Garage Jolly, che opera tra la Romagna e le Marche, ha ampliato il proprio parco macchine introducendo 3 nuove piattaforme CTE da 20 m, le macchine ideali per il noleggio per le municipalizzate, l’impiantistica e la manutenzione industriale. Nell’attesa che si risvegli anche l’edilizia.
Jolly è un nome simpatico, che evoca le carte da gioco e la fortuna. Ma in questo caso la fortuna non c’entra per nulla e la sorte del noleggiatore, che sta ampliando i propri orizzonti sia sotto il profilo del parco macchine sia per quanto concerne le sedi, sono frutto della passione e della capacità di comprendere il mercato. Un raggio d’azione che (ahinoi) si sta sempre più staccando dall’edilizia per orientarsi, almeno per quanto concerne il sollevamento, verso l’ambito industriale, l’impiantistica, la manutenzione e, soprattutto, verso i lavori tipici delle imprese municipalizzate.
Poliedrico e funzionale al territorio
Nato nel 1994 come servizio di soccorso stradale, Garage Jolly negli anni ha compreso l’importanza della versatilità e si è specializzato in molteplici settori tra i quali il noleggio autogrù e piattaforme aeree, il trasporto merci conto terzi, il trasporto veicoli industriali, il carico-scarico e posizionamento di macchinari, l’alaggio di imbarcazioni, il trasporto e montaggio di gru edili, i traslochi industriali e il montaggio di prefabbricati, cui si aggiungono vari servizi di pulizia, bonifica e ripristino e il perdurante servizio di soccorso stradale.
Un’attività decisamente composita e strutturata sulle specifiche del territorio in cui opera, cioè le province di Rimini e di Pesaro. Un’area destinata ad ampliarsi grazie alla storica sede di S. Giovanni in Marignano – posta strategicamente vicino all’uscita autostradale di Cattolica, lungo la A14 – e alla nuova filiale di Sant’Arcangelo di Romagna che nel 2014 vedrà un progressivo allargamento dell’attività di noleggio e in particolar modo di quella legata alle piattaforme aeree. «Le piattaforme aeree – ci spiega Giorgio Del Fattore, titolare della società – ci stanno dando grandi soddisfazioni anche perché permettono di staccarsi dal settore edile, per interessare l’impiantistica, il mondo industriale dei montaggi e della manutenzione, senza dimenticare tutti i professionisti che operano nel giardinaggio, nella tinteggiatura, nella climatizzazione o nel comparto elettrico».
Attualmente la società riminese ha un organico di 14 persone, un’officina interna per le riparazioni e la manutenzione delle macchine e un parco noleggio comprendente piattaforme aeree, scissor, autogrù, autocarri con gru retrocabina, varie attrezzature e sporadiche macchine movimento terra. In genere le piattaforme aeree (tutte patenti B) sono offerte con noleggio a freddo, mentre le autogrù prevedono il noleggio con operatore. La società è anche organizzata come centro di formazione.
Il noleggio delle piattaforme aeree
All’interno del parco macchine Jolly le piattaforme, tutte CTE, sono le macchine che registrano i picchi più elevati di noleggio sia a breve che a lungo termine. «La macchina da 20 m – continua Del Fattore – è la piattaforma ideale per il nostro lavoro. Sono facili e perfette per la nostra clientela in cui spiccano le aziende municipalizzate. L’importante è mantenere le piattaforme in perfetta efficienza attraverso una manutenzione puntuale e frequente». Se il rapporto privilegiato con le municipalizzate garantisce un lavoro continuo, non vanno però sottovalutati anche gli altri clienti. «In questi ultimi anni – riprende il titolare di Garage Jolly – il lavoro non ci è mai mancato. Anzi, in molti casi siamo dovuti ricorrere al subnoleggio per far fronte alle richieste. Motivo per cui abbiamo dovuto ampliare il parco macchine con l’introduzione delle nuove piattaforme CTE. Del resto almeno la metà delle nostre 20 m sono sempre impegnate con le aziende municipalizzate che, se da un lato riescono a ottenere canoni più vantaggiosi, dall’altro assicurano un flusso costante, con pagamenti dilazionati a 90 giorni ma sempre puntualissimi. Le altre macchine sono invece a disposizione degli impiantisti e anche dei privati, che in genere necessitano di noleggi piuttosto brevi».
Le nuove CTE
Come accennato, nel 2013 la società riminese ha rimpolpato il proprio parco macchine con tre nuove CTE: due Zed 20.2H e una Zed 20.2HV. Evoluzioni, come dimostra la sigla «.2», della Zed 20 CH, le due macchine prodotte da CTE consentono un’altezza operativa di 20 m e si fregiano di un braccio con disegno ottagonale realizzato in acciaio Docol 1200 M ad alta resistenza e finalizzato a ottimizzare le prestazioni in relazione al peso dell’allestimento. L’utilizzo di questa soluzione per il braccio telescopico e per quello a pantografo, ha infatti permesso di ottenere una sezione maggiore e una maggiore rigidità nel braccio, senza eccedere nel peso complessivo consentito. Con un allestimento su veicoli da 3,5 t le macchine CTE consentono uno sbraccio di 9,2 m e garantiscono una portata in cesta di 300 kg in tutta l’area di lavoro.
Le due macchine si differenziano essenzialmente nella stabilizzazione. La Zed 20.2H prevede una stabilizzazione compatta verticale ad H che offre la possibilità di stabilizzare anche in presenza di dislivelli importanti (marciapiedi, rampe o terreni sconnessi fino a 220 mm). Il sistema ad H permette una precisione millimetrica e funziona con azionamento a bielle: la soluzione brevettata CTE che consente la fuoriuscita della trave contemporaneamente a quella dello stabilizzatore con un unico movimento, senza ausilio di martinetti. La Zed 20.2HV è invece dotata di stabilizzazione variabile che offre l’opportunità di scegliere tra quattro aree di stabilizzazione: in sagoma, estesa, ridotta a destra, oppure ridotta a sinistra. Questo sistema permette di stabilizzare con un unico comando in spazi molto ridotti, ideali per le attività legate all’illuminazione pubblica o ai lavori di potatura.
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