Una bella e interessante esperienza.
E’ quanto abbiamo vissuto al Centro Formazione e Ricerca Macchine della Merlo, a San Defendente di Cervasca, durante la presentazione del corso zero per conducenti di escavatori idraulici.
Una giornata da operatori per caso in cui è stata presentata alla stampa tecnica italiana la partnership fra il CFRM e Volvo CE Italia che ha portato i due costruttori – così vicini come filosofia di base – a collaborare nel settore della formazione.
I giornalisti invitati all’evento hanno avuto modo di sperimentare il corso per conducenti di escavatori idraulici – svolto secondo l’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 – ottenendo il certificato di abilitazione dopo aver superato il test scritto di verifica del modulo normativo/tecnico e la prova pratica prevista dal rispettivo modulo.
Si tratta ovviamente di un condensato del corso – avendo lo stesso una durata complessiva di 10 ore stabilita per legge – in cui sono però emersi in modo chiaro i contenuti, gli obiettivi e la professionalità dei tecnici di Merlo e di Volvo CE.
Un accordo che vede l’esigenza di entrambi i soggetti di stabilire una partnership di alto livello con principi di base che siano condivisi, comuni e soprattutto alla base dei rispettivi successi sul mercato globale.
Le riflessioni sul mondo della formazione in Italia sono stati il leit-motiv della giornata in cui – da formatore – ho apprezzato l’approccio del CFRM alle tematiche della didattica applicata alle macchine movimento terra.
Un tema a cui gli specialisti di Volvo CE Italia hanno dato un fondamentale contributo e senza cui non sarebbe stato possibile mettere in luce gli aspetti salienti di un percorso didattico in cui l’esperienza è un elemento fondamentale.
Il Dott. Paolo Peretti – direttore del CFRM – e la Dott.sa Elena Pallicelli – responsabile marketing di Volvo CE Italia – sono stati i due portavoce dell’accordo che vede oggi la presenza congiunta nella formazione degli operatori in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia e Toscana. E, ovunque ci siano necessità specifiche, anche in altre regioni italiane.
I giornalisti meno avvezzi ad avere a che fare in prima persona con le macchine movimento terra si sono resi conto di cosa significhi essere un operatore per professione approfittando dell’opportunità offerta dal CFRM.
Il passaggio da operatore per caso a operatore per professione non è propriamente immediato e l’approccio dei tecnici del CFRM è stato esemplare nell’evidenziare le difficoltà di un lavoro ancora sottovalutato ma che – al contrario – porta con se’ ogni giorno un grande carico di insidie.
Non è un caso se la sicurezza per l’operatore sia da sempre un punto fermo sia per Merlo che per Volvo CE ed è per questo che è stato immediato il feeling fra i due marchi con una collaborazione che è scaturita in modo del tutto naturale.
L’iniziativa – non nuova per il CFRM – è stata un punto di incontro in cui la sicurezza è andata per mano con l’esigenza di capire come si conduce un escavatore idraulico e con la consapevolezza che ogni singolo movimento può essere fonte di incidente. Anche non voluto.
Personalmente non posso definirmi un operatore per caso ma il fatto che la difficoltà di conduzione di un escavatore sia stata evidenziata in modo così lampante non può che farmi piacere.
Con un evidente occhio di riguardo verso chi ha fatto di questo lavoro la propria professione e che al CFRM vede la sicurezza al primo posto.
