La rete, come sempre, fornisce spunti per una riflessione attenta intorno al mondo delle macchine movimento terra.
Immagini che circolano nei social network, interrogativi su macchine che non si è abituati a vedere nei cantieri nostrani, dubbi, perplessità.
Tutto questo serve per capire cosa succede nel mondo e, soprattutto, per accrescere la propria cultura personale in fatto di macchine e normative a seconda dei paesi in cui si lavora.
Pochi giorni fa sono comparse alcune immagini di dozer con i colori di Case Construction Equipment che sono del tutto identici ad alcuni modelli che eravamo abituati a vedere con il marchio New Holland Construction.
Che le due gamme siano oggi completamente integrate fra i due marchi è ormai cosa nota.
Che CNH abbia dei seri programmi di rinnovamento e sviluppo della sua gamma dozer è altrettanto chiaro e risaputo.
Che gli appassionati del marchio abbiano la voglia di vedere nuovamente all’opera le grandi macchine che hanno reso celebre nei decenni passati il marchio Fiatallis, è altrettanto risaputo.
Che CNH commercializzi macchine che attualmente non possono essere commercializzate in Italia per ragioni normative è meno conosciuto.
Le immagini di cui parlo ritraevano i due dozer Case 2550 e Case 3550 che – di fatto – sono i “vecchi” New Holland D350 e D255.
Immediatamente si sono scatenati i rumors della rete che hanno ipotizzato nuove macchine, ricomparse di modelli messi in naftalina, rilancio di gamme ancora estremamente efficienti ma che le norme antinquinamento non permettono più di vendere sui mercati UE e del nord America.
In effetti questi modelli sono ancora in commercio – sia con i colori New Holland che con quelli Case – in alcuni mercati particolarmente recettivi verso i prodotti CNH e, in particolare, verso le grandi macchine.
Si tratta ovviamente di mercati – come quello russo – in cui non valgono le stringenti norme sulle emissioni che proprio nel corso del 2014 inizieranno l’ultimo capitolo.
Ecco quindi che – giustamente – un grande costruttore come CNH sfrutta fino in fondo i suoi progetti più validi da un punto di vista prestazionale presentandosi su questi mercati in forte espansione con una gamma di macchine sicure, produttive e affidabili che la pongono come full-liner per le specifiche esigenze di quei paesi.
Ciò non toglie che rimanga – per gli utilizzatori dei paesi occidentali – il rammarico di un mancato aggiornamento di macchine che nei cantieri si sono distinte per essere gradite agli operatori ed estremamente produttive per gli imprenditori.
Ma siamo sicuri che i giorni dei grandi dozer con i marchi New Holland e Case non si faranno attendere a lungo.
Nel frattempo…paese che vai…usanze che trovi.
E coloro che andranno in Russia o Turchia potranno avere belle e gradite sorprese.