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O.MEC: trasporto 3.0

per webE’ senz’altro da segnalare un interessante progetto che ha coinvolto  la O.MEC del Gruppo Bronzini, partner strategico di JLG  a livello nazionale e internazionale: lo studio e la realizzazione di tre innovativi semirimorchi (due fissi e uno allungabile), che rappresentano un unicum per l’Italia.

O.MEC consegna tra le 20 e 25 macchine al giorno; un’attività logisticamente complessa che deve essere svolta in maniera efficiente e sicura. Da qui l’esigenza di dotarsi di mezzi che le consentissero di non affidarsi a trasportatori occasionali.  I tre carrelloni, versatili nell’uso degli spazi e configurabili in base al carico, richiedono poche e sicure operazioni; il che rende più rapido ed efficiente il servizio di consegna. Inoltre, grazie alla loro modularità, sarà possibile fare in meno tempo più trasporti con macchine di differente tipologia. Inevitabilmente, la maggior parte di queste saranno piattaforme JLG, tra cui l’Ultraboom 1850SJ, proprio per il quale è stato pensato il semirimorchio allungabile; inoltre, per la livrea dei tre elementi è stato scelto l’arancio del brand americano. Da un lato una conferma della stretta partnership tra le due aziende, dall’altro un vero strumento di comunicazione mobile, che renderà altamente riconoscibili e visibili i mezzi sulle strade della nostra penisola.

Da sinistra: Gianfranco Bronzini (O.MEC); Manuel, Simone e Giampiero Marcoccia (FGM)
Da sinistra: Gianfranco Bronzini (O.MEC); Manuel, Simone e Giampiero Marcoccia (FGM)

La realizzazione dei “carrelloni” è stata affidata alla FGM di Frosinone, azienda della famiglia Marcoccia con 50 anni di esperienza nella costruzione di rimorchi e semirimorchi a pianale ribassato. Si è trattato di una vera sfida, di un lavoro di squadra che per un anno ha impegnato i tecnici delle due aziende nella ricerca dei materiali, simulazioni in 3D e prove sul campo. Uno dei primi fattori oggetto di analisi, la lunghezza e il carico sugli assi. Tema importantissimo, in quanto la maggior parte dei semirimorchi denunciano – in caso di pioggia o presenza di buche – un’instabilità che può mettere in pericolo la sicurezza stradale. Si è quindi lavorato sui ribassi per non superare le altezze previste dalla legge, sono state studiate le differenti legature in base alle macchine da trasportare, le lamiere con grip per la loro stabilità, i verricelli, l’altezza e larghezza delle rampe posteriori. Fondamentale la scelta degli acciai; leggeri, alto resistenti e zincati a caldo.
tewstoA rendere un unicum nel panorama italiano il progetto di O.MEC è l’approccio globale al concetto di trasporto, del quale anche la scelta dei trattori costituisce una componente essenziale. La scelta è caduta sull’ IVECO Stralis 480 Euro 6. Mezzo dalla grande maneggevolezza che, grazie all’eccellente cambio automatico con rapporti molto equilibrati, esprime tutta la sua potenza con estrema dolcezza e sicurezza. Il modello, inoltre, presenta una serie di innovazioni che lo hanno reso nettamente preferibile a quello di altre case costruttrici. IVECO, adotta la tecnologia HI-eSCR, mentre il motore common rail si avvale di una maggiore pressione di polverizzazione (2.200 bar anziché 1.200) che ottimizza la combustione e riduce sensibilmente i PM al suo interno. I vantaggi sono: prestazioni migliori anche a bassi regimi, funzionamento ad iniezioni multiple con più precisione nei tempi e nel dosaggio delle stesse, diminuzione della rumorosità.

centroAltro elemento innovativo, l’E-VGT, ovvero la nuova turbina a geometria variabile a gestione elettronica che, oltre ad un aumento delle prestazioni rispetto al VGT della gamma EURO V, vede un maggior flusso dei gas di scarico al turbocompressore, un minor consumo di carburante e una migliore attività di diagnostica e controllo sul turbocompressore.

In tema di risparmio, vanno segnalate la funzione Ecoswitch e il software Ecofleet. L’attivazione delle prima, abilita il limitatore di velocità da 90 km/h ad 85 km/h, interviene sulla logica del cambio marce con una seconda logica di cambiata, riduce la coppia del motore del 10 – 15 per cento in funzione del peso del veicolo, ovvero del suo carico. Il software Ecofleet è posto all’interno del cambio Eurotronic ed inibisce la funzione semiautomatico del cambio automatizzato. Ne derivano un’ottimizzazione dei giri motore, una maggiore concentrazione sulla guida, un minore stress della catena cinematica e l’assenza di danni.