Piattaforme aeree

L’innovazione “solleva” Socage

articolo di Laura Turrini

Una crescita esponenziale, dal 2009 al 2011: da 9 a 34 milioni di € in poco meno di due anni e mezzo. Fino al brusco calo del 2012, quando Socage, leader nazionale nella produzione di piattaforme aeree, chiude l’annata registrando un fatturato di 24,5 milioni di €, un rallentamento dovuto alla drastica contrazione delle vendite entro i confini nazionali. Ma l’azienda modenese non si scoraggia, continua a investire in modo importante nel comparto ricerca e sviluppo, per migliorare tecnologia e prodotti, e intraprende la sfida che la vede impegnata a esportare le sue macchine in tutto il mondo, dall’Asia al Sud America, arrivando a segnare, al 31 luglio di quest’anno, un aumento di fatturato del 21% rispetto al 2012, percentuale che raggiunge i 30 punti alla fine del mese di agosto. Un segnale di tenuta del mercato importante, che Socage ha voluto divulgare tramite una conferenza stampa organizzata il 27 settembre, nel giorno del Dealer Day aziendale, presso il concessionario Emiliagru di Modena, dove si è tenuto il buffet di accoglienza dei visitatori e dove è stato possibile osservare le tante piattaforme aeree in esposizione. L’evento, in mattinata, ha previsto per i partecipanti anche la visita ai due stabilimenti produttivi del gruppo, il primo a Sorbara di Bomporto (Mo), dove vengono create 15-20 grandi piattaforme aeree all’anno, e il secondo a San Felice sul Panaro (Mo), in cui sono realizzate le macchine più piccole, dalle 60 alle 80 al mese.

Vola l’export aziendale

Fiorenzo Flisi

A presiedere la conferenza stampa Fiorenzo Flisi, Amministratore delegato di Socage, che ha tenuto a specificare: «Quando l’ho acquistata, nel 2009, questa società aveva 42 dipendenti; oggi siamo oltre 80 persone e abbiamo più che raddoppiato la produzione. Numeri importanti, che dobbiamo al lavoro e all’impegno di ogni singolo collaboratore aziendale, che, insieme a tutti gli altri, dà vita a un gruppo compatto e unito». Un gruppo giovane, che vanta un’età media singolare: 29 anni per l’ufficio tecnico, 35 per quello commerciale, così come per la produzione, dove la media anagrafica è altrettanto bassa. Forze nuove il cui entusiasmo ha letteralmente trainato, in questi ultimi anni, lo sviluppo di Socage, che ha investito risorse e personale all’estero, lontano dall’Europa, tramite filiali e manager localizzati. «I nuovi mercati incidono sempre maggiormente sul nostro fatturato – ha chiarito Flisi –: mentre nel 2011 le vendite erano distribuite per circa il 70% in Italia e per il 30% all’estero, nel 2012 sono aumentate quelle estere (43% contro il 57% delle vendite nazionali) fino ad arrivare, nel 2013, a un totale vendite extra-Italia pari al 71%; al 31 luglio 2013 abbiamo registrato un +37% per l’export. Dal punto di vista commerciale, quindi, l’investimento futuro sarà questo: dove non riusciremo a creare filiali dedicate, come abbiamo fatto per esempio in Brasile, incaricheremo Resident Manager che si avvarranno anche di personale per l’assistenza».

Investimenti in ogni settore

Molti altri sono stati finora gli investimenti compiuti da Socage che hanno coinvolto e rivoluzionato i più disparati settori aziendali, come il reparto Ricerca e sviluppo, per il quale, nel 2012, sono stati spesi oltre 180.000 € per l’implementazione di un originale software 3D utilizzato dall’ufficio tecnico per la produzione delle nuove macchine. O come per i reparti produzione e qualità, per migliorare i quali si è dato il via all’utilizzo di materie prime innovative, acciai dello spessore di appena 1,5 mm, ed è stata perfezionata l’estetica e la qualità della componentistica delle piattaforme attraverso la nuova linea Forste. Il restyling della gamma è iniziato nel 2012 e verrà concluso entro l’anno, in modo che nel 2014 ogni piattaforma sia disponibile sul mercato nella sua veste rinnovata. L’immagine aziendale è stata consolidata anche grazie a un nuovo sito Web e alla pagina dedicata all’E-Commerce, visibile su qualsiasi dispositivo, e nemmeno il post-vendita è stato trascurato. È stato infatti pensato e predisposto un nuovo catalogo ricambi Socage, grazie al quale l’ostacolo della lingua può dirsi superato: essendo il catalogo interattivo, infatti, e comunicando solo attraverso numeri e codici, viene data a tutti la possibilità di selezionare direttamente il pezzo necessario ottenendo un collegamento diretto al relativo codice, facilitando notevolmente la consultazione del catalogo stesso, permettendo di diminuire gli errori di comunicazione e velocizzando, di conseguenza, l’ordine e la spedizione dell’articolo richiesto. «Da oggi in poi, di tutte le nuove macchine prodotte sarà realizzato in automatico anche il catalogo ricambi – ha commentato Flisi al riguardo –; entro il 2014 vorremmo includere tutta la gamma Socage all’interno di questo catalogo».

Nuove gamme e un sogno ambizioso

La Forste 28D

Attualmente l’azienda è impegnata nella realizzazione di una nuova gamma di macchine, che sarà possibile guidare disponendo della sola patente B: «Abbiamo già pronto il prototipo da 28 m e da questo nascerà la serie da 25 e 20 m, oltre a quella da 26 e 22 con il Jib. Inoltre – ha continuato l’AD – abbiamo introdotto una macchina da 37 m, la Forste37DJ, la serie T e TJ, che parte da una 75 m e arriva fino alla versione da 57 metri, includendo oltre una decina di modelli, riproporremo l’antincendio e faremo un investimento sul furgone, che manterremo da 12 e 14 m, una macchina, quest’ultima, che inizieremo a fornire dall’anno prossimo, quando daremo il via anche alla produzione della Forste10A, installata su pick-up, e dei nuovi ragni, dal 17 m fino al 50». I progetti per il futuro non mancano, quindi, e tra questi c’è il proposito di trasformare lo stabilimento di Sorbara di Bomporto in un’officina di produzione prototipi che includerà la progettazione, la commercializzazione e il marketing aziendale. E non mancano nemmeno i sogni: «Il mio desiderio più grande – ha rivelato Flisi concludendo la conferenza stampa – è quello di riuscire a chiudere la filiera produttiva e realizzare autonomamente ogni singola macchina, partendo dalla lamiera grezza fino alla piattaforma ultimata e pronta per la vendita. Gli sbracci e le altezze che le nostre macchine possono raggiungere sono notevoli, anche su camion molto piccoli, di conseguenza è necessario utilizzare spessori estremamente ridotti; questo comporta ingenti investimenti in attrezzature, laser, piegatrici e saldatrici particolari. E dal momento che le richieste che ci arrivano sono le più disparate, pensiamo che sia necessario attrezzarci per produrre in autonomia una molteplicità di prodotti anche molto diversi tra loro: questa è l’unica soluzione che abbiamo per rimanere sul mercato mondiale e, nonostante questo sia un progetto molto ambizioso, speriamo, un domani, di riuscire a realizzarlo».

La Forste 28D

Tra i nuovi progetti Socage, la piattaforma da 28 metri è la più performante nella categoria delle patenti B e può essere completamente manovrata dal cesto. Per esaltare le novità assolute di questa macchina è stato creato un nome nuovo, che farà da precursore ai futuri modelli, ovvero Forste28D, dove ‘Forste’ richiama la linea Socage dedicata all’Associazione Onlus che la società ha deciso di sponsorizzare a partire dal 2012, ‘28’ si riferisce ai metri raggiunti dalla piattaforma e ‘D’ sta per ‘Doppia articolata’. La Forste28D, infatti, è una piattaforma a doppia articolazione capace di un’altezza massima di lavoro di 28 m e di uno sbraccio di 14,5 m, installabile su autocarri da 3,5 tonnellate e dal cesto largo (1600x700x1100 mm) della portata massima di 300 kg. Proprio l’installazione su camion da 3,5 t permette alla piattaforma di circolare senza limitazioni stradali, di poter essere noleggiata senza operatore e di essere guidata con patente B. Dotata di comandi elettroidraulici e di stabilizzazione H+H, questa linea consentirà o l’aggiunta di un’articolazione, detta Jib, oppure, diminuendo l’altezza raggiungibile, il notevole aumento della capacità di carico. Da questo modello, a cascata, nasceranno poi altre nuove macchine, come la 25 metri telescopica, la 21 metri telescopica e la 26 metri con il Jib.

Guarda le altre foto delle sedi e degli stabilimenti

Guarda il video con l’intervista a Fiorenzo Flisi

 

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