatolata assicurano una maggiore resistenza. All’interno della curatissima cabina, un display a colori installato come dotazione standard offre un facile accesso a informazioni quali cronologia operativa, cicli di manutenzione, indicatori del carburante e di temperatura dell’acqua, e può inoltre essere utilizzato per regolare il flusso idraulico diretto agli accessori. In modalità risparmio energetico (Energy Conservation Mode) l’SK50SRX-7 adotta la modalità S che assicura un consumo di carburante del 26% inferiore rispetto alla modalità H, supportata da un interruttore di decelerazione automatica installato come dotazione standard. . L’ergonomia migliorata dei comandi consente all’operatore di muovere i joystick orizzontalmente senza torcere il polso, mentre i poggia-polso maggiorati mantengono gli avambracci in posizione, riducendo la fatica e permettendo azionamenti regolari. Un’ulteriore leva di comando con design ergonomico permette di controllare agevolmente la lama dozer, mentre gli interruttori della prima e della seconda velocità sono stati riposizionati per migliorare la manovrabilità. In termini di sicurezza dell’operatore, la cabina/tettuccio a elevata resistenza soddisfa gli standard ROPS, TOPS e OPG Livello 1 (Protezione superiore), mentre una luce LED di lavoro è installata come dotazione di serie sotto il braccio di sollevamento per la protezione dai danni accidentali. La struttura di montaggio del tergicristallo è stata spostata verso il lato superiore destro del supporto della cabina, mentre l’apertura sul cielo del tettuccio è stata ampliata, migliorando la visibilità dell’operatore sul cantiere. Riguardo al rumore percepito nella cabina, l’innovativo sistema integrato di raffreddamento con riduzione di rumore e polveri iNDr di Kobelco, in genere presente sulle macchine dei segmenti superiori, rappresenta una soluzione particolarmente efficace di soppressione del rumore che favorisce una bassa rumorosità e un ottimale raffreddamento del motore, migliorando l’affidabilità, minimizzando i tempi di fermo e creando un ambiente operativo confortevole. Il sistema iNDr+E, ulteriormente migliorato, funziona nello stesso modo del sistema iNDr presente sulle macchine della serie SR, ma dispone di un ingresso dell’aria sul frontale della macchina e dirige lo scarico di scappamento della marmitta sotto la macchina. Lo scarico viene ulteriormente rallentato e raffreddato passando attraverso il condotto disassato e infine disperso nell’atmosfera. Sul versante manutentivo, l’SK50SRX-7 offre un facile accesso al vano motore per facilitare la manutenzione quotidiana e ridurre il tempo necessario per l’ispezione e la pulizia. Il filtro iNDr dispone inoltre di una rete filtrante ad alta densità costituita da 30 fili per pollice per raccogliere efficacemente la polvere.
Presentata la nuova gamma di autocarri 13 litri di Scania, che ha comportato investimenti per più di 2 miliardi di euro. Ecco le novità (SUPER) che interessano anche l’off road.
Da sx: Daniel Dusatti, Direttore Vendite Trucks, Alessandro Girardi, Pre-Sales & Logistic Manager, Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato, Fredrik Swartling. Direttore Service Sales and Operations, Paolo Carri, Direttore Marketing & Driving the Shift. Ha moderato Martina Pellegrini, responsabile relazioni esterne di Scania.
Il numero magico è 8, con la promessa di almeno l’8% di risparmio di carburante ottenuta grazie alla nuova catena cinematica Scania SUPER: non solo una piattaforma motore per i veicoli Euro 6, da 420 a 560 Cv, ma un’iniziativa globale del Gruppo svedese che porta alla graduale decarbonizzazione del pianeta attraverso soluzioni innovative nel mondo del trasporto che comprendono, oltre all’ampia gamma di prodotti offerti, anche nuovi servizi. Si tratta, come ha ricordato Paolo Carri, del più grande lancio dall’introduzione della nuova generazione di autocarri nel 2016, a cui la Divisione Ricerca & Sviluppo ha lavorato da 5 anni, sviluppandola da zero. Scania ritiene che per il 2030 metà delle sue vendite in Europa riguarderà autocarri elettrici, ma già da ora sente il dovere di impostare il proprio business in un’ottica di sostenibilità e redditività. In questa road map verso il futuro la nuova catena cinematica degli autocarri 13 litri è un importante passaggio. L’efficienza termica dei nuovi motori è del 50%, valore mai raggiunto nella storia dei motori a combustione. Alla base di queste impressionanti prestazioni ci sono una progettazione ingegnosa e l’utilizzo di tecnologie come i doppi alberi a camme superiori e il doppio dosaggio dell’AdBlue dello Scania Twin SCR. Potenti sistemi di gestione del motore monitorano la catena cinematica, contribuendo all’economia operativa totale in tutte le condizioni.
Inizialmente la nuova gamma sarà prodotta con quattro diversi livelli di potenza per l’Euro 6: 420, 460, 500 e 560 CV, che la rendono adatta a molte applicazioni. Insieme ai nuovi cambi Scania Opticruise (G25 e G33, quest’ultimo già presentato nel 2020) e a una nuova gamma di differenziali Scania, è possibile realizzare risparmi di carburante almeno dell’8% in applicazioni come trasporti di merci generiche e a temperatura controllata. Tutti i motori possono essere alimentati con HVO e le versioni da 460 e 500 CV possono essere predisposti per l’utilizzo al 100% con biodiesel da fonti rinnovabili.
L’architettura modulare del telaio
Scania non si limita a introdurre una nuova catena cinematica ma aggiunge altre utili funzionalità per la configurazione dell’autotelaio. Questo permette di aumentare enormemente la possibilità di personalizzazione degli autocarri, che diventano ancora più su misura per ogni applicazione e attività.
MACH, il nuovo telaio ad architettura modulare di Scania è molto più versatile e in grado di rispondere alle esigenze dei singoli clienti. La caratteristica principale è l’introduzione di una nuova logica nella disposizione dei fori sul telaio, dedicati all’installazione dei componenti, sia all’interno che all’esterno del telaio. Il risultato è un layout del telaio ancor più modulare e flessibile, che aumenta in modo esponenziale il numero di configurazioni possibili.
Sarà introdotta anche una gamma completamente nuova di serbatoi carburante, con capacità da 165 fino a 700 litri ciascuno. In linea generale, saranno disponibili tre misure (S, M e L), in lunghezze diverse. I nuovi serbatoi saranno caratterizzati da una innovativa forma a D, che ne migliora notevolmente la robustezza, grazie anche alle nuove staffe di fissaggio a “C”.
Il sistema di post trattamento (sulla sinistra)
Il sistema di post-trattamento, un elemento essenziale ma piuttosto voluminoso montato su tutti gli autocarri, ora può essere installato in tre posizioni standard con varie opzioni di direzione di scarico. Tutte le opzioni di scarico sono più larghe rispetto a prima, riducendo la velocità dei fumi e il potenziale sollevamento di polveri. E se le posizioni standard non fossero sufficienti, il sistema di post-trattamento può di fatto essere collocato in un’altra posizione libera del telaio, grazie alle linee guida Scania dedicate agli allestitori.
Un futuro SUPER
Sviluppare una nuova piattaforma per motori a combustione di questo tipo, da zero, significa combinare molte delle conoscenze esistenti con nuove modalità di risoluzione dei problemi. Alcuni obiettivi sono scontati, come la riduzione del peso, ma nel corso del processo di sviluppo, sono state migliaia le decisioni, minime o importanti, che hanno contribuito a plasmare il risultato finale. Va considerato anche che gli ingegneri di Scania si sono dovuti confrontare con un prodotto già molto valido: la piattaforma DLU esistente aveva dimostrato le sue capacità nelle innumerevoli attività quotidiane dei clienti in tutto il mondo e in centinaia di test superati con successo.
Non è stato riciclato nulla tout-court dalla gamma precedente, ogni elemento è stato sottoposto a revisione. Tutto doveva adattarsi alla perfezione fin dall’inizio, con i nuovi iniettori e una pompa carburante ottimizzata. Anche il cuore del motore, l’albero a camme, è stato ottimizzato in termini di peso e potenza per aumentare efficienza e durata; la nuova piattaforma Scania è progettata e prodotta con le tecnologie più recenti e la vita utile dei componenti è aumentata del 30% rispetto alla generazione precedente, nonostante gli intervalli di manutenzione siano più lunghi.
La cilindrata è di 12,74 litri e il rapporto di compressione è di 23:1, è stata posta molta attenzione alla progettazione dell’aspirazione e dello scarico,. aspetto, per l’efficienza e la resa effettiva del motore. Aspirazione e scarico dei nuovi motori Scania sono calibrate con estrema precisione per assicurare un buon flusso dei gas attraverso il motore. Il turbo e il raccordo al collettore sono stati ottimizzati per gli stessi motivi. La pressione di picco all’interno dei cilindri ora raggiunge i 250 bar, un fattore che insieme agli iniettori perfezionati assicura un utilizzo preciso e completo dell’energia del carburante.
Twin SCR Scania : ecco come funziona
Quando si ottimizzano i motori a combustione interna per ottenere una maggiore efficienza del carburante e un’elevata potenza in uscita, le pressioni e le temperature di combustione elevate possono generare livelli di NOx inaccettabili. In che modo Scania ha fatto fronte a questo?
Il sistema SCR Scania Twin Dosing, introdotto per la prima volta nel 2020 con i nuovi motori V8, risolve efficacemente il problema. Iniettando una prima dose di AdBlue nel collettore di scarico, posizionato dopo il freno motore, dove i gas di scarico sono ancora molto caldi, si aumenta drasticamente l’efficacia totale del sistema di post-trattamento. La seconda dose viene iniettata nel punto consueto, all’interno del silenziatore, dove i livelli di picco degli NOx risultano ora inferiori. Il filtro antiparticolato che si trova tra i due catalizzatori dell’SCR viene rigenerato senza l’iniezione successiva di altro carburante nel sistema di scarico.
In alcune operazioni questi motori raggiungono un livello di efficienza termica superiore al 50%, un risultato davvero notevole. Il nuovo sistema di post-trattamento è una soluzione che offre maggiore flessibilità in termini di posizione e direzione del terminale di scarico. Questo sarà particolarmente apprezzato dagli allestitori.
Prestazioni freno motore
Gli autocarri Scania sono da tempo un riferimento per quanto riguarda il sistema frenante ausiliario. La nuova gamma di motori include, come opzione, il freno ausiliario CRB (Compression Release Brake). Il CRB permette di non dover specificare il retarder in tutte quelle missioni di trasporto che non prevedono percorsi con topografie impegnative.
Il retarder sarà comunque necessario per le operazioni più impegnative, con carichi elevati, come accade nelle applicazioni off road.
Il nuovo sistema CRB può essere combinato con il retarder R4700D (disinnestabile) ottenendo un sistema di freni ausiliari con eccezionale funzionalità per le operazioni più impegnative.
Tutto è ottimizzato
La catena cinematica
La filosofia vincente di Scania dei bassi regimi è ben nota nel settore dei trasporti. Un autocarro che riesce a viaggiare a poco più di 900 giri/min utilizza meno carburante nella maggior parte delle operazioni. Con la nuova gamma, Scania si spinge oltre. La catena cinematica va davvero intesa come una realtà integrata in cui viene ottimizzata la gestione di motore, sistema di post-trattamento, cambio e differenziale
In questo senso, Scania ha introdotto un nuovo assale posteriore con rapporti al ponte molto veloci (fino a 1:1,95). La marcia più efficiente è la 12a (presa diretta) che consente di ridurre al minimo le perdite energetiche. L’overdrive si innesta solo quando le condizioni sono favorevoli. Questo significa che il veicolo probabilmente effettuerà più cambi marcia rispetto a quelli a cui sono abituati alcuni conducenti, allo scopo di ottimizzare il risparmio di carburante.
La nuova famiglia di cambi dotati di Opticruise, ha aperto nuove possibilità”, spiega Henrikson. “La rapportatura interna maggiore, e la12a marcia (presa diretta) e un overdrive ancora più veloce, ci permette di abbassare ulteriormente i regimi motore alle velocità di crociera. Combinato con rapporti al ponte più lunghi, è possibile realizzare risparmi di carburante dell’8%.
Il primo della nuova gamma di differenziali, R756, sarà disponibile con otto diversi rapporti al ponte il più lungo con un valore di 1:1,95. Grazie all’ampia rapportatura interna dei cambi G25 e G33, lo spunto è ottimo anche con rapporti al ponte molto lunghi. Naturalmente è necessario configurare l’autocarro tenendo conto dei fattori operativi, come la massa totale a terra e la topografia delle tratte da percorrere.
Bassi regimi/Coppia elevata
Grazie ai minori attriti interni e alla maggiore rapportatura interna i nuovi cambi contribuiscono a diminuire il consumo di carburante essendo parte integrante della gestione complessiva della catena cinematica.
La nuova gamma di motori Scania offre la coppia massima a 900 giri/min, inoltre l’aumento di coppia dal regime di minimo è molto rapido. La coppia elevata in un ampio range di giri consente a questi motori di garantire ottime prestazioni anche in situazioni in cui un motore di vecchia generazione avrebbe richiesto cambi di marcia per aumentare i giri motore.
Regimi più bassi corrispondono ad un numero di iniezioni di carburante minore. La gestione integrata dell’eccezionale coppia dei nuovi motori unita al nuovo cambio, al nuovo sistema di post-trattamento e al nuovo differenziale consente di ottenere un rendimento eccellente del carburante.
In altre parole, una normale combinazione trattore e semirimorchio di 44 tonnellate a pieno carico opererà alla velocità di crociera in dodicesima marcia (presa diretta). Per farlo sfrutterà: 1) la coppia del motore; 2) le basse perdite di carico sulla presa diretta; e 3) i lunghi rapporti al ponte (favoriti dall’ampia rapportatura interna dei nuovi cambi Scania Opticruise). Infine, quando l’autocarro viaggia con poco carico o a vuoto o percorre una leggera pendenza in discesa, il sistema innesta l’overdrive nell’ottica della filosofia dei bassi regimi.
La nuova catena cinematica offre 9 soluzioni di PTO in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza del cliente, per qualunque applicazione. Le nuove prese di forza si caratterizzano per le prestazioni aumentate, le ridotte perdite dovute all’attrito e l’ampia offerta di interfacce per adattarsi a tutte le possibili applicazioni Le PTO sono lubrificate con l’olio del cambio e sono pertanto idonee per operazioni gravose, come le pompe idrauliche.
CASE Construction Equipment ha annunciato di essere una delle due aziende vincitrici di una gara d’appalto indetta da CEMEX, leader nel settore dei materiali da costruzione. L’accordo sancisce la cooperazione tra i due marchi e prevede l’acquisto da parte di CEMEX di una serie di macchine CASE a ridotto consumo di carburante per molti mercati in tutta Europa, compresi Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia, Germania e Regno Unito.
In seguito all’aggiudicazione dell’appalto, la prima serie di macchine è già stata consegnata in Francia e ulteriori consegne sono in programma nelle prossime settimane.
I commenti
Questo il commento di Andrea Rapali, Key Account Director Europa, a nome di CASE: “CEMEX, leader mondiale nel settore dei materiali da costruzione, ha deciso di proiettarsi verso un futuro migliore grazie all’adozione di prodotti e soluzioni sostenibili. Siamo onorati che CEMEX abbia scelto CASE per supportare questo progetto e non vediamo l’ora di consolidare la nostra collaborazione e lavorare fianco a fianco con loro, sia oggi che nel futuro”.
Craig Hooper, Mobile Equipment Fleet e Category Manager di CEMEX, ha commentato: “CEMEX, tra i maggiori fornitori al mondo di soluzioni per le costruzioni, si impegna a tracciare la rotta verso un’economia a basse emissioni di carbonio e monitora da vicino tutte le aree in cui opera, al fine di adottare soluzioni sempre più efficienti”.“I veicoli che utilizziamo per svolgere il nostro lavoro sono una parte fondamentale di questo processo e siamo molto felici di aver concluso questo accordo con CASE per la fornitura di nuove macchine, perché ciò offrirà un significativo beneficio in termini di sostenibilità a tutte le operazioni di CEMEX in Europa. Le macchine CASE, infatti, offrono tecnologie avanzate e consumi ridotti, grazie a un rapporto peso-potenza migliorato. Non vediamo l’ora di lavorare con CASE per esplorare nuove opportunità e continuare a migliorare le credenziali ecologiche della nostra flotta”.
Ecco le macchine in consegna
L’ordine prevede la consegna delle seguenti macchine a diversi siti CEMEX in tutta Europa:
2 apripista cingolati 1650M, 2 terne 580ST, 1 pala gommata 1121G e 2 pale gommate 521 G in Francia
2 pale gommate 821G in Spagna
2 pale gommate 821G in Polonia
1 pala gommata 621G in Repubblica Ceca
1 pala gommata 1021G in Germania
1 pala gommata 621G, 1 pala gommata 821G e 1 terna 580ST al Regno Unito
Flash Battery, produttore italiano di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici – si è aggiudicata per la terza volta il premio “Best Managed Companies”, il riconoscimento assegnato alle aziende italiane che si sono distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità.
L’azienda di Sant’Ilario d’Enza – che il 1° ottobre ha inaugurato la nuova sede con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – si è così confermata tra le 74 imprese italiane (12 quelle emiliano-romagnole) più performanti in base alle valutazioni effettuate da Deloitte Private in collaborazione con ELITE – il programma di Borsa Italiana che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale -, Confindustria e ALTIS-Università Cattolica di Milano.
I commenti
Marco Righi
“Un riconoscimento – sottolinea Marco Righi, CEO di Flash Battery – che acquisisce un sapore del tutto particolare, sia perchè cade a ridosso dell’inaugurazione del nuovo stabilimento che ci consentirà di rafforzare ulteriormente la produzione e l’attività di ricerca su processi di elettrificazione all’insegna della sostenibilità, sia perchè evidenzia il forte trend di sviluppo mantenuto anche in questo secondo anno ancora segnato dal Covid, con esiti che si traducono in una nuova crescita dell’occupazione, in un aumento del fatturato prossimo al 30% e nel forte rafforzamento delle partnership internazionali su progetti promossi dall’Unione Europea per il passaggio ad un continente a zero emissioni di carbonio entro il 2050”.
Il nuovo stabilimento in cui Flash Battery ha trasferito le attività è stato realizzato su una superficie di oltre 20.000 metri quadrati, quintuplicando le dimensioni del precedente insediamento.
L’area produttiva occupa 3.200 metri quadrati, con possibilità di espansione per ulteriori 5.000 metri quadrati e fino a 150 postazioni di lavoro; agli spazi dedicati alla produzione e alla sperimentazione si aggiungono 1.500 metri quadrati di uffici e i locali dedicati alla ricerca.
“Congratulazioni a Flash Battery per questo importante riconoscimento”, dichiarano ErnestoLanzillo, Partner Deloitte e Deloitte Private Leader, e Andrea Restelli, Partner Deloitte e responsabile BMC.
“Anche questa edizione, come quella del 2020, si è svolta in un contesto di pandemia, con rilevanti ed eterogenee conseguenze sull’attività di tutte le imprese italiane. Il vero elemento differenziante è rappresentato dal fatto che le aziende premiate hanno dimostrato una forte capacità di adattamento al contesto e reazione sia alla crisi pandemica sia a quella economica. In una sola parola: resilienza. Una qualità indispensabile per puntare sull’obiettivo della crescita a lungo termine, facendo tesoro dei propri valori fondanti e adeguando strategie e modelli operativi al nuovo contesto.”
Produzione in crescita
Flash Battery produce batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici.
Dal 2012, anno di costituzione di Flash Battery, sono state progettate e prodotte oltre 15.000 batterie al litio, studiato soluzioni personalizzate, più di 500 diversi modelli e installato oltre 200MWh in diverse applicazioni tra macchine industriali e veicoli elettrici.
Le batterie Flash Battery installate in 54 differenti paesi nel mondo vengono monitorate quotidianamente in automatico dal controllo remoto proprietario, il Flash Data Center.
Flash Battery nasce dalla passione per l’elettronica e per la tecnologia di due giovani ragazzi, Marco Righi (CEO) e Alan Pastorelli (CTO) , con esperienza nel campo delle batterie al litio e nei sistemi automotive.
Oggi Flash Battery è la batteria al litio più venduta in Italia con la più alta velocità di ricarica e senza manutenzione.
Il quartier generale del Gruppo Wacker Neuson a Monaco di Baviera
Wacker Neuson Group ha registrato un terzo trimestre di successo. I ricavi sono aumentati del 18,1% rispetto all’anno precedente per raggiungere i 461,4 milioni di euro (Q3/20: 390,8 milioni di euro). Tuttavia, la carenza di materiali e le conseguenti interruzioni della produzione hanno frenato la crescita, sebbene il Gruppo sia riuscito in gran parte a evitare interruzioni prolungate della produzione. L’utile prima di interessi e imposte (EBIT) è quasi raddoppiato a 44,7 milioni di euro (Q3/20: 22,8 milioni di euro). Il margine EBIT è stato pari al 9,7% (Q3/20: 5,8%).
“Il terzo trimestre, nonostante i risultati, è stato piuttosto difficile per noi. Le tensioni della supply chain e le ripetute interruzioni sono state le principali sfide per i nostri team, fornitori e partner commerciali e non ci sono ancora segni di allentamento. I nostri enormi sforzi sono stati tuttavia ripagati e per questo ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato “, ha commentato Karl Tragl, CEO del Wacker Neuson Group.
I ricavi del Gruppo per i primi nove mesi dell’anno sono stati pari a 1.389,7 milioni di euro, con un aumento del 17,0% (9 milioni/20: 1.187,5 milioni di euro). L’EBIT è aumentato a 144,8 milioni di euro e il margine EBIT è riportato al 10,4% (9M/20: 73,2 milioni di euro; 6,2%).
Europa e Americhe in crescita
Il business si è sviluppato in modo particolarmente dinamico in Europa e nelle Americhe, dove il Gruppo ha registrato guadagni a doppia cifra nel Q3. In Europa, che rappresenta il 79% del totale del Gruppo, i ricavi del terzo trimestre sono aumentati del 16,8% a 362,2 milioni di euro (Q3/20: 310,0 milioni di euro). Nel settore delle costruzioni, i mercati di Germania, Austria e Svizzera si sono dimostrati ancora una volta molto robusti. Il business si è sviluppato a un ritmo ancora più veloce nel Regno Unito e in Francia, dove il Gruppo ha registrato importanti guadagni a due cifre in entrambi i mercati. I ricavi da attrezzature compatte per il settore agricolo sono cresciuti del 23,2% (Q3/21: 78,7 milioni di euro; Q3/20: 63,9 milioni di euro).
I ricavi per le Americhe nel terzo trimestre sono stati pari a 84,3 milioni di euro. Ciò corrisponde a un aumento del 27,9% (Q3/20: 65,9 milioni di euro). Il Gruppo ha beneficiato di una serie di fattori, tra cui un rimbalzo nel business dei prodotti tecnologici per cantieri e guadagni significativi con escavatori e pale gommate. Il business in Canada si è sviluppato particolarmente bene, superando i livelli pre-crisi. Al contrario, gli affari in Asia-Pacifico hanno ristagnato. I ricavi qui sono stati in linea con il trimestre dell’anno precedente attestandosi a 14,9 milioni di euro.
Luci e ombre
Rendering del Il nuovo centro logistico di Wacker Neuson a Reichertshofen
Con 44,7 milioni di euro, l’EBIT è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente (Q3/20: 22,8 milioni di euro). Questo forte aumento è stato trainato da un aumento del volume delle vendite affiancato da misure di controllo dei costi. Il margine EBIT ha raggiunto il 9,7% ed è stato nettamente superiore rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiore al livello della prima metà del 2021 (Q3/20: 5,8%; H1/21: 10,8 per cento). Un aumento dei prezzi delle materie prime, dei componenti e delle spedizioni ha avuto un effetto negativo nel corso dell’anno. Inoltre, le carenze di materiali e le conseguenti interruzioni della produzione e gli sforzi di rilavorazione si sono ripercossi negativamente sulla produttività.
Nel terzo trimestre la raccolta di ordini ha continuato a svilupparsi a un ritmo dinamico. Tuttavia, con le riserve di materiali esaurite in tutto il Gruppo e nelle sue catene di approvvigionamento, il Consiglio esecutivo di Wacker Neuson prevede nel quarto trimestre un aumento dei tempi di fermo della produzione. Oltre a questo, i prezzi sempre crescenti di materie prime, componenti e spedizioni avranno un impatto maggiore rispetto agli ultimi mesi. Tenendo conto dello sviluppo del business fino ad oggi, delle condizioni prevalenti e delle opportunità e dei rischi che il Gruppo Wacker Neuson deve affrontare, il Consiglio di Amministrazione ha tuttavia recentemente aumentato le sue previsioni di ricavi e utili per il 2021 nel suo complesso. I ricavi sono ora previsti tra 1.775 e 1.825 milioni di euro e il margine EBIT dovrebbe essere compreso tra il 9,3 e il 9,7% (precedente guidance per i ricavi: da 1.750 a 1.800 milioni di euro; precedente guidance per il margine EBIT: 8,75-9,50%).
Dandoci un assaggio del controllo delle macchine del futuro, Bobcatha lanciato il sistema di comando a distanza MaxControl, che consente agli operatori di controllare da remoto le pale compatte Bobcat attraverso un’Appsu iPhone o iPad. Il sistema MaxControl offre una nuova soluzione di comando a distanza per applicazioni in numerosi mercati, tra cui quelli della costruzione e della demolizione, quello agricolo, quelli del riassetto paesaggistico, della pulizia, del riciclaggio, del sollevamento e della movimentazione.
Con MaxControl, i proprietari di pale compatte Bobcat non devono disporre necessariamente dei modelli più recenti di macchina o di costosi aggiornamenti hardware per usufruire del comando a distanza. Il sistema è compatibile con tutte le pale compatte dotate di comandi a joystick selezionabili (SJC) in commercio a partire dal 2004. MaxControl è ora disponibile per i dispositivi iOS e la versione per Android sarà disponibile a breve.
Immaginare il cantiere del futuro
“Il cantiere del futuro è un luogo più connesso e la gamificazione avrà un ruolo fondamentale. La trasformazione demografica e il cambiamento delle preferenze dei consumatori ci stanno spingendo in categorie mai sentite prima o scarsamente affrontate nel settore delle macchine. Allo stesso tempo, l’esigenza di risolvere le questioni dell’impatto ambientale, della sicurezza e dell’eliminazione dei tempi di inattività è diventata di primaria importanza”, sostiene Vijayshekhar Nerva, Head of Innovation and Accelerationper Doosan Bobcat EMEA.
“Il nostro team di innovazione ha prodotto una soluzione sufficientemente complessa da migliorare la produttività in cantiere, ma allo stesso tempo intuitiva e facile da usare. MaxControl è nato da questi ideali e dalle nuove preferenze per consentirci di stare al passo, o meglio di superare la concorrenza sia per quanto riguarda il lato macchine che per quanto riguarda il lato digitale della nostra attività”, prosegue Vijayshekar Nerva.
Sempre a portata di mano
Con il sistema MaxControl, la funzionalità di comando a distanza è sempre a portata di mano dell’operatore, che deve semplicemente prendere il suo smartphone per iniziare a controllare la pala compatta Bobcat da remoto in pochissimi secondi. Poiché è basato su App, è più facile disporre le funzionalità più recenti non appena diventano disponibili.
Grazie alla possibilità di eseguire diversi lavori senza dover continuamente entrare e uscire dalla cabina, il sistema MaxControl offre all’operatore una visione diversa del lavoro da svolgere, consentendogli di eseguire attività da remoto e di ripetere il processo nel massimo comfort. Potendo azionare la macchina all’esterno della cabina, si gode di un angolo di visione distinto, che permette agli operatori ancora poco esperti di usare la macchina in spazi ristretti. Quando si sollevano e trasportano carichi ingombranti, il sistema MaxControl elimina i punti ciechi davanti al carico e migliora la percezione dell’ambiente circostante. Il fatto di essere fuori dalla cabina permette anche di comunicare faccia a faccia con i colleghi in cantiere, facilitando la rapida organizzazione del lavoro. Gli operatori non possono prevedere quando il comando a distanza potrebbe essere utile, ma installando il MaxControl sul proprio smartphone, sono in grado di fare fronte a qualsiasi necessità si presenti.
Vijayshekhar Nerva aggiunge:“Bobcat ha piani molto ambiziosi per il sistema MaxControl. Stiamo lavorando per rendere MaxControl una soluzione semplice e modulare, inizialmente con la base di una scatola hardware, che consenta di aggiungere via via altre funzionalità. Il comando a distanza è la prima funzionalità, ma prevediamo di aggiungerne altre in un prossimo futuro quali ad esempio l’aggiramento di ostacoli e la semi-autonomia“.
Basta una persona
Alcuni lavori per cui normalmente sono necessarie due persone possono ora essere eseguiti da una sola persona: è ad esempio possibile caricare una pala compatta Bobcat su un rimorchio con la massima precisione, senza bisogno dell’aiuto di un collega. Gli operatori possono scavare per piantare pali o installare recinzioni senza entrare e uscire dalla cabina e possono eseguire il rinterro senza dover cambiare più volte di macchina.
Bobcat MaxControl è un aiuto prezioso che fa risparmiare tempo e denaro nelle più semplici attività quotidiane, ad esempio aprire e chiudere cancelli o caricare balle in minor tempo e con meno operatori. Non dover stare in cabina è pratico, soprattutto quando si lavora vicino al bestiame o si stanno pulendo le stalle.
Bobcat MaxControl è un nuovo kit hardware, combinato con un’applicazione iOS, con comandi touch intuitivi progettati per gli smartphone, che rende il comando a distanza tramite il sistema facile quanto usare un’App del telefono. Il sistema permette anche di eseguire due lavori contemporaneamente, usando il comando a distanza per azionare una seconda macchina nel comfort della cabina – l’operatore può ad esempio essere seduto in un escavatore ed eseguire il rinterro con una pala azionata da remoto.
Controllo totale del cantiere
Il sistema MaxControl garantisce all’operatore il massimo controllo del cantiere grazie alla possibilità di sincronizzare l’App con più macchine, di passare da una macchina all’altra senza soluzione di continuità e di eseguire più attività con il minimo sforzo. Il sistema offre all’operatore il massimo comfort, senza bisogno di togliere e mettere i dispositivi di protezione. Con lo smartphone è possibile mandare la macchina in un ambiente polveroso o potenzialmente pericoloso, rimanendo a distanza di sicurezza. Poiché si tratta di un sistema plug & play, in pochi semplici passi l’operatore può sincronizzare qualsiasi macchina compatibile con lo smartphone e iniziare a lavorare immediatamente. Non sono necessari strumenti speciali o tecnici dell’assistenza.
Caratteristiche e specifiche di Bobcat MaxControl
Il sistema MaxControl utilizza un segnale Wi-Fi per comunicare con il dispositivo iOS del cliente e funziona in un raggio massimo di 100 m. Nelle zone remote in cui la copertura è scarsa, il sistema mantiene l’operatore connesso per 12 ore di funzionamento.
Tra le altre caratteristiche segnaliamo:
Sistema di diagnostica che comunica tutte le informazioni importanti sulla macchina.
Condivisione tra pari – Più utenti finali possono avere accesso alla macchina ed è così possibile cambiare rapidamente operatore in base alle esigenze del cliente.
Codici di errore – È più facile identificare gli errori grazie ai codici di assistenza visualizzati direttamente sullo smartphone.
Ore di funzionamento – È possibile tenere traccia del numero di ore di utilizzo della macchina.
Adattabile a tutte le pale compatte con comandi a joystick selezionabili (SJC), dalla serie J alla serie R.
Software aggiornabile, con ulteriori funzionalità disponibili prossimamente.
La parola a chi l’ha provato
Il nuovo sistema MaxControl ha riscosso un enorme successo tra i primi clienti in Europa, con le prime installazioni realizzate in Spagna e Germania. In Spagna, Obras y Construcciones Corbera, una società di costruzioni e movimento terra, è stata la prima ad acquistare il sistema MaxControl. Cliente e utente Bobcat di lunga data, Poth Garten + Landschaftsbau di Darmstadt, in Germania, è rimasto colpito dal sistema Bobcat MaxControl nell’ambito di un progetto pilota dedicato ai clienti.
“È fantastico, molto semplice da installare, smontare e utilizzare. Sembra di guidare un’automobile telecomandata, ma il tutto ovviamente con la massima cautela”, sostiene Eduard Heredia, direttore di Obras y Construcciones Corbera.
Continua: “In solo poche ore ho imparato ad azionare la pala compatta con il mio iPhone, e la sicurezza è un aspetto che tengo particolarmente a sottolineare. Il sistema MaxControl è molto utile e versatile perché posso usarlo con la benna e un’ampia gamma di accessori Bobcat per eseguire diverse attività in sicurezza, come pulire il sottobosco o usare uno scavacanali a disco. Al momento ho solo una pala cingolata Bobcat, ma in futuro penso di acquistare un modello gommato, e potrò usare MaxControl con entrambe le macchine”.
Poth Garten + Landschaftsbau è specializzata nei lavori di pulizia e impianto in parchi, cimiteri e parchi giochi. Markus Poth, proprietario e direttore generale dell’azienda, afferma: “L’installazione del MaxControl è un gioco da ragazzi, molto intuitiva. Basta collegare il dispositivo alla macchina tramite il comando a joystick e sullo smartphone viene visualizzata una dashboard remota. Grazie a questa flessibilità, l’operatore può avviare la macchina, prendere lo smartphone e controllare il mezzo a distanza. Tornare alla guida manuale è altrettanto rapido”.
“MaxControl è un aiuto prezioso e ci permette di risparmiare tempo e denaro. Non è più necessario entrare e uscire dalla macchina per eseguire certi lavori, quali ad esempio caricare materiali o salire su rampe. È intuitivo e semplice da utilizzare, e ha un raggio di funzionamento massimo di 100 m. Posso tranquillamente pensare di utilizzare MaxControl con le nostre macchine Bobcat anche durante scavi archeologici”, aggiunge Markus Poth, spiegando le possibili applicazioni della soluzione di comando a distanza.
“L’hardware può essere facilmente aggiornato. È un sistema che offre numerose nuove possibilità per diverse applicazione, non offerte da altri produttori. Mi piacerebbe che fosse una dotazione di serie su tutte le macchine più grandi”, afferma Markus Poth con un occhio al futuro.