Motori e dintorni

L’evoluzione del quadro normativo sta portando una vera e propria rivoluzione motoristica che sta cambiando radicalmente le abitudini degli operatori del settore.

Fino ad ora solo alcune imprese specializzate si erano scontrate in modo forte con le normative antinquinamento o, quanto meno, con i sistemi di abbattimento dei fumi.

Parliamo dei lavori in galleria, in ambienti industriali, in spazi circoscritti… Gli operatori generici – complice anche una amministrazione pubblica che di fatto non effettua i dovuti controlli sui mezzi che operano nei centri abitati – fino ad ora non se ne sono preoccupati.

Con gli step che hanno imposto ai costruttori – nell’arco di pochissimo tempo – la riduzione delle emissioni inquinanti sotto valori ritenuti impensabili solo un decennio fa, la consapevolezza di un sistema ambiente in delicato equilibrio è entrata a far parte del bagaglio culturale delle imprese man mano che i vecchi mezzi andavano in pensione.

Con tutto quanto ne consegue in termini di complessità di manutenzione, di attenzione verso la qualità dei carburanti, di approccio completamente diverso verso il proprio mezzo da lavoro…e con una diversa interpretazione del ruolo stesso dell’operatore.

Ogni costruttore ha messo in campo le proprie capacità tecnologiche o si è affidato a produttori terzi dovendosi adattare a quanto il mercato offriva.

EGR con filtro antiparticolato, SCR con AdBlue, EGR con catalizzatore e filtro antiparticolato…diverse tecnologie, diverse impostazioni, diversi modi di concepire non solo la tecnologia ma anche tutto quello che verrà dopo…ossia nel momento in cui si dovrà intervenire per la manutenzione del caso…

Ma alla fine, qual è la soluzione più conveniente per il cliente finale?…i costruttori ci hanno pensato realmente?…

Voi cosa ne pensate?…