Il senso della globalità

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Il senso della globalità
sarà l’unica vera risorsa che permetterà a questo paese di tenere la testa fuori dall’acqua in un mare agitato che sembra non volersi placare in tempi ragionevolmente brevi.

Chi possiede questa chiara percezione della realtà economica e produttiva attuale potrà superare le difficoltà del momento ma, soprattutto, riuscirà a imporsi nella ristretta cerchia dei produttori che puntano a una effettiva e duratura leadership nel proprio specifico segmento.

Per fortuna in Italia ci sono ancora persone che, sapendo guardare avanti, sono state in grado di cogliere le opportunità che il mondo offre senza rimanere ferme al palo subendo gli andamenti economici imposti dai grandi numeri.

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Realtà produttive
che incontro sempre più spesso, con prodotti che spaziano a cavallo fra agricoltura, industria e costruzioni, e che sono spesso il fiore all’occhiello dell’economia produttiva italiana.

Peccato che se ne sia tenuto poco conto con politiche che, nel tempo, hanno premiato mentalità assistenzialiste.

Con evidenti danni all’economia nazionale sia in termini monetari strettamente intesi che dal punto di vista delle mancata crescita di risorse umane adeguate alle sfide del futuro.

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Una delle più belle sorprese che mi è capitato di incontrare nel mio peregrinare all’interno del “Bel Paese” è sicuramente il Gruppo FAE che ha sede a Fondo, in provincia di Trento, là dove la Val di Non termina e si incrocia con la Val di Sole e, poco più in alto, il Passo della Mendola sdogana i trentini verso l’Alto Adige buttandoli sopra Caldaro, Termeno e Cortaccia.

Posti da turisti e da appassionati del buon vino ma che, nei paesi perfettamente curati, nascondono realtà produttive metalmeccaniche di altissimo livello in stabilimenti che un neofita scambierebbe per alberghi a quattro stelle.

C’è poco da fare. Qui il “passo” è ben diverso che altrove e se ci sono zone d’Italia in cui le marce per affrontare i problemi sono sostanzialmente due – ossia “piano” e “fermo” come nella “mia” Torino – qui il cambio “installato” nella mentalità delle persone va dalla quarta marcia in poi.

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Non scherzo
. Mio nonno mi diceva sempre che se volevi vedere come lavorava una persona bastava guardare come camminava. Qui si fa fatica a stare dietro a chiunque perché quando ci si alza la mattina si ha la chiara consapevolezza di “essere già in ritardo”.

Grazie a questa mentalità qui ci sono aziende che sono veri e propri leader mondiali grazie alla capacità di sapersi distinguere in settori di cui gli “altri” non hanno saputo capire le potenzialità.

La FAE ha compiuto da poche settimane il suo primo venticinquennale nonostante la giovane età del suo fondatore e proprietario.

Una visione personale che è diventata una visione aziendale a cui i dipendenti, per la gran parte tutti molto giovani, hanno saputo contribuire in modo proficuo e fondamentale.

FAE_PRIME_TECH_copertina (3)Trince professionali ad alte prestazioni per il settore forestale, agricolo, del riciclaggio e smaltimento di residui legnosi, per la stabilizzazione dei terreni e il rifacimento di strade sterrate di qualsiasi tipo.

Ma non solo. Anche nella costruzione dei porta attrezzi cingolati con il marchio Prime Tech che, dal settore forestale, stanno trovando spazi sempre più ampi anche nella costruzione di infrastrutture.

Il segreto è tutto racchiuso in una parola di cui ormai oggi si abusa: qualità.

Lavorare in qualità – e qui parliamo di quella vera – significa saper dimostrare a tutti di essere più bravi degli altri. Stop.

FAE_PRIME_TECH_copertina (2)Senza tante illusioni, senza tanti buonismi, senza tante cavillature mentali e senza tante scuse.

E per essere più bravi degli altri bisogna avere talento, costanza, intraprendenza e volontà di rifare le cose se non vengono come ci si aspetta.

Molto semplice da un lato. Molto difficile da un altro.

Perché significa non trovare scuse di nessun genere. Significa assumersi le proprie responsabilità. Significa lavorare tanto, duramente e senza tregua usando l’intelligenza e la caparbietà. Cosa che i giovani che lavorano nel Gruppo FAE sanno molto bene e ne danno ampia dimostrazione ogni giorno.

Doti che una volta contraddistinguevano gran parte degli italiani.

Ora si deve salire fino in Val di Non per capire come si deve fare.DCIM100GOPRO