Le differenze si sentono…

TRENTINO_ALTO_ADIGE (6)
Stamane, mentre accompagnavo mio figlio a scuola, notavo con grande delusione e rassegnazione lo stato delle cose della città che mi ha visto nascere e crescere.

Cercando di buttare la semplicissima spazzatura casalinga in modo differenziato ho notato come alcuni contenitori fossero completamente lasciato al loro destino con piccole colline di rifiuti accumulate nei dintorni.

Nel traffico cittadino non si nota più quel numero di veicoli che operano nel settore stradale o del movimento terra come si era soliti vedere qualche anno fa. Le gru posizionate e i cantieri aperti sono ormai un lontano ricordo, fatto salvo quelli dei due grattacieli che si stanno ultimando in Torino e che fanno capo a Intesa Sanpaolo e Regione Piemonte. Una banca e un ente pubblico.TRENTINO_ALTO_ADIGE (4)

Ossia due entità che fanno chiaramente parte della casta dei concreti artefici della disfatta del nostro sistema economico interno.

Disillusione che ormai ha pienamente coinvolto anche molti ragazzini che – nonostante la giovanissima età – hanno ben  chiaro di voler andare altrove appena possibile.

In compenso giovedì scorso mi sono recato in Trentino per lavoro e ho trovato uno scenario completamente diverso nonostante l’aria di crisi non abbia risparmiato nemmeno la regione italiana più bella e operosa.TRENTINO_ALTO_ADIGE (3)

Ordine e pulizia sono i due elementi che mi hanno dato il benvenuto. I tanti, tantissimi cantieri di edilizia “comune” che ho visto in due o tre paesini della Val di Non trasmettono una vivacità e un dinamismo superiore a quanto si sta sviluppando in questo momento in tutta Torino. Con la differenza che gli abitanti del Trentino Alto Adige sono circa pari a quelli dell’intera città in cui vivo.

Sappiamo tutti che le Province di Trento e Bolzano sono autonome e trattengono per se’ il 90% delle tasse pagate dai loro cittadini ma è altrettanto vero che i soldi sono spesi in modo oculato e proficuo per la popolazione. Non voglio fare del semplice populismo ma, altrove, non succede la stessa cosa. La Sicilia trattiene infatti il 100% delle tasse con ulteriori interventi straordinari da parte dell’amministrazione centrale.TRENTINO_ALTO_ADIGE (5)

Il Trentino Alto Adige è la regione che più di altre ha spinto innovazione e ricerca nel settore alquanto statico dell’edilizia che, altrove in Italia, si basa ancora oggi su cazzuola, cemento, mattone pieno e manovalanza a basso costo.

Non è infatti un caso che i primi edifici italiani energeticamente efficienti siano stati costruiti proprio in quell’angolo di nord-est che risente più di altri del benevolo vento austriaco e tedesco.

C’è poco da dire. Le differenze si sentono.TRENTINO_ALTO_ADIGE (2)

Si sentono chiaramente le capacità della popolazione locale di reagire alla crisi grazie a una preparazione scolastica mediamente superiore.

Si sente la presenza di aziende che hanno costruito il proprio DNA grazie all’innovazione del prodotto e a una forte presenza sui mercati di tutto il mondo.

Si sente la voglia di emergere e di lottare dei giovani tecnici che lavorano in queste aziende e che sono proiettati verso un futuro che viene costruito e non subito.

Si capisce come il modo di pensare sia diverso rispetto al resto dell’Italia. Nel bene e nel male. Sicuramente.TRENTINO_ALTO_ADIGE (7)

Ma per ora i fatti – che sono poi quelli che contano sul serio – sono tutti a favore di quelle popolazioni operose che non guardano l’orologio per uscire dall’ufficio, che non hanno paura a confrontarsi con i migliori perché sanno di uscirne vincenti.

E per ora non mi rimane che aspettare che le cose cambino anche da noi, nell’Italia comune.

E le aziende che sono nate lassù, intanto, segnano netti dati in controtendenza con percentuali annuali di crescita a due cifre.

Poco da fare. Le differenze si sentono.TRENTINO_ALTO_ADIGE