Di rientro da una “tre giorni” full-immersion nella realtà Wacker Neuson non possiamo che tirare le somme e fare qualche considerazione.
L’aria che si respira oltre frontiera è sicuramente più frizzante ed euforica che non quella italiana ma l’entusiasmo di cui abbiamo fatto il pieno nel Centro Formazione di Reichertshofen è quanto di più contagioso ci possa essere.
Se ai nostri occhi l’organizzazione tedesca può sembrare rigida ed estremamente funzionalista, in realtà ci sono ragioni che partono da lontano e che affondano radici in logiche formative che a noi italiani sfuggono completamente.
Investire in un centro di formazione che vede impegnati, fra strutture e macchine, svariati milioni di euro, è un passo fondamentale per una azienda che voglia essere presente con tecnici, funzionari di vendita e responsabili di prodotto aggiornati e al passo con i tempi.
Ma se questa strada è fondamentale per tutti i grandi gruppi – e Wacker Neuson è sicuramente una realtà di respiro globale – la formazione largamente intesa è un plus che in Germania viene coltivato fin dalla giovane età.
Abbiamo avuto modo di capire come questo delicato argomento sia affrontato in modo organizzato e oggettivo a ogni livello e per ogni specializzazione.
Un paese che investe a tutti i livelli in formazione – nel nostro caso specifico si tratta di formazione professionale ma ogni categoria ha i suoi specifici ambiti – è un paese che riuscirà ad affrontare in modo organizzato ogni evenienza sia negativa che positiva.
Sui risvolti negativi fin troppo si è detto e non è mia intenzione parlarne qui….li conosciamo tutti fin troppo bene e ne stiamo pagando le conseguenze in modo pesante.
I risvolti positivi sono invece le opportunità affrontate male per mancanza di organizzazione, di pianificazione e di professionalità.
La crisi ha investito duramente tutto il continente europeo ma chi ha saputo usare il proprio “tempo libero” per formarsi e pianificare la ripresa sta ora raccogliendo i risultati della ripartenza.
La formazione è uno di quegli aspetti formativi e organizzativi che dovrebbe impegnare una parte del nostro tempo in modo costante e continuo e che in Germania sanno fare molto bene.
L’esempio di Wacker Neuson è lampante: un centro di formazione costruito con criteri rivolti al futuro, energeticamente efficiente, con spazi e strutture di alto livello, aule studio di diverse dimensioni, spazi officina, spazi per test operativi sia al coperto che all’esterno.
Essere l’unico giornalista italiano di settore a partecipare a un evento non riservato alla stampa tecnica ma ai concessionari italiani del gruppo mi ha permesso di capire fino in fondo come la formazione sia affrontata da un grande gruppo globale.
A prescindere dai metodi utilizzati – che coinvolgono dinamiche di gruppo volte al confronto fra persone con diverse esperienze lavorative – sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che in Germania la formazione è un elemento che entra nelle vite di aziende e persone fin dai tempi della scuola media.
Non è infatti inusuale vedere ragazze e ragazzi trascorrere brevi periodi all’interno delle realtà produttive tedesche in cui si impara a capire come funziona una azienda dalla gestione economica fino alla produzione del bene finito.
Si tratta di momenti – esattamente come l’Xpert Training rivolto ai concessionari Wacker Neuson – in cui si allargano i propri orizzonti mentali per affrontare meglio situazioni di ogni genere.
Nel caso degli Xpert Training si focalizza la propria attenzione su nuovi prodotti, nuove strategie di vendita, nuovi elementi tecnici, nuove tecniche di comunicazione.
Senza strumenti di questo tipo difficilmente si riuscirà ad affrontare – anche dopo anni di esperienza – i cambiamenti che il mercato impone.
E difficilmente si riuscirà a gestire in modo produttivo le nuove opportunità che si verranno a concretizzare nel prossimo futuro.
